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...e Tu Vivrai Nel Terrore! Lucio Fulci


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20 replies to this topic

#1 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 10 dicembre 2016 - 15:16

Sicuramente uno dei registi più importanti della grande stagione dell'horror italiano. 
La sua produzione è sterminata ma i film più importanti li ha fatti, cimentandosi in quasi tutti i generi, tra fine 60 e inizio 80.
 
Lo psichedelico e vagamente argentiano "Una lucertola con la pelle di donna", il morbosissimo "Non si sevizia un paperino" e il geniale "Sette note in nero" stanno tranquillamente tra i miei gialli preferiti di sempre. Passando agli horror veri e propri, "Zombi 2" è il film zombesco d'avventura definitivo (almeno 326 scene memorabili), la "Trilogia della morte" rimane la sua opera più sconvolgente e visionaria. Tra i western ho visto solo "I quattro dell'apocalisse" che ricordo come uno dei tardi spaghetti western più originali.
"Lo squartatore di New York" invece non mi è piaciuto.
 
 
Slide-Biographie1.jpg
 
Proprio di recente ho recuperato i due della trilogia che mi mancavano ("L'aldilà" dovrei pure rivederlo)
 
Paura nella città dei morti viventi (1980)
Primo (e mio preferito) dei tre.  Riesce a trovare un equilibrio incredibile fra le assurde sequenze splatter e l'atmosfera tipicamente lovercraftiana. Sulle trovate registiche ci hanno campato (e campano) pletore di registi, dalla sequenza iniziale con la seduta spiritica al finale nella cripta è tutto memorabile. Voto 9.
 
city-of-the-living-dead-featured1.png
 
Quella villa accanto al cimitero (1981)
Questo invece mi è piaciuto meno. La trama è quella assai più convenzionale (magari allora non lo era come oggi) della famiglia che si trasferisce nella casa infestata e pure i personaggi non convincono granché. Però nella cantina c'è il dottor Freudenstein e quindi è tutto bellissimo comunque. Voto 7/7.5.
 
Molti film ancora mi mancano quindi vediamo un po' cosa mi consigliate e cosa evitare come la peste.
 
Spoiler

  • 8

#2 woody

    Classic Rocker

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Inviato 10 dicembre 2016 - 18:14

Non so se conosci il Frusciante nazionale, c'è una monografia film per film su Fulci.

https://www.youtube....h?v=TbdZ6qV497Y

E' troppo di parte secondo me, Fulci secondo lui è un genio e di conseguenza quasi tutto quello che inquadra è considerabile opera d'arte, però è divertente da ascoltare e soprattutto ti invoglia a guardarli tutti.

 

A me piace Fulci, il problema con lui è che siamo passati da un estremo ad un altro. In vita o lo ignoravano o lo massacravano, adesso i pochi cinefili che lo conoscono spesso lo adorano, lo chiamano Maestro con la maiuscola e qualsiasi cosa di negativo si dica su di lui sono pronti a difenderlo a spada tratta in quanto appunto maestro, autore etc...

 

Secondo me, lui come pochi altri nel cinema di genere italico (Bava, Di Leo, Questi e pochi altri a mio avviso), è in effetti considerabile autore, nel senso che nella maggior parte dei suoi film si trova il suo modo di vedere il mondo e un certo stile registico.

