la la la la la, la la la la la..
Iniziano così le puntate del cartone Daria, con un azzeccatissimo pezzo di un misconosciuto gruppo alternative rock statunitense anni '90.
Daria è una adolescente americana media, con occhiali, folti capelli castani e un'inconfondibile espressione annoiata degli occhi.
Partita come personaggio secondario di un'altra iconica serie creata dagli stessi autori..
..Daria si è evoluta come il personaggio che ha dato vita ad uno show tutto suo e che oggi conosciamo come: cinica, intelligente misantropa e disillusa.
Queste sue caratteristiche la portano a relazionarsi in maniera stravagante e comica con gli altri
personaggi, a vestirsi in maniera trasandata, a vedere show televisivi dal dubbio gusto:
Da piccino per me Daria era un idolo. Quelle poche volte che la vedevo materializzarsi su MTV in preda allo zapping per me era un lieto evento. La vedevo come un'incompresa, una giusta ed alternativa in un mondo sbagliato. Invidiavo la sua intelligenza (che sembrava nascere dal nulla), la sua superiorità e la sua capacità di sembrare sempre brillante e disinteressata.
La visione attuale ha parecchio modificato quest'idea che mi ero fatto. Non sono più così sicuro che Daria sia volutamente un personaggio positivo. Le crepe dell'asocialità e della ribellione così ostentata mi lasciano trasparire da parte degli autori un senso critico nei confronti di questo atteggiamento così reiterato e così adolescenziale.
Cosa che ovviamente non fa altro che aumentare la mia stima nei confronti del cartone.
Aggiungo inoltre che i pezzi che accompagnano ogni singola puntata sono spesso delle piccole perle che fanno salire parecchio il livello.