Avevo grosse attese per questo film.
Grossissime, perché il racconto da cui il film è tratto, "Story of Your Life", è una delle migliori cose della fantascienza degli ultimi N anni, con N grande, e a fortiori della letteratura tutta.
Sapevo che la sfida era difficile (il flusso narrativo del racconto, i temi trattati, la "hardness" linguistica e fisico-matematica dei suoi contenuti lo rendevano difficilmente trasponibile sul grande schermo), ma tutto nei trailer e nelle anteprime faceva presagire che chi ci stava lavorando lo stava facendo in modo serio.
Sono stato pienamente soddisfatto dal film, che riesce a essere "fedele allo spirito" senza essere calligrafico, omettendo ciò che era impossibile approfondire (i dettagli fisico-matematici) lasciando però iòl "gusto" del loro messaggio, e inserendo elementi di trama (eg. tutto il conflitto scientifico-diplomatico tra i vari Paesi) nuovi, anche molto consistenti, per rinforzare la struttura narrativa e il carattere "epico" della vicenda. Qua e là ci si piazza anche qualche bello stable time loop, che mancava in quello specifico racconto di Chiang ma di cui l'autore americano è maestro...
Nei primi minuti temevo la cagata. Troppi militari, qualche battuta tra Lei e Lui un po' alla Jurassic Park (ricordiamo tutti la bassezza della resa Spielberghiana del Dr. Malcolm), troppi patetici "flashback" riguardo alla figlia... Invece poi tutto prende forma. Da quando entrano nell'Artefatto, il film è un continuo crescendo, davvero incisivo per la capacità di mandare a centro contemporaneamente tutti i livelli del discorso (quello scientifico/filosofico relativo alla mente e al linguaggio alieni, quello psicologico della madre, quello politico/diplomatico, e il più generale messaggio in favore della condivisione dell'informazione scientifica, assente nel racconto ma ben inserito qua). La musica, ottimamente congegnata, aggiunge molto e subliminalmente alla "sacralità" del film.
Qualche punto debole c'è: i militari macchiettistici, i media caricaturali, il dipinto inutile e standardizzato di un'"apocalisse" del tutto assente nel racconto; alcuni dialoghi "alla Jurassic Park" nella parte iniziale. Ma sono uscito dal cinema piuttosto scosso, ed cosa rara. Il film mi ha davvero toccato, e sorprendentemente riguardo ad aspetti diversi rispetto al racconto (che poi ho riletto d'un fiato). Se della novella mi aveva mandato KO la precisione scientifica e il perfetto incastro di linguaggio, fisica e mentalità aliene, qua nel film sono davvero potentissimi i messaggi di unità mondiale e - soprattutto - di accettazione del proprio destino.
Mi aspettavo tanto ma ho avuto di più. Well done.