Detto questo è anche vero che molti dei suoi film sono piuttosto discontinui o irrisolti. Era lo standard per Fulci girare in fretta e furia un film già iniziato perchè ne doveva girare uno successivo con un budget maggiore. Poi il film successivo sfumava quasi sempre e rimaneva col solo film ormai appunto girato in fretta e furia. Era un personaggio un po' ambiguo, diceva di fare cinema per soldi però in segreto soffriva a non essere riconosciuto dalla critica. Si sminuiva e cercava di prendersi poco sul serio ma allo stesso tempo era conscio delle sue capacità e si vantava di essere definito artaudiano, di essere apprezzato in Francia etc (Apro una parentesi sull'essere artaudiano che è una delle più grandi cazzate che sono state diffuse negli anni. Artaud che visse nella prima metà del 900 era, per dirla sbrigativamente, riconducibile alle avanguardie del periodo. Lui teorizzava un teatro della crudeltà, ma crudele verso lo spettatore nel senso di eliminare ogni parte spettacolare, narrativa, quindi nel senso di non mostrare quello che il pubblico si aspettava, anti-intrattenimento insomma. Fulci faceva l'opposto, mostrava con un certo compiacimento cose disgustose, tipo intestini vomitati, teschi pieni di vermi, occhi infilzati etc. Quindi chi sa cosa s'intenda per artaudiano sa benissimo che è all'opposto di quello che fa Fulci. Questo giusto per fare il precisino, perchè spesso si citano cose che forse non si conoscono e ormai sta definizione gli è rimasta appiccicata da anni).
 

Comunqjue passiamo ai film.

Se ti piace lo spaghetti western ti consiglio Tempo di Massacro, il primo western di Fulci, che a me è piaciuto più dei Quattro dell'Apocalisse. Il secondo crepuscolare e con qualche bella scena è comunque troppo lento. Qualcuno direbbe che Fulci dilata i tempi ma io preferisco dire allunga il brodo per arrivare ai 90 minuti. Millian è bravo nella parte del cattivo, ma come spesso gli accadeva è truccato in maniera ridicola, tratto distintivo di molti b-movie nostrani e non.

Poi c'è l'hitchcockiano "Una sull'Altra", primo dei gialli fulciani girato prima dell'esordio di Argento. Si ricorda per un'atmosfera molto swingin london (non ricordo dove fosse ambientato, forse in America), Marisa Mell molto gnocca e un finale a sorpresa forse un po' trash ma comunque azzeccato. La parte centrale forse gira un po' a vuoto ma il film è comunque potabile.
Poi ci sono i gialli da te citati, il "Paperino" e la "Lucertola", secondo me i capolavori di Fulci. La Lucertola magari soffre di qualche buco nella sceneggiatura di troppo ma ci sono delle bellissime scene (da quella del sogno in cui appaiono tutti nudi sul treno, alle scene in casa della Strindberg, fino alla fuga finale nella chiesa quando la Bolkan è inseguita dal tipo losco etc) e una colonna sonora di Morricone riuscitissima. Il Paperino è un film stranissimo, fino quasi alla fine non ha un protagonista vero e proprio, il paesino e i suoi abitanti ignoranti e superstiziosi sono tratteggiati in maniera molto riuscita, l'omicidio della maciara funziona ancora adesso. Poi c'è una Bouchet gnocca e piuttosto ambigua e un Tomas Millian in un ruolo un po' diverso dai soliti. Classico esempio di film di genere con una certa suspance e scene violente che riesce appieno anche in una critica appunto all'ignoranza e al pecoronismo popolano ma anche alla religione (il prete Marc Porel dopo un inizio carriera più che dignitoso finirà i suoi giorni in Marocco dove morirà di overdose).
Poi c'è Sette note in nero. Il titolo è bello e il film si fa guardare ma non è ai livelli dei suoi due gialli precedenti, anche se fra i seguaci di Fulci è solitamente considerato tra i suoi film migliori. Garko che credo in questo film sia non doppiato, non si può sentire.

Poi si entra nella fase horror.
Black Cat (Gatto Nero) solitamente è visto tra i suoi meno riusciti di quel periodo, ma io me lo ricordo valido, forse perchè mi ci ero approcciato con poche aspettative (credo che ai fan piaccia meno perchè meno splatter).

Zombi 2 non lo capisco, a parte le scena dell'occhio e poche altre (magari il finale sul ponte e la parte iniziale col ritrovamento della barca), mi sembra un film piuttosto noioso. La scena con lo Zombi che combatte con lo squalo (che lo stesso Fulci non voleva e infatti è stata girata da uno che faceva documentari subacquei, si nota benissimo pure la fotografia diversa da documentario sui pesci) è una delle più trash a cui ho assistito.
Della trilogia credo che il migliore si L'Aldilà, non tutto funziona ma ci sono scene dal forte impatto visivo, dal prologo girato in seppia al finale "poetico".
Quella villa accanto al cimitero pure funziona, quando ero un bambino (diciamo 10-12 anni) e mi guardavo sempre film horror questo fu l'unico a spaventarmi veramente, anche se già ai tempi (parlo del 90-91) mi sembrava girato secoli prima, mentra in realtà aveva solo 8-9 anni.

