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Playlist Of The Week (14-19 Gennaio)


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27 replies to this topic

#1 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 20 gennaio 2017 - 07:43

Ascolti e riascolti vari

 

Crystal Castles - (II) (2010) [synthpop, electroclash] 9

Crystal Castles - (III) (2012) [synthpop, witch house] 8

Austra - Feel It Break (2011) [electropop, synthpop] 7,5

The Knife - Silent Shout (2006) [electropop] 6,5

CHVURCHES -The Bones Of What You Believe (2013) [synthpop, synthwave] 8

iamamiwhoami - Kin (2012) [electropop] 7

Spotlight Kid - Departure (2006) [shoegaze] 6,5

Jesu - Ascension (2011) [drone metal] 6,5

Unison - Unison (2011) [witch house] 8

Kap Bambino - Zero Life, Night Vision (2009) [synth punk, electroclash] 8

White Ring - Black Earth That Made Me EP (2010) [witch house] 8


  • 1

Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#2 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 20 gennaio 2017 - 07:53

Jacques Brel Jacques Brel et ses chansons [1954] ★★★☆

Jacques Brel No. 4 [1959] ★★★★☆

Jacques Brel No. 5 [1960] ★★★★☆

Silvio Rodriguez Al final de este viaje [1978] ★★★★

Spandau Ballet True [1983] ★★☆

Eurythmics Sweet Dreams (Are Made of This) [1983] ★★★

Bluvertigo Zero [1999] ★★★☆

The xx I See You [2017] ★★


  • 0

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#3 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 20 gennaio 2017 - 08:12

Los Lobos - Colossal Head (1996) Daniel lanois asd, bel connubio soprattutto nei blues ubriachi

Weather Report - This is This (1986) pezzone nel topic brani ipnotici

Albert King - I Wanna Get Funky (1974) lo sei stato anche prima, di tutti... genio

Family - It's Only A Movie (1973) il disco perfetto per la voce di Chapman, con Rod Argent dei Zombies alle tastiere
  • 0

Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#4 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 20 gennaio 2017 - 09:58

Tad - 8-way santa [1991] 9
Musica grande, grassa e orribile quanto magnificamente scritta, alcuni passaggi da antologia, come il cambio di registro dal rock pesante di candy al pop zuccheroso di 3-D witch hunt

Mother Love Bone - Apple [1990] 5
Forse uno dei dischi da me più mal digeriti della scena di seattle e dintorni, quel retrogusto glam proprio non fa per me
  • 3
Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#5 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 20 gennaio 2017 - 11:28

Miles Davis - On the corner 10

 

John Coltrane - A love supreme 9,5

 

 

e vabbè...


  • 0
Adescatore equino dal 2005

#6 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 20 gennaio 2017 - 13:48

Tad - 8-way santa [1991] 9
Musica grande, grassa e orribile quanto magnificamente scritta, alcuni passaggi da antologia, come il cambio di registro dal rock pesante di candy al pop zuccheroso di 3-D witch hunt
 

 

avevano tutto per poter sfondare in epoca grunge li ha fregati la panza alla Adinolfi di Taddone Doyle

 

un paio di fatti di livello medio-alto:

 

- Tad da ex macellaio aveva stabilito un record di smembramento di un bovino interno in meno di 40 minuti

- mentre era in Tour coi Nirvana gli venne un attacco bestiale di cacarella e Kurt Cobain gli dedicò una canzone e la chiamò Imodium (poi nella versione definitiva diventerà Breed)


  • 3

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#7 Rover

    hjdjlalkjaz

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Inviato 20 gennaio 2017 - 14:28

2017

 

Daniel W J Mackenzie - Every Time Feels Like The Last Time (Eilean Records, ambient - minimalismo) Composizioni cinematografiche, visioni, unione di elementi acustici e di elettronica

 

***

 

Henry Cow - Unrest (1974 Virgin, rio, avant-prog, avant-garde jazz)

 

Elliott Sharp - The Boreal (2015 Starkland, modern classical, experimental)

Polistrumentista e compositore americano attivo da quasi 40 anni. L'album raccoglie composizioni per strumenti ad arco, orchestra e pianoforte preparato e presenta una varietà di idee, intuizioni e di esperimenti nell'ambito di sonorità di avanguardia senza estrema complessità concettuale e tecnicismi ma con una visione chiara

 

Squadra Omega - Rennes Le Chateau (2008, File digitale autoproduzione)

Tenebroso (2009 Ep Holidays Records, psichedelia, jam-band - improv) Buona roba, minestre e brodi psichedelici di casa nostra + momenti di dilatazioni collettive jazz; dal loro blog http://squadraomega.blogspot.it/

 
"Squadra Omega is an Italian cosmic psych impro collective active since 2009, touring and recording with different formations each time. They have spent more than a year in their analog shelter - Outside Inside Studio, recording three (!!!) new albums: the free form impro / ambient 'Il Serpente nel Cielo' (Holidays Records); 'Lost Coast' the movie soundtrack (Boring Machine), and the highly anticipated LP 'Altri Occhi Ci Guardano' (Sound of Cobra/Macina Dischi).

The Omega universe continues to expand absorbing space rock, kosmische music, motorik kraut, progressive, free jazz and jazz rock.
They've reduced their personnel to three, allowing for more gear on stage: drums, bass, guitar, 2 synths, sax and percussion"

  • 0

#8 Garp Buzzy Power

    Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia

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Inviato 20 gennaio 2017 - 14:35

Beastie Boys - Licensed to Ill (1986)
Commentato sul topic della pietra. Mea culpa.
 
Rose Elinor Dougall - Stellular (2017)
Cavina lei, ex Pipettes, alle prese con un discreto album di synth-pop. Non male.
 
Nic Armstrong - The Greatest White Liar (2004)
Il mio crossing. Nic nel cuore sempre.
 
Spacemen 3 - Recurring (1991)
Album platealmente spaccato in due che offre cosa erano e cosa diventerà JP negli anni a venire.
 
Flavio Giurato - Il tuffatore (1982)
 
Foxygen - We Are the 21st Century Ambassadors of Peace & Magic (2013)
Foxygen -...And Star Power (2014)
Foxygen - Hang (2017)
Al momento una delle mie band preferite in assoluto. Rivalutati tantissimo nel corso degli ultimi mesi. I primi sono due gemme di pop psichedelico favolose.
Oggi è uscito il terzo capitolo. Disco che approfondirò perché hanno chiaramente esteso i loro riferimenti a certo pop anni 70 bello piascone e di facile ascolto. La prima sensazione mi dice che INCOMPIUTO. Vedremo nelle prossime settimane.

  • 0
"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#9 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 20 gennaio 2017 - 16:13

 

Spacemen 3 - Recurring (1991)
Album platealmente spaccato in due che offre cosa erano e cosa diventerà JP negli anni a venire.

 

Erano proprio gli Spaceman ad essere spaccati in 2 (se non in 3), nel senso che ormai non si potevano più vedere asd

Infatti la prima facciata è tutta di Sonic Boom e la seconda di JP.

Direi che anticipi anche le cose che farà dopo Kember come Spectrum.

 

Alla fine credo sia il disco degli Spaceman che preferisco o che comunque ascolto più spesso. Ha quelle spruzzate d'elettronica kraftwerkiana che me lo rendono molto più dinamico di un Playing with Fire.


  • 1
A chemistry of commotion and style

#10 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 20 gennaio 2017 - 16:16

Xiu Xiu - FORGET 7+

Mélanie de Biasio - No Deal 7+

Cloud Nothings - Life Without Sound 6


  • 0

#11 starmelt

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Inviato 20 gennaio 2017 - 17:38

Cloud Nothings - Life Without Sound 6


già uscito? com'e rispetto agli altri due?
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#12 Ganzfeld

    In un certo senso

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Inviato 20 gennaio 2017 - 17:53

 

Cloud Nothings - Life Without Sound 6


già uscito? com'e rispetto agli altri due?

Mi è piaciuto meno di entrambi i due dischi precedenti, ed ero pure indeciso se ascoltarlo visto che già Here And Nowhere Else non mi aveva assolutamente fatto impazzire, ma siccome su Ondarock è stato recensito in maniera entusiasta ci ho provato. Comunque è un disco che cerca di essere orecchiabile e leggero, cosa che non è assolutamente un male a priori, figuriamoci, il problema sorge quando non ti resta praticamente una melodia in testa e tutto il lavoro suona estremamente monotono.

Vabbè, mi sto rifacendo con il nuovo di Ty Segall asd


  • 2

#13 maladiez

    Kosmische express courier

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  • LocationMagna Grecia

Inviato 20 gennaio 2017 - 17:55

Tom Waits - Nighthawks at the diner

In un sito leggevo che per ascoltare col giusto spirito questo album bisogna essere:

- Mollati

- Al quarto whisky

- In una stanza piena di fumo da sigaretta

Non so se potrebbe essere cosi, certo è che una certa atmosfera calda e fumosa sto disco riesce a trasmetterla proprio, un album sincero che parla oltre le righe che mi ha dato un senso di pienezza e schiettezza, ecco è questo che cerco in un disco a prescindere dal genere, per cui se avete ( buoni ) consigli, fatevi avanti pure.

 

Ramones - It's alive!

Volendo anche qui si potrebbe fare il discorso di cui sopra, anni fa non amavo i live, li trovavo spesso pretenziosi e abili tappabuchi delle major all'interno della discografia di un gruppo, e forse un po è anche così, ma qui c'è poco da disquisire, i Ramones non sono certo tipi da bluff e dal vivo i loro pezzi non perdono nulla, anzi! Ed il mio pensiero va a quei fortunati che la sera dal 31 dicembre del 1978 si godettero questo show.

 

James Brown - Sex machine , the very best of

James Brown costituisce per me una lodevole eccezione alla mia idiosincrasia verso funk, rhythm 'n blues, soul e tutto cio che sa di "black music", sarà che mi affascina il personaggio, sara' che mi è sempre piaciuta la sua voce per me decisamente piu' rock che soul, ma quest'anno ho deciso di riscoprirlo.

 

Electric light orchestra - Greatest hits

Con un rinnovato spirito godereccio mi sorbisco con piacere questa bella raccoltina di un gruppo di cui conosco poco, pezzi piacevoli, che si lasciano ascoltare col piedino che va costantemente a tempo. Un ottima riscoperta.

 

O.S.T. - The Rocky story

Ogni tanto ci vuole e mi ci vuole!

 

Wallflowers - Bringing down the horse

Opera prima della band di Jakob Dylan *, non lo ascoltavo da parecchio. I brani continuano ad essere freschi e piacevoli come me li ricordavo e soprattutto non un solo riempitivo, magari tutti i brani non sono da 8/9 ma sicuramente tutti sopra la media.

 

David Bowie - The next day

Non sono mai stato suo fan, mi piacciono i singoloni quelli si, pero' un suo album ho sempre faticato ad ascoltarlo per intero, a parte Low. Dopo aver visto in TV lo speciale sugli ultimi 5 anni di vita sono rimasto colpito dalle canzoni di questo disco. A parte i brani di punta ci sono almeno altri 3/4 pezzi clamorosi, ma l'album nel complesso mi è piaciuto tutto.

 

* Ma non poteva andarci lui a ritirargli il premio Nobel?


  • 2

"Chi vuol brillare, si metta in ombra"

 

 

Alice: "Quanto tempo è per sempre?"

