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I nuovi partiti cattolici


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36 replies to this topic

#1 slothrop

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Inviato 15 febbraio 2007 - 10:27

Per prima cosa mi rivolgo ai più vecchi di me. Ultimamente sento spesso dire (più per la strada che in TV o sui giornali, ma tant'è, che magari se ne parla anche sui media) che la vecchia DC fosse, tutto sommato, meno prona ai voleri del papato rispetto a quanto non siano malleabili i vari partiti centristi-cattolici attuali.

Anzitutto vorrei capire, da chi si ricorda meglio l'epoca della DC, se si possa concordare con questo assunto.

Successivamente mi piacerebbe capire il perchè si starebbe verificando un appiattimento delle forze politiche centriste sui dictat della Chiesa.
Personalmente, prendendo per buona la premessa che ho fatto sopra, mi verrebbe da pensare a un mero fatto di voti. Ovverosia non potendo più, i politici di area cattolica, contare sull'appoggio della stragrande maggioranza dell'elettorato italiano, questi cercano di identificare quanto più possibile il loro partito col messaggio della Chiesa in modo da accattarsi i voti della comunità cattolica (che è comunque sempre molto forte in Italia). Un'identificazione che dovrebbe garantirgli qualche voto in più e che però finisce col privare, o poco meno, questi partiti di un'autonomia decisionale (ma anche politicamente elaborativa) senza dover tenere in grande conto l'opinione del Cei.


Evidente la relazione con l'attualità dei Dico e del Non Possumus, con alcuni esponenti della Margherita che, a quanto mi risulta, dopo aver preso parte all'elaborazione del disegno di legge, hanno voltato gabbana dopo la decisione di Ruini di opporsi formalmente alla cosa.

Al di là del fatto che, per quel che ho capito io, i Dico c'entrano con il riconoscimento della mutualità solidale tra due persone che vivono insieme (e in certe condizioni è una scelta obbligata) e non col ridisegnamento della famiglia (in parte posso capire il sarcasmo sullo "pseudomatrimonio" ma giusto per un fatto di formalismi anagrafici), posso capire il personale e umano dispiacere di un credente che si vede bocciare con questa forza, dalla Chiesa, un suo progetto di politica sociale, e infatti la Bindi non fa mistero del suo stato d'animo ferito, però, dimostrando un certa forza politica, non ha fatto marcia indietro a differenza di altri. Ecco, mi chiedo se questa gente, quelli che han fatto marcia indietro, abbia fatto bene a fare politica, se non debbano essere in grado di separare il politico dall'uomo/credente.

Inoltre, e qui chiudo davvero, non capisco come possano i Dico sostituirsi al matrimonio religioso, che è un sacramento, una tappa fondamentale del percorso di vita di un credente. Mah...
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#2 Claudio

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Inviato 15 febbraio 2007 - 11:11

Su questo forum ho sempre sostenuto la piena legittimità della Chiesa a far "pesare" nel dibattito politico i suoi valori, e resto di questa idea. Trattasi di lobby, tale a quale ai sindacati, o alla confindustria, con la differenza - che a molti può sembrare stridente - che le sue proposte sono ispirate da motivazioni religiose.

Detto ciò, sono molto rattristato dal dibattito sui "Dico", fratelli minori dei Pacs (per non parlare del rapporto con la legislazione spagnola...) e assolutamente inoffensivi per la "famiglia naturale", così come tutelata dalla Chiesa. E' nel merito della questione che per me la Chiesa sta facendo un errore madornale, arroccandosi su posizioni assurdamente oscurantiste, che saranno presto spazzate via dalla storia (e - si spera - da un'interpretazione diversa del messaggio cristiano, magari nei prossimi pontificati).

E' molto triste vedere che nel 2006 la priorità assoluta di chi dovrebbe rappresentare Dio in terra sia quella di impedire al parlamento di un piccolissimo paese di approvare una legge di (minima) civiltà verso una minoranza di quel paese. Curioso, poi, che per il Vaticano ormai le battaglie "politiche" debbano essere fatte solo all'interno della ristrettissima arena italiana: come se i Pacs non esistessero anche in Francia o in Inghilterra, se la Spagna (principale paese cattolico europeo) fosse secondaria (un paese tra l'altro dove la maggioranza dei cittadini è favorevole anche ai matrimoni gay, per dire della differenza culturale...), se gli Usa fossero al di là delle colonne d'Ercole. Una visione miope e oscurantista, che considera ancora l'Italietta il vecchio protettorato dello Stato pontificio e il resto del mondo qualcosa di troppo distante e incontrollabile.

E' ancor più triste vedere tanti servili politicanti, assolutamente atei e magari sposati due-tre volte o conviventi, far valere in Parlamento norme a loro favorevoli in tema di unioni di fatto, e poi battersi il petto scandalizzati quando si tratta di estendere quelle stesse regole ai cittadini italiani. E' patetico vedere i leghisti (che con la Chiesa non hanno mai avuto a che fare, anzi) ergersi a paladini della "famiglia naturale", peggio ancora i laici di Forza Italia e della Margherita, che usano le tesi dei vescovi strumentalmente per fare i loro interessi politici di bottega.

Insomma, non vedo tanto una deferenza dei politici cattolici, né partiti cattolici diversi dalla Dc (sono tutti "costole" di quella famiglia), quanto soprattutto un opportunismo miserevole di quanti se ne infischiano dei diritti di (almeno) un milione di loro concittadini per simulare una presunta fedeltà ai dettami della Chiesa (ma quale Chiesa? verrebbe da dire).
In generale, credo che un politico possa legititmamente seguire i valori della sua religione, fermandosi di fronte al limite della laicità dello Stato e del volere della maggioranza dei cittadini.