Paura nella cittò dei morti viventi invece mi sembra poco riuscito. Non so se sia il tentativo di fare un horror senza una trama precisa e basato soprattutto sulle suggestioni, fatto sta che la prima metà funziona, parte bene e anche la musica aiuta a creare l'atmosfera giusta, poi lentamente cala la palpebra, fino al finale più farlocco della storia del cinema horror (una città che sta per essere distrutta in maniera misteriosa, un cimitero che è statto costruito su una porta dell'inferno, ci si avvicina all'apocalisse praticamente, poi arriva il primo idiota di turno che va dal "mostro" gli da una bastonata senza manco lottare e il film è finito...).
In questo film c'è un esempio lampante della debolezza di Fulci. Quando il personaggio che rappresenta l'americano bigotto e conservatore uccide il diverso del paese, mal visto appunto perchè diverso anche se in realtà buono, è appunto lo stesso meccanismo con cui nel paperino viene uccisa la maciara. Solo che nel primo film il personaggio era inserito bene nel racconto e il suo assassinio pure quindi il tutto assumeva un significato facilmente comprensibile, nel secondo è fatto tutto in maniera troppo sbrigativa e forzata e infatti perde sia di potenza come scena che di significato.  Non so se Fulci volesse a tutti i costi ripetere che gli stanno sul cazzo i reazionari o se volesse girare una scena a effetto ricalcando quella dell'occhio di Zombi 2 (la scena è girata nello stesso modo, solo che nel primo un vetro si infilza in un occhio mentre nel secondo viene trapanata la testa di un ragazzo).

Da qui si va nella fase discendete.
Lo squartatore di New York è ancora godibile. Vive di un'atmosfera malata e perversa abbastanza riuscita, nonostante la povertà abbastanza palese del budget. A me è sempre piaciuto, ma appunto lo vedo comunque come minore rispetto a quelli precedenti.
Murderock è il Flashdance horror italiano, con colonna sonora di Emerson e con budget delle peggiori occasioni, non credo ci sia altro da aggiungere (il film è pure ben girato ma coinvolgimento e credibilità prossimo allo zero).
I Guerrieri dell' anno 2072 ha una buona idea di partenza e fa il possibile per realizzare un film di fantascienza anni 80 con i soldi che in America bastavano per il pranzo degli attori. Mi ricordo scene piene di flash quasi inguardabili ma anche appunto un film che riusciva in qualche modo a salvarsi grazie al solito Fulci.
Il MIele del Diavolo dovrebbe essere un film erotico con protagonista un jazzista che abusa della sua ragazza, io ho smesso dopo 10 minuti quando il personaggio infila un sax tenore (dalla parte dell'apertura non dalla parte del bocchino) nella patonza di Corinne Clery.
Quando Alice Ruppe lo Specchio è secondo alcuni da salvare in quanto fulciano, secondo me siamo a livelli molto bassi, girato con una troupe di 6 persone al massimo, attori sconosicuti, parti comiche che Pierino in confronto Jacques Tatì etc etc.
L'ultima fulciata da me vista è Un Gatto nel Cervello, guardabile più che altro per l'idea. Fulci è il protagonista del film ed è turbato dai suoi incubi procuratigli dal suo lavoro come regista horror, con questa idea può riutilizzare le sequenze splatter usate nei film precedenti e girare un film a budget sottozero. Appunto lodevole l'intento ma il risultato è quello che è.

