713 replies to this topic

[wago]

L'ho sempre trovato l'epitome della sopravvalutazione del prog italiano. Oltre che incapace di superare l'eredità beat (e nel '73 era ben possibile farcela, eh!), si tratta di un disco ampolloso e tracotante nelle scelte musicali, sgraziato nella voce e ridicolo nei testi. Insomma, possono tenerselo non solo per 130 € ma pure per 13 

[The Careless Whisper]

Ecco, coerentemente scommetto che ti fa schifo pure Inferno dei Metamorfosi

Io invece trovo bellissimo pure quello..specie quando attaccano con quelle atmosfere malate in stile "L'ultima neve di primavera", che fa tanto Domenico Modugno in versione prog sinfonica...poi quando entra quel synth funebre è il delirio dello spleen, col pianoforte timido (a 1:39) che ricama in minore...

 

[reallytongues]

cosa pensate di sti genesis?

 

i miei preferiti

 

[Folagra]

[paloz]

Qualcuno ha spulciato / comprato questo nuovo libro fotografico?

 

 

[Edgewalker]

Cose simili a questa ne avete?

 

 

sul filone diciamo più pagano e atmosferico.

[Mr. Atomic]

grandissima pietra quel di oggi by D'Onofrio, tra avant e new wave (abbiamo un topic sul pronk?)

 

https://www.ondarock...-speechless.htm

[woody]

Mi è sempre piaciuto Fred Frith, l'ho conosciuto come bassista dei Naked City intorno al 2000 quando ancora non avevo internet. Col tempo poi ho scoperto Henry Cow, Art Bears, Massacre etc, le duemila collaborazioni inizio anni 80 (Materials, Golden Palominos, Residents, Kip Hanrahan...).
Ai tempi preferivo senza dubbio gli Henry Cow che poi mi sono un po' scesi, li considero ancora un buon gruppo ma li ascolto veramente poco, forse dovrei ri-immergermi un po' nella loro musica!

Comunque un gruppo originale, interessante e che ha dato vita a numerosissime carriere più o meno prolifiche ma ovviamente molto creative e altrettanto ovviamente nessuna di successo commerciale, ma vista la proposta musicale non c'è da stupirsi. A memoria solo i Genesis hanno avuto delle carriere soliste altrettanto fruttuose (loro in ambito pop e quindi pure remunerative a livello commerciale) e gli Wilde Flowers da cui poi è nato un intero universo.

Comunque appunto si va da Fred Frith che vanta infiniti dischi e collaborazioni al batterista Chris Cutler che oltre alla carriera musicale ha intrapreso quella di produttore con Rer Records, anche se non so quanti soldi ci abbia guadagnato. C'è Lindsay Cooper, l'unica oboista e fagottista del rock credo, titolare di almeno due-tre ottimi dischi a suo nome con ensemble ricercati e interessanti (Hugh Hopper, Phil Minton, la regista dell'ottimo film The Party Sally Potteretc),John Greaves di cui ricordo l'ottimo Kew Rhone e una lunga e misconosciuta carriera solista,  Tim Hodgkinson che fece il disco di improvvisazione definitivo con i K-Space, il disco si chiama Infinity è riproducibile solo su pc  ed è una improvvisazione di 20 minuti che grazie a un algoritmo è diverso ogni volta che si preme play!

Ad oggi forse le cose che preferisco di Frith vengono proprio dal periodo primi anni 80, Gravity il migliore a mio avviso e Speechless un pochino sotto, negli anni a venire mi ricordo interessanti i Death Ambient (con la ex-moglie ex-DNA Ikue Mori) e i Cosa Brava, il progetto "commerciale" di Frith.

Incredibile come spesso in passato se qualcuno lo criticava usava lo stesso vecchio stereotipo del chitarrista virtuoso e segaiolo, io mi ricordo giusto un paio di assoli e avrò ascoltato 30-40 dischi in cui suona Frith, insomma capirei pure se uno si lamentasse dell'approccio eccessivamente sperimentale e destrutturato, ma dargli di chitarrista sborone è proprio segnale di scarsa conoscenza dell'argomento. Due assoli in 40 dischi e arriva lassigue che ti da del riccardone che vita di merda...!   

Mi rendo conto che è un post senza capo ne coda ma ormai l'ho scritto mi fa fatica cancellarlo, comunque sono contento che qualcuno abbia dedicato una pietra al buon Frith 

[woody]

Ho speso 130 euro per una ristampa da fonte analogica del 1990 di questo capolavoro (le ristampe recenti sono tutte pessime, originate da cd)...questo è uno di quei pezzi che mi fa desiderare che tutta la musica sia a questi livelli epico-tragici...la prima volta che sentii - a 2:50 - l'ingresso della batteria del compianto Golzi (che fa un lavoro immane nel disco, era davvero enorme, cosa che magari nei Matia Bazar non traspariva) avevo 20 anni e rimasi impietrito

 

Chiedo perchè di queste cose ci capisco in effetti un po' pochino, vuoi dire che hai preso una ristampa la cui fonte d'origine è un vinile pubblicato nel 90?
Alla fine intorno al 2001/02 quando iniziai a scaricare questi gruppi alcune ristampe Mellow di inizio anni 90 erano proprio pessime (li capisco eh non è che ci facessero miliardi con questi dischi e la tecnologia era quella che era), negli anni mi sono scaricato qualche ristampa più recente e alle mie orecchie ignoranti sembrano suonare meglio. Credo che comunque in linea di massima questi dischi non suonassero proprio perfetti nemmeno all'uscita, comunque visto che sei esperto in materia se hai qualche dritta sulle edizioni che suonano meglio condividi pure he.

