Playlist: Si/no Ro(E)Nzini Vs Mc5 (Tra Una Classifica E L'altra)
#1
Inviato 02 dicembre 2016 - 14:27
Submarine
Submarine più shoegaze, psichedelico e onirico, hearthworm più "solido" e pop. Diversi ma entrambi bellissimi.
And also the trees - virus meadow
Oscuro, tetro e dalle atmosfere impregnate di un'angoscia sfuggente e da una voce cavernosa che declama dall'oltretomba. Una natura morta
Spring - spring
Capolavoro nascosto di prog che filtra col pop in una coltre maestosa ed avvolgente creata dal mellotron. Una piccola gemma.
The sound - all fall down
Prima nervosi e post punk, poi più psichedelici a la Bunnymen, poi più pop e leggeri ma sempre una garanzia.
The magic of the hepburns - the magic of the hepburns
Pop saltellante, obliquo e frastagliato che filtra con la wave, dall'incedere concitato e rapido che lascia poco spazio ai respiri ed alle pause.
Camel - the snow goose
Qua le parole non servono, solo incastri emozionanti e romantici tra gli strumenti. Bellissimo il tema della parte iniziale che poi viene ripreso in chiusura in un finale orchestrale che chiude degnamente l'opera.
Sun dial - reflecter
Gran bell'esempio di shoegaze psichedelico con pure qualche assolo chitarristico
Palace - so long forever
Esordio per questa band inglese nella scia dei Foals con chitarre sottili e scintillanti nel segno di un pop dalle tinte math e tropicali.
Revolver - cold water flat
Esempio perfetto di connubio tra shoegaze leggero, malinconico e un po' spensierato con melodie pop
King crimson - in the court of the crimson king
Yes - going for the one
T2 - it'll all work out in boomland
May Blitz - May Blitz
Hawkwind - hawkwind
#2
Inviato 02 dicembre 2016 - 14:34
Third Ear Band – Alchemy 8
Funkadelic – Uncle Jam wants you 7,5
Tangerine Dream – Phaedra 7,5
REM – Up 6,5
Scisma – Rosemary Plexiglas 8
Tom Petty & the heartbreakers – S/T 8
Pino Daniele – Nero a metà 7
The Cramps – A date with Elvis 8
Alchemy è suggestivo, probabilmente un unicum nel panorama psichedelico di quegli anni col suo deviare completamente da un discorso chitarristico (o prettamente tale) per abbracciare un approccio puro e vergine fatto di strumenti a fiato e corda, completamente strumentale. I capi sono all’inizio, e sono Mosaic, più arabica del caffè, e Ghetto raga, che ha un break di violino in loop al centro che è un trip nel trip. Il resto viaggia su queste coordinate, fino al finale vagamente Velvet Underground di Lark rise. Più affascinante che bello comunque.
La sbobba dei Funkadelic è sempre la stessa, e loro sembrano innanzitutto divertirsi da se, se poi si diverte l’ascoltatore è un aspetto correlato e secondario. Qui ci si diverte, anche se ogni tanto si vorrebbe andare a dormire (Knee Deep è il momento migliore, ma invece che 15 poteva tranquillamente durare 5 minuti).
Tangerine Dream: atmosferico, interessante, umorale, ma manca il sangue.
Up dei REM non è per niente male, pur essendo troppo lungo. Qualche sforbiciata, però devo dire che, senza esaltazioni, è un disco sufficientemente soldi ed annoia poco. Daysleeper e Walk unafraid sono due pezzi veramente belli.
