A me sembra difficile negare che sia esclusivamente l'attore americano a regalare il cambio di marcia al film e a renderlo imprevedibile, misterioso, affascinante in una parola vivo, tutte doti che solitamente non sono applicabili alla cinematografia molto più programmatica e intellettuale di Bertolucci.
Prendi la scena finale, col ballo, la fuga e quindi la morte di Paul sulla terrazza, senza la sensibilità mostruoso da Brando avrebbe probabilmente sfiorato il ridicolo.
Ma poi sono moltissime le scene da lui improvvisate, i dialoghi scritti di suo pugno, i consigli, le variazioni sul copione....senza Brando sarebbe comunque esistito Ultimo Tango, magari sarebbe stato anche un buon film, ma il mito che circonda la pellicola sicuramente no, semplicemente perché quel mito è dispensato unicamente dall'attore, e a piene mani, per tutto il film.
Comunque come ricorda William non sono certo il primo ne' l'unico a rilevare l'imprescindibilità di Brando per il film, ci hanno pensato già altri e molto meglio di me.