Onore a Rosy Bindi che conduce con grande coraggio la sua battaglia solitaria, mostrando, a mio parere, il vero volto di ciò che un cristiano in politica dovrebbe fare. Non ho dubbi su chi sia più attento a certi valori cristiani tra lei e chi nega i funerali a Piergiorgio Welby o si finge cattolico firmando appelli per fare esprimere i vescovi sui "Dico".
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#3 slothrop

    Enciclopedista

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Inviato 15 febbraio 2007 - 11:25

Sono completamente d'accordo su quanto dici a proposito della Bindi (per lo meno in questo frangente politico).

Volevo precisare che anch'io non ho mai sostenuto che la Chiesa debba tacere su certi argomenti, quello che mi rattrista sono i partiti che si piegano automaticamente, o poco meno, al volere del Cei anche quando questo è ampiamente discutibile (sui Dico hai spiegato benissimo tutti i limiti del j'accuse di Ruini).

Riguardo a quanto poi dici a proposito di certi pluridivorziati che si ergono a paladini dell'unità familiare, beh, qui è fin troppo ovvio essere d'accordo e, oltretutto ne conosco personalmente alcuni nell'identica situazione (fortemente simpatizzanti della Margherita, nello specifico).

PS: potrei al limite capire il divorziato difensore del matrimonio nel caso il tale abbia "subito" il divorzio, in questo caso ci può anche stare...ma dubito che sia il caso più frequente tra i nostri politici.
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#4 keith

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Inviato 15 febbraio 2007 - 11:54

...

Sono d'accordo su ogni singola parola. la Chiesa è giusto che parli, che dica la sua opinione (a mio parere assurda nel 2006), ma lo Stato DEVE essere laico. E' una situazione ridicola.
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#5 serena_gandhi

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Inviato 15 febbraio 2007 - 12:22

... sento spesso dire (...) che la vecchia DC fosse, tutto sommato, meno prona ai voleri del papato rispetto a quanto non siano malleabili i vari partiti centristi-cattolici attuali.

Anzitutto vorrei capire, da chi si ricorda meglio l'epoca della DC, se si possa concordare con questo assunto.


all'epoca della dc non esistevano attriti col papato perchè semplicemente la democrazia cristiana era il braccio politico "armato" del vaticano. paralleli, indipendenti e con la identica visione sui temi sociali.
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#6 ucca

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Inviato 15 febbraio 2007 - 12:35



completamente d'accordo con Claudio.
Personalmente invece dei DICO, avrei preferito regolare la posizione delle coppie omosessuali e basta, che gli altri si sposassero in comune se ci tengono. Se non vuoi, non vuoi nemmeno i diritti.
Una cosa del genere immagino però non passerebbe mai, ancor meno dei DICO. La posizione della Chiesa al solito, bada solo alla propria sopravvivenza.
Ratzinger rispetto al precedente Papa non è meno conservatore, è semplicemente meno accorto. Le sue intromissioni, addirittura è arrivato ad annunciare un "indirizzo" vincolante per i cattolici, sono cosi insistenti e fuori luogo da diventare ridicole.
Il problema è la Chiesa avrebbe un ruolo politico fondamentale per promuovere temi veramente "cristiani" (equità sociale, inclusione, ambiente, pace, lotta alla povertà), se la smettesse di pensare a salvarsi il culo con le formalità.
E' miope pensarlo, perchè ottiene l'effetto opposto almento tra la gente, perchè a livello istituzionale gli conviene non inimicarsi nessuno.
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#7 Guest_Number 5_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 12:36

Per quel che ricordo io, la DC e i suoi esponenti erano sicuramente meno proni ai voleri delle gerarchie ecclesiastiche di quanto non lo siano certi partiti e certi singoli esponenti politici oggi. Basta pensare che il referendum sul divorzio fu osteggiato da una parte della DC e comunque giunse dopo diverso tempo (4 anni) dalla relativa legge perché non c'era perfetta consonanza tra chiesa e DC sul punto.
Il problema, infatti, è non tanto e non solo la Chiesa come istituzione quanto in questo momento la gerarchia ellesiastica e in particolare quel Cardiale Ruini che sembra uscito da qualche sagrestia degli anni '50 con un'idea oscurantista e retrograda del cattolicesimo e del suo ruolo in una moderna società. Mi pare, così a senso, che l'attuale Papa benedetto XVI stia subendo in qualche misura tutto questo. E' vero che non perde occasione epr proclamare al sua contrarietà ai Dico così come ogni altro "alone" di modernità si affacci nel dibattito politico italiano, tuttavia mi sembra che Ruini stia sempre un pasos avanti, o meglio indietro, sia per quanto riguarda le indicazioni ai fedeli (che sarbbe leittimo) che per quanto concerne la pesantezza dell'intervento nel dibattito politico stesso.