Gli Scisma vincono il premio del mese, perché sono cresciuti veramente tanto. Benvegnù chitarrista fantasioso il giusto pur muovendosi quasi sempre negli schemi (post) grunge di quell’indie italiano lì (d’altronde, produce Agnelli), oltre a prima/seconda voce poco dotata ma veramente personale. Sara Mazo (non so se canta sempre lei a dire il ver) è un caso rarissimo di voce naturalmente bellissima, oltre ad essere letteralmente eccitante ( i sospiri di sfondo a Svecchiamento provocano erezioni involontarie). I testi alternano supercazzole marleniane un po’ indigeste (Nuovo) a punte di sperimentazione, anche musicale, come Poco incline ai R.F. e soprattutto Svecchiamento, il cui testo, veramente geniale, metaforizza l’amplesso in un modo che Faust’o ammazzerebbe sua mamma. A metà, un gioiello assoluto come L’equilibrio, nomen omen tra strofa giocosa e vagamente sensuale e slancio melodico a due voci nel ritornello.
Bene il primo contatto con Petty, pur senza entusiasmi particolari.
Nero a metà invece è il primo segnale di normalizzazione di Daniele, che sembra voltare lo sguardo lucido e chirurgico su Napoli (Terra mia) ed è meno a fuoco e spontaneo e a cuore aperto nei momenti intimistici (il secondo omonimo: qui non c’è una nuova E cerca ‘e me capì, per dire).
Non ascoltavo qualcosa di “nuovo”dei Cramps da quasi 10 anni forse. Disco meno animalesco e più pulito, più garage classico (la prima parte), addirittura rock’n roll (Can your pussy do the dog?) e calypso, meno fuzz. Fuzz e istinto animale quasi circostanziati a Cornfed dames, che pari una valvola di sfogo (è fichissima!). Amore assoluto per il mélange a dois Kizmiaz e per il breve sussulto boogie Chicken che farebbe resuscitare pure i miei nonni, pace all’anima loro
Riascolti:
Talking Heads – More songs about buildings and food 9,5
Leonard Cohen – The future 7,5
#3
Inviato 02 dicembre 2016 - 15:29
Et moi et moi et moi
Various Artists - Love, Peace & Poetry: Latin American Psychedelic Music (1997)
Cory Hanson - The Unborn Capitalist From Limbo (2016)
Jacques Dutronc - Jacques Dutronc (1968)
Jacques Dutronc - Jacques Dutronc (1966)
The Kinks - Muswell Hillbillies (1971)
King Gizzard & the Lizard Wizard - Quarters! (2015)
Weird Black - s/t (2016)
La Luz - Weirdo Shrine (2016)
Ringo Starr - Ringo (1973)
The Sea Urchins - Stardust (1992)
Fatboy Slim - You've Come a Long Way, Baby (1998)
#5
Inviato 02 dicembre 2016 - 16:27
Whipping boy - hearthworm
Submarine
Submarine più shoegaze, psichedelico e onirico, hearthworm più "solido" e pop. Diversi ma entrambi bellissimi.
Sun dial - reflecter
Gran bell'esempio di shoegaze psichedelico con pure qualche assolo chitarristico
Revolver - cold water flat
Esempio perfetto di connubio tra shoegaze leggero, malinconico e un po' spensierato con melodie pop
Belle robine anche se dei Revolver preferisco questa raccolta qua
#6
Inviato 02 dicembre 2016 - 16:38
Mahavishnu orchestra - The inner mounting flame
Faccio sempre molta fatica con gli album di jazz-rock e alla fine ho come la sensazione di uscirne sempre un pò provato, che poi i brani ascoltati singolarmente sono tutti interessanti pero' ecco nell'insieme mi viene un po pesante, forse non sono ancora pronto.
36 - Void dance
Progetto ambient-electro-synth autore di diversi album, che a dir la verita ho ascoltato quasi tutti su consiglio di Solaris, ma questo è quello che ho trovato un po' piu' vario e "dinamico" e quindi, da profano del genere, anche piu' interessante.
Cynic - Focus
Mai si spenderanno abbastanza lodi per questo disco. Death metal, jazz, progressive amalgamati con abile maestria, un gruppo che non ha raccolto quanto avrebbe effettivamente meritato. Un disco che non ha avuto in un certo senso un seguito altamente qualitativo, ne' dalla stessa band nè in ambito metal in generale.
