Prendo spunto da una notizia di qualche giorno fa: un giovane torero è stato incornato a Madrid durante la sua prima corrida. Di seguito il video riportato sul corriere: http://video.corrier...cb-823f78258901
Mi sono accinto a commentare sulla pagina fb di uno dei tanti "scrittori/giornalisti" che hanno riportato la notizia dicendo di stare dalla parte del toro, perché tra i commenti ce ne erano molti per me di una violenza inaudita che inneggiavano al toro affermando di non provare pietà, di non dispiacersi per la morte di un uomo o peggio. Ho commentato dicendo di essere sempre dalla parte dell' uomo, poiché la vita di un uomo non ha lo stesso valore di quello di un animale e che ci sono tanti argomenti pro-corrida mica stupidi. Il mio commento è stato cancellato e in seguito questo scrittore ha precisato di non volere opinioni diverse rispetto a quella di "aboliamo la corrida" sulla sua bacheca. Comprensibile, ma non capisco tanto bene l' impeto della condivisione sui social se non si vogliono ascoltare campane diverse.
Ad ogni modo parto da un paio di fonti, c' è un certo Matteo Nucci che sembra essere appassionato di corrida e prova a spiegare il senso di questa manifestazione:
Qui sull' Ultimo Uomo
Qui su Pagina 99, poi ripreso da minima et moralia
Per chi volesse alleggerirsi qui c' è Buffa che ci fa un po' di pettegolezzi sulla corrida. Niente di che ma è divertente.
Butto giù un po' di argomenti che a me hanno fatto riflettere e sto ancora riflettendo perché non ho una posizione chiara sull' argomento ma sono in fase "di studio". Ovviamente non riporterò qui argomentazioni contro la corrida perché le conosciamo tutti e sarebbe abbastanza noioso, il che non vuol dire che non abbiano valore.
- La vita vs la morte del toro. I tori da corrida devono vivere allo stato brado o quanto di più vicino possibile a quello lì. Il toro lo si vuole al top della sua condizione fisica quando entra nell' arena poiché più è elevato il valore del toro e maggiore sarà la gloria del torero nell' averlo addomesticato. Questo non significa per forza "ucciderlo", perché è un fenomeno sempre più raro negli spettacoli contemporanei. Poi si, ancora oggi a volte il toro muore e agonizza. Detto che per me è un metodo tanto brutale quanto (per dire) la sedia elettrica, ci sono moltissimi altri animali che fanno una vita infinitamente peggiore ma una morte "migliore". E di quegli animali ci si nutre come ci si nutre di tori. Può essere la discriminante sia solo lo show? Pochino.
- Rappresentazione vs. gioco. Spesso si sottolinea l' aspetto ludico della corrida, ma non è quello il punto. L' uomo è sempre stato attratto dal rischi e dalla morte. La corrida è più di un gioco ma è la rappresentazione tragica delle capacità dell' uomo di dominare la forza della natura. Non è divertimento fine a sé stesso, è la rappresentazione della storia dell' uomo e delle sue capacità. Siamo su un piano diverso dal wrestling, per capirci.
- Debole vs forte. Si dice "il toro è la parte debole, l' underdog". Vero. Ma io credo che questo rapporto di forza sia in generale un rapporto che caratterizza il rapporto uomo-animale. L' uomo soggioga gli animali che gli servono e ne trae quanti più vantaggi possibile. Non parlo solo dell' alimentare (scontatissimo), ma anche di altri settori: dal tessile a quello delle attrezzature sportive, tecniche o a volte ingenieristiche. Anche qui, il problema è solo che c' è un pubblico? Che il toro muore dopo aver sofferto qualche minuto? Non mi convince in pieno.
Inoltre i toreri sono quanto più bravi quando corrono tanti rischi e affrontano un toro molto forte. Non a caso i migliori toreri muoiono nell' arena. Volendo più questo livella il rapporto "forte vs. debole" tanto più alimenta la sua leggenda. A questo punto mi pare che il vero dislivello di forza stia negli allevamenti. Eppure nessuno fa il tifo per il maiale affinché sbrani la mano del contadino.
- Caparezza ha scritto una canzone che si intitola "Dalla parte del toro".
Io sto quasi per automatismo dall' altra parte rispetto a quella di caparezza.