Dei film che mi mancano c'è Beatrice Cenci, di cui tutti parlano più o meno bene e che è l'unico tentativo di Fulci di fare un film non di genere. Fallimentare al botteghino (la critica al solito manco lo se lo inculò) fece tornare subito Fulci al giallo.
L'altro è Luca Il Contrabbandiere, finanziato a quanto pare dai contrabbandieri napoletani di sigarette (che, si dice, poco tolleravano i colleghi spacciatori), non so come mai ma mi ha sempre ispirato poco. è uno dei tanti film che Fulci ha girato in fretta e furia per un progetto ad alto budget che doveva iniziare dopo di questo ma al solito poi è sfumato.

Mi sono poi visto pure uno con Franco e Ciccio ma mi è risultato soporifero, non credo avesse la mano e i tempi giusti per dirigere un comico/commedia.
A voi la parola :)


  • 7

#3 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 10 dicembre 2016 - 19:06

Grazie per il post succoso  :)

 

Frusciante mi pare di averlo scoperto proprio per la mono sua o di Bava. In generale preferisco proprio le sue monografie palesemente di parte rispetto alle ultime che ha fatto tipo Fincher.

 

Sulla discontinuità di Fulci sono d'accordo, dispiace un po' non averlo mai visto alle prese con un budget sostanzioso. Quando vidi "Non si sevizia un paperino" mi arrabbiai per il finale - con il pupazzo di Marc Porel che cade dalla rupe e si sfracella la faccia asd - che trovai un modo veramente stupido e gratuito per terminare un film fantastico. Per i film successivi situazioni del genere le ho sempre messe in conto. 

 

"Una sull'altra" e "Gatto nero" avevo messo in conto di vederli prima o poi. "Tempo di massacro" invece l'avevo snobbato ma potrebbe piacermi (vedo che c'è Fernando Di Leo alla sceneggiatura e un cast non male).


  • 0

#4 woody

    Classic Rocker

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Inviato 11 dicembre 2016 - 00:55

Ehehehe il mio coinquilino la pensa come te dell'ultima scena del Paperino. A me non è quello che da noia nei film di Fulci, anche se quel pupazzo in effetti non si può guardare, potevano semplicemente girarla in un altro modo o far vedere che volava di sotto senza farci vedere la testa che scoppia perchè sbatte su una roccia!

Tempo di Massacro l'ho visto solo una volta, ma me lo ricordo divertente, con Hilton sempre sbronzo ma che spara benissimo. Generalmente credo che il i 4 dell'Apocalisse sia consideraro migliore, anche se entrambi non sono considerati di solito i vertici di Fulci. Forse Tempo di Massacro è un po' come Black Cat, li vidi senza troppe aspettative e mi risultarono invece piacevoli.
C'è una breve intervista a Di Leo su Fulci, disse che gli diede quella sceneggiatura perchè sapeva che se la passava male, infatti la moglie si era suicidata da poco.
Cercati il documentario Lucio Fulcio Remembered, è lunghissimo e pieno di interviste inutili (diciamo che è girato alla Fulci con qualche buco di sceneggiatura :D ) ma ce ne sono anche alcune interessanti a collaboratori storici e personaggi del cinema di genere.


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#5 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 11 dicembre 2016 - 03:09

L'allievo omaggia il Maestro:
 
 

ieri notte l'ho rivisto e dunque ripeto: Fulci è stato il più grande poeta del gore. qualche noioso potrebbe continuare a evidenziare la lentezza della prima parte della pellicola ma sapete come rispondo ai detrattori? così


tra i primi dieci registi di tutti i tempi. bergman tranne il suo primo film a colori, mi annoia. ogni nanosecondo di Fulci mi porta all'estasi. non basterebbero nemmeno 500 pagine per esprimere razionalmente questo mio amore e quella fotografia-amplesso necrofilo subliminale che il regista romano stabilisce con l'america.

 
 

 

Il_re_dell_horror__Dario_Argento_5.jpg
 
rivisto dopo dieci anni l'immondo Tenebre e mi tocca dire che più rivedo Fulci e più continuo a disprezzare Argento. se Fulci è punk, Argento è Richard Christopher Wakeman o Zucchero che è la stessa cosa. poco sangue, dialoghi da zero in pagella, un Franciosa e Gemma inguardabili: salvo solo quella sorta di feticismo nel riprendere gli esterni dell'EUR, quasi un deliquio psichedelico. anche i Goblin purtroppo affondano in questa melma.


