Non ve ne fotterà un cazzo, ma è morto Tommaso Labranca, e peraltro la sua morte verrà oscurata da quella di Gene Wilder un po' come quella di Groucho Marx lo fu da quella di Elvis (che Groucho detestava).
Non ho letto tutti i libri di Labranca anche perché erano diventati difficili da trovare (da domani ce li proporranno con insistenza, immagino), ma ha scritto almeno uno dei più belli del XXI secolo, Il piccolo isolazionista, che peraltro parla molto di musica e spero qui conosciate.
Da Claudio Giunta in giù adesso tutti si dimostrano suoi fan, e per carità va molto bene, pensavo di essere non dico l'unico a stimarlo ma insomma non se ne faceva un gran parlare, in proporzione alla sua intelligenza.
Nel bene e nel male (ma, lui, nel bene; il male sono gl'imitatori superficiali, as usual) ha inventato, almeno in Italia, quel modo di parlare seriamente delle cose trash e trashamente delle cose serie che oggi è il sine qua non di qualsiasi maître à penser del web.
Dalla funz. di ricerca non mi risulta un thread dedicato a L. qui sopra, si potrebbe approfittare della mesta occasione per parlarne un po', suvvia.