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Pensieri Liberi Audiovisivi


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2123 replies to this topic

#1651 Il Cappellaio Matto

    mainstream Star

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Inviato 28 aprile 2021 - 20:34

David Cronenberg Returns: Sci-Fi Movie ‘Crimes of the Future’ Sets 30-Day Shoot in Greece
 

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#1652 100000

    Enciclopedista

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Inviato 28 aprile 2021 - 20:57

iniziavo a temere che non sarebbe più successo
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#1653 Signor Armando

    Groupie

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Inviato 28 aprile 2021 - 21:44

 

David Cronenberg Returns: Sci-Fi Movie ‘Crimes of the Future’ Sets 30-Day Shoot in Greece
 

 

Non ci speravo più, piango.

Autore immenso e uomo di intelligenza e lucidità rare.


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"Tu pensi che la storia abbia le sue eccezioni; invece non ne ha nessuna. Pensi che la razza abbia le sue eccezioni; neanche per sogno.

  Non esiste alcun particolare diritto alla felicità, né esiste un diritto alla sventura. Non esiste tragedia, non esiste genio.

  La tua sicurezza e i tuoi sogni non hanno fondamento. Se su questa terra appare qualcosa di eccezionale, una particolare bellezza o una particolare

  manifestazione del male, la natura lo scova subito e lo estirpa."

 

"Sei benvenuto come una merda dentro una piscina."

 

L'intelligenza di cui ero dotato ha suppurato per mancanza di materia a cui applicarsi e ha preso strade diverse.


#1654 Il Cappellaio Matto

    mainstream Star

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Inviato 29 aprile 2021 - 21:47

Crimes of the Future, Viggo Mortensen, Léa Seydoux e Kristen Stewart nel cast
Grandi nomi e prime anticipazioni, prende corpo il nuovo film di David Cronenberg.
 
Lo avevamo appena presentato, citando lo stesso David Cronenberg, impaziente di tornare a girare in Grecia il suo prossimo Crimes of the Future… e già possiamo parlare del cast. Ricchissimo, come in ogni suo film, e nel quale spiccano i nomi di Léa Seydoux, Kristen Stewart e Viggo Mortensen, alla sua quarta collaborazione con il filmmaker canadese.
 
David Cronenberg annuncia il suo nuovo film: Crimes Of The Future
 
Deadline comunica che NEON e Serendipity Point Films hanno dato il via alla prevista produzione estiva in quel di Atene del thriller di fantascienza, che oltre ai tre grandi nomi suddetti annovera nel suo cast anche Scott Speedman, Welket Bungué, Don McKellar e Lihi Kornowski.
 
Il ritorno alla fantascienza, a oltre venti anni dall’eXistenZ del 1999, si annuncia piuttosto ambizioso quindi. Come implicitamente conferma la promettente dichiarazione dello stesso regista, che avrebbe sentenziato: “Ho degli affari in sospeso con il futuro”.
 
Quarta collaborazione con Cronenberg anche per il produttore Robert Lantos, che ha paragonato il lavorare con lui all’intraprendere “un viaggio esplorando un terreno dove nessuno è mai giunto prima”. “Ognuna delle nostre collaborazioni è stata un’avventura esilarante, – ha concluso, – e la visione incrollabile di David è ciò di cui parla il vero cinema”. Con loro ci saranno anche la scenografa Carol Spier (Crash, Inseparabili) e il compositore premio Oscar Howard Shore (A History of Violence).
 
Di seguito la sinossi:
Siamo in un futuro non troppo lontano in cui l’umanità sta imparando ad adattarsi al suo ambiente sintetico. Una evoluzione che ha spinto gli esseri umani oltre il loro stato naturale e a una metamorfosi, alterando la loro composizione biologica. Ma mentre alcuni hanno abbracciato il potenziale illimitato del transumanesimo, altri tentano di controllarlo. In ogni caso, la “Sindrome da evoluzione accelerata” si sta diffondendo rapidamente. Saul Tenser è un apprezzato artista che ha abbracciato tale Sindrome, facendo crescere organi nuovi e inaspettati nel suo corpo. Insieme a Caprice, Tenser ha trasformato la rimozione di questi organi in uno spettacolo dal vivo per i suoi fedeli seguaci. Ma la reazione del governo e di una strana sottocultura costringerà Tenser a riflettere su quale potrebbe essere la sua performance più scioccante.

  • 4

#1655 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 30 aprile 2021 - 07:34

E' lo stesso titolo di uno dei suoi primi film...

 


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#1656 Tom

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Inviato 30 aprile 2021 - 08:58

Tra le sue cose piu' morbose e inquietanti tra l'altro (la scena finale con la bambina credo che oggi farebbe finire tutti in galera).

 

Sempre in tema di registi vegliardi che sembrano voler chiudere qualche cerchio nelle loro carriere, in vista anche un nuovo film per Polanski (88 anni): "The Palace" (un dramma ambientato la notte di Capodanno del 1999 in un lussuoso hotel svizzero dove le vite di vari ospiti si intrecciano), dove a quasi 60 anni da "Il coltello nell'acqua" e' tornato a scrivere la sceneggiatura con Jerzy Skolimowski (83 anni).


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#1657 woody

    Classic Rocker

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Inviato 01 maggio 2021 - 15:57

Bell'intervista, Hawke sembra sempre uno abbastanza umile e coi piedi per terra. Anche interessante a livello di scelte artistiche, non mi sembra uno di quelli che punta quasi sempre al blockbuster o magari è solo che non lo chiamano per un certo tipo di film. La sua collaborazione con Linklater gli ha fruttato un bel po' di film interessanti. 



 

 



Tra l'altro in questo canale (che non mi era mai stato suggerito da youtube ne venuto fuori dalle ricerche) mi sembra veramente valido


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#1658 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 01 maggio 2021 - 16:16

Ethan Hawke è un grandissimo, sempre interessante.

