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Sean Lennon (Foto Allegate Della Sua Tipa Stile "perle Ai Porci") E Anche Julian


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16 replies to this topic

#1 Tom

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Inviato 24 agosto 2016 - 13:00

*
POPOLARE

Aprire una discussione nella desolazione agostiana che tanto non se la cagava nessuno neanche a dicembre.

La buona nuova dell'anno per gli appassionati di modernariato psych è il disco di Sean Lennon e Les "Primus" Claypool. Sentito quello mi è venuto di riprendere in mano e riconsiderare la carriera di Lennon Jr, che ho sempre un po' seguito anche se da lontano.
 
Into_The_Sun_cover.jpg
1998 Into The Sun
L'esordio solista nel 1998 attirò l'attenzione anche perché uscì quasi in contemporanea con il quinto album del fratellastro Julian, Photograph Smile, con cui l'infelice "Jude" proseguiva masochisticamente a inseguire un impossibile ruolo da quinto Beatles, per altro spesso suonando più simile a McCartney che non al padre. Invece il "beautiful boy" si guardava bene dal confrontarsi col fantasmone paterno, realizzando un [gran bell']album di alt-pop molto novantino influenzato dalla musica latino-americana e con spruzzate di jazz; vedi caso generi musicali poco o per nulla frequentati dal pur poliedrico padre. Il disco ha almeno un gran "lato A" di pop storto e genialoide e un "lato B" dove cose gradevoli si alterano a capricci da ventenne milionario. Però ha da subito uno dei pregi maggiori della sua musica: un bel clima di pigrizia e indolenza (per altro caratteristica presente in certe cose del padre). "Into The Sun" resta comunque per anni un episodio isolato, più impegnativa la collaborazione con le Cibo Mato dell'allora fidanzata Yuka Honda... giapponese e molto più grande di lui; ricorda qualcosa?

Curiosamente al disco partecipava un altro figlio d'arte che non si libererà mai della gigantesca (in questo caso quanto mai solo in senso figurato) ombra paterna: Harper Simon, figlio ovviamente di babbo Paul.
 
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2006 Friendly Fire
Quando torna nel 2006, dopo otto anni, purtroppo il disco non solleva neanche quel poco di curiosità pettegola che almeno aveva sollevato l'esordio. Peccato, perché si sente che le dieci canzoni che compongono il disco sono state pensate e rifinite con molta cura. Pur suonando come un disco della sua epoca, parecchio influenzato da Elliott Smith e dal Beck più tranquillo, stavolta l'eredità paterna è prudentemente accettata, tanto nel genere di riferimento, un cantautorato pop, che nel tipo di melodie e nel modo di cantare. Dead Meat e Parachute le meglio cose di un disco che segnala un solido, sia pure non esplosivo, talento, che avrebbe meritato più considerazione.

Ed eccoci ai dischi con la gnocca. Ovvero la fidanzatina con cui Lennon Jr. forma nel 2008 il duo...

 

The Ghost of a Saber Tooth Tiger

 

...Lei è la modella Charlotte Kemp Muhl, fisico e broncio da "perle ai porci", spesso apparentemente e lodevolmente annoiata nel rimanere troppo a lungo vestita...
 
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Spoiler

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2010 Acoustic Session
L'esordio del duo nel 2010 è fin troppo fedele al suo titolo, con canzoni cantate in coppia e rigorosamente acustiche. Anche se i testi fiabeschi sono a volte intriganti le fragili melodie non si possono quasi mai permettere una veste così nuda. Spicca però un'arietta diffusa di affettuosa parodia, che darà i suoi frutti. Non a caso gli stessi brani suonano meglio quando pubblicati su EP laterali, arricchiti e irrobustiti da arrangiamenti più elettrici.

EDIT: Ma anche no.

 

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2014 Midnight Sun

Ed eccolo il gioiello che Lennon aveva in canna. Se n'era accorta OR, ma qui sul forum solo Garp. Messe da parte le ugge da cantautore solitario e il poppettino acustico, la coppia sforna un divertente e caleidoscopico affresco finto-70s, pieno di canzoni "sexi" e giocose, condite da un'ironia a volte affettuosa a volte acida sui miti del freakettonismo e della psichedelia. Dai fiori di Monterey e i cadaveri di Jonestown diciamo. C'è anche un riferimento alla Storia (nerissima) italiana di quegli anni in "Poor Paul Getty". Musicalmente il campionato di gioco è quello del coevo esordio dei Temples, con canzoni meno esplosive, ma nel complesso con un disco anche meno monocorde. Un paio di bei video: uno pieno di donne nude e quest'altro pieno di donne mezze nude, tra cui ovviamente la Muhl...
 

