la prima sequenza di logan con la sua dirompente fisicità e violenza mette subito le cose in chiaro: questo non è l’ennesimo cinecomics PG-13. è molto probabilmente il film di supereroi mainstream più violento mai prodotto da una major hollywoodiana. scordatevi anche la violenza over the top di deadpool, quella di logan è selvaggia e gory come il suo protagonista. per gli amanti dei film d’azione violenta, logan di james mangold è una visione più che soddisfacente: sequenze action granitiche, coreografie realistiche e brutali dei combattimenti, squartamenti sadici e la più adorabile ragazzina assassina dai tempi della natalie portman di leon
ma con logan hugh jackman e james mangold cercano anche di andare al di là dei limiti del genere confezionando un originale ibrido di fantascienza distopica e neo-western. è ambientato in un mondo che sembra uscito dai classici revisionisti di frank miller e alan moore, un mondo dove gli eroi o sono invecchiati e sono diventati degli anti-eroi cinici, dei fuggiaschi, o sono morti. un futuro prossimo che materializza le ansie dell’america di oggi (le tensioni al confine usa-messico, l’immigrazione, una america razzista, una scienza al servizio del potere). le gesta degli x-men sono solo favole raccontate dai fumetti, mentre nella realtà il grande wolverine è ridotto ad un relitto umano dipendente dall’alcool ed avvelenato dall’adamantio che ricopre il suo scheletro potenziato, mentre il geniale professor x è soltanto un povero invalido di 90 anni ormai consumato e reso quasi pazzo da un potere che non riesce più a controllare. in questo futuro in cui tutto è andato storto e i pochi mutanti rimasti sono braccati ed usati, wolverine trova in una bambina la ragione per compiere un’ultima missione
dopo 17 anni di onorato servizio si conclude il viaggio di jackman nei panni del mutante più famoso e lo fa con un film di supereroi anomalo, privo di tizi in calzamaglia, di minacce globali, di mondi da salvare. con il budget di un blockbuster mangold fa in realtà un film “piccolo” e dal canovaccio classico, forse con giusto qualche minuto di troppo, qualche episodio che rischia di ingolfarne lo sviluppo (la famiglia obamiana di buoni samaritani; la neverland mutante) e la scelta almeno secondo me infelice ***SPOILER*** del doppelganger malvagio, una trovata da fantascienza di serie b che cozza con il tono sobriamente realistico del tutto ***SPOILER***. strepitosa invece la ragazzina ed impagabili i siparietti tra patrick stewart e jackman. il miglior film della serie degli x-men? potete giurarci
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