Bianconiglio: " A volte solo un secondo"


#14 simon

    Scaruffiano

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Inviato 20 gennaio 2017 - 19:26

Miles Davis - On the corner 10

 

 

 

ci sono professoroni che soffrono di gotta con la barba lunghissima che arriva ben oltre la trachea con la pelle sempre più vicina alla disidratazione conclusiva, che hanno massacrato questo vinile talmente bello, a partire dalla copertina, un fumetto negro underground che vuole imitare la pop art cerebrale, ruggine fluorescente in sostanza, dell'arte bianca.

 

se dico che questo disco ha disarcionato una volta per sempre i confini tra il jazz e la musica popolare che nel giro di qualche anno si sarebbe trasformata in disco, con turnisti di colore con il pene grosso che facevano l'amore con il proprio strumento elettrico, vengo scomunicato immediatamente dalla Santa Inquisizione del Verbo? non credo proprio.

 

polimorfismi dialettici, una strizzatina d'occhio in fase produttiva alla malattia mentale di alcuni artisti tedeschi coevi, musica sessuale errabonda e angosciata al punto giusto, con stilettate di tromba amplificata che s'ode solamente nel miglior crepuscolo wagneriano, clangori alla Varese prestati al ritmo binario, palloni da pallacanestro che rimbalzano sulle pareti per aumentare il peso del ritmo, ipnosi per morti viventi, forse persino una preghiera laica-ghetto per il buon Cristo. da questo vinile parte tutta una riflessione sul ritmo urbano, sul graffiti porno, sulle angosciate reazioni al dolore provocato dal cancro vissuto da terminali senza analgesici e molto ma molto altro. 

 

capolavoro.


  • 0

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#15 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 20 gennaio 2017 - 19:46

 

 

Cloud Nothings - Life Without Sound 6


già uscito? com'e rispetto agli altri due?

Mi è piaciuto meno di entrambi i due dischi precedenti, ed ero pure indeciso se ascoltarlo visto che già Here And Nowhere Else non mi aveva assolutamente fatto impazzire, ma siccome su Ondarock è stato recensito in maniera entusiasta ci ho provato. Comunque è un disco che cerca di essere orecchiabile e leggero, cosa che non è assolutamente un male a priori, figuriamoci, il problema sorge quando non ti resta praticamente una melodia in testa e tutto il lavoro suona estremamente monotono.

Vabbè, mi sto rifacendo con il nuovo di Ty Segall asd

 

 

Concordo, spero di trovare del buono con ascolti successivi, per ora non è un disco brutto (per niente!) ma è sicuramente intelocutorio.

Io il disco precedente lo avevo amato, adrenalina a mille per tutta la sua durata. Quello ancora prima alla fine della fiera non mi è rimasto altrettanto.


  • 0

#16 beatoangelico

    mainstream Star

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Inviato 20 gennaio 2017 - 20:34

 

Miles Davis - On the corner 10

 

 

 

ci sono professoroni che soffrono di gotta con la barba lunghissima che arriva ben oltre la trachea con la pelle sempre più vicina alla disidratazione conclusiva, che hanno massacrato questo vinile talmente bello, a partire dalla copertina, un fumetto negro underground che vuole imitare la pop art cerebrale, ruggine fluorescente in sostanza, dell'arte bianca.

 

se dico che questo disco ha disarcionato una volta per sempre i confini tra il jazz e la musica popolare che nel giro di qualche anno si sarebbe trasformata in disco, con turnisti di colore con il pene grosso che facevano l'amore con il proprio strumento elettrico, vengo scomunicato immediatamente dalla Santa Inquisizione del Verbo? non credo proprio.

 

polimorfismi dialettici, una strizzatina d'occhio in fase produttiva alla malattia mentale di alcuni artisti tedeschi coevi, musica sessuale errabonda e angosciata al punto giusto, con stilettate di tromba amplificata che s'ode solamente nel miglior crepuscolo wagneriano, clangori alla Varese prestati al ritmo binario, palloni da pallacanestro che rimbalzano sulle pareti per aumentare il peso del ritmo, ipnosi per morti viventi, forse persino una preghiera laica-ghetto per il buon Cristo. da questo vinile parte tutta una riflessione sul ritmo urbano, sul graffiti porno, sulle angosciate reazioni al dolore provocato dal cancro vissuto da terminali senza analgesici e molto ma molto altro. 