 

The Claypool Lennon Delirium
 
claypool_lennon_delirium_monolith_of_pho

 

2016 Monolith Of Phobos
Arriviamo al presente con questo gran bel disco, uscito a nome The Claypool Lennon Delirium, figlio più della prova precedente dei The Ghost eccetra che non della storia recente e meno recente dell'ex-Primus. Album ben spartito tra i due, con Claypool che da nervi e muscoli alle canzoni di Lennon, e Lennon che smussa e armonizza gli spigoli di Claypool. Ovviamente tra i due il genio è Claypool, ma serviva un artigiano pop come Lennon per riuscire, dopo anni, a incanalare quel genio in qualcosa di finalmente rifinito, limitando sboronate da riccardone e stramberie fini a se stesse. Il disco è un'altra divertente sarabanda di modernariato seventies, che stavolta se la può giocare persino con i modelli originali: Gong, Pink Floyd, il prog più fantasioso, sigle fantascientifiche.
Il Video "scandalo" su Michael Jackson e la sua scimmia (Sean da ragazzino aveva recitato in "Moonwalker") che ha fatto incazzare i fan di Micheletto...
 


  • 15

#2 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 24 agosto 2016 - 13:12

Grazie Tom, Bubbles Burst mi piace un sacco, mi ascoltero' il disco


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#3 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 24 agosto 2016 - 13:22

Grazie, Tom.
  • 2

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#4 Ɲ●†

    Haunted

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Inviato 24 agosto 2016 - 13:25

Grazie, Tom.

 

Maiale!


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A chemistry of commotion and style

#5 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 24 agosto 2016 - 18:03

Grazie Tom per aver ricordato la rece di GOST qui era passata in sordina.....


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#6 Garp Buzzy Power

    Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia

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Inviato 25 agosto 2016 - 08:57

Che bello che era il singolo d'esordio.
Cmq si è riciclato alla grande Sean e quello con Les me lo scarico subito
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"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#7 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 21 settembre 2016 - 09:02

http://youtu.be/5AVH663V2ag
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#8 Tom

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Inviato 18 marzo 2019 - 15:06

lennon-delirium.jpg

 

2019 South Of Reality

Son dunque tornati un po' a sorpresa i The Claypool Lennon Delirium, quando anch'io come tanti pensavo fossero un (bel) capriccio momentaneo dei due artisti. E tornano con un'altra bella apparecchiata di psichedelia, freakettonismi, epica cosmic-rock e ironia terrygilliam-ana. Molte recensioni, come quella di or, parlano di un disco migliore del primo. Non saprei, preferisco forse la morbidezza dell'esordio, piu' equilibrato nel miscelare le personalita' del duo, qui mi sembrano piu' seperati in casa, con i pezzi piu' morbidi e space che sono probabilmente piu' opera di Lennon e i pezzi piu' spigolosi e zappiani che sono sicuramente piu' di Claypool (che meno sotto controllo sboroneggia un po' troppo col basso). Un paio di brani sembrano proprio roba dei Primus solo con arrangiamenti prog. Ecco, appunto, il prog stavolta e' un influenza sempre ben presente, il che per i miei gusti tende ad inciccionire qui e la' un po' troppo i suoni, ma ben si sa della mia idiosincrasia verso il genere.

 

Un bel video. La canzone parla di Jack Parson, scienziato fondamentale per lo sviluppo della scienza aerospaziale e missilistica, adoratore di Bafometto e seguace di Aleister Crowley a tempo perso. O viceversa.

 

 


  • 1

#9 Tom

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Inviato 31 marzo 2019 - 11:33

Riascoltando: The Ghost Of A Saber Tooth TigerAcoustic Sessions

La ciccietta prog e il riccardonismo che secondo me Claypool ha portato nel secondo album dei Claypool Lennon Delirium mi ha fatto per contrasto rivalutare alla grandissima la sobrieta' e delicatezza che Lennon Jr aveva profuso nell'album acustico d'esordio dei suoi Ghost of a Saber Tooth Tiger. Riascoltandolo in questi giorni mi e' esplosa come una splendida perla di psichedelia acustica, un folk-pop da colonna sonora di Henry Mancini, concertino da Hollywood Party sulla luna o da versione piu' lisergica del festino beatnik degli Aristogatti.

 

C'e', comprensibilmente, tanto nella musica di Sean Lennon che (piu' dolorosamente e scompostamente) in quella del fratello Julian un tentativo di ricreare atmosfere in cui galleggio' il padre negli anni piu' incantati e magici delle sua carriera. Ascoltando Acoustic Session vien facile immaginare Sean che da giovane si e' cullato chissa' quante volte ascoltando ninnananne soffuse e intime del padre come Cry Baby Cry e Julia e vuole ritrovare un po' di quella magia.