  • 1

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#6 John Trent

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Inviato 11 dicembre 2016 - 11:16

Su dai, diciamolo: Fulci soffre della sindrome da rivalutazione, ingiustamente mai considerato in vita (mai infatti che sia riuscito a girare un film col budget di cui aveva bisogno), esageratamente rivalutato oggi.
Anche chi lo ama alla follia ne parla sempre con toni "al netto di attori da oratorio, al netto di scene trash, al netto di sceneggiature pessime..." E insomma già qui si può capire che è fuori luogo parlare di capolavori. Ha fatto una serie di buoni/ottimi film per amanti dell'estremo al cinema (soprattutto in ambito horror), per le atmosfere e per gli effettacci e ci sono sempre alcune intuizioni visive di alto livello, che sono state riprese più e più volte da molto cinema successivo (le lacrime di sangue citate da Tarantino tanto per essere banali).
Black Cat l'hanno passato recentemente su Sky (magari c'è on demand) e non mi è dipiaciuto, me lo ricordavo peggio.
Per il resto i titoli buoni son quelli che dite voi. Ah, aggiungo che gli unici film di Franco e Ciccio (tremendi) che mi hanno strappato qualche risata di gusto son proprio quelli di Fulci.
  • 0

#7 woody

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Inviato 11 dicembre 2016 - 13:33

Franco e Ciccio devo ammettere che non li ho mai approfonditi. Riconosco che sono bravi ma tutte le volte che ho provato a vedermi un loro film ho smesso dopo poco, perchè a differenza di Totò con loro l'assenza di trama pesa non poco. Gli unici due che credo di aver visto per intero sono uno di Fulci (quello della bomba atomica) e quello di Bava che forse parlava di agenti segreti. La cosa bella è che faccio più fatica a vedere un loro film che uno di Antonioni.
Mi piacerebbe che qualcuno che li conosce bene suggerisse 4 o 5 film che in genere sono considerati i loro migliori, magari confrontarli con quelli girati da Fulci


  • 0

#8 dick laurent

    ...

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Inviato 11 dicembre 2016 - 13:43


 

Su dai, diciamolo: Fulci soffre della sindrome da rivalutazione, ingiustamente mai considerato in vita (mai infatti che sia riuscito a girare un film col budget di cui aveva bisogno), esageratamente rivalutato oggi.
Anche chi lo ama alla follia ne parla sempre con toni "al netto di attori da oratorio, al netto di scene trash, al netto di sceneggiature pessime..." E insomma già qui si può capire che è fuori luogo parlare di capolavori. Ha fatto una serie di buoni/ottimi film per amanti dell'estremo al cinema (soprattutto in ambito horror), per le atmosfere e per gli effettacci e ci sono sempre alcune intuizioni visive di alto livello, che sono state riprese più e più volte da molto cinema successivo (le lacrime di sangue citate da Tarantino tanto per essere banali).
Black Cat l'hanno passato recentemente su Sky (magari c'è on demand) e non mi è dipiaciuto, me lo ricordavo peggio.
Per il resto i titoli buoni son quelli che dite voi. Ah, aggiungo che gli unici film di Franco e Ciccio (tremendi) che mi hanno strappato qualche risata di gusto son proprio quelli di Fulci.

 

 

 

 

per quel che ricordo (non molto a dire la verità, anzi complimenti a woody che riesce a essere così preciso, i miei ricordi sono una pappetta informe) direi che mi ritrovo decisamente in questa valutazione. Per dire, Paura nella città dei morti viventi lo trovai agghiaggiande, ma nel senso proprio di film demmerda. I migliori sono sicuramente quelli elencati sopra, La lucertola (il mio preferito probabilmente, quello più creativo e ricercato, e oltre a Morricone andrebbe citato pure Rambaldi per quella scena pazzesca dei cani), Sette note in nero, Paperoga e l'Aldilà.


