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Xavier Dolan


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17 replies to this topic

#1 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 20 luglio 2016 - 14:01

Mi pare mancasse un topic incentrato sull'opera di questo giovanissimo cineasta canadese che ha già al suo attivo sei lungometraggi. Dolan è in grado di creare immagini che si stampano nella memoria, a partire da storie in cui il sentimentale si tinge di commedia e il melodrammatico può avere derive thriller. Un grande spazio, per ragioni biografiche, hanno nel suo cinema le tematiche queer.

 

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Classe 1989, nato a Montréal, figlio d'arte, Dolan è una delle sorprese più interessanti di questi anni '10. Ha cominciato a dirigere film sin dal 2009, ma è solo a partire dal grande successo internazionale, di pubblico e di critica, di Mommy (2014) che lo si è imparato a conoscere anche da queste parti. Sulla scia di questo, alcuni dei suoi vecchi film sono stati distribuiti anche in Italia in tempi recenti. Attualmente nelle sale (poche) c'è Tom à la ferme, del 2013.

Conferme sul fronte della critica le ha ricevute anche per il suo ultimo lavoro, Juste la fin du monde, la cui uscita nelle sale italiane è prevista per il 1 dicembre 2016, e che vanta nel cast tre fra le maggiori celebrità francofone degli ultimi anni (Cotillard, Cassel, Seydoux).

 

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#2 Siberia

    Radical Schick

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Inviato 20 luglio 2016 - 14:13

Io aprirei e chiuderei tutto con questa splendida scena:

 

 

Ho visto solo Mommy (discreto film ma con diverse sbavature) e Laurence, anyways (molto molto bello).

Quello che risalta, almeno da queste due pellicole, è un notevole talento visivo, peccato che la sceneggiatura non sempre sia all'altezza.


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#3 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 20 luglio 2016 - 14:22

peccato che la sceneggiatura non sempre sia all'altezza.

 

Vero. Infatti il problema in Laurence Anyways, pur bello e con vette visivamente stupende, sta a mio avviso nella storia. La durata è mostruosa, si poteva tagliare almeno mezz'ora. A un certo punto sembra di star guardando una specie di "C'era un volta in Canada"... Infatti mi pare che qui sia stato definito quello tra i suoi con più pretese.


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#4 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 20 luglio 2016 - 14:23

Sono un suo grande fan, ho visto tutto i suoi film e attendo con ansia il suo primo con attori di una certa fama.

Laurence Anyways è probabilmente il mio preferito, un opus magnum che il 90% dei registi produce alla fine della carriera. Ma è stupefacente tutta la sua carriera (solo il primo e l'ultimo mi sono piaciuti un po' meno): un talento visivo straripante abbinato a spiazzanti trovate registiche che rendono ogni volta più incredibile la sua giovane età.

Sempre molto forte e presente il lato concettuale, tematiche queer declinate fino all'estremo (io nei primi tre ci vedo una progressiva, e abbastanza esplicita, opera di annichilimento della figura femminile, ogni volta da una angolazione diversa).


  • 1

#5 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 21 luglio 2016 - 09:11

però, a me Dolan non pare punti a creare una storia coerente o a scrivere una sceneggiatura di ferro, bensì gli interessano i personaggi e le emozioni che possono suscitare. il suo è un cinema emotivo e viscerale e lo stile tutto volto a costruire dei climax. certo può stufare o non interessare questo tipo di cinema, ma gli si devono riconoscere due qualità: 1) quello di avere coniato un suo linguaggio; 2) quello di essere uomo di cinema a tutto tondo, come dimostra il passaggio dall'autobiografismo di "J'ai tué ma mére" allì fluviale "Laurence Anyways" fino al lavorare su uno script "tratto da" come in "Tom à la ferme", in cui si limita parecchio e si mette a servizio della storia (riuscendo a manipolarla ai suoi fini). un talento straordinario e purissimo che forse ancora non ha trovato la quadra ma c'è andato vicinissimo e che in ogni film ti infila almeno una sequenza da antologia.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#6 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 21 luglio 2016 - 17:40


