Per me una delusione enorme dopo lo splendido "Safe in the hands of love". Se quel disco era un bignami di come si dovrebbe fare musica sperimentale al giorno d'oggi, vera e propria esperienza sensoriale a 360°, questo "Heaven to a tortured mind" suona come un goffo tentativo di stabilire un continuum con il glam-rock e lo psychedelic-soul anni '70. Che mi sta anche bene nelle intenzioni, ma allora esigo di più dal songwriting e dalla struttura delle canzoni. Invece è come se Yves avesse voluto mantenere il suo stile un po' free-form in un contesto che però richiederebbe ben altra qualità di scrittura e senso melodico. Insomma, non so esattamente cosa farmene di questo album e come "leggerlo". Non abbastanza sperimentale da suscitare la mia curiosità, non abbastanza solido dal punto di vista delle canzoni per sopperire all'assenza di innovazione. Il risultato è un disco pasticciato e senza direzione. Non dico sia orrendo, per carità, ma cocente delusione per quanto mi riguarda.

Yves Tumor - Serpent Music (Pan, 2016)
#21
Inviato 04 aprile 2020 - 09:33
#23
Inviato 10 aprile 2020 - 14:24
Psych-soul onestamente sì, ma come se fosse stato campionato. Certe fanfare/tastiere/drums sembrano più che altro provenire da un disco di hip-hop alla Madvillain che non da un disco soul alla Sly And Family Stone. Glam-rock in effetti no, forse negli intenti ma non nella riuscita. Concordo sulle influenze brit-indie, anche se non direi Stereophonics. Non mi viene in mente chi mi ricorda.
Devo dire che l'ho un attimino rivalutato, ma la seconda parte è troppo moscia e neanche il finale riesce a risollevarlo. Ha giocato le cartucce migliori tutte nella prima parte, soprattutto con i singoli.
#24
Inviato 14 aprile 2020 - 13:48
Concordo con voi: melodie francamente debolissime. Per fare una musica cosi' "arrogante" e sfacciata serve una scrittura forte che lui non ha.
Poi mi ricorda un gruppo anni '00 ma non so esattamente quale...
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