Ricordo che pochi anni fa mi misi a cercare ristampe recenti dei primi 3 dischi del Banco e si trovavano varie versioni, alcune addirittura non capivo se fossero state risuonate in studio tanto differivano dai miei cd anni 90 del gruppo, alla fine mi sono salvato un po' di file nell'hard-disk con svariate versioni che differiscono sia nella durata dei brani che nel sound e adesso non ricordo più quali siano quelli a mio avviso migliori e quelli da evitare 

[paloz]

Signori, habemus doKCu (e annessa intro + Q&A con Fripp e il regista)

 

 

 

 

Qualche considerazione a caldo, incluse cose che potreste o meno già sapere, se avete letto rece e/o opinioni sul film - metto sotto spoiler:

 

Spoiler

 

1. Non è una storia dei King Crimson, non è un docu incentrato sulla musica dei KC né zeppo di ospiti autorevoli che ti dicono quanto gli abbia cambiato la vita ascoltare i KC. E' un film dietro le quinte dei concerti 2018/19 in giro per il mondo, girato quasi di nascosto e male (riprese fatte sul momento, senza premeditazione, a seconda degli umori della band e soprattutto di Fripp): è quindi un film sui membri passati e presenti del gruppo, per come sono e come la pensano oggi sui KC.

 

2. E' anche, tangenzialmente, un film sulla percezione dei KC da parte del pubblico, e che tenta di restituire allo spettatore ciò di cui ha fatto esperienza chiunque abbia partecipato a un concerto dell'ultima incarnazione KC. I risvolti sfiorano il culto settario (e RF è senz'altro il Ron Hubbard della situazione) ma soltanto a parole; i volti della gente durante i live, il rispetto verso la band e l'entusiasmo delle ovazioni a fine concerto raccontano di come non si vada semplicemente a sentire Epitaph e Starless, ma a sentirle come se fosse la prima volta.

 

3. Fripp non parla molto e non ha tempo né voglia di darti retta. Quando fa le sue cose è sgodevole ed è meglio lasciarlo in pace. Che tu sia un prezioso membro del gruppo o un filmmaker impiccione, se gli stai tra i piedi sei finito.

3bis. Quel che Fripp dice lo pensa e lo sente; e quel che sente, lo sente davvero tanto. Lo si capisce già dall'introduzione al film, e poi in due momenti-cardine del film:

Spoiler

a. Il regista gli chiede di spiegare - in merito al fallimento delle aspettative, insomma all'eventuale insuccesso della propria attività musicale - cosa significa "heartbreak", termine utilizzato dallo stesso Fripp. Dopo una pausa non breve, RF risponde: "Come se fosse morta mia madre. Come se qualcuno la stesse calpestando. E se io vedo che un membro del gruppo lo sta facendo, io divento furioso." [vedasi la faccia che fa mentre lo dice];

b. Il momento che nel dibattito successivo viene prontamente definito la "mega-pause". Non è in sé il passaggio clou del film ma quello in cui, forse, si intravede finalmente chi sia davvero RF. Qui non posso davvero dire altro, guardatelo.

 

4. Si percepisce con forza la tensione, la stima e i rancori nascosti, il non-so-se-dovrei-dirlo che aleggia nei dintorni di una personalità, di un'entità unica come RF. Nel corso del docu è inevitabile che ne venga fuori un profilo "antagonistico", dittatoriale come i trascorsi della band facevano già ampiamente intuire. Ancor più sorprendente, una volta messi insieme i pezzi, è realizzare quanto tale disciplina sia davvero, integralmente al servizio di una musica vissuta come frangente di totale presenza fisica e mentale, dove la somma delle parti si tramuta in Uno, dove tutto deve quadrare affinché l'impossibile diventi possibile. Anche questo, chi ha visto un loro concerto negli ultimi 4-5 anni, lo comprende perfettamente.

 

 

Aspetto voi.

[wago]

I miei preferiti:
- la suora
- Bill Rieflin

Bob Fripp è matto come un cavallo

[The Careless Whisper]

 

 

Chiedo perchè di queste cose ci capisco in effetti un po' pochino, vuoi dire che hai preso una ristampa la cui fonte d'origine è un vinile pubblicato nel 90?
 

 

 

Ho visto solo ora il messaggio. No, ho preso l'unica ristampa vinilica davvero analogica (a parte l'originale del 1973 e una giapponese dei primi anni '80), realizzata in Italia nel 1990. 

 

https://www.discogs....ach-Zarathustra

Le ristampe viniliche successive fanno abbastanza schifo

[popten]

video restaurati dell'esibizione dei King Crimson - live on The midnight special 12/10/1973

 

 

[paloz]

amore incondizionato per Richard Sinclair (tra l'altro era il mio primo nickname qua dentro), quindi voto Hatfield.

(il fatto che un genio simile abbia fatto per una vita l'idraulico mi mette tanta malinconia ma allo stesso tempo non posso non notare l'ironia della cosa, molto in linea col personaggio e la sua musica un po' cazzona e "buttata lì"). ora vive a Martina Franca, pare in un trullo (come uno di quei grumbly grimblies cantati in In the land of grey and pink)

 

 

Ho scoperto solo di recente questa cosa! Provo un affetto immenso per Sinclair, la sua voce è per me la vera essenza di Canterbury.