 

capolavoro.

 

 

ma che musica popolare dai, è avanguardia (un po' involontaria, magari). Probabilmente il disco funk meno funk della storia asd


  • 0

#17 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 20 gennaio 2017 - 20:42

OT ma mi scappa

A me On the corner non piace proprio né riesco a coglierne il "merito". Non lo ascolto da secoli, va detto, ma non è il primo cui ridarei una chance
  • 0

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#18 simon

    Scaruffiano

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Inviato 20 gennaio 2017 - 20:42

 

 

Miles Davis - On the corner 10

 

 

 

ci sono professoroni che soffrono di gotta con la barba lunghissima che arriva ben oltre la trachea con la pelle sempre più vicina alla disidratazione conclusiva, che hanno massacrato questo vinile talmente bello, a partire dalla copertina, un fumetto negro underground che vuole imitare la pop art cerebrale, ruggine fluorescente in sostanza, dell'arte bianca.

 

se dico che questo disco ha disarcionato una volta per sempre i confini tra il jazz e la musica popolare che nel giro di qualche anno si sarebbe trasformata in disco, con turnisti di colore con il pene grosso che facevano l'amore con il proprio strumento elettrico, vengo scomunicato immediatamente dalla Santa Inquisizione del Verbo? non credo proprio.

 

polimorfismi dialettici, una strizzatina d'occhio in fase produttiva alla malattia mentale di alcuni artisti tedeschi coevi, musica sessuale errabonda e angosciata al punto giusto, con stilettate di tromba amplificata che s'ode solamente nel miglior crepuscolo wagneriano, clangori alla Varese prestati al ritmo binario, palloni da pallacanestro che rimbalzano sulle pareti per aumentare il peso del ritmo, ipnosi per morti viventi, forse persino una preghiera laica-ghetto per il buon Cristo. da questo vinile parte tutta una riflessione sul ritmo urbano, sul graffiti porno, sulle angosciate reazioni al dolore provocato dal cancro vissuto da terminali senza analgesici e molto ma molto altro. 

 

capolavoro.

 

 

ma che musica popolare dai, è avanguardia (un po' involontaria, magari). Probabilmente il disco funk meno funk della storia asd

 

 

nel corso della storia della musica ci sono state moltissime avanguardie, ora, dopo seicento anni riscoprono certi bordoni di Monteverdi. non è musica popolare? sicuramente è una musica che riesce a inglobare saliva e salvia pop e archi profumati di musica classica. sinceramente quando ascolto questo specchio dentro tanti specchi mi ritrovo a ballare guardando fuori dalla finestra i cortigiani che passano, con il freddo che spappola le loro ulteriori calvizie e le dame che se la filano con le giubbe rosse.

è post arcobaleno jazz in un'epoca che aveva appena finito di inventarsi il videoregistratore.


  • 0

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#19 simon

    Scaruffiano

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Inviato 20 gennaio 2017 - 21:06

 

Tad - 8-way santa [1991] 9
Musica grande, grassa e orribile quanto magnificamente scritta, alcuni passaggi da antologia, come il cambio di registro dal rock pesante di candy al pop zuccheroso di 3-D witch hunt
 

 

avevano tutto per poter sfondare in epoca grunge li ha fregati la panza alla Adinolfi di Taddone Doyle

 

un paio di fatti di livello medio-alto:

 

- Tad da ex macellaio aveva stabilito un record di smembramento di un bovino interno in meno di 40 minuti

- mentre era in Tour coi Nirvana gli venne un attacco bestiale di cacarella e Kurt Cobain gli dedicò una canzone e la chiamò Imodium (poi nella versione definitiva diventerà Breed)

 

 

 

domani vado a rasarmi i capelli, l'abbronzatura nonostante la Bora tiene, e i sei millimetri saranno ispessiti dall'anice.