 

Quel canale ha un sacco di roba, ricordo sicuramente di averci visto qualche intervista a Linklater e la Delpy, e anche un paio di interviste un po' "strane" a Adèle e Lea Seydoux. Ne ha tantissime.


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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#1659 woody

    Classic Rocker

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Inviato 01 maggio 2021 - 19:36

Strane in che senso?


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#1660 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 02 maggio 2021 - 08:12

Dove le due (Adele soprattutto) erano molto stanche, difficoltà con la lingua, intervistatore forse un po' patronizing. In ogni caso vedo che è la sua intervista più visualizzata, non sono l'unico ad essere stato colpito, evidentemente.
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#1661 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 02 maggio 2021 - 10:14

Nel topic MCU è limitato: potrebbe essere possibile nel tempo un'idea di cinecomic "revisionista", in maniera analoga a quanto successo nel western? Di discussioni su ruoli e poteri del supereroe ce ne sono state, ma le basi probabilmente sarebbero titoli come Super, Joker e The Boys. Forse senza covid sarebbe stato un filone a quest'ora ancora più avviato


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The core principle of freedom
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#1662 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 02 maggio 2021 - 10:49

A me sembra già un filone particolarmente prolifico (oltre ai titoli che hai detto mi vengono in mente Logan, i Watchmen - film e serie - ma anche le nuove serie Marvel Disney+).

 

In realtà spesso questi film mi sembrano più stanchi e goffi dei prodotti che invece abbracciano con convinzione l'escapismo del genere superomistico. Affossati dalla retorica che a un certo punto fa capolino, o dalla necessità di dover mettere per forza un villain o un contraltare positivo, di dover visitare tutti i luoghi comuni del genere solo per ribaltarli.

 

Alcuni titoli comunque mi piacciono: Joker (più facile fare un film su un villain), in nostro Lo chiamavano Jeeg Robot o la prima parte di Logan.


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#1663 woody

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Inviato 02 maggio 2021 - 11:20

Dove le due (Adele soprattutto) erano molto stanche, difficoltà con la lingua, intervistatore forse un po' patronizing. In ogni caso vedo che è la sua intervista più visualizzata, non sono l'unico ad essere stato colpito, evidentemente.

Mi hai incuriosito gli darò un 'occhiata anche se conosco entrambe solo di nome.


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#1664 Edgewalker

    The storm is upon us

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  • LocationWhere the Iron Crosses Grow

Inviato 02 maggio 2021 - 11:36

A me sembra già un filone particolarmente prolifico (oltre ai titoli che hai detto mi vengono in mente Logan, i Watchmen - film e serie - ma anche le nuove serie Marvel Disney+).

 

In realtà spesso questi film mi sembrano più stanchi e goffi dei prodotti che invece abbracciano con convinzione l'escapismo del genere superomistico. Affossati dalla retorica che a un certo punto fa capolino, o dalla necessità di dover mettere per forza un villain o un contraltare positivo, di dover visitare tutti i luoghi comuni del genere solo per ribaltarli.

 

Alcuni titoli comunque mi piacciono: Joker (più facile fare un film su un villain), in nostro Lo chiamavano Jeeg Robot o la prima parte di Logan.

 

È vero che ci sono precedenti, ma per esempio negli altri che citi tu alla fine ci sono spesso supereroi che salvano la baracca, anche se con tutti dubbi e dibattiti prima. Mentre in The Boys hai i supereroi come stronzi corporate, in Joker quasi idem con l'aggiunta del protagonista pazzo, in Super hai i sogni di gloria conseguenti dalla lettura dei fumetti che si scontrano con la dura realtà, nonostante il finale che riporta un pò sul classico [non senza un pò di sarcasmo forse?]. Sicuramente tutti i cinecomic dove si insinua il tarlo del dubbio valgono come antecedenti, potremmo dire che stanno al cinefumetto classico come Ombre Rosse sta ai western del muto.

 

Poi non ho visto le serie Marvel nuove ma onestamente loro sono gli ultimi dai quali aspettarmi questo tipo di svolta, anzi nonostante la commistione di generi che ogni volta ti farebbe anche dire [magari solo a prima vista] "uh questo non è il solito cinecomic", il MCU è inevitabilmente il paradigma da smontare. Lo è persino per The Boys serie, mentre il fumetto ovviamente guardava alla DC fin dalle caricature dei Sette


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#1665 corrigan

    気持ち悪い

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  • LocationFirenze

Inviato 02 maggio 2021 - 17:30

Stanotte mi sono sparato J'accuse di Polanski, e ok, è un filmone (d'altronde è Polanski), ma la cosa assurda è che LUCA BARBARESCHI ha partecipato come attore e co-produttore (e poi vabbé Roman Abramovich come produttore esecutivo) asd


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#1666 Mr. Atomic

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Inviato 10 maggio 2021 - 14:06

Cosa si salva del cinema italiano anni 80'? Tolti i film di Nanni Moretti che conosciamo un po' tutti

 

Che l'avvento degli anni ottanta abbia rappresentato uno delle peggior crisi della storia del cinema è ormai indiscusso (e anche i motivi sono ormai ben documentati direi) ma c'è qualcosa ritenuto minore da rivalutare? senza tirar fuori la rivalutazione dei vari Vanzina e merdate varie 


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#1667 Tom

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Inviato 10 maggio 2021 - 14:35

Maurizio Nichetti, l'unico a portare una ventata fresca in quel medioevo.

 

Poi fu solo crepuscolo.

Tra gli autoroni ancora in vita alcune cose di Fellini, Olmi, Ferreri e Citti. Bertolucci e Leone... va beh: due film il primo, uno il secondo, piu' eccezioni che altro.

Della fu commedia reggevano piu' o meno bene Monicelli, Comencini e Scola. Molto meno Risi.

Nel cinema di genere gli ultimi bagliori del "vero" Argento e Fulci unico a girare ancora come una furia. Soavi il solo degno erede di quella scuola.