 

 

E insomma, a conti di decennio quasi chiusi, questo figlio di papa' che tutti fatalmente continueranno a sottovalutare per me e' stato uno dei migliori alchimisti psycho di questi anni.


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#10 Central Perk

    Il fu Chanandler Bong

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Inviato 04 settembre 2020 - 14:35

Come suggerito da Tom, scrivo qualche riga sulla storia di Julian Lennon (fratellastro di Sean)

 

IL CURIOSO CASO DI JULIAN LENNON

 

 

Julian è il primo figlio di John Lennon, avuto dal matrimonio con Cynthia Powell. Parto subito in quarta dicendo che per me Julian è l'unico tra i figli dei fab 4 ad avere un talento tale da emergere anche senza cognome importante. Sean mi piace discretamente, ma lo trovo più che altro intelligente nelle scelte e nelle collaborazioni (ed è comunque un'ottima qualità). Zach Starkey è un ottimo batterista, ma il dubbio che senza cognome non avrebbe mai fatto questa carriera (Oasis, Who) mi rimane. Dhani Morrison è un pupazzo.

 

Julian è stato quello che più di tutti ha subito il proprio cognome, che fosse in ambito musicale o in qualsiasi altro. Cresciuto esclusivamente dalla madre Cynthia (figura centrale della sua vita e donna appassionata d'arte, intelligente e con grande charme), sappiamo tutti infatti che Lennon abbandona il figlio dopo la fine del suo primo matrimonio e avrà un non-rapporto con Julian fino alla sua morte. Un non rapporto fatto soltanto di piccole visite di Julian per l'estate durante le quali Julian passa il tempo principalmente con il piccolo Sean, cosa che permette ai due fratellastri di sviluppare un rapporto forte e sincero, al di là dei problemi tra le loro famiglie. Julian ha sicuramente avuto qualche privilegio come gli altri figli dei Beatles, ma ha avuto allo stesso tempo una vita abbastanza di merda e segnata da un alone di sfiga malinconica che non si toglierà mai di dosso. Racconta che ha cambiato scuola spesso per problemi con le pressioni dei compagni e degli insegnanti, che lo opprimevano di domande e richieste su un padre che non c'era quasi mai stato di fatto (finendo un po' per commettere gli stessi errori che i genitori di John fecero facendolo crescere solo con la zia Mimi). 

 

Se pensiamo che il suo "padre adottivo" (anche se ne ha avuto uno reale a tutti gli effetti che è stato sposato con Cynthia per anni) è stato Paul McCartney, l'intreccio diventa ancora più strano. Julian Lennon ha una grande passione per la musica e somiglia tanto sia vocalmente che esteticamente al padre (ricorda molto il primo John all'epoca dei Quarryman), se da un lato questo gli apre delle porte, dall'altro lo costringerà sempre a ghettizzarsi un pochino. Eppure, pronti via, Julian ha successo. Quello reale.

 

Il singolo Too Late For Goodbyes diventa una discreta hit e pone i riflettori sul figlio di John, che però risponde presente. Valotte è un album sicuramente un po' pomposo e dai suoni troppo 80s (una pecca che hanno diversi suoi dischi, che avrebbero giovato di qualche arrangiamento più asciutto per non nascondere le ottime melodie), ma è pieno di spunti melodici interessanti. Oltre al padre, si coglie l'influenza del padrino Macca nelle scelte melodiche e nel preferire le ballatone romantiche; ogni tanto spunta fuori anche qualcosa di Bryan Ferry e Billy Joel e in generale è un discreto esordio. Gli altri album degli anni '80 sono altalenanti, ma hanno sempre dei singoli d'impatto (anche su questo Julian dimostra di avere a cuore la lezione dei Beatles). Se dovessi consigliarvi un album vi direi sicuramente Photograph Smile (1998). Siamo in piena era brit-pop e finalmente Julian asciuga tutto, se ne frega e da alle sue melodie beatlesiane vestiti beatlesiani. E l'album è una vera chicca. 

 

 

C'è qualcosa in Julian che lo rende ancora adesso a 50 anni un ragazzino timido, ferito e dolce. E' l'esatto opposto di John. Il padre era tagliente come pochi, con il guizzo sempre pronto, una cattiveria e una leadership che schiacciava tutto e tutti. Julian è timido, introverso, talentuoso ma più sognatore. Mi ha sempre fatto un grande tenerezza (in senso buono) per il modo in cui ancora oggi ci rimane male del fatto che non lo invitano mai a nessuna celebrazione (e neanche la madre, quando era viva) mentre gli altri figli sono sempre tutti in prima fila. Sopratutto mi ha sempre fatto rabbia il modo in cui è stato trattato da Yoko Ono. Non sono mai stato uno di quelli che vede in Yoko il diavolo che ha fatto sciogliere i Beatles, ci stavano riuscendo già perfettamente da soli e sarebbe stata solo questione di tempo. Il modo in cui ha trattato Julian è stato però miserabile. Alla morte di John Lennon, Yoko Ono ha venduto quasi tutte le cose del marito, comprese tutte le cose che John aveva lasciato a Julian. Poteva farlo perchè John aveva lasciato tutta l'eredità a Yoko e Sean. 