 

andiamo al dunque allora. alcuni giorni fa ho aperto un topo dedicato a una super radio che trasmette di tutto, dal rumore fantascientifico dei camion che svettano sulle piste di ghiaccio al blues esploso in mille rivoli ambientali e cinematici. ecco, questa musica che trasmettono viene ogni tanto condita da una sorta di passione erotica per il rock degli ottanta e novanta. tutte cose molto underground. sepolcrali suoni e odori di una carcassa elettrica pensionata ma che sta ripartendo alla grande. taurine retroazioni per pomeriggi alternativi e cotti di anfetamine.

 

questa musica elettrica, rock, pesante, sgraziata, ossianica, che faceva all'amore con la figlia del dottore, ha saputo emozionare il crinale della mia gioventù, purtroppo non ho mai comperato i vinili in compenso avevo una montagnetta di cd che passavano dall'epopea del rock duro anni ottanta alla riscoperta targata anni novanta del blues maccheronico onomatopeico che trasfigurava il VERBO in vere e proprie invettive apocalittiche contro ogni capitalismo possibile: da quello del fascismo dei rapporti di coppia alla violenza negli alberghi da parte degli studenti del college che fracassavano la mobilia come alfieri punk.

 

Nirvana? ci sono molti modi di morire, e il suicidio rientra per elezione tra questi, a volte ci rimango di merda, per quale motivo ti sei ficcato una pallottola in testa? avevi la sinusite, la depressione, avevi il sangue del tossico marchiato a vita, la responsabilità di un nuovo album, la virata verso l'industriale, la presa di posizione nei confronti dei fumetti porno giapponesi, tutte cose abbastanza pesanti che avresti potuto risolvere in maniera diversa, optando per un avvocato migliore, magari lo stesso del fu Cavaliere. ma nonostante questo, continuo a volerti bene e anche a quei becchini del centro ricerche che trovano sempre nuove tue canzoni, nuovi tuoi solfeggi e poemi dedicati all'amata moglie che non seppe mai tradirti, nemmeno con la pellicola rivestita di burro del cinema più distante dalla stalla delle stelle.

 

Grazie per avermi riportato in mente tutte queste cose carine mentre in cuffia mi suicido la mente con centoventi minuti di musica elettronica da ballo dura e impietosa per animi romantici e crepuscolari. 


  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#20 wild horse

    Classic Rocker

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Inviato 20 gennaio 2017 - 21:09

Todd Terje - It's Album Time    9

 

Appena ascoltato per la prima volta. Non riesco a dire molto di più per il momento se non che mi ha fulminato

 

Mi rendo conto che scopro spesso album con un paio d'anni di ritardo dato che non sono mai troppo aggiornato sui dischi dell'anno in corso. Non mi dispiacerebbe rifare una tornata di classifiche per anno dal 2010 al 2015. A me uscirebbero completamente diverse da quelle fatte all'epoca visti i dischi che poi ho recuperato a posteriori. Non so se sono l'unico


  • 3

 


#21 kebab

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Inviato 21 gennaio 2017 - 09:21

Tipo sette dieci (whaat?) anni fa, quando uscirono le Complete Sessions di "On the Corner", scambiai un paio di battute con una delle incarnazioni pre-fetali (credo) di Marino Delise, HERMANN NITSCH (tutto rigorosamente in maiuscolo). Altre epoche.

 

Spoiler

 

Anche io non lo riascolto da tantissimo tempo e sono abbastanza sicuro che se lo riprendessi adesso non riuscirei a sostenerlo. Però lo ricordo come una fulminazione, un'epifania, qualcosa che ha di molto cambiato quello che ho ascoltato da lì in poi.