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#1668 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 10 maggio 2021 - 14:55

Ho visto recentemente un'intervista a Soavi che mi ha messo un po' tristezza, sembrava veramente soddisfatto della sua carriera di fictionaro per conto della rai (per altro non so come sono ste serie che dirige, anche se l'unica che ho visto, quella della UnoBianca, era notevole ma a quel che ho sentito poi è calato parecchio) e quando gli hanno chiesto se non aveva voglia di tornare a dirigere un bel horror duro ha risposto con un blando "ce l'ho nel sangue e prima o poi lo farò".

Poi mi sono accorto che l'intervista era pure del 2015 :facepalm:

Un'altro che sembrava avere qualche cartuccia da sparare e che è finito a fare il fictionaro era Carlei, il suo stile patinato non mi ha mai fatto impazzire però l'inizio western di La Corsa dell'Innocente con tanto di rallenty peckimpaniani è roba che in Italia non si vede tanto spesso.


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#1669 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 10 maggio 2021 - 15:16

Ho visto recentemente un'intervista a Soavi che mi ha messo un po' tristezza, sembrava veramente soddisfatto della sua carriera di fictionaro per conto della rai (per altro non so come sono ste serie che dirige, anche se l'unica che ho visto, quella della UnoBianca, era notevole ma a quel che ho sentito poi è calato parecchio) e quando gli hanno chiesto se non aveva voglia di tornare a dirigere un bel horror duro ha risposto con un blando "ce l'ho nel sangue e prima o poi lo farò".

Poi mi sono accorto che l'intervista era pure del 2015 :facepalm:

 

Un paio di anni fa ho visto la prima stagione di Rocco Schiavone, tutta diretta da lui. Un paio di episodi notevoli all'inizio (bella atmosfera da noir nordico e addirittura qualche sortita cimiteriale) ma diventata molto blanda in fretta. Peccato, la mano ci sarebbe ancora


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#1670 Tom

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Inviato 10 maggio 2021 - 15:17

Mado', Carlei, mai credo mi sarei ricordato della sua esistenza. Quotatissimo per un periodo, sembrava dovesse fare i numeri a Hollywood addirittura.
 
Altri piu' o meno desaparecidos dei 90s:
- Giancarlo Soldi: "Nero."
- Leone Pompucci: qualcuno si ricordera' di lui per "Camerieri", ma l'esordio "Mille bolle blu" in cui contaminava commedia all'italiana con il grottesco alla Delicatessen era stato piu' interessante, per me
- Sandro Baldoni: "Strane storie".
- Mario Brenta: "Barnabo delle montagne"


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#1671 lazlotoz

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Inviato 10 maggio 2021 - 15:22

Cosa si salva del cinema italiano anni 80'? Tolti i film di Nanni Moretti che conosciamo un po' tutti

 

Che l'avvento degli anni ottanta abbia rappresentato uno delle peggior crisi della storia del cinema è ormai indiscusso (e anche i motivi sono ormai ben documentati direi) ma c'è qualcosa ritenuto minore da rivalutare? senza tirar fuori la rivalutazione dei vari Vanzina e merdate varie 

 

A me m'è venuto in mente quel giro di fenomeni che erano lo Studio Azzurro, alcune cose forse viste ora son invecchiate... Ma gli voglio troppo bene.

Prova con il mediometraggio La variabile Felsen (https://vimeo.com/365317816). Magari è nelle tue corde.


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#1672 Mr. Atomic

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Inviato 10 maggio 2021 - 15:29

 Ecco si, alcuni big hanno continuato a girare film tutto sommato di discreto livello, ma cmq minore rispetto la loro filmografia precedente. Dell'ultimo Fellini sono sicuramente validi La città delle donne, E la nave va Ginger e Fred, ma penso che manco uno di questi li metterei nella sua TOP 10. Bertolucci ancora peggio, di lui salvo giusto La tragedia di un uomo ridicolo che però è tenuto in galla praticamente dal solo Tognazzi. Poi la carriera internazionale che però faccio fatica a considerare parte del cinema italiano. Quelli di Ferreri e Olmi dovrei recuperarli, ma mi pare che pure loro abbiano dato il meglio prima (e anche dopo, nel caso di Olmi). Su due piedi gli unici che si sono quantomeno confermati sul loro livello mi sembrano Citti e i fratelli Taviani. 

 

Sulla commedia all'italiana: quella degli anni ottanta mi è sempre parsa un po' triste nel suo anacronismo post Un borghese piccolo piccolo la Terrazza che di fatti chiudono la stagione ventennale della commedia all'italiana, certo poi ci sono stati alcuni colpi di coda simpatici come Il marchese del Grillo o quelli di Scola con Troisi, ma già questi per esempio non so quanto siano da considerare tra le Commedie. 

 

Ecco di Nichetti non ho visto nulla, mi ci butto sulla fiducia. 


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#1673 woody

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Inviato 10 maggio 2021 - 16:42

Comunque pure negli anni 70 di registi nuovi ne sono usciti pochissimi, a memoria mi sembra il solo Moretti e Argento che ha esordito nel 70. Tutti i grandi film fatti sono solitamente di registi che erano già attivi da tempo, pure se guardiamo nel cinema di genere i vari Lenzi, Di Leo, Bava, Fulci, Castellari erano tutti registi che avevano esordito negli anni 60. Gli anni 70 sono stati senz'altro un buon decennio per il nostro cinema ma diciamo che campavamo di rendita. Se penso agli anni 80 a parte Verdone e Moretti appunto non mi viene in mente nemmeno un regista/autore che abbia avuto una buona carriera, qualcuno ci sarà di sicuro ma in effetti in confronto a prima non c'è paragone.


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#1674 Mr. Atomic

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Inviato 10 maggio 2021 - 17:08

però è anche vero che molti registri che hanno debuttato un decennio prima hanno poi raggiunto il loro massimo negli anni 70' o quanto meno si sono mantenuti su livelli altissimi, cosa assolutamente non riscontrabile per quel che riguarda i terribili anni 80'. 