Real estate - Days
Gradevole, ma sospendo il giudizio in quanto futuri ascolti si rendono necessari.
"Chi vuol brillare, si metta in ombra"
Alice: "Quanto tempo è per sempre?"
Bianconiglio: " A volte solo un secondo"
#7
Inviato 02 dicembre 2016 - 16:52
Mahavishnu orchestra - The inner mounting flame
Faccio sempre molta fatica con gli album di jazz-rock e alla fine ho come la sensazione di uscirne sempre un pò provato, che poi i brani ascoltati singolarmente sono tutti interessanti pero' ecco nell'insieme mi viene un po pesante, forse non sono ancora pronto.
Sono tostissimi loro, duri e puri
Ascoltati il gradevoloissimo Live stock dei Brand x
Mi sta solleticando
Caro sig. Bernardus...
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>Scontro tra Titanic
#8
Inviato 02 dicembre 2016 - 17:51
Varie ed eventuali.
DIIV - Is This Is Are [2016] 7+
Il 2016 è quasi finito e di dischi che possono essere incasellati sotto la voce rock ne ho sentiti pochini fin qui. T
anto meno quelli con una matrice post-punk e/o dream pop.
Ed allora un album come questo ci stava bene.
Un po' lunghino, un po' scarsamente a fuoco in alcuni pezzi ma con alcuni altri davvero belli (sicuramente Under the Sun, Dopamine, Incarnate Devil e Healty Moon che per me è un po' la rivelazione dell'album).
Super_Collider - Head On [1999] 7=
Super_Collider era la joint venture fra l'elettronica di Cristian Vogel e la soulfulness bianca del cantante Jamie Lidell.
Ne scaturisce questo strano album, ricco di idee e di spunti fra IDM, funk, techno e suggestioni d'n'b, ma anche inevitabilmente un po' incasinato.
Non tutto è perfetto e qualche pezzo, a distanza di oltre tre lustri dalla release, sembra un po' sgasato come una lattina birra rimasta aperta mezza giornata.
Ciò nonostante, merita un ascolto ed anche di più.
Un tip in particolare per: Darn (cold way o' lovin'), Under My Nose, You Loosen Me Human, Alchemical Confession.
SOIA - H.I.O.P. [2016] 7,5
Roba assolutamente da outsiders, come spesso piace a me. Un fortunato incontro, una piccola-grande scoperta casuale.
Un mélange di R&B con forte componente jazzy (avete presente Erikah Badu? Solo che la cantante è caucasica -peraltro con lineamenti di difficile geolocalizzazione-), ma con forti influenze tropicaleggianti ed etniche.
Un album uscito per una piccola etichetta R&B/hip hop di Philadelphia, ma tutto pensato in Europa Centrale: però prodotto da un dj-producer israeliano.
Fatto sta che questo è un album davvero molto bellino, rilassante, divertente.
Tre pezzi su tutti: A Porcupine's Agenda, Hidden in Obvious Places, See Me Hollow. Ma è tutto più che valido.
Si trova in bandcamp, Spotify, Google Play.
E se non vi danno noia le pubblicità per il SI', anche in una pratica playlist di YT: https://www.youtube....tveidkYPAmVpBNZ
Penthouse Apartment - Trump [2015] 6
Vaporfuffa, sì, ma qui si percepisce più che chiaramente l'ideologia accelerazionista che (mi pare di aver capito, altrimenti scusatemi) è una delle componenti della miglior waporwave.
Musica da ascensori anni '80, con tutti i classici effetti tipici del genere; però alla fin fine la mezzoretta di ascolto trascorre piacevole e leggera, con un sorriso beffardo sulla bocca.
Radiohead - A Moon Shaped Pool [2016] 7
Mai amati i Radiohead, al massimo posso dire che... qualche volta li ho stimati
Ascolto questo album quando la hype si è oramai spenta e con un minimo di pregiudizio negativo.