Messaggio modificato da kebab il 21 gennaio 2017 - 09:24

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#22 cool as kim deal

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Inviato 21 gennaio 2017 - 15:30

Comunque ho confuso nello scrivere On the corner con Kind of blue..
Il 10 è per Kind of blue

Perdonatemi Simon e Kebab per il pippone che avete scritto invano e Bosforo per il meno che ti ho fatto sprecare
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#23 beatoangelico

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Inviato 21 gennaio 2017 - 15:34

Comunque ho confuso nello scrivere On the corner con Kind of blue..
Il 10 è per Kind of blue

Perdonami Simon per il pippone che hai scritto invano

 

:facepalm:


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#24 maladiez

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Inviato 21 gennaio 2017 - 16:13

Comunque ho confuso nello scrivere On the corner con Kind of blue..
Il 10 è per Kind of blue
Perdonatemi Simon e Kebab per il pippone che avete scritto invano e Bosforo per il meno che ti ho fatto sprecare

Avevi il cd di Kind of blue nella custodia di On che corner ammettilo! asd
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#25 beatoangelico

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Inviato 23 gennaio 2017 - 20:01

nota a margine: era più interessante la coppia on the corner + a love supreme, se avessi iniziato io ad ascoltare il jazz con kind of blue + a love supreme mi sa che non avrei approfondito oltre.


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#26 simon

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Inviato 23 gennaio 2017 - 21:17

Tipo sette dieci (whaat?) anni fa, quando uscirono le Complete Sessions di "On the Corner", scambiai un paio di battute con una delle incarnazioni pre-fetali (credo) di Marino Delise, HERMANN NITSCH (tutto rigorosamente in maiuscolo). Altre epoche.

 

Spoiler

 

Anche io non lo riascolto da tantissimo tempo e sono abbastanza sicuro che se lo riprendessi adesso non riuscirei a sostenerlo. Però lo ricordo come una fulminazione, un'epifania, qualcosa che ha di molto cambiato quello che ho ascoltato da lì in poi.

 

 

ho letto solamente adesso questo magico ricordo. rimane ancora adesso il più importante attacco alla cultura pop americana dei settanta. una delle somme vette del novecento. ho ancora adesso quel bossolo, solamente in versione digitale. se da una parte avevamo la fortezza idraulica della musica sessuale di matrice afroamericana, dall'altra vi era quell'altra fortezza patologica, che miscelava suoni concreti sconquassati da modulatori ad anello e sedute spiritiche. il risultato finale è una sorta di arco-zen che sospende la realtà e la percezione del tempo, una dura lotta intestinale che ha reso il disco e l'intero bossolo una mappa, un monumento transnazionale all'audacia dell'arte nuda e cruda. non è cambiato nulla. 


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„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#27 cool as kim deal

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Inviato 24 gennaio 2017 - 09:23

nota a margine: era più interessante la coppia on the corner + a love supreme, se avessi iniziato io ad ascoltare il jazz con kind of blue + a love supreme mi sa che non avrei approfondito oltre.

 

Perché?

 

Io di jazz capisco una sega, però Kind of blue l'ho trovato veramente magistrale, praticamente perfetto.

 

Comunque, a memoria, On the corner è un 9 secco


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#28 beatoangelico

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Inviato 24 gennaio 2017 - 13:36

 

nota a margine: era più interessante la coppia on the corner + a love supreme, se avessi iniziato io ad ascoltare il jazz con kind of blue + a love supreme mi sa che non avrei approfondito oltre.

 

Perché?

 

Io di jazz capisco una sega, però Kind of blue l'ho trovato veramente magistrale, praticamente perfetto.

 

Comunque, a memoria, On the corner è un 9 secco

 

 

perchè confermano quei preconcetti che avevo sul jazz, tipo troppe note, troppi assoli, mood che va dall'austero al rilassato, ... poi ci sarebbe da riflettere come quei preconcetti si formano. Poi certo è difficile parlare male di album del genere, alla fine mi piacciono entrambi (più a love supreme) ma sia coltrane che davis per me hanno fatto molto meglio altrove. Però in fondo sono due album che, usando categorie piuttosto grossolane, sono piuttosto simili (entrambi jazz modale e probabilmente non è un caso), e c'è un po' il rischio che si pensi che il jazz finisca lì.


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