Non ho capito Filippo chi avrebbe parlato di trasmigrazione di spettatori. La trasmigrazione è stata soprattutto di elettori dalla sinistra al M5S. Su questo parlano i numeri. Poi a qualcuno hanno stufato questo genere di trasmissioni, complice l'ondata indignazione in cui abbiamo vissuto in questi anni. Un'indignazione che ha le sue ragioni ovviamente, ma che nelle pieghe cieche ed ottuse che ha preso ha creato mostri perfino peggiori di quelli che voleva sconfiggere. Ma è anche la trasmissione ad avere dimostrato gravi limiti: per qualcuno ha perso di credibilità quando le inchieste hanno riguardato il settore in cui lavorava. Per me, ad esempio, ha perso di credibilità quando ha mandato in onda quello sciagurato documentario complottista sull'11/09. Non basta scusarsi o pentirsi, c'è un problema enorme di redazione e di professionalità se passa una cosa del genere ai filtri che dovrebbero guidare chi pubblica un'inchiesta. Non parlo di etica solo perchè credo nella buona fede della Gabanelli. Ma la buona fede non basta. Se ne è fatto un santino perché ha dimostrato un coraggio da leonessa in anni in cui parlare era molto difficile (ancora lo è nelle sei principali TV, ma queste ora pesano meno di dieci anni fa). Al termine della sua carriera si può anche guardare a quello che ha fatto con una prospettiva un po' più oggettiva.
Mah forse hai interpretato male il mio post perché stavo dicendo esattamente la stessa cosa, contestavo proprio l'assunto per cui il target di spettatori sarebbe cambiato radicalmente, quando è molto più plausibile la constatazione che anche tu confermi.
Per quanto riguarda quello che hai scritto, non ho messo aprioristicamente in dubbio che qualcuno possa avere effettivamente riscontrato una disaffezione di lunga durata nei confronti della trasmissione, ma che perlomeno la tempistica di questo improvviso montare di critiche risulta abbastanza curiosa.
Tanto per restare in questo forum, basti andare a controllare sia il vecchio topic dedicatogli che gli stessi post in occasione della candidatura della Gabanelli al quirinale nel 2013 (alcuni scritti persino dagli stessi utenti che in questi giorni parlano di "colonna infame") per registrare una netta discontinuità di vedute generali con quelle di questo topic.
Il problema principale dell'affermazione di Renzi nel centrosinistra è che alla lunga ha allargato lo spettro dei "nemici" da contestare e delegittimare alla prima occasione non solo a quelle figure che già ai tempi dell'opposizione a Berlusconi erano considerate esterni "utili alla causa" (penso ai vari Travaglio, Gomez, gli stessi opinionisti à la Scanzi ecc.) ma anche a chi si è palesemente formato con una cultura e con ideali di sinistra poi messi al bando in quanto non allineati alla nuova direzione politica presa dal PD in questi ultimi anni: e così i vari Zagrebelsky, Gabanelli, Freccero, Rodotà, De Masi e tanti altri (per non parlare della stessa classe dirigente del partito e dei leader delle varie correnti interne) sono diventati dei cialtroni, bolliti convertiti al grillismo, gente da avversare.
Certo, se il renzismo avesse prodotto una classe altrettanto valida di giornalisti, intellettuali, professionisti degna delle sbandierate ambizioni di "rottamare" i sopracitati, il confronto probabilmente non sarebbe incentrato soltanto sulla sua figura monopolistica; ma siccome si deve purtroppo registrare che (e in questo si è rivelato peggio anche di Berlusconi) in gran parte dei casi ha prodotto soltanto personalità mediocri, yesmen di competenza e autonomia di pensiero limitatissime in funzione di non dare disturbo al suo ruolo di alpha male della politica italiana, non si può evitare di riferirsi necessariamente ed esclusivamente a lui quando si verificano chiari scontri politici di questo tipo, che non riguardano certo solo Report ma la libertà dell'informazione finanziata dalle tasse dei cittadini (e chi vuole negare una lettura da questa prospettiva è palesemente in malafede).