Ma va a finire che alcuni pezzi li ascolto e li riascolto: Burn the Witch, Present Tense, Tinker Tailor ma soprattutto The Numbers e Daydreaming che mi metto in cuffia e faccio scorrere in religioso, rispettoso, silenzio.
Ed anche se quelli restanti mi scorrono senza lasciare traccia, ce n'è abbastanza per dare un giudizio positivo nel complesso.
Kaytranada - 99,9% [2016] 7,5
Un po' di house. Un po' di hip hop. Un po' di funk. Un po' di quello che definiscono instrumental hip hop (citofonare DJ Shadow). Un po' di R&B. Un minimo di jazz. Qualche bella voce pop (Craig David e Little Dragon su tutti).
Ed ecco qua uno dei dischi più divertenti dell'anno 2016; discontinuo e un po' dispersivo ma tremendamente piacevole.
Gordi - Clever Disguise (EP) [2016] 7=
Gordi - Avant Gardener (singolo) [2016] 8
Gordi - 000000 Million (singolo) [2016] 7
Chi è questa tipa?
Sembra che venga da Sydney; pare che abbia iniziato a farsi vedere in giro postando le sue cover in Youtube.
Di sicuro la Jagjaguwar le ha messo le occhi addosso e l'ha contrattualizzata e Bon Iver (che di quella label è una delle punte di diamante) l'ha portata in giro per presentare il suo album e ne dice un gran bene.
Gordi oggi è una cantautrice di folk moderatamente malinconico ed introspettivo: il suo EP di debutto dimostra che le qualità ci sono (So Here We Are è una delle più belle canzoni del 2016, lasciatevelo dire e le altre sono tutte più che carine), la sua instant cover dell'ultimo pezzo del recente album del solito Bon Iver ha personalità e, per me, supera largamente l'originale.
Ma ancora più convincente è la cover di Avant Gardener, laddove Gordi spoglia la canzone dell'originario sarcasmo e la ripropone in una versione completamente cambiata, intimistica e dolente.
Ne risentiremo parlare (credo).
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
#9
Inviato 02 dicembre 2016 - 19:17
Whipping boy - hearthworm
Submarine
Submarine più shoegaze, psichedelico e onirico, hearthworm più "solido" e pop. Diversi ma entrambi bellissimi.
Sun dial - reflecter
Gran bell'esempio di shoegaze psichedelico con pure qualche assolo chitarristico
Revolver - cold water flat
Esempio perfetto di connubio tra shoegaze leggero, malinconico e un po' spensierato con melodie pop
Belle robine anche se dei Revolver preferisco questa raccolta qua
L'avevo ascoltato baby's angry ma non me lo ricordo, dovrei recuperarlo
#10
Inviato 03 dicembre 2016 - 08:21
Real estate - Days
Gradevole, ma sospendo il giudizio in quanto futuri ascolti si rendono necessari.
Pensa che invece, nel mio caso, è stato uno dei pochissimi album in cui ho capito subito al primo ascolto che sarebbe diventato uno dei miei dischi del cuore (come effettivamente tuttora è).
#11
Inviato 03 dicembre 2016 - 18:20
Real estate - Days
Gradevole, ma sospendo il giudizio in quanto futuri ascolti si rendono necessari.
Pensa che invece, nel mio caso, è stato uno dei pochissimi album in cui ho capito subito al primo ascolto che sarebbe diventato uno dei miei dischi del cuore (come effettivamente tuttora è).
Had To Hear
Primitive
Talking Backwards
Sono dei capolavoroni
#12
Inviato 03 dicembre 2016 - 18:25
Real estate - Days
Gradevole, ma sospendo il giudizio in quanto futuri ascolti si rendono necessari.
Pensa che invece, nel mio caso, è stato uno dei pochissimi album in cui ho capito subito al primo ascolto che sarebbe diventato uno dei miei dischi del cuore (come effettivamente tuttora è).
Had To Hear
Primitive
Talking Backwards
Sono dei capolavoroni
Una delle mie canzoni preferite, non solo di quel disco ma proprio nella vita, è "Younger Than Yesterday"
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