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#1675 Il Cappellaio Matto

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Inviato 10 maggio 2021 - 17:27

Maurizio Nichetti, l'unico a portare una ventata fresca in quel medioevo.

 

Poi fu solo crepuscolo.

Tra gli autoroni ancora in vita alcune cose di Fellini, Olmi, Ferreri e Citti. Bertolucci e Leone... va beh: due film il primo, uno il secondo, piu' eccezioni che altro.

Della fu commedia reggevano piu' o meno bene Monicelli, Comencini e Scola. Molto meno Risi.

Nel cinema di genere gli ultimi bagliori del "vero" Argento e Fulci unico a girare ancora come una furia. Soavi il solo degno erede di quella scuola.

 

Dei vecchi mi piacciono due film di Nanni Loy, "Cafè Express" e "Mi Manda Picone".


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#1676 Il Cappellaio Matto

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Inviato 10 maggio 2021 - 17:34

Comunque pure negli anni 70 di registi nuovi ne sono usciti pochissimi, a memoria mi sembra il solo Moretti e Argento che ha esordito nel 70. Tutti i grandi film fatti sono solitamente di registi che erano già attivi da tempo, pure se guardiamo nel cinema di genere i vari Lenzi, Di Leo, Bava, Fulci, Castellari erano tutti registi che avevano esordito negli anni 60. Gli anni 70 sono stati senz'altro un buon decennio per il nostro cinema ma diciamo che campavamo di rendita. Se penso agli anni 80 a parte Verdone e Moretti appunto non mi viene in mente nemmeno un regista/autore che abbia avuto una buona carriera, qualcuno ci sarà di sicuro ma in effetti in confronto a prima non c'è paragone.

 

Per me sicuramente Tornatore.


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#1677 Tom

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Inviato 10 maggio 2021 - 17:38

Comunque pure negli anni 70 di registi nuovi ne sono usciti pochissimi, a memoria mi sembra il solo Moretti e Argento che ha esordito nel 70. Tutti i grandi film fatti sono solitamente di registi che erano già attivi da tempo, pure se guardiamo nel cinema di genere i vari Lenzi, Di Leo, Bava, Fulci, Castellari erano tutti registi che avevano esordito negli anni 60. Gli anni 70 sono stati senz'altro un buon decennio per il nostro cinema ma diciamo che campavamo di rendita. Se penso agli anni 80 a parte Verdone e Moretti appunto non mi viene in mente nemmeno un regista/autore che abbia avuto una buona carriera, qualcuno ci sarà di sicuro ma in effetti in confronto a prima non c'è paragone.

 

Beh certo, la decadenza del nostro cinema inizia tranquillamente nei 70 e la caduta inizia a diventare vertiginosa gia' nella seconda meta' del decennio. Ma si cadeva da talmente in alto che lo schianto definitivo si e' avuto in pieni anni 80. Quello che fa impressione e' la rovinosita' di quella caduta. Da l'essere una delle piu' grandi cinematografie del mondo ad essere praticamente un terzo mondo come devastato da una guerra.

 

Mi stupisce sempre rivedere molti film italiani della seconda meta' degli anni 80: sembrava improvvisamente che i direttori della fotografia fossero diventati ciechi, i tecnici del suono sordi e gli scenografi monchi. Quella fotografia sciatta e incolore, le inquadrature statiche e svogliate, le luci messe li' apparentemente a caso, i set squallidi e anonimi anche nei film con un certo budget, le voci in presa diretta col rimbombo e i suoni ambientali col fruscio di fondo. Persino i doppiaggi erano diventati posticci e fintissimi, nonostante nel mentre i film non italiani continuassero ad essere doppiati umanamente. Del livello delle regie e degli attori non ne parliamo.


Nei pur mediocrissimi anni 90 si e' andati a migliorare giusto perche' fare di peggio era impossibile.

Tranne che per il livello medio della recitazione, li' non so come riusciamo costantemente a scavare e a raggiungere profondita' inesplorate.


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#1678 Mr. Atomic

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Inviato 10 maggio 2021 - 18:27

Questa è una lista dei film meritevoli che stavo buttando giù per una rivista ungherese, qua il periodo dal 75'-85'

 

1975

 

Fantozzi (Salce)

La donna della domenica (Comencini)

Profondo Rosso (Argento)

Salò (Pasolini)

 

1976

 

Cadaveri eccellenti (Rosi)

Brutti, sporchi e cattivi (Scola)

Il secondo tragico Fantozzi (Salce)

Novecento (Bertolucci)

Gli amici di Nick Hezard (Di Leo)

La casa delle finestre che ridono (Avati)

Io sono un autarchico (Moretti)

Il deserto dei tartari (Zurlini)

Todo Modo (Petri)

Il Casanova di Fellini (Fellini)

 

1977

 

Un borghese piccolo piccolo (Monicelli)

Una giornata particolare (Scola)

Padre padrone (Taviani)

Suspiria (Argento)

L’uomo, la donna e la bestia (Cavallone)

Berlinguer ti voglio bene (G. Bertolucci)

Casotto (Citti)

 

 

1978

 

L’albero degli zoccoli (Olmi)

Ecce bombo (Moretti)

Avere vent’anni (Di Leo)

Ciao maschio (Ferreri)

 

1979

 

Ratataplan (Nichetti)

Chiedo Asilo (Ferreri)

L’ingorgo (Comencini)

 

1980

 

La terrazza (Scola)

Un sacco bello (Verdone)

 

1981

 

Ricomincio da tre (Troisi)

Il minestrone (Citti)

Bianco, rosso e Verdone (Verdone)

 

1982

 

Borotalco (Verdone)

Il pianeta azzuro (Piavoli)

La notte di San Lorenzo (Fratelli Taviani)

 

1983

 

Scusate il ritardo (Troisi)

 

1984

 

Bianca (Nanni Moretti)

Kaos (Fratelli Taviani)

 

1985

 

La messa è finita (Moretti)

 

 

Non ricordo più in base a cosa andavo colorando i titoli, cmq pure qua si vede un fine anni 70' con ancora qualche cartuccia con qualche alto, poi il grande buio degli anni 80' 


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#1679 Garga Charrua

    Dal fiume al mare

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Inviato 10 maggio 2021 - 18:34

Questa è una lista dei film meritevoli che stavo buttando giù per una rivista ungherese, qua il periodo dal 75'-85'

 

1975

 

Fantozzi (Salce)

La donna della domenica (Comencini)

Profondo Rosso (Argento)

Salò (Pasolini)

 

1976

 

Cadaveri eccellenti (Rosi)

Brutti, sporchi e cattivi (Scola)

Il secondo tragico Fantozzi (Salce)

Novecento (Bertolucci)

Gli amici di Nick Hezard (Di Leo)

La casa delle finestre che ridono (Avati)

Io sono un autarchico (Moretti)

Il deserto dei tartari (Zurlini)

Todo Modo (Petri)

Il Casanova di Fellini (Fellini)

 

1977

 

Un borghese piccolo piccolo (Monicelli)

Una giornata particolare (Scola)

Padre padrone (Taviani)

Suspiria (Argento)

L’uomo, la donna e la bestia (Cavallone)

Berlinguer ti voglio bene (G. Bertolucci)

Casotto (Citti)

 

 

1978

 

L’albero degli zoccoli (Olmi)

Ecce bombo (Moretti)

Avere vent’anni (Di Leo)

Ciao maschio (Ferreri)

 

1979

 

Ratataplan (Nichetti)

Chiedo Asilo (Ferreri)

L’ingorgo (Comencini)

 

1980

 

La terrazza (Scola)

Un sacco bello (Verdone)

 

1981

 

Ricomincio da tre (Troisi)

Il minestrone (Citti)

Bianco, rosso e Verdone (Verdone)

 

1982

 

Borotalco (Verdone)

Il pianeta azzuro (Piavoli)

La notte di San Lorenzo (Fratelli Taviani)

 

1983

 

Scusate il ritardo (Troisi)

 

1984

 

Bianca (Nanni Moretti)

Kaos (Fratelli Taviani)

 

1985

 

La messa è finita (Moretti)

 

 

 

Una mia ipotetica lista sarebbe molto simile. Aggiungerei giusto altri due o tre titoli:

 

Vacanze in Val Trebbia (Bellocchio, 1981)

Domani Si Balla! (Nichetti, 1982)

Colpire al Cuore (Amelio, 1983)


  • 1

"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."


#1680 Mr. Atomic

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Inviato 10 maggio 2021 - 18:38

Manca anche Il marchese del Grillo che merita di starci, in più alcuni di questi film non li vidi ma se ben ricordo furono messi sulla fiducia (es: Ratataplan e il primo di Moretti che tutt'ora non ho visto) ma più o meno si vede il collasso totale. Poi se aggiungiamo anche il periodo tra 64'-74' il distacco diventa ancora più evidente.  


  • 0

#1681 woody

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Inviato 10 maggio 2021 - 18:52

 

Comunque pure negli anni 70 di registi nuovi ne sono usciti pochissimi, a memoria mi sembra il solo Moretti e Argento che ha esordito nel 70. Tutti i grandi film fatti sono solitamente di registi che erano già attivi da tempo, pure se guardiamo nel cinema di genere i vari Lenzi, Di Leo, Bava, Fulci, Castellari erano tutti registi che avevano esordito negli anni 60. Gli anni 70 sono stati senz'altro un buon decennio per il nostro cinema ma diciamo che campavamo di rendita. Se penso agli anni 80 a parte Verdone e Moretti appunto non mi viene in mente nemmeno un regista/autore che abbia avuto una buona carriera, qualcuno ci sarà di sicuro ma in effetti in confronto a prima non c'è paragone.

 

 

 

Mi stupisce sempre rivedere molti film italiani della seconda meta' degli anni 80: sembrava improvvisamente che i direttori della fotografia fossero diventati ciechi, i tecnici del suono sordi e gli scenografi monchi. Quella fotografia sciatta e incolore, le inquadrature statiche e svogliate, le luci messe li' apparentemente a caso, i set squallidi e anonimi anche nei film con un certo budget, le voci in presa diretta col rimbombo e i suoni ambientali col fruscio di fondo. Persino i doppiaggi erano diventati posticci e fintissimi, nonostante nel mentre i film non italiani continuassero ad essere doppiati umanamente. Del livello delle regie e degli attori non ne parliamo.


 

Quando guardo un film degli anni 80 di un Risi Monicelli etc mi da la stessa sensazione di quando da bambino (sono del 79 quindi la mia infanzia è stata proprio negli anni 80) entravo in casa degli anziani, mi rendevo subito conto che quella casa apparteneva a qualcuno di un'altra epoca e la cosa mi metteva un po' tristezza, quelle case mancavano un po' di vita dalla mia prospettiva di marmocchio. E proprio come in quelle case questa messa in scena trasandata comunica poca vitalità, una certa stanchezza e un andare avanti un po' per inerzia.  Scola con la Terrazza l'aveva intuito ma in effetti come dici te il declino è stato impressionante e concordo su Risi (lui stesso ammetteva che della messa in scena gliene è sempre fregato poco) che è stato quello che ne è uscito peggio.

 

Proprio l'altra sera di Risi mi sono visto Il primo amore del 78 e Fantasma d'amore dell'81. Il primo il meno riuscito, ha dalla sua un grande Tognazzi il cui volto lasciava intravedere i segni della depressione che lo avrebbe rovinato negli anni a seguire. C'è pure la Muti però sempre vestita e si respira una certa aria disperata/malinconica che si adatta all'argomento del film. Però la parte centrale gira un po' a vuoto e il finale triste è un po' troppo sbrigativo , nonostante le due ore siano pure troppe per il film in questione. 
Meglio Fantasma d'amore, con Mastroianni e Romy Schneider entrambi in ottima forma, una storia un po' atipica per la commedia italiana in generale e per Risi stesso. 


  • 3

#1682 woody

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Inviato 10 maggio 2021 - 19:43

Mi duole ammetterlo ma le piattaforme streaming stanno lentamente uccidendo la pirateria.
Più di 40 minuti per scaricare 4.6 giga di Ocean's Eleven, manco fosse un film di Dreyer.
Siamo nel 2021 e per rubare un film mainstream ci vuole quasi un'ora, di questo passo dove andremo a finire? 
Mi toccherà andare a Livorno per noleggiare un film dal frusciante?


  • 0

#1683 dick laurent

    ...

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Inviato 10 maggio 2021 - 20:36

 

 

Comunque pure negli anni 70 di registi nuovi ne sono usciti pochissimi, a memoria mi sembra il solo Moretti e Argento che ha esordito nel 70. Tutti i grandi film fatti sono solitamente di registi che erano già attivi da tempo, pure se guardiamo nel cinema di genere i vari Lenzi, Di Leo, Bava, Fulci, Castellari erano tutti registi che avevano esordito negli anni 60. Gli anni 70 sono stati senz'altro un buon decennio per il nostro cinema ma diciamo che campavamo di rendita. Se penso agli anni 80 a parte Verdone e Moretti appunto non mi viene in mente nemmeno un regista/autore che abbia avuto una buona carriera, qualcuno ci sarà di sicuro ma in effetti in confronto a prima non c'è paragone.

 

 

 

Mi stupisce sempre rivedere molti film italiani della seconda meta' degli anni 80: sembrava improvvisamente che i direttori della fotografia fossero diventati ciechi, i tecnici del suono sordi e gli scenografi monchi. Quella fotografia sciatta e incolore, le inquadrature statiche e svogliate, le luci messe li' apparentemente a caso, i set squallidi e anonimi anche nei film con un certo budget, le voci in presa diretta col rimbombo e i suoni ambientali col fruscio di fondo. Persino i doppiaggi erano diventati posticci e fintissimi, nonostante nel mentre i film non italiani continuassero ad essere doppiati umanamente. Del livello delle regie e degli attori non ne parliamo.


 

Quando guardo un film degli anni 80 di un Risi Monicelli etc mi da la stessa sensazione di quando da bambino (sono del 79 quindi la mia infanzia è stata proprio negli anni 80) entravo in casa degli anziani, mi rendevo subito conto che quella casa apparteneva a qualcuno di un'altra epoca e la cosa mi metteva un po' tristezza, quelle case mancavano un po' di vita dalla mia prospettiva di marmocchio. E proprio come in quelle case questa messa in scena trasandata comunica poca vitalità, una certa stanchezza e un andare avanti un po' per inerzia.  Scola con la Terrazza l'aveva intuito ma in effetti come dici te il declino è stato impressionante e concordo su Risi (lui stesso ammetteva che della messa in scena gliene è sempre fregato poco) che è stato quello che ne è uscito peggio.

 

Proprio l'altra sera di Risi mi sono visto Il primo amore del 78 e Fantasma d'amore dell'81. Il primo il meno riuscito, ha dalla sua un grande Tognazzi il cui volto lasciava intravedere i segni della depressione che lo avrebbe rovinato negli anni a seguire. C'è pure la Muti però sempre vestita e si respira una certa aria disperata/malinconica che si adatta all'argomento del film. Però la parte centrale gira un po' a vuoto e il finale triste è un po' troppo sbrigativo , nonostante le due ore siano pure troppe per il film in questione. 
Meglio Fantasma d'amore, con Mastroianni e Romy Schneider entrambi in ottima forma, una storia un po' atipica per la commedia italiana in generale e per Risi stesso. 

 

 

Fantasma d'amore personalmente l'ho adorato. Un film piccolo, nulla che entrerà mai nelle grandi storie del cinema, ma quel senso di struggente nostalgia, quella nebbia... ne ricordo pochi film italiani così atmosferici. 


  • 0

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#1684 Tom

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Inviato 10 maggio 2021 - 21:05

Quando guardo un film degli anni 80 di un Risi Monicelli etc mi da la stessa sensazione di quando da bambino (sono del 79 quindi la mia infanzia è stata proprio negli anni 80) entravo in casa degli anziani, mi rendevo subito conto che quella casa apparteneva a qualcuno di un'altra epoca e la cosa mi metteva un po' tristezza, quelle case mancavano un po' di vita dalla mia prospettiva di marmocchio. E proprio come in quelle case questa messa in scena trasandata comunica poca vitalità, una certa stanchezza e un andare avanti un po' per inerzia.

 

Immagine molto azzeccata.

E quell'aria senile e senza vita c'era anche nel cinema di registi giovani. Anzi a volte piu' in quelli che in veterani come Monicelli, che tutto sommato se la sfangavano con una certa compostezza classica. Fellini nel sottovalutato "L'intervista" sembrava proprio voler mettere in scena quell'atmosfera generale di trasandatezza e smantellamento.


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#1685 kristofferson

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Inviato 11 maggio 2021 - 08:29

Fantasma d'amore personalmente l'ho adorato. Un film piccolo, nulla che entrerà mai nelle grandi storie del cinema, ma quel senso di struggente nostalgia, quella nebbia... ne ricordo pochi film italiani così atmosferici.


Idem. Trovo che il Risi funereo e crepuscolare della fine anni settanta sia semplicemente straordinario (vedasi anche Anima persa e La stanza del vescovo).

 

EDIT: mi riferivo a Primo amore con Tognazzi. Fantasma d'amore non l'ho visto.