 

Più tardi, dopo una battaglia legale durata anni, Julian ha vinto e ha avuto una rivalutazione dell'eredità. Sapete che fatto con la maggior parte dei soldi? Ha ricomprato le cose di John vendute anni prima da Yoko, comprese delle chitarre con le iniziali di Julian e "LE LETTERE" scritte da John Lennon al figlio. Mi avveleno sempre quando ci ripenso. E, nonostante questo, Julian è riuscito a ricucire un minimo con Yoko per non ferire il fratello, dimostrando quanto il rapporto tra Julian e Sean sia importante. C'è sempre questo elemento che ritorna, l'essere snobbato dal mondo beatles nonostante tutto. Ultimamente Julian ha litigato perfino con Paul McCartney, che non l'ha invitato al suo matrimonio (mentre erano presenti Yoko, Sean, Dhani. Zack etc.).

 

 

Sarà anche un po' la sua maledizione, ma una cosa non gliela potranno mai portare via. Quella canzone.

 

 

Io a Jude je vojo bene.

 

 

Qualche pezzo sparso.

 

 

Saltwater

 

 

Day after day

 

 

Say you're wrong

 

https://www.youtube.com/watch?v=_NHEV7VH5EA


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#11 Tom

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Inviato 04 settembre 2020 - 15:17

Gran bel post.

 

Julian trasmette un'aria tanto malinconica (anche se poi immagino avra' avuto modo di consolarsi con i milioni che ha in banca) che mi ha sempre fatto un'enorme simpatia. Di lui conosco solo i singoli che giravano discretamente negli anni 80, quando era una piccola star. Anche in quelli c'ho sempre visto molta malinconia, un'ansia quasi commovente di legittimarsi come il Beatles Kid che gli altri figli del quartetto (Sean compreso) hanno sempre prudentemente evitato.

 

Poi appunto quell'ultimo brevissimo sussulto di interesse e creativita' con "Day After Day" e relativo video mandato in onda con discreta frequenza. Un interesse scattato per motivi vari: l'uscita in contempranea con l'esordio del fratello, un Lennon inglese (Sean e' americano) che cantava in scia del brit-pop, e soprattutto la morte di Jeff Buckley che aveva acceso i riflettori su altri figli d'arte del rock.

 

Comunque per me non sono solo gli arrangiamenti anni 80, un certa mancanza di asciuttezza mi sembra far parte del suo stile. Poi magari, se mai approfondiro' la sua piccola discografia, mi ricredero'.


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#12 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 07 settembre 2020 - 13:34

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...e il piccolo Julian
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#13 Tom

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Inviato 10 settembre 2022 - 14:07

Ritorno discografico di Julian con un titolo e una copertina dai richiami "pesanti".

 

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#14 Claudio

    I am what I play

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Inviato 10 settembre 2022 - 15:22

A me di Julian piaceva molto questa. Forse sarebbe piaciuta anche a John

 


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#15 Edgewalker

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Inviato 12 settembre 2022 - 18:42

Di Julian mi piace molto Valotte, in particolare il dittico title track - Too Late For Goodbyes, difficile non sentirci già il Mac deMarco di da Another One in poi

 

 

con i video di entrambe girati nella stessa sessione di riprese da Peckinpah

 

 

di Sean invece sempre apprezzata questa con i Soulfly, lui senza padre, Cavalera senza figlio

 


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Is the only notion to obey


#16 clapat71

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Inviato 27 settembre 2022 - 12:03

Ritorno discografico di Julian con un titolo e una copertina dai richiami "pesanti".
 
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Disco che vale un ascolto almeno. Per me molto buono.
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#17 Tom

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Inviato 16 febbraio 2024 - 16:58

Pubblicato a sorpresa (almeno mia) oggi il nuovo album di Sean, "Asterisms", uscito con l'inedita sigla Sean Ono Lennon. Cinque suite strumentali di fusion spaziale composte durante il lockdown, omaggio alla fede astrologica dell'anziana madre, che lui per altro non condivide, ma a cui ovviamente lega numerosi ricordi d'infanzia e episodi di vita. Copertina in tema molto suggestiva.

 

asterisms.jpg


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