"Nessun pregiudizio, anzi, quel sistema di idee mi è molto caro e lo ritengo ancora attuabile ma più come una tensione individuale verso un ideale che come un strumento capace di intervenire nella realtà migliorandola."
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Ahia Pool, sei in odore di eresia neo-umanista
La questione è ottimamente riassunto nel virgolettato, ed è la questione di un movimentismo che prima fallisce e poi si secolarizza, intendendo con questo che prima cade il muro di Berlino e poi si apre la questione dell'Uomo e del suo ruolo nel Mondo.
Cosa succede se un impianto di tanta capacità agglutinante diventa improvvisamente inservibile?
Lo si getta via?
Si instaura un culto alla memoria? (vedi i 100k partiti post-comunisti già solo in italia?)
Lo si ridefinisce nelle linee guida? (Bolognina, Fiuggi ecc)?
Succedono tutte queste cose ma una costruzione politico-sociale-emotiva di un tale calibro è un patrimonio sia difficile da smaltire (quelle sopra sono semplici operazioni di contenimento-frastagliatura) sia peccato solo provarci.
Così entra in gioco quel meccanismo noto come secolarizzazione che ha anche un altro vantaggio: i protocolli esistono, le sorprese difficile si verifichino, il processo che ha visto protagonista la Chiesa Cattolica è stato (adesso siamo agli atti finali) certosino e dettagliato.
Rimettere l'Uomo al centro dell'Universo è una idea vecchia come il cucco, cambiano sempre i "perché ciò" ma per il resto sono in troppo pochi quelli che la rifiutano, tipo i nichilisti del grande Lebowski e poca altra roba.
Perché? perché ha, tale idea, un forte impatto di gregge, sposta la questione dal piano astratto al piano concreto; innalza il desideratum dell'Homo Etichus a pietra angolare di un nuovo ordine; innalza le miserie quotidiane in atti di reiterato eroismo e così danno un nuovo e nobile senso alla vita; lascia aperta la porta possibile di una nuova via che poggerà allora su spalle più solide e consapevoli; non ultimo: sposta l'idea dal campo razionale-analitico a quello dei sensi, sia i ricettori del piacere, creando una (secondo me) pericolosa omogeneità tra il Vero e il Bello, il Dovere e il Piacere, insomma la commistione di robe che dovrebbero restarsene separate (come ci insegnò Hegel e nel suo piccolo anche Kirke).
Possiamo anche andare avanti, se a qualcuno interessa.