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#1686 Matthew30

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Inviato 11 maggio 2021 - 09:28

Questa è una lista dei film meritevoli che stavo buttando giù per una rivista ungherese, qua il periodo dal 75'-85'

 

1975

 

Fantozzi (Salce)

La donna della domenica (Comencini)

Profondo Rosso (Argento)

Salò (Pasolini)

 

1976

 

Cadaveri eccellenti (Rosi)

Brutti, sporchi e cattivi (Scola)

Il secondo tragico Fantozzi (Salce)

Novecento (Bertolucci)

Gli amici di Nick Hezard (Di Leo)

La casa delle finestre che ridono (Avati)

Io sono un autarchico (Moretti)

Il deserto dei tartari (Zurlini)

Todo Modo (Petri)

Il Casanova di Fellini (Fellini)

 

1977

 

Un borghese piccolo piccolo (Monicelli)

Una giornata particolare (Scola)

Padre padrone (Taviani)

Suspiria (Argento)

L’uomo, la donna e la bestia (Cavallone)

Berlinguer ti voglio bene (G. Bertolucci)

Casotto (Citti)

 

 

1978

 

L’albero degli zoccoli (Olmi)

Ecce bombo (Moretti)

Avere vent’anni (Di Leo)

Ciao maschio (Ferreri)

 

1979

 

Ratataplan (Nichetti)

Chiedo Asilo (Ferreri)

L’ingorgo (Comencini)

 

1980

 

La terrazza (Scola)

Un sacco bello (Verdone)

 

1981

 

Ricomincio da tre (Troisi)

Il minestrone (Citti)

Bianco, rosso e Verdone (Verdone)

 

1982

 

Borotalco (Verdone)

Il pianeta azzuro (Piavoli)

La notte di San Lorenzo (Fratelli Taviani)

 

1983

 

Scusate il ritardo (Troisi)

 

1984

 

Bianca (Nanni Moretti)

Kaos (Fratelli Taviani)

 

1985

 

La messa è finita (Moretti)

 

 

Non ricordo più in base a cosa andavo colorando i titoli, cmq pure qua si vede un fine anni 70' con ancora qualche cartuccia con qualche alto, poi il grande buio degli anni 80' 

 

1975 di gran lunga il migliore degli anni Settanta italiani, aggiungerei anche Roma Violenta di Marino Girolami e soprattutto AMICI MIEI.


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#1687 woody

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Inviato 11 maggio 2021 - 10:25

 

Fantasma d'amore personalmente l'ho adorato. Un film piccolo, nulla che entrerà mai nelle grandi storie del cinema, ma quel senso di struggente nostalgia, quella nebbia... ne ricordo pochi film italiani così atmosferici.


Idem. Trovo che il Risi funereo e crepuscolare della fine anni settanta sia semplicemente straordinario (vedasi anche Anima persa e La stanza del vescovo).

 

 

 

Fantasma d'amore personalmente l'ho adorato. Un film piccolo, nulla che entrerà mai nelle grandi storie del cinema, ma quel senso di struggente nostalgia, quella nebbia... ne ricordo pochi film italiani così atmosferici.


Idem. Trovo che il Risi funereo e crepuscolare della fine anni settanta sia semplicemente straordinario (vedasi anche Anima persa e La stanza del vescovo).

 

Si sono d'accordo su Fantasma d'amore e su Anima Persa che me lo ricordo addirittura meglio. Mi manca La stanza del vescovo ma anche Il primo amore può tranquillamente rientrare nel filone crepuscolare di Risi insieme a Tolgo il disturbo, un po' più leggero degli altri ma anche questo intriso di malinconia e di un sempre presente senso della fine.

Di Monicelli dello stesso periodo c'è Camera d'albergo che ha un'ottima idea di partenza e  il geniale personaggio del produttore squattrinato interpretato da Gassman. Purtroppo lo svolgimento del film non è allo stesso livello, brava come sempre la Vitti, Montesano non fa niente di male  ma siamo su altri livelli rispetto ai suoi predecessori. 
 


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#1688 woody

    Classic Rocker

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Inviato 11 maggio 2021 - 10:30

 

Quando guardo un film degli anni 80 di un Risi Monicelli etc mi da la stessa sensazione di quando da bambino (sono del 79 quindi la mia infanzia è stata proprio negli anni 80) entravo in casa degli anziani, mi rendevo subito conto che quella casa apparteneva a qualcuno di un'altra epoca e la cosa mi metteva un po' tristezza, quelle case mancavano un po' di vita dalla mia prospettiva di marmocchio. E proprio come in quelle case questa messa in scena trasandata comunica poca vitalità, una certa stanchezza e un andare avanti un po' per inerzia.

 

Immagine molto azzeccata.

E quell'aria senile e senza vita c'era anche nel cinema di registi giovani. Anzi a volte piu' in quelli che in veterani come Monicelli, che tutto sommato se la sfangavano con una certa compostezza classica. Fellini nel sottovalutato "L'intervista" sembrava proprio voler mettere in scena quell'atmosfera generale di trasandatezza e smantellamento.

 

Si purtroppo è vero, pure i giovani avevano sto problema.
L'intervista di Fellini è uno dei pochi suoi che mi manca, mi hai messo curiosità.


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#1689 geeno

    Pussy Malanga

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Inviato 11 maggio 2021 - 12:04

Marrakech Express fa schifo ai cinefili?


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#1690 Tom

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Inviato 11 maggio 2021 - 12:32

A me fa simpatia come tutto il primo Salvatores, quando faceva il suo mestiere, quello di un buon regista di commedie, prima che si mettesse in testa di essere un autore "psichedelico" (definizione sua) in grado di rileggere i generi. Gesu', ma quanto sembra surreale ripensare oggi che si sono stati anni in cui un regista innocuo come lui sembrava essere diventato il nostro Truffaut e ogni sua uscita era un caso che creava dibattitti e divisioni? 


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#1691 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 11 maggio 2021 - 13:03

Salvatores prese un inopinatissimo oscar per Mediterraneo che ne stravolse la carriera, in peggio secondo me perchè robe come Marrakech Express erano divertenti e ben fatte.


