Dai, che cazzo vuol dire "ancora un po' troppo ottocentesco"?
Poi è anche uno dei miei romanzi preferiti eh, ma il meno non è assolutamente per quello.
Inviato 17 ottobre 2016 - 16:38
Dai, che cazzo vuol dire "ancora un po' troppo ottocentesco"?
Poi è anche uno dei miei romanzi preferiti eh, ma il meno non è assolutamente per quello.
Inviato 17 ottobre 2016 - 17:17
Perché è vero, è in tutto un romanzo ottocentesco uscito nel novecento. È un romanzo di scalata sociale e di balzachiane illusioni perdute, di successo e fallimento. Nel novecento ci sono altri romanzi; c'è Joyce, in cui Bloom vaga per la metropoli come Lucien de Rubempré ma producendo solo stream of consciousness, non arrivismo; oppure ci sono i romanzi in cui la metropoli nemmeno la si attraversa più e la si guarda alla finestra (Lo straniero, L'uomo senza qualità). Martin Eden è un romanzo pre-postfordista, non c'è traccia di mediatizzazione e di deterritorializzazione dello spazio urbano, la città non è ancora una rete policentrica di luoghi e linguaggi mediatici come nel novecento. Poi pure lo stile è ottocentesco.
Inviato 17 ottobre 2016 - 17:25
Inviato 17 ottobre 2016 - 18:02
Vabbe', è come se davanti a un piatto di fagioli io dicessi "buoni, anche se li ho mangiati pure ieri". Non diventano meno buoni, diventano solo meno nuovi. Era tanto per sottolineare che tutto sommato per essere un romanzo pubblicato nel 1909 è ancora molto ancorato alla tradizione ottocentesca; questo non ne diminuisce il valore, ovvio, ma ti fa pensare che all'epoca sono uscite tante cose più pienamente novecentesche (poi non è che sia stato pubblicato negli anni '80, eh).
Inviato 22 ottobre 2016 - 17:49
U-u-u-u-u-u-uhi-uhiuhi-u-u! Oh, guardate, guardate, io sto morendo! La bufera sotto al portone mi canta il mio canto funebre, e io ululo con lei. Perduto, sono perduto! Un mascalzone con il suo berretto lercio - il cuoco della mensa per l'alimentazione normale degli impiegati del Soviet centrale dell'Economia popolare - mi ha schizzato addosso dell'acqua bollente e mi ha scottato il fianco sinistro. Che canaglia, e per di più si tratta di un proletario! Signore Dio mio, che male! L'acqua bollente è penetrata fino alle ossa. E adesso ululo, ululo, ululo, ma a che mi servirà questo mio ululare?
Cuore di cane, Bulgakov.
Inviato 22 ottobre 2016 - 18:14
Restando in tema Bulgakov, adoro l'incipit degli Appunti di un giovane medico.
Se uno non ha mai viaggiato in carrozza per sperdute strade di campagna, è inutile che glielo racconti: comunque non capirebbe. E a chi ci ha viaggiato, non voglio ricordarlo.
Sullo scolastico, ma impossibile da non citare, avanti.
L'Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il Tempo, perché togliendoli di mano gl'anni suoi prigionieri, anzi già fatti cadaueri, li richiama in vita, li passa in rassegna, e li schiera di nuovo in battaglia.
E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...
... adesso
e la sua voce il grido di un uccello
sconosciuto,
3Jane che rispondeva con una canzone, tre
note, alte e pure.
Un vero nome.
Inviato 23 ottobre 2016 - 12:44
L'incipit di Manzo è fenomenale dài, è già gaddiano.
Cuore di cane, Bulgakov.
L'avevo già citato ma tu hai preso più più
Inviato 23 ottobre 2016 - 12:49
L'incipit di Manzo è fenomenale dài, è già gaddiano.
Cuore di cane, Bulgakov.
L'avevo già citato ma tu hai preso più più
Inviato 23 ottobre 2016 - 12:52
L'incipit di Manzo è fenomenale dài, è già gaddiano.
Cuore di cane, Bulgakov.
L'avevo già citato ma tu hai preso più più
Buono, ma troppo novecentesco
Inviato 23 ottobre 2016 - 14:07
Quelli di Kafka sono veramente delle bombe. Lo stesso per la Metamorfosi. La constatazione di una cosa completamente assurda, di cui si parlerà per decine di pagine, esposta in un tono impassibile se non un po' pedante.
Inviato 23 ottobre 2016 - 17:16
Sulla scolastico, chi ha più dimenticato il De Bello Gallico?
Inviato 23 ottobre 2016 - 20:52
L'incipit del secondo libro del De Rerum Natura
Inviato 23 ottobre 2016 - 21:25
Ti ho dato un meno perché sono brillo e non riesco a tradurlo a prima vista
Inviato 23 ottobre 2016 - 21:42
Sulla scolastico, chi ha più dimenticato il De Bello Gallico?
Inviato 24 ottobre 2016 - 13:44
Ti ho dato un meno perché sono brillo e non riesco a tradurlo a prima vista
Scusassero, non avevo il testo italiano sotto mano. Rimedio subito.
È dolce, mentre nel grande mare i venti sconvolgono le acque,
guardare dalla terra la grande fatica di un altro;
non perché il tormento di qualcuno sia un giocondo piacere,
ma perché è dolce vedere da quali mali tu stesso sia immune.
Inviato 24 ottobre 2016 - 14:43
L'incipit di Manzo è fenomenale dài, è già gaddiano.
Cuore di cane, Bulgakov.
L'avevo già citato ma tu hai preso più più
Cuore di cane poi ti è piaciuto? Io l'ho finito ieri.
Inviato 24 ottobre 2016 - 16:03
Inviato 24 ottobre 2016 - 16:39
Gallia est omnis divisa in partes tres, quarum unam incolunt Belgae, aliam Aquitani, tertiam qui ipsorum lingua Celtae, nostra Galli appellantur. Hi omnes lingua institutis legibus inter se differunt. Gallos ab Aquitanis Garunna flumen, a Belgis Matrona et Sequana dividit. Horum omnium fortissimi sunt Belgae, propterea quod a cultu atque humanitate Provinciae longissime absunt minimeque ad eos mercatores saepe commeant atque ea quae ad effeminandos animos pertinent important proximique sunt Germanis qui trans Rhenum incolunt, quibuscum continenter bellum gerunt. Qua de causa Helvetii quoque reliquos Gallo
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