Ascoltata tre volte di fila. Davvero niente male. Premesse ancora una volta ottime.

[Monografia] Mew
#21
Inviato 25 gennaio 2017 - 13:48
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
#22
Inviato 25 gennaio 2017 - 14:08
Concordo, ottimo pezzo anche per me.
#23
Inviato 25 gennaio 2017 - 14:54
Sì, bella, mi ricorda Cartoons and macramè wounds (che era meglio, ma va beh, quella era un capo assoluto) e anche certe ballad dei Marillion (a cui mi sembra vogliano tendere sempre di più).
#24
Inviato 29 gennaio 2017 - 11:12
Bellissima mono Lepo, mi piace l'incipit che catapulta mirabilmente nel mondo fatato, coloratissimo, fiabesco e double face tra leggiadria e sprazzi più nervosamente sconnessi e affilati, quasi una tela mirabilmente armonica e graziosamente dipinta con colori tenui e pastello, accogliente e suadente, squarciata delicatamente da tagli in trasparenza che non rompono o sfaldano la struttura, ma ne acuiscono la bellezza con tratti peculiari e riconoscibilissimi.
Ho riascoltato Frengers e No more stories... che rimangono due meraviglie. Ha ascoltato anche il primo e mi piace molto anche lui, ancora un po' acerbo ma con guizzi importanti che confluiranno ed esploderanno nelle grandezze successive.
Devo riprendere And the glass handed kites che mi è sempre rimasto un po' in ombra rispetto agli altri due, mi manca quel quid che è scattato con gli altri, forse perchè è quello che ho ascoltato di meno, non so.
Il pezzo nuovo carino, ormai sembra abbiano abbandonato totalmente le asprezze lasciando spazio interamente alla delicatezza e al mood sognante e onirico.
#25
Inviato 30 gennaio 2017 - 12:18

And The Glass è il loro disco più monumentale ed epico, da stadio proprio.. Capisco che possa avere i suoi fan sfegatati come markmus, così come altri che lo trovano un po' meno riuscito. Per me resta comunque un quasi-capolavoro.
#26
Inviato 02 febbraio 2017 - 14:15
Forse sono impazzito, ma dopo vari ascolti tendo ad associare Carry Me to Safety a Ordinary World dei Duran Duran.
#28
Inviato 16 febbraio 2017 - 20:24
#29
Inviato 23 aprile 2017 - 13:09
exystence
A un primo giro suona molto più coeso rispetto al precedente, che come sappiamo era piuttosto disarticolato tra i singoli pezzi. Ha un sound epico e molto meno malinconico del solito, con un incipit veramente emozionante. Vediamo se più avanti emergono alcune canzoni rispetto ad altre.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#30
Inviato 25 aprile 2017 - 17:50
Devo dire che in generale questo disco mi ha abbastanza spiazzato: come prevedibile, c'è stata la svolta stilistica dettata dall'uscita di bo madsen. Chitarre praticamente sparite, rimangono giusto presenti come textures, in compenso arrivano cascate di synth vicine agli m83 più trasognati (e belli). Più che epico a me questo disco è sembrato proprio abbastanza solare, a tratti quasi ballabile, eppure lo stile melodico 'solfeggiante' della voce di Bjerre è più che mai presente. Al momento mi sembra che manchi il vero pezzo da novanta, come poteva esserlo 'satellite' nel disco precedente (per me, una delle tre migliori canzoni dei danesi).
Son contento comunque, i Mew son tutt'altro che morti, ma ancora devo capire se 'sto disco mi piaccia veramente o se lo trovo 'solamente' interessante
#31
Inviato 16 novembre 2018 - 21:46
14 dicembre
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
#32
Inviato 17 novembre 2018 - 16:07
le versioni orchestrali... potrebbe essere la certificazione di bollitura.
#33
Inviato 13 agosto 2019 - 14:11
#34
Inviato 13 agosto 2019 - 15:38
davvero ben scritta, bravo wago, anche se da non addetto ai lavori ho avuto alcune difficoltà nel leggerla
5/8 + 6/8 + 3/8 + 1/8. Somma: 15/8. La batteria, che batte ogni due (e ogni tanto per soprammercato ci infila il suo buon filler terzinato), arriva a fine riff sfasata di 1/8 rispetto all'inizio
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
#36
Inviato 14 agosto 2019 - 23:09
Encomiabile la descrizione delle poliritmie di Special e delle storture di apocalypso. Posso immaginare poi l’espressione di un wago disperato che, dopo aver risolto tutti i casini ritmici fino a quel momento, giunge di fronte a Envoy to the open fields e rovescia il computer sulla scrivania

Approfondimento fantastico su una band enorme, se io con la mia monografia ormai vecchia di quasi tre anni (sigh) ho voluto render loro un tributo emozionale, di cuore, con questa pietra vengono sviscerate tutte le dinamiche che hanno reso grande la musica dei Mew, ne si fa quasi una vivisezione, che non tralascia nulla, neanche i loro testi, tanto insondabili quanto affascinanti.
Insomma, complimenti!
P.S.: Non ci interessa che sia stato uno dei migliori chitarristi degli anni 00, Bo Madsen, forse il musicista più nerd e prog della band, ha pienamente meritato l’epurazione nel 2015, per aver commesso il peccato mortale di rinnegare la sua natura pur di lisciare il pelo agli indie kids (in realtà magari ha voluto lasciare o è stato costretto da altre vicende... dopo il comunicato ufficiale ammetto di non aver più cercato notizie a riguardo).
#37
Inviato 15 agosto 2019 - 02:10

P.s. le righe su "An Envoy to the Open Fields" Sono state scritte in cima a un letto a castello di un ostello di Halifax, in Nuova Scozia. Non ho ribaltato il laptop non tanto perché si sarebbe distrutto ma perché l'"esperimento" a cui facevo riferimento sopra consisteva nel descrivere il disco seguendone ordinatamente la scaletta, e sfruttando gruppi diversi di brani per analizzare aspetti diversi. Arrivati al brano incriminato, la sezione "come diamine sono costruiti ritmicamente questi pezzi?" era terminata, quindi mi sono limitato a un riferimento un po' ellittico... In una parentesi la "soluzione" non ci stava, e ho anche pensato: ma che è, lo sbatti me lo devo fare solo io? Lasciamo un po' di divertimento anche a quei pochi lettori che potranno divertircisi!
#38
Inviato 29 settembre 2021 - 21:31
Ritmi inusitati e complessità metriche aka gli acquiloni con le mani di vetro
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