  • 1

dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine


#9 coby

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Inviato 11 dicembre 2016 - 19:08

grazie a tutti di vero cuore :


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incantato da simon tout court


#10 John Trent

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Inviato 11 dicembre 2016 - 19:30

Ah, ho scritto effettacci. Gwoemul (sì, ho fatto copia incolla per scriverlo), reclamo la bambola autogonfiabile per autoerotismi passivi.

Ti mando l'indirizzo in privato.
  • 0

#11 woody

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Inviato 11 dicembre 2016 - 19:36

Sono preciso perchè Fulci è per me scoperta relativamente recente, quattro-cinque anni diciamo, se si eccettua Quella villa accanto al cimitero che vidi appunto da bimbetto, senza sapere chi fosse Fulci. Poi i migliori me li sono visti pure una seconda volta nel frattempo, tipo il Paperino l'avrò visto 15 giorni fa perchè lo voleva rivedere il mio coinquilino.

Nessuno che si sia avventurato con Beatrice Cenci? Povero Fulci, il suo film più sentito passa tutt'ora inosservato nonostante anni di rivalutazione selvaggia.


  • 0

#12 John Trent

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Inviato 11 dicembre 2016 - 19:44

Per i contenuti: un altro grande merito del Nostro è quello di averci mostrato la Fenech più nuda ed erotica di sempre (non sono ironico) in "La Pretora".

La%20Pretora_(076768)00-00-16_.JPG
  • 4

#13 Onironaut

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Inviato 13 dicembre 2016 - 12:14

Visto recentemente il paperino e...

Giuro, ci ho provato a farmelo piacere. Tra l'altro sono in un periodo "recupero del cinema di genere italiano" quindi il mood era anche quello giusto. 

Ma niente, il mix di recitazione pecoreccia, riflessione antropologica dei poveri ed effetti speciali di merda mi ha proprio impedito di godermelo quanto avrei voluto. Nemmeno la tanto lodata scena della Maciara mi ha colpito più di tanto...

Aggiungiamoci anche il finale telefonatissimo... insomma dupalle.

Meno male che dopo mi sono ripreso con Milano odia: la polizia non può sparare  asd 


  • 0

#14 gwoemul

    GwoemulGPT

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Inviato 13 dicembre 2016 - 19:23

Nemmeno la tanto lodata scena della Maciara mi ha colpito più di tanto...

 

Ti esorto a riguardarla con una mano sul cuore. Sorvolando sul come è girata (e montata!), l'uso straniante che fa della musica diegetica era veramente roba mai vista sentita. 

 

 

 

Ah, ho scritto effettacci. Gwoemul (sì, ho fatto copia incolla per scriverlo), reclamo la bambola autogonfiabile per autoerotismi passivi.

 

Usata ovviamente  :P


  • 1

#15 Matthew30

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Inviato 13 dicembre 2016 - 19:31

Che filmone Il Paperino, ma anche Luca il contrabbandiere non scherza.

 


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#16 Onironaut

    La vita o si vive o si scrive.

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Inviato 15 dicembre 2016 - 17:11

 

Nemmeno la tanto lodata scena della Maciara mi ha colpito più di tanto...

 

Ti esorto a riguardarla con una mano sul cuore. Sorvolando sul come è girata (e montata!), l'uso straniante che fa della musica diegetica era veramente roba mai vista sentita. 

 

 

 

Daje, stasera la riguardo.

Però appunto, la questione regia e montaggio non è mica indifferente... Ovunque si legge di come questo film sia stato meravigliosamente girato e a me così non è parso. Magari Fulci, a livello di regia e montaggio, dà il suo meglio altrove. Non voglio demordere.

 

Comunque l'utilizzo della Vanoni in una scena del genere è un po' proto-Tarantino de "Le iene", ora che ci penso ;D 

Solo che lì tutto quadra ed è di una potenza inenarrabile.


  • 0

#17 woody

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Inviato 03 maggio 2019 - 10:16

In arrivo un biopic su Fulci intitolato Fulci for Fake, io l'avrei chiamato Bohemian Fulci  asd 

https://www.sentieri...7sSFhkMprqqmR8w


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#18 woody

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Inviato 16 gennaio 2020 - 11:53

Documentario su Fulci di cui prima si trovava solo la seconda parte, Dardano Sacchetti quello coi commenti più polemici ma pure più lucidi.

https://www.youtube.com/watch?v=WORp9caMk3U&t=1688s


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#19 woody

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Inviato 13 novembre 2023 - 19:45

Mi sono rivisto Quella villa accanto al cimitero  e mi è sembrato proprio un film brutto. I personaggi fanno cose senza senso, la trama è semplice ma niente viene spiegato, attori cani, facce improbabili. Ad esempio, ad un certo punto il "mostro" uccide qualcuno in casa, la baby sitter trova una lunga strisciata di sangue che conduce alla cantina e si mette a pulire come se tutto fosse normale. Quindi noi pensiamo che lei sia in qualche modo coinvolta ma invece è la prossima a essere fatta fuori.
Il mostro chiamato Freudstein (nome veramente da b-movie) è forse l'unica cosa ben fatta del film. Pure Ania Pieroni, amante di Craxi, è meno gnocca del solito, ma ovviamente sempre di legno.
All'inizio del thread ne parlavo benino ma ovviamente ho cambiato idea, mi sembra il più debole della "trilogia"


  • 0

#20 Tom

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Inviato 14 novembre 2023 - 09:48

Woody, senza polemica, ma non e' che banalmente il cinema di serie B e in particolare quello di genere italiano non fa per te?

Sono anni che su questo tipo di film mi sembra esprimi solo delusioni o al massimo tiepidissimi consensi, tanto che piu' di una volta mi e' venuto da chiedermi perche' li vedi. Anche in questo caso, scusa, mettersi li' a vedere un film come "Quella villa accanto al cimitero" e star li' a guardare roba come la corenza dei comportamenti dei personaggi o aver da ridire su trovate da fumettaccio come "Freudstein" per me non ha proprio senso, sono film-incubo che vanno accettati nella loro sgangheratezza e sgangherabilita'.


  • 1

#21 woody

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Inviato 15 novembre 2023 - 04:06

Ma no figurati nessun problema.
Forse mi capita più spesso di parlarne quando rimango deluso, se guardi il mio post quasi all'inizio ci sono film di Fulci che ho apprezzato.
Più in generale diciamo che dei primi anni 80 apprezzo Lo squartatore di New York, personale guilty pleasure che avrò visto 6-7 volte in 12-13 anni. Sempre primi anni 80 i post atomici tipo di Castellari e Martino mi divertono (pur con i loro difetti).
Diciamo che in generale ci sono almeno 2-3 film per ognuno dei maggiori registi di genere italiani che mi piacciono.
Questo me lo sono rivisto perchè ne parlavano male in un qualche gruppo facebook dove apprezzano tranquillamente anche la serie Z, visto che io me lo ricordavo riuscito mi sono procurato un rip da Bluray e ho riprovato

Mi ci approccio senza troppe pretese ovviamente però allo stesso tempo non posso non vedere i difetti di alcuni di essi, perchè la qualità a mio avviso varia non poco. 
Non so se siano horror anti-narrativi che volevano puntare sull'atmosfera, sul creare una situazione senza speranza e via di scampo o semplicemente Fulci puntava sul gore perchè era questo che gli chiedeva il pubblico, quindi in mancanza di una trama usiamo la scusa dell'incubo e infiliamo quanto più sangue e budella possibile.
Fatto sta che ci sono film di questo regista che reputo perlomeno buoni, la lucertola e il paperino forse avevano anche due lire in più e qualche attore dignitoso, però quelli erano film riusciti in pieno, con un budget di serie B si realizzavano film di serie A o quasi.  La fase horror (la trilogia e Zombi 2) mi ha sempre lasciato dei dubbi (so benissimo che è il motivo per cui è ricordato dai più), a parte l'Aldilà che ha delle soluzioni visive molto riuscite e una musica seppur non originalissima comunque efficace.


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