Scena che non riesco a smettere di rivedere. La pioggia di vestiti multicolori (cosa di per sé assurda, quindi sollecitante un'interpretazione) non è forse una splendida traduzione in immagini della felicità? A tal proposito, pur avendo visto solo tre suoi film, mi sembra già di poter azzardare che quello della pioggia sia un marchio di fabbrica di Dolan, e che ogni volta che si presenta, vuoi con caduta di marshmallows, vuoi con un'improvvisa cascata d'acqua in salotto, è sempre indicativa di una dilatazione sensoriale, di una gioia inaudita del soggetto fantasticante.

La felicità espressa da questa scena è anche una declinazione della libertà, altro punto centrale nella poetica di Dolan. Anche la stessa Ile au Noir ne è un'allegoria, se vogliamo. Si ricordi la scritta sul muro, "Liberté", che passa sopra al poster della Gioconda, simbolo forse in quel caso della spregiudicatezza che passa sopra anche alla rigidezza, a ogni ragionamento impostato, a chi ha i paraocchi. Ciò si lega di necessità alle tematiche queer. Ma non solo. Libertà va cercando infatti anche il galeotto protagonista di Mommy: vedasi il finale... Buon sangue (gallico), d'altronde, non mente.

Un'altra riflessione cui mi spinge questo frammento è il buongusto di questo regista nello scegliere le colonne sonore per le sue opere. Un buongusto che, per la verità, non è esente da scelte scontate (soprattutto sul fronte della musica classica) o - ma più di rado - stonate (come Funeral Party per una folle danza in discoteca). Ma a un ragazzo quasi nostro coetaneo che si impegna in imprese del genere, e soprattutto con risultati così notevoli, si perdona questo e altro.
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#7 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 19 agosto 2016 - 16:27

Un'altra metafora visiva della libertà:

 

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#8 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 03 gennaio 2018 - 17:51

recuperato quasi tutto: regista (ma anche attore) dotato di enorme talento

 

ottimi praticamente tutti i suoi lavori ed ho questa totalmente immotivata sensazione: produrrà il suo capolavoro quando farà un film il cui focus sarò spostato dalle tematiche LGBT 


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#9 The Joker

    mainstream Star

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Inviato 03 gennaio 2018 - 18:09

Di lui ho visto solo "E' solo la fine del mondo" e, non me ne vogliate, l'ho trovato quasi insostenibile. Quel film ha tutto per essere un bellissimo film, ma Dolan lo "rovina" con una serie interminabile di dialoghi smozzicati, incerti, fuori luogo, fuori contesto, tanto quanto le reazioni ed i comportamenti di quasi tutti i personaggi (a parte un po' quello di Vincent Cassel, ma purtroppo alla fine svacca pure lui). Persino la Cotillard, che adorerei pure se la inquadrassero immobile per mezz'ora di fila, sembra una rincitrullita che non mette in fila due parole di senso compiuto. Un film che parla di una vicenda tanto delicata e struggente nella maniera peggiore possibile secondo me (e con un finale che, ciliegina sulla torta, piuttosto che essere risolutivo trasforma il tutto in un gigantesco nulla di fatto). Magari un altro suo film mi piacerà da morire, ma non se la sua cifra stilistica è tutta qui, detto francamente.


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#10 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 03 gennaio 2018 - 18:19

recuperato quasi tutto: regista (ma anche attore) dotato di enorme talento
 
ottimi praticamente tutti i suoi lavori ed ho questa totalmente immotivata sensazione: produrrà il suo capolavoro quando farà un film il cui focus sarò spostato dalle tematiche LGBT

Di lui ho visto solo "E' solo la fine del mondo" e, non me ne vogliate, l'ho trovato quasi insostenibile. Quel film avrebbe tutto per essere un bellissimo film, solo che Dolan lo "rovina" con una serie interminabile di dialoghi smozzicati, incerti, fuori luogo, fuori contesto, tanto quanto le reazioni ed i comportamenti di quasi tutti i protagonisti (a parte un po' quello di Vincent Cassel, che purtroppo alla fine svacca pure lui). Persino la Cotillard, che adorerei persino se la inquadrassero immobile per mezz'ora di fila, lì sembra una rincitrullita che non mette in fila due parole di senso compiuto. Davvero, un film che parla di una vicenda tanto delicata e struggente nella maniera peggiore possibile (e con un finale che, figuriamoci, piuttosto che essere risolutivo trasforma il tutto in un gigantesco nulla di fatto). Poi oh, magari vedo un altro suo film e mi piacerà da morire, spero però che non sia (solo) questa la sua cifra stilistica.


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L'ultimo non è un film a tematica LGBTQ secondo me, pur essendo il protagonista gay.
Né sono d'accordo col giudizio di Joker sui dialoghi ed i personaggi. Però sono concorde, è insostenibile nel senso di veramente pesante, sembra quasi un colpo allo spettatore testimone un po' colpevole come i famigli. In particolare sembra l'opera di uno che si vuole ammazzare, anche tenendo conto di come sia rappresentato e motivato il dolore nel resto della sua opera (perché non l'ho vista tutta ma ce n'è assai).

Joker, mi dispiace sia l'unico che hai visto, non lo consiglierei a nessuno che non abbia già amato altri suoi film e non lo consiglio nemmeno a chiunque li abbia amati. In un certo senso rimane "da vedere", a patto di fare delle sedute con tutori appositamente prima ashd
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#11 The Joker

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Inviato 03 gennaio 2018 - 18:26

Proverò almeno con Mommy, se poi mi provoca le stesse sensazioni dell'altro lascio perdere. asd


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#12 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 03 gennaio 2018 - 18:32

Guarda, per me se devi rischiare, rischia dal meglio: Laurence Anyways. Il rischio è che tutti gli altri ti piacciano un po' meno, però se ti piace com'è piaciuto a me, ti sarai preso abbastanza da Dolan da volergli bene e perdonargli la Fine del Mondo
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

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#13 neuro

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Inviato 03 gennaio 2018 - 18:33

Un'altra metafora visiva della libertà:

 

giphy.gif

 

no dai cazzo questa va messa in "spoiler" - è una scena che va vissuta nel contesto del film


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#14 pooneil

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Inviato 04 gennaio 2018 - 07:41

La fine del mondo è in effetti il suo film peggiore, in particolare gli ho riscontrato una cattiva direzione degli attori, le cui performance non si legavano bene con il tipo di inquadrature scelte.

 

Oltre a Laurence, c'è anche Les Amours Imaginaires come film che consiglierei.


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#15 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 04 gennaio 2018 - 12:31

L'ultimo non è un film a tematica LGBTQ secondo me, pur essendo il protagonista gay.

 

non lo è ovviamente in senso tradizionale/ortodosso, ma l'isolamento familiare del protagonista non è anche isolamento sessuale?


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#16 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 02 aprile 2018 - 07:57

L'ho sentito nominare per Tom à la ferme, forse Mommy, ma principalmente per È solo la fine del mondo, di cui ho ricordato il titolo leggendo il thread.
È meglio se lo conosco con un approccio "soft" (ad es. il film con Cassell che a suo tempo ho pensato di andare a vedere senza ancora sapere chi fosse Dolan) oppure con qualche pellicola "nuda e pura"?
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L'amour physique
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#17 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 03 aprile 2018 - 12:44

parti con Mommy


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#18 Perfect Prey

    Fumettaro della porta accanto

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Inviato 04 aprile 2018 - 20:22

Merci beaucoup.
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L'amour physique
Est sans issue




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