La Chiesa può certamente far sentire la sua voce ma deve limitarsi al suo ambito, cioé quello dei cattolici credenti. Può e deve dar loro indicazioni sui comportamenti da tenere in quanto cattolici, indicare la strada da seguire quando agiscono come cattolici, quindi nell'ambito delle questioni di fede, stabilire cosa è giusto e sbagliato secondo l'ottica ccattolica. Non può invece in alcun modo interenire nel dibattito politico dando indicazioni di voto e men che meno dicendo come debbano votare le leggi in parlamento i parlamentari. Questo anche se questi ultimi non si conformino. Proprio non lopuò fare in assoluto, perché c'è la Costituzione Italiana che lo vieta esplicitamente che più non si può nel momento in cui stabilisce che lo Stato e la Chiesa Cattolica "sono ognuno nel proprio ambito indipendenti e sovrani". Se la Chiesa travalica il suo ambito è già fuori dal seminato, già sta violoando nientemeno che la nostra costituzione. Non lo può fare anche perché i rapporti tra Stato e Chiesa, oltre che da tale norma costituzionale, sono regolati dai "patti lateranensi", rinnovati a suo tempo da Craxi e Woitila, i quali stabiliscono senza ombra di dubbio gli ambiti di intervento di ciascuna istituzione. Ambiti che vengono abbondantemente violati dagli attuali "non possumus" e dalle minacce di Ruini di emanare direttive "vincolanti per tutti i cattolici", dalle sue pretese di dire ai cittadini italiani (tutti, compresi i non credenti) come fare l'amore, come far figli, coem farsi (o non farsi) curare, come votare e adesso persino di dire esplicitamente ai politici e ai parlamentari rappresentanti del popolo come comportarsi e come fare le leggi.
Siamo veramente fuori da ogni logica nei rapporti fra Stato e Chiesa stabiliti dagi stessi patti sottoscritti dalle due entità, oltreché fuori dalla Costituzione.
Lo Stato deve farsi sentire con più forza ed è da ammirare Scalfaro che ha già denunciato chiaro e tondo come stanno le cose e che non si accetterà da parte di politici che siano ANCHE cattolici nessun diktat ecclesiastico in materia politica e di voto sui Dico. E' da ammirare la Bindi che dice in sostanza che prima è citadina italiana e parlamentare con dei doveri verso tutti i cittadini - credenti e non - e poi è cattolica, e che comunque come cattolica non si sete offessa affato da Dico che ha contribuito a far nascere.
E comunque sia gli esponenti della Chiesa cattolica e i cattolici che gli vanno dietro in generale non hanno alcun diritto, proprio nessuno da nessuna parte rinvenibile, di opporsi pubblicamente ad una legge che non impone e non impedisce nulla a nessuno ma anzi riconosce dei diritti a persone adulte e consapevoli che allo stato attuale non ce li hanno. Costoro hanno diritto di dire che per un credente cattolico in quanto tale è male ricorrervi, e nessuno gli dirà mai nulla, ma assolutamente non di chiedere o peggio imporre di non fare una legge.

Cosa direbbe la Chiea cattolica se lo Stato si mettesse a discutere su come il Papa ordina i Vescovi? Cosa direbbe se un politico contestasse la legittimità del ritorno alla possibilità di dire messa in latino (incredibile dictu a quasi cinquant'anni dal concilio vaticano secondo)? Chessò... se un esponente di partito se ne uscisse dichiarando che le suore di clausura sono vittime di un lavaggio del cervello e di una privazione della libertà personale, reclamandone la liberazione? Si imbestailirebbe, ecco cosa farebbe. Protesterebbe ai più alti livelli, dichiarerebbe di essere sotto attacco. Attacco che in questo momento sta invece subendo lo Stato Italiano.

Non possiamo finire "sotto tutela" della Chiesa Cattolica, in nessun modo. Pena la perdita della libertà individuale e dell'autonomia della democrazia stessa del nostro paese. In nome poi di cosa? Di un preteso "diritto naturale" che nessun filosofo ha mai dimostrato, che è stato dimenticato sostanzialmente da secoli fin dal sorgere dell'illuminismo e che adesso si vorrebbe far rinascere come per magia. Di un "diritto naturale" di cui, ovviamente guarda tu il caso, la Chiesa cattolica sarebbe l'unica depositaria e tenuta a stabilirne i confini "invalicabili". E si noti bene che il "diritto naturale" è cosa ben diversa dai diritti umani fondamentali di origine e concezione sostanzialmente laica e apunto illuminista, nata con la rivoluzione francese e poi evolutasi fino alla Dichiarazione Universale dei Dirtti dell'Uomo. Diritti umani che la Chiesa praticamente non nomina mai salvo che non sia per la libertà religiosa. Dico io: stiamo scherzando? Mi sembra di vivere in una barzelletta.

Ridicolissime sono poi le grida di certi preti contro "il compromesso" cui starebbero scendendo i cattolici che hanno creato e appoggiano i Dico. Come se la Chiesa Cattolica stessa - per l'imitarsi all'Italia - non fosse nei secoli e fino a tempi recentissimi scesa ai compromessi più disparati. Con il fascismo, per l'appunto con la DC e i suoi intrallazzi e corruttele, con l'alta finanza pre-furbetti del quartierino di Marcinkus, con la Sacra Rota che concede annullamenti come se fossero noccioline, persino col comunismo come dimostrano i casi dell'Arcivescovo di Varsavia costretto alla rinuncia perché scoperto spia del passato regime (e per di più non dalle gerarchie che lo volevano nominare bensì da altri). Poi andando indietro nei secoli ci sarebbe il compromesso coi metodi dei Conquistadores pur di convertire le popolazioni "senza dio" americane, quello con l'inquisizione le sue torture in nome di Dio, quello col nepotismo, al vendita delle indulgenze e le corruttele che portò allo scisma luterano e via compromettendo. Non basta qualche "ci dispiace" pronunciato negli ultimi dieci-quindici anni a dimenticare in un balzello millenni di "compromessi" e vergogne assortite come se non fossero mai esistiti. Non vengano, per favore, a farci prediche sulla negatività dei "compromessi" che non possono minimamenete permettersi.

Per non parlare di cosa non possono permettersi quei politici neobeghini e ipocriti che divorziati, con doppie e triple familglie, cui va malissimo anche il secondo matrimonio "tradizionale", pubblicamente conviventi (ma come diamine si premmete Casini di fare certe prediche?), sposati con "rito padano" (e poi ovviamente divorziati). Quelli che predicano per la famiglia tradizionale e poi fanno le ronde contro gli zingari e i sacerdoti che si occupano di loro, oppure chiamano tranqullamente "Baluba" o "Bingo Bongo" altri esseri umani, ridendo poi soddisfatti come bambini seienni per vedere che effetto hanno fatto le loro vergognose scempiaggini.
Come diamine si permettono? Questi sono veramente i peggiori di tutti e di questa doppiezza e ipocrisia purtroppo si tace, si tace veramente troppo. Dovrebbero essere invece zittiti e messi al loro posto proprio ricordando la miseria di predicare bene (cioé male) e razzolare male (cioé peggio).
"Chi è senza peccato scagil la prima pietra" dice Gesù nei Vangeli. Questo dovrebbe bastare per fai tacere, ma loro tanto difensori della fede probabilmente nemmeno sanno di cosa si parla.
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#8 ucca

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Inviato 15 febbraio 2007 - 12:55



tra l'altro questo estremismo secondo me è anche la fine del partito democratico. Rutelli si porta dietro i preti e le loro posizioni, se queste diventano cosi estreme, non c'è modo di fare un partito con i Ds.
Ed è un peccato, perchè personalmente mi sembra una novità necessaria.
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#9 Guest_spacemen_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 12:57

Giusto che la Chiesa parli,faccia politica...giusto che Ruini si candidi alle elezioni.Tutto ciò però deve avvenire in seguito alla abolizione del concordato.Insomma,voglio il modello americano.Peccato che siamo sempre,e soli,noi Radicali a volerlo.Pazienza.
Il concordato stabilisce dei comportamenti per lo Stato Italiano e dei comportamenti per lo Stato Vaticano,sintetizzabili in "ciascuno sovrano e indipendente e sovrano nel proprio ordinamento".Ora mentre lo Stato Italiano rispetta i patti garantendo l'8 per mille,il pagamento di insegnanti cattolici nelle scuole pubbliche e non invischiandosi nelle questioni interne dello Stato Vaticano,non la stessa cosa possiamo dire dell'altra parte.La Chiesa oramai interviene a gamba tesa e pesantemente sulle questioni politiche dello Stato Italiano,violando appunto il Concordato,arrivando addirittura a dettare la legislazione ai parlamentari cattolici(e non).
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#10 Guest_Number 5_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 14:49



tra l'altro questo estremismo secondo me è anche la fine del partito democratico. Rutelli si porta dietro i preti e le loro posizioni, se queste diventano cosi estreme, non c'è modo di fare un partito con i Ds.
Ed è un peccato, perchè personalmente mi sembra una novità necessaria.


Figurarsi che il bello è che oggi mi pare l'Avvenire dichiara che i Dico sono un regalo ai DS per consetire la nascita del PD. Roba da matti veramente... Siamo al ribaltamento della realtà, e cioé che i Dico sono nati così blandi e vaghi proprio per concessione all'ala cattolica della colaizione di governo. Che una legge veramente onesta e seria come richiesto dal pubblico programma della coalizione sarebbe un'altra cosa.
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#11 virginia wolf

    apota

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Inviato 15 febbraio 2007 - 16:08

Per prima cosa mi rivolgo ai più vecchi di me. Ultimamente sento spesso dire (più per la strada che in TV o sui giornali, ma tant'è, che magari se ne parla anche sui media) che la vecchia DC fosse, tutto sommato, meno prona ai voleri del papato rispetto a quanto non siano malleabili i vari partiti centristi-cattolici attuali.


E?? così.
Un caso su tutti, quello di De Gasperi che seppe dire di no alle direttive politiche dell??allora papa Pio XII di allearsi con la destra alle amministrative di Roma, nonostante questo gli costò l??umiliazione di non essere più ammesso dal Papa che da quel momento gli rifiutò qualsiasi udienza in Vaticano.

Fra i politici cattolici di oggi certamente la Bindi, che ho apprezzato molto anche in occasione del Referendum sulla Legge 40, è quella che esprime meglio questa tradizione.
Il problema infatti non è tanto la Chiesa -  oggi rappresentata da due figure estremamente conservatrici come l??attuale Papa e il Cardinale Ruini che la stanno purtroppo facendo arretrare rispetto alle posizioni progressiste rappresentate dal Concilio Vaticano II che avevano fatto ben sperare - che, come direbbe un illustre latinista, ogni tanto ??ce prova?,  ma la sudditanza che la politica dimostra nei suoi confronti. Purtroppo gli attuali politici sono, per la maggior parte, dei mediocri che non hanno la statura né morale né culturale di quelli del passato, e genuflettendosi ai diktat della Chiesa dimostrano tutta la loro debolezza.

Penso poi che Ruini e Razinger non vedano di buon occhio la costituzione del nuovo partito Democratico, che farebbe naufragare definitivamente il sogno del Grande Centro Moderato dove dovrebbero confluire tutti i cattolici, e credo stiano tentando di mettere i bastoni fra le ruote per non fare giungere a buon fine tale progetto.

Per quanto riguarda i Dico, il problema per la Chiesa sono gli omosessuali e il fatto che questa Legge ne sancirebbe il riconoscimento pubblico, una sorta di legittimazione, certamente inaccettabile.

http://www.culturaga...ewDoc.php?id=24
??Non esiste fondamento alcuno per assimilare o stabilire analogie, neppure remote, tra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sul matrimonio e la famiglia. Il matrimonio è santo, mentre le relazioni omosessuali contrastano con la legge morale naturale. Gli atti omosessuali, infatti, « precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun modo possono essere approvati?

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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#12 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 15 febbraio 2007 - 16:15

Per aprire un po' il discorso posto l'articolo del cardinal Martini sul domenicale del Sole di due settiamane fa, mi pare una posizione estremamente differente sulle tematiche "welbyane" di tutte quelle espresse dalla chiesa (si è arrivati persino all'ignominia del rifiuto del funerali...).

http://www.ilsole24o...ulesView=Libero
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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#13 astrodomini

    ...

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Inviato 15 febbraio 2007 - 17:14

Il problema non sono i politici ma è la gente, c'è un profondo senso di ipocrisia interno alla società per cui la fede è vista solo come un modo di apparire rispettabili e inseriti in un determinato contesto sociale e quindi quando non tocca le sfere prettamente personali (vedi la politica che resta secondo me abbastanza distante dal vissuto di ognuno) avvallare le posizioni della Chiesa diventa per molti quasi un obbligo sociale (e non morale come troppi vorrebbero far credere).
Insomma se a livello di comportamenti e di valori (ma sarebbe meglio dire realtà dei fatti) la Chiesa sta perdendo la partita sistematicamente da decenni nel teatrino della politica e della società rimane tuttora influente e importante e tenta in tutti i modi di aggrapparsi a questo stato di cose per riaffermare visioni conservatrici che trovano avvallo nell'ignavia di una popolazione che fa le peggio porcate ma poi va in Chiesa la domenica a far vedere di essere una persona rispettabile (perchè la Chiesa da ancora questo, rispettabilità).
Siamo in un paese in cui la Chiesa si avvalla ormai solo al voto dove non tocca il personale, dove non punisce se scopi prima del matrimonio, se divorzi, se commetti atti impuri, se usi la pillola, se infrangi sistematicamente tutti i suoi dettami etc.
Quello che mette tristezza (o fa ben sperare, a seconda delle varie visioni) è che la Chiesa si stia rassegnando a questo stato delle cose, fa pochissimo per rinverdire la fede e la dedizione vera del suo popolo aggrappandosi a una marea di ipocriti per mantenere quel predominio politico che tanto persegue. Dovrebbe aprirsi e non lo fa, dovrebbe essere molto più elastica e invece dimostra estrema apertura dove le conviene (funerali di Pinochet, comunione ai divorziati etc.) e durezza assurda e ingiustificata dove deve riaffermare la sua influenza politica (funerale di Welby).
Insomma, stanno alla frutta.
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the music that forced the world into future


#14 Guest_Number 5_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 18:32

La storia del rifiuto dei Dico perché consentirebbero le unioni omosessuali è la più assurda che si possa concepire. La Chiesa sa benissimo che quello che chiede, o meglio che chiedono alcuni epsonenti, cioé escludere gli omosessuali dal possibile ricorso ai Dico è assolutamente impossibile perché lederebbe nientemeno che l'art. 3 della Costituzione Italiana laddove si stabilisce che: "Tutti cittadini hanno pari dignità sociali e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso (...)". Addirittura l'assoluto divieto di distinzione di sesso di fronte alla legge è posto come primo ed invalicabile in quel fondamentale articolo. La Chiesa chiede nient'altro che la lesione del principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, una cosa inaccettabile anche solo come proposta. Se mai una simile aberrazione venisse accolta nel testo di legge, questo sarebbe immediatamente cassato dalla Corte Costituzionale al primo ricorso.
Le gerarchie romane tutto questo lo sanno benissimo, però ci provano lo stesso mostrando così disprezzo per uno dei principi fonamentali stessi dello Stato Italiano e per le sue istituzioni.
E noi dovremmo rispettare simili richieste? Ma neanche per sogno! Chi scende nella lotta politica si espone a critiche politiche, è matematico, e la Chiesa cattolica non può certo fare eccezione.
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#15 ubik

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Inviato 15 febbraio 2007 - 18:36

resta però il fatto che se i politici ignorassero le "direttive" del Vaticano, il problema non si porrebbe. O meglio, resterebbe confinato nelle mura delle chiese, e le dichiarazioni del Ruini di turno verrebbero riportate velocemente in fondo al tiggìuno della sera. Senza il "teatro" inscenato dai politici intorno alle varie prese di posizone ecclesiali (ultimamente, direi più, sparate), non ci sarebbe nepure alcun pubblico dibattito.
Quindi si torna alla prima domanda? Perchè i politici sono sempre così affaccendati a fare da amplificatori delle grida di Ratzinger e compagnia?
Prima la DC comunque cercava di non scontentare il Vaticano (si pensi soltanto alla RAI), ma lo faceva con prudenza e discrezione (alla democristiana, insomma).
Adesso questa sottomissione viene ostentata, esibita. Fanno a gara, i politici, a chi appare come più fervente difensore della Chiesa, manco fossero alla vigilia della battaglia di Vienna.
Insomma, è chiaro che lo fanno per farsi pubblicità agli occhi dell'elettorato cattolico.
E questo perchè, mentre prima per i cattolici (cattocomunisti esclusi) c'era soltanto la DC, adesso i voti dei cattolici sono contesi da almeno quattro partiti: Margherita, Mastella, Casini, e Forza Italia (quest'ultima è anche altro dentro, ma sembra essere quella che ha puntato di più sui cattolici).
Ciascuno di questi quattro partiti deve rubare voti cattolici all'altro.
Ed ecco spiegata una tale ostentazione di fede nella Sacra Romana Chiesa. Tale che non si era mai vista neppure dalle nostre parti.
Ci sono stati re e ministri "veramente" cattolici, ma come tali non avevano bisogno di esibire il loro 'essere cattolici'. Agivano di conseguenza, per intima convinzione.
Ora, quello che lascia perplessi è che tale calcolo politico venga fatto oggi, nel 2007.
Cioè, come può essere vantaggioso fingersi (e sottolineo: fingersi)più conservatori di alcuni esponenti dello stesso clero, nella società italiana del 2007?
Qui ha ragione Astrodomini, che nota come la nostra società - ormai laica e secolarizzata - conservi ancora un ipocrita perbenismo di facciata, da beghine degli anni cinquanta ( vedasi partecipazione all'ultimo referendum sulle staminali).
Il dato preoccupante è che questo calcolo politico di così piccolo respiro, conferma ancora una volta la miopia di questa casta politica piccina picciò.
Fondare un'azione politica sulla speranza di strappare qualche elettore in più ai partiti "vicini", facendo leva sulla superficialità e il menefreghismo. Senza nessun piano a lungo termine, nessun progetto ideale (foss'anche cazzone, almeno sarebbe un'idea), nessun rischio.
Nel caso di Forza Italia poi è palese come ci sia un vuoto di ideali, ideali nell'accezione meno astratta possibile: nel senso di progetti, visioni della società futura, obiettivi pratici, a medio e lungo termine,  di natura economica e sociale. E come si provino a porre rimedio colmando questo vuoto con "dio" (ma non si parla di quello dei credenti, bensì della loro invenzione), "matrimonio", "famiglia", etc, etc...tutti concetti enunciati astrattamente, senza il benchè minimo riferimento al contesto concreto della società in cui dovrebbero essere calati.
Ma non vale solo per Forza Italia, eh. Questo è solo un bel paradigma.
I comunisti italiani riempiono il loro vuoto progettuale con altre astrazioni tipo "via subito dall'afghanistan", e così via, per dire.  