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#1692 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 11 maggio 2021 - 13:11

Che poi in ogni caso un Mazzacurati a Salvatores se lo magna a colazione, lui sì regista abbastanza ingiustamente sottostimato che da il Toro a La Giusta Distanza per arrivare a La Lingua del Santo (probabilmente il suo capolavoro) ha sempre fatto dell'ottimo cinema.


  • 2

#1693 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 11 maggio 2021 - 14:06

Già solo per motivi affettivi, a me la trilogia Marrakech-Turné-Mediterraneo è sempre piaciuta. Con questi si 3 film si è creato comunque un suo stile e un suo marchio di fabbrica, distinguendosi in qualche modo nel mare magnum della commedia nostrana con una certa efficacia. Concordo sul fatto che dopo si è montato un po' la testa, e certamente non è un grande regista, ma ne avessimo oggi di Salvatores in Italia io sarai già contento.


  • 0

#1694 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 11 maggio 2021 - 14:33

Marrakech e Turnè sì ma per me Mediterraneo è proprio un no, un irricevibile spot degli italiani brava gente in salsa postsessantottina, pieno di luoghi comuni e aggravato da una posticcia estetica da villaggio vacanza.

Non a caso è piaciuto agli americani.


  • 1

#1695 kristofferson

    Giù la testa, coglioni

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Inviato 11 maggio 2021 - 14:41

Il peggiore comunque è quello successivo, Puerto Escondido: in Messico è ancora pieno di italiani sfigati che campano di espedienti o di intrallazzi vari seguendo il modello dei protagonisti del film. Una calamità, per fortuna li si riconosce a vista.


  • 2

#1696 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 11 maggio 2021 - 14:56

Ah beh sì, questo lo avevo rimosso, effettivamente a quel che ricordo ancora peggio, aldilà del disagio sociale che ha procurato un pastrocchio con patetiche venature beatnik fuori tempo massimo.

Di quelli successivi Io non ho Paura invece non me lo ricordo malaccio, nonostante l'estetica dei campi di grano stile pasta barilla (a livello visivo Salvatores è forse il regista di fama più scontato e piatto in circolazione) anche se mi sa che effettivamente è l'unico che ho visto assieme a Sud (terribbbbile), Nirvana non c'ho mai avuto il coraggio e Denti, Amensia e tutti quelli successivi manco mi sono accorto che sono usciti.


  • 0

#1697 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 11 maggio 2021 - 14:58

Ah no, ho visto anche Il ragazzo invisibile, innocuo come un bicchiere d'acqua ma decisamente meno fresco.


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#1698 bluetrain

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Inviato 11 maggio 2021 - 15:31

Il peggiore comunque è quello successivo, Puerto Escondido: in Messico è ancora pieno di italiani sfigati che campano di espedienti o di intrallazzi vari seguendo il modello dei protagonisti del film. Una calamità, per fortuna li si riconosce a vista.

 

No, va beh, però non voglio credere che esista sul serio gente che davvero ha cambiato la propria vita dopo la visione folgorante di Puerto Escondido manco fosse On the road di Kerouac. ashd


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#1699 bluetrain

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Inviato 11 maggio 2021 - 15:38

A latere, un altro che ad inizio carriera faceva delle buone commedie (non capi ovviamente) ed ora è totalmente dimenticato è Francesco Nuti. Devo dire che però che saranno 20 anni che non vedo un suo film, per cui magari rivisto oggi lo troverei invecchiato malissimo come regista, chissà.


  • 1

#1700 Gozer

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Inviato 11 maggio 2021 - 15:55

 

1975

 

Fantozzi (Salce)

La donna della domenica (Comencini)

Profondo Rosso (Argento)

Salò (Pasolini)

 

1976

 

Cadaveri eccellenti (Rosi)

Brutti, sporchi e cattivi (Scola)

Il secondo tragico Fantozzi (Salce)

Novecento (Bertolucci)

Gli amici di Nick Hezard (Di Leo)

La casa delle finestre che ridono (Avati)

Io sono un autarchico (Moretti)

Il deserto dei tartari (Zurlini)

Todo Modo (Petri)

Il Casanova di Fellini (Fellini)

 

1977

 

Un borghese piccolo piccolo (Monicelli)

Una giornata particolare (Scola)

Padre padrone (Taviani)

Suspiria (Argento)

L’uomo, la donna e la bestia (Cavallone)

Berlinguer ti voglio bene (G. Bertolucci)

Casotto (Citti)

 

 

1978

 

L’albero degli zoccoli (Olmi)

Ecce bombo (Moretti)

Avere vent’anni (Di Leo)

Ciao maschio (Ferreri)

 

1979

 

Ratataplan (Nichetti)

Chiedo Asilo (Ferreri)

L’ingorgo (Comencini)

 

1980

 

La terrazza (Scola)

Un sacco bello (Verdone)

 

1981

 

Ricomincio da tre (Troisi)

Il minestrone (Citti)

Bianco, rosso e Verdone (Verdone)

 

1982

 

Borotalco (Verdone)

Il pianeta azzuro (Piavoli)

La notte di San Lorenzo (Fratelli Taviani)

 

1983

 

Scusate il ritardo (Troisi)

 

1984

 

Bianca (Nanni Moretti)

Kaos (Fratelli Taviani)

 

1985

 

La messa è finita (Moretti)

 

 

 

Una mia ipotetica lista sarebbe molto simile. Aggiungerei giusto altri due o tre titoli:

 

Vacanze in Val Trebbia (Bellocchio, 1981)

Domani Si Balla! (Nichetti, 1982)

Colpire al Cuore (Amelio, 1983)

 

 

Aggiungerei:

 

"Libera amore mio" di Bolognini (1975)

"Allegro non troppo" di Bozzetto (1976)

"Garofano rosso" di Faccini (1976)

"Anima persa" di Risi (1977)

"Cristo si è fermato a Eboli" di Rosi (1979)

"Ballando ballando" di Scola (1983)

"Non ci resta che piangere" di Troisi/Benigni (1984)

 

 

(Ammappa che dislivello fra i Settanta e gli Ottanta...)


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RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.





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