Vai al contenuto


Foto
- - - - -

Un Trip? Cinque Marchi @ Hr3 Mit Sven


  • Please log in to reply
1 reply to this topic

#1 simon

    Scaruffiano

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12822 Messaggi:

Inviato 23 agosto 2016 - 20:10

sono mesi e mesi che sto scavando negli abissi della rete alla ricerca di materiale techno pre 1992, manco fossi un becchino lussemburghese, comunque... comunque entriamo. nel topic.

 

l'unico reperto reparto mixati pre 1992, è quello multiplo del più grande teutonico degli anni novanta, il gigante scienziato Sven Vath che nel 1991 teneva già degli show leggendari e multi strato multi civiltà sonica house ibiza-terror proto gabba ebm- idm anarco propulsiva, proto trance, poesie malinconiche detroit, break spezzati da mazzuole hitleriane etc. ma la cosa più entusiasmante è la maestria del ragazzino, che già all'epoca piegava ogni musica al suo volere, diventava svenvath delirio. un gangster alto borghese, morboso, paranoico, drogatissimo e... e ingatti all'inizio del 1993 gli show su HR3 (che iddio picaresco l'abbia in gloria) diventano una locomotiva dapprima format trance al punto di non ritorno e incredibili gelatine cubiste di techno manipolata sembrerebbe da una jam di scienziati pazzi tipo Stockhausen Lee Perry e Brian Eno in versione quartomondista. la tua esistenza che di per se già è fragile, grazie a queste radio-frequenze kraftwerkiane riescono a portarti in paradiso attraverso un morbido, levigato e alquanto "doloroso" stritolamento neurotico. le registrazioni in mio possesso sono hi-fi nonostante l'età, nonostante il crollo del muro di berlino e il dub fantasmatico allegorico situazionista algido doloroso musiliano conseguente. andate su mixcloud e ascoltate questi trip eroinomani di tre ore a puntata intervallati ora dopo ora da uno strano fischietto di quelli usati da arbitri di calcio o poliziotti che cercano di fermare wanna marchi totalmente in crisi di cianuoro.

 

f07c-0b7e-4b71-a5e3-491f65ea187a.jpg

x360-Kma.jpg

 

 

... e la mente se ne va, scivolando su bucce di banana ardenti, piccoli traumi che nella seconda e terza età si trasformeranno in malandrini malanni permanenti, ma cerca di immergerti in questa october fest della pre post IDM teutonica, puro affresco di una ondivaga multirazziale electro dub sinfonia fuckturista.

 

 


  • 2

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 


#2 simon

    Scaruffiano

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 12822 Messaggi:

Inviato 01 settembre 2016 - 23:33

è quasi l'una di notte e sto vedendo la bellissima tennista Radwanska praticamente su tre canali e mi sembra VERAMENTE di essere sotto l'effetto di qualche stupefacente, ma vi giuro che bevo solamente acqua e tantissima coca-cola zero. ritorniamo in topic.

 

sono consapevole che ormai il mio studio in materia ambient, dub, dub out house, techno che è quello che è secondo Sua Santità Zingales, electro moroderiana, disco con bassi organico funk, trance melodrammatica, hard trance, speed garage, monocromi di schifano e merluzzi stiamo appagati per il meglio.

 

se non riesco a scaricare da mixcloud almeno tre live al giorno del Sacro Passato considero la mia giornata un fallimento viscontiano, una galera verdiana, un ritirarsi dalle scene con la bocca storta, semi_paralizzata alla passa passa paperino con la pipa in bocca per intenderci. oggi mi è andata un pelino bene, con una MOXIE sparata sul classico su NTS e soprattutto l'estasi infinita di Papa Vath. un live di quattro ore griffato Palazzo Bingen 1996 che è una colazione-frullato-macedonia analogica che incontra spezza e ricompone tutte le mode del periodo, dall hard tresor in salsa decaffeinata robert hood, cortocircuiti che non lasciano fuori dal portone manco i primi insospettabili 808 STATE e delizie hard trance che sono paragonabili, in quanto a bellezza, a certe avventure cartacee di Roberto Longhi completamente dedicate a quella meraviglia tempestosa, chiaroscurale di Caravaggio. il Papa tedesco che era passato con una certa flemma da live targati novanta spaccato con re-mix degli Snap italo house balearic ma anche prime trax DURE che matrimonializzavano il nuovo culto belga infiammato e la snaporaz avvinghiante della classic EBM fino a traghettare la sua creatura trance in un dark proiettile che modificava tutta la musica vinilitica in puro vath manufatto.

 

il secondo "concerto" è un macello di tre ore e passa al Teknoville, calcificato 95 e l'uomo ormai impastato di eroina, metadroni urlanti e piegati al volere cyber della sua mente al silicio, tutta una parata di stelle techno che non sentirete mai più, una cresta punk costruita capello su capello dal folk di detroit all'agonia belga fino al frattale britannico che coltivava l'ambient più eufonica per iniettarla di schegge techno house acid instabili, oscillanti, mal inquadrate dall'udito gestaltiano perchè volutamente artigianali a volte, volutamente alla Bacon tutte le altre. sono emozioni, come quando ascolti Laurent Garnier in Francia nel '94 ripetutamente e capisci definitivamente che è la musica più bella del mondo, quella bramosia sessuale che viene prima della categoria musicale ontologicamente parlando, quella sacra fiamma che incendiava i polmoni di un Coltrane.

 

come definirebbe la musica che sta ascoltando?

 

free jazz cosmico con aperture che sono endecasillabi d'amore che affondano, titanicamente, in worm hole senza coscienza alcuna

 

come descriverebbe questi "concerti" con una parola sola?

 

pineta


  • 1

„Non si può che confermarsi 'stranieri nella propria lingua'. Il plurilinguismo (crogiuolo di idioletti, arcaismi, neologismi di che trabocca il poema) è il contrario d'una accademia di scuola interpreti. È 'Nomadismo': divagazione, digressione, chiosa, plurivalenza, ecc. Il testo intentato è (deve essere) smentito, travolto dall'atto, cioè de-pensato.“

CARMELO BENE
 

 

 





0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi