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Ulver - The Assassination Of Julius Caesar (2017)


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11 replies to this topic

#1 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 30 aprile 2017 - 17:57

Gruppo che ha attraversato qualsiasi tipo di musica nei decenni passati, sfodera una prova brillante nel campo del synh-pop revival.


906892.jpg


Brano di apertura Nemoralia da Memorabilia :fear: che inizia sospeso gravitando attorno allo sviluppo del ritmo che via via si arricchisce di stratificazioni sintetiche; la melodia arriva dopo con un raffinatissimo ritornello di voce e cori che si adagia ondeggiante sulla ritmica ostinata. Ottimo groove anche il secondo pezzo: il disco riserva altri bei pezzi, pur risultando nel complesso un po’ prevedibile e scontato.
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#2 Incidente

    Feudo

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Inviato 01 maggio 2017 - 09:55

Rispetto ai territori di solito percorsi dagli Ulver, una virata decisamente easy listening, ma che in svariati passaggi non manca di sorprendere con escursioni spiccatamente sperimentali. È il caso del turbine di elettronica e fiati sul finire della lunga 'Rolling Stone', così come quello delle sospensioni ambient innervate di elettricità della conclusiva 'Coming Home'. Il ricorrente uso dei fiati fa pensare all’influenza, oltre che degli scontati Depeche Mode, della new wave post industriale e futuristica dei Clock DVA. Il cantato di Kristoffer, mai così distinto e trascinante, è epico ed evocativo, una roba a metà tra il migliore Dave Gahan e gli Anathema. Al di là della questione suoni, si tratta di una svolta radicale anche in termini di strutture. Sebbene sottolineavamo momenti di libertà sperimentale, gli Ulver del 2017 compongono canzoni vere e proprie, riponendo nel cassetto la loro proverbiale propensione a suite lunghe e dilatate.una vera e propria rivoluzione dunque, ma perseguita con tale naturalezza da fare sembrare il synth-pop e la forma canzone, per gli Ulver, un habitat naturale. E non era un risultato scontato, non sarebbe stata la prima volta che una band dalle altissime doti tecniche avrebbe toppato la prova del pop. Ma, dicevamo, non è questo il caso. 'Nemoralia' è un singolo perfetto, intonazione epica, ritmo serrato, scenari sintetici maestosi e cangianti. 'Rolling Stone' presenta addirittura ammiccanti controcanti femminili, così come '1969', una ballad che strizza l’occhio agli OMD più romantici. Un lavoro eccezionale è stato fatto anche dal punto di vista dell’ambientazione: sin dalla copertina e dal titolo classicisti e funesti, 'The Assassination Of Julius Caesar' è un tuffo in un mondo epico e decadente. E niente, il disco del ritorno alla grande dei Depeche Mode lo hanno tirato fuori gli Ulver.
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#3 paloz

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Inviato 01 maggio 2017 - 13:43

Per completezza.

 

 

The RECE of Julius Caesar  :OR:

 

 

ulver17OR_1491487298.jpg

 
 
Qualche pagina dal booklet:
 
 
116ks94.jpg
 
 
2r7bvbc.jpg
 
 
2eovdzr.jpg

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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#4 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 01 maggio 2017 - 14:49

A occhio la copertina mi sembra rodin.
Mo' lo ascolto (starvi dietro è impossibile eh)
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#5 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 01 maggio 2017 - 14:52

A occhio la copertina mi sembra rodin.

 

 

Bernini, Il ratto di Proserpina.


  • 3

esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#6 Incidente

    Feudo

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Inviato 01 maggio 2017 - 15:18

A occhio la copertina mi sembra rodin.

 
 
Bernini, Il ratto di Proserpina.

Piersa, ci deludi cosí.
  • 1

#7 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 01 maggio 2017 - 15:24

Strano, mi sembra un dettaglio de Le Baiser, compresa la mano che affonda nel marmo della coscia. Pardon.
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#8 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 01 maggio 2017 - 15:25

Guardavo le cosce e non ho fatto caso alla figura infera che arriva evidentemente da sotto :(
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#9 Vatar

    Narigiatt

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Inviato 03 maggio 2017 - 07:17

Ma siamo sicuri che questi lupi provengono da Oslo? mi viene da pensare che arrivano da un altro pianeta, solo loro possono passare da un genere musicale all'altro con questa padronanza senza sbagliare un colpo, sicuramente uno dei dischi più interessanti di quest'anno, grandissimi! :ossequi:


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#10 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 12 maggio 2017 - 09:44

“Coming Home” è un vortice senza fine, che inizia sottotono con uno spoken accompagnato da cori un po’ anonimi, poi esonda nel delirio di una coda psichedelica di derivazione cosmica-krautosa che prima gioca attorno ad un loop di ritmica + synth quindi entra timidamente un sassofono dissonante che piano piano trasforma il brano in una sorta di blues Vangelisiano col timbro un po' sporco in stile Blade Runner, tutto pompato dalla ritmica crescente. Un capo


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#11 100000

    Enciclopedista

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Inviato 08 dicembre 2017 - 08:09

Nuovo ep, molto in linea con le sonorità di questo album (2 su 3 infatti le fanno anche ai concerti): Sic Transit Gloria Mundi


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#12 lelebi

    Roadie

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Inviato 18 dicembre 2017 - 15:26

Nuovo ep, molto in linea con le sonorità di questo album (2 su 3 infatti le fanno anche ai concerti): Sic Transit Gloria Mundi

 

copertina "ispirata" a Body Electric dei TSOM:

 

ulver-stgm_1513071365.jpg345px-Body_electric_pink.jpg


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