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#16 Claudio

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Inviato 15 febbraio 2007 - 18:49

Però non facciamo il solito errore di confondere la "Chiesa" con le gerarchie ecclesiastiche.

La Chiesa, per me è anche e soprattutto movimenti e opinioni come questi:

DICO: "POSSUMUS". COMUNIT? DI S.PAOLO. LETTERA APERTA A CHIESA CONTRO
INTERVENTISMO CEI
ROMA, 15 FEB - La Comunità di San Paolo prende posizione con una «lettera aperta alla Chiesa italiana» contro il «martellante interventismo della Conferenza episcopale italiana guidata dal card. Camillo Ruini, contro il progetto di legge sui DICO» interventismo che, scrive «spinge anche noi ad intervenire, per affermare, non solo come cittadini, ma anche come cattolici, la nostra ponderata opposizione alla linea indicata dalla gerarchia cattolica».
«Siamo convinti - spiega la comunità di base romana - che non spetti a nessuna Chiesa e religione indicare ai cittadini, e al Parlamento, la giusta interpretazione della 'legge naturale'. In tale interpretazione, del resto, la Chiesa romana si è contraddetta più volte nel corso della storia, e potrebbe continuare a sbagliare anche oggi». «Sua missione, invece, insieme alle Chiese sorelle, è - rimarca la comunità - quella di annunciare l'Evangelo di Gesù. Sembra, invece, che la gerarchia ecclesiastica voglia darsi un ruolo surrettizio avocando in Italia l'egemonia culturale per dirimere tutte le questioni riguardanti la vita, la bioetica e la sessualità».
«Dopo il Vaticano II molti cattolici, uomini e donne (e, nel suo piccolo, il movimento delle Comunità cristiane di base di cui facciamo parte), - si legge nella lettera hanno preso coscienza di essere parte viva e adulta di una Chiesa che il Concilio ha definito 'popolo di Dio': in esso, dunque, pur nella varietà dei ministeri, non vi sono nè padroni nè servi, e tutti hanno il diritto-dovere di esprimersi pubblicamente su problemi che incidono nella comunità ecclesiale».
«Per questo, mentre condividiamo le critiche dei 'laici' contro la plateale ingerenza dei vescovi negli affari dello Stato, che è laico, noi, proprio in quanto cattolici, e per ragioni teologiche, affermiamo - si legge nella lettera - il nostro aperto dissenso dalle prese di posizione della Cei che ci sembrano ben lontane dal Vangelo; incoraggiamo tutti i parlamentari a votare secondo coscienza, alla luce del mandato popolare ricevuto e nel rispetto della Costituzione, senza piegarsi ai ricatti del card. Ruini appoggiato dal Vaticano; rispettiamo tutti coloro che plaudono all'iniziativa della gerarchia ecclesiastica ma, nel contempo, invitiamo i cattolici in disaccordo con essa ad esprimere pubblicamente il loro punto di vista». Il giudizio della comunità di San Paolo sul ddl sui Dico è che la proposta non sia «perfetta ma la riteniamo onesta, opportuna e, comunque, non confliggente con l'Evangelo».


E analoghe posizioni sono state espresse in questi giorni da altri movimenti (da "Noi siamo Chiesa" all'"Associazione Giovanni XIII") e da numerosi intellettuali d'area cattolica.
Certo, c'è anche una parte consistente del mondo cattolico che dissente dai vertici ma tace, e sarebbe ora che uscisse allo scoperto.
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#17 Guest_Number 5_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 18:57

resta però il fatto che se i politici ignorassero le "direttive" del Vaticano, il problema non si porrebbe.

Sbagli. E' offensivo il fatto che il cardinal Ruini minacci di emanare una direttiva "vincolate per i politici cattolici". Che la gerarchia Cattolica dica che una legge dello stato così non va bene. Attenzione, non che non che i cattolici non devono ricorrervi ma ch eproprio la legge "lede il dirtto naturale" quindi è inaccettabile in assoluto.
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#18 ubik

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Inviato 15 febbraio 2007 - 22:56

Il Vaticano può lanciare tutti gli anatemi che vuole ma se il politico, invece che cavalcarli per suo (piccolo) tornaconto,li tenesse fuori dal dibattito politico e parlamentare, il problema non si porrebbe, appunto. A meno che non si voglia davvero credere che il Vaticano disponga veramente dell'arma della scomunica, per tenere in pugno i politici cattolici (ma per favore).
Se Ruini non trovasse una sponda continua in parlamento, si troverebbe in una posizione piuttosto isolata.
Probabilmente cambierebbe pure strategia (tutto si può dire di una istituzione bimillenaria, meno che non sappia perseguire i propri fini con praticità).
Anche perchè è proprio il mondo cattolico, anche dentro la Chiesa, ad essere diviso su questi temi.
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#19 astrodomini

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Inviato 15 febbraio 2007 - 23:25

resta però il fatto che se i politici ignorassero le "direttive" del Vaticano, il problema non si porrebbe.


Ma secondo te se nella gente (= voti = potere) non esistesse il meccanismo di cui ho parlato i politici seguirebbero in questo modo le direttive del vaticano? Dai su..
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#20 ubik

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Inviato 16 febbraio 2007 - 10:53

permettimi di pensare che possa esserci un altro modo di fare politica, che quello di far leva su paura/ipocrisia/pregiudizio diffusi, per un unico (e sottolineo, unico) fine elettoralistico.
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#21 keith

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Inviato 16 febbraio 2007 - 11:36



tra l'altro questo estremismo secondo me è anche la fine del partito democratico. Rutelli si porta dietro i preti e le loro posizioni, se queste diventano cosi estreme, non c'è modo di fare un partito con i Ds.
Ed è un peccato, perchè personalmente mi sembra una novità necessaria.

Piccolo OT\ Questo è un buon motivo per non fare quello che secondo me è una cazzata, e cioè il partito democratico: non puoi unire un'anima ex comunista con quella ex dc e filo-chiesa. Non ha nessun senso, in nome di cosa nascerebbe? Per raccattare più voti visto che l'ulivo alla camera è andato meglio della somma di Dl e DS al senato? C'è un programma comune? No, non sono d'accordo su niente. Spero vivamente che i DS si battano in modo più deciso per la laicità dello Stato, che è uno dei motivi per cui sono stati votati. I DICO sono un regalo a Rutelli, non ai DS. /OT

La polemica della chiesa è assurda, fuori dal tempo, slegata dalla realtà, improduttiva e potrei aggiungere una serie di altri aggettivi vergognosi: concordo con chi ha detto che le battaglie che la chiesa dovrebbe fare sono ben altre, equità sociale in primis. Pensate la contraddizione che l'Italia si porta dietro da decenni: nella DC, il partito cattolico, decine di condannati per mafia (uno su tutti, uno dei DC "storici", Andreotti)... Pensate all'ipocrisia di un movimento di quel tipo. E ora tutti nuovamente paladini del cattolicesimo e della famiglia...  :-X Ma se ne vadano tutti affanculo!
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#22 astrodomini

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Inviato 16 febbraio 2007 - 12:37

permettimi di pensare che possa esserci un altro modo di fare politica, che quello di far leva su paura/ipocrisia/pregiudizio diffusi, per un unico (e sottolineo, unico) fine elettoralistico.


ah bhe, convinto tu!

Io sono disilluso da anni, per i voti venderebbero anche loro madre.


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#23 Claudio

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Inviato 16 febbraio 2007 - 13:55

Segnalo anche questa intervista all'arcivescovo di Pisa, che, pur apparentemente "fedele alla linea", lascia intravedere dissensi assai pesanti con i vertici della Cei, a testimonianza di come il pensiero del mondo cattolico sull'argomento non sia così monolitico come Ruini, Giuliano Ferrara e i politici della Casa delle (non) libertà vogliano farci credere...
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#24 Guest_spacemen_*

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Inviato 16 febbraio 2007 - 14:10

Comunque è Casa delle libertà Vigilate;altrimenti  ha suggerito un giornalista per cui non tesso le lodi come Travaglio,Caserma.
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#25 Zpider

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Inviato 16 febbraio 2007 - 18:03

Segnalo anche questa intervista all'arcivescovo di Pisa, che, pur apparentemente "fedele alla linea", lascia intravedere dissensi assai pesanti con i vertici della Cei, a testimonianza di come il pensiero del mondo cattolico sull'argomento non sia così monolitico come Ruini, Giuliano Ferrara e i politici della Casa delle (non) libertà vogliano farci credere...


Ciao a tutti  :). Bello rileggervi ogni tanto.

Mah, io sono scettico riguardo la distinzione Gerarchie/chiesa. La chiesa è una, ed è gerarchica. Certo, come ogni organizzazione complessa non puo' che avere diverse appartenenze e sfumature ma il punto è che se davvero queste prese di posizione fossero maggioritarie e la chiesa un'organizzazione aperta, esse dovrebbero avere la meglio. Cosi' non è.
La cosa più triste è avvertire come in un'epoca di disincanto totale, la chiesa si muova su un terreno cosi' idealmente rigido e chiuso, tanto da arrivare a conclusioni paradossali e inumane, nel momento in cui cerca di convertire l'ideale in norme comportamentali reali.
Il caso Welby è stato emblematico di questa schizzofrenia: da un lato si difende strenuamente un concetto e dall'altro si dimentica l'individuo, tanto da negargli un funerale (violando cosi' altri ideali fondamentali per la chiesa stessa, quali la pietà e il perdono).
Per ciò che riguarda i Dico la spaccatura è ancora più evidente: il concetto di famiglia (che sta diventanto ormai il più ipocritamente abusato termine nel panorama politico) viene vissuto come un totem privo delle sue componenti: affetto, sessualità...  Se ti rendi incapace di riconoscere legami d'affetto e di attrazione in quanto tali, prima che  nel loro contenitore, ti rendi difensore del nulla.
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#26 Claudio

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Inviato 16 febbraio 2007 - 18:43

Ciao vecchio Zpider, bentornato!
Tra l'altro condivido tutto quello che hai scritto (anche se io la speranza in una maggiore apertura della Chiesa, da qui alla fine del mondo, non l'ho ancora persa).

Piuttosto, in questo deprimente dibattito italiano sui "Dico", segnalerei il delirio del senatore a vita Giulio Andreotti. Spero sia solo l'effetto del definitivo rincoglionimento, perché mette i brividi l'idea di essere stati governati per decenni da personaggi con questa mentalità.

"Non sarebbe male se tutti, compreso Prodi, si andassero a rileggere Dante: i sodomiti nella Divina Commedia finiscono all'inferno. Non c'e' un quarto girone che si crea per decreto legge".



Sarebbe anche da ricordare al neo-moralista ex-amico di Sbardella e Salvo Lima che nell'Inferno di Dante c'erano persino dei papi...
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#27 keith

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Inviato 16 febbraio 2007 - 18:50

"Non sarebbe male se tutti, compreso Prodi, si andassero a rileggere Dante: i sodomiti nella Divina Commedia finiscono all'inferno. Non c'e' un quarto girone che si crea per decreto legge".


Come dicevo prima, che senso ha che un ex mafioso (tra l'altro, \OT:vi ricordate cosa dissero i giornali il giorno della sentenza di "assoluzione"??/OT) abbia la possibilità e senta il dovere di ergersi a guida morale? Ma stiamo scherzando?
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#28 astrodomini

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Inviato 16 febbraio 2007 - 19:02

Andreotti deve pensare alle sue mani, sporche del sangue di tanti italani morti negli anni di piombo. Andreotti deve pensare alla sentenza che lo ha riconosciuto mafioso da cui si è salvato solo per la prescrizione. Andreotti deve pensare al sistema di collusione economica e politica che il suo partito ha messo in piedi e sostenuto (insieme a tanti altri) per decenni e che ha fatto marcire il nostro paese.

Andreotti è senatore a vita. Andreotti ha ricevuto da tutto il mondo politico plausi per la sua assoluzione. Andreotti è ancora riverito e ha ancora voce in capitolo.

Questo è un paese di merda, altrochè cazzate. Io spero che l'inferno di cui parla esista davvero, lo spero ardentemente perchè lì lui e tutti quelli come lui che vivono nel peccato più totale e si ergono a paladini della Chiesa passeranno quello che non hanno passato in vita. Vomitevoli ipocriti.

Come fa Casini (divorziato e convivente con la 25enne) a parlare di famiglia, di noi ai PACS etc?
Come fa la Santanchè divorziata e convivente a schierarsi per la famiglia?

Ma la gente questa ipocrisia non la sente? Non la vede? Qui siamo a livelli di Hitler che fa la morale sul razzismo e tutti li danno ascolto, ormai non serve neppure un cartone per vivere esperienze lisergiche, è tutto così assurdo.
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#29 Guest_Number 5_*

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Inviato 16 febbraio 2007 - 19:34

Piuttosto, in questo deprimente dibattito italiano sui "Dico", segnalerei il delirio del senatore a vita Giulio Andreotti. Spero sia solo l'effetto del definitivo rincoglionimento, perché mette i brividi l'idea di essere stati governati per decenni da personaggi con questa mentalità.

"Non sarebbe male se tutti, compreso Prodi, si andassero a rileggere Dante: i sodomiti nella Divina Commedia finiscono all'inferno. Non c'e' un quarto girone che si crea per decreto legge".



Sarebbe anche da ricordare al neo-moralista ex-amico di Sbardella e Salvo Lima che nell'Inferno di Dante c'erano persino dei papi...


Questo è nulla rispetto al delirio di Tremonti di qualche giorno fa che ha parlato di "apertura all'incesto e alla poligamia". Secondo il suo illuminato parere di (il)liberale qeusto avverrebbe perché i Dico possono stipularsi anche tra fratello e sorella, e non sarebbe previsto che se ne possa stipulare solo uno. Questa è perversione altroché...
1- Sostenere che solo per il fatto di stipulare un Dico un fratello e sorella, magari ultraottantenni e vedovi, siano incestuosi è roba da pazzi. Questo è il calssico caso di male negli occhi di chi guarda, di avere un'ossessione per certe perversioni. Roba peggio che da beghina di paese.
2 - Per non parlare dell'idea che si possa aprire alla poligamia, basata semplicemente sul falso. Ma se per stipulare un Dico bisogna essere conviventi e il progetto di legge dice chiaro e tondo all'art. 1, anzi alle sue prime parole, che bisogna essere "due persone maggiorenni e capaci"! Tremonti ha dimostrato una volta di più la sua malafede (altrimenti detta "faccia di legno")! Negare l'evidenza è sempre il suo sport preferito.
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#30 keith

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Inviato 16 febbraio 2007 - 19:34

...

:-*
Molte volte, vedi il mio post, non riesco ad esprimere bene tutto quello che sento. Astrodomini, Claudio... sono d'accordo su ogni singola parola.
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#31 keith

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Inviato 16 febbraio 2007 - 19:37

il fatto di stipulare un Dico un fratello e sorella, magari ultraottantenni e vedovi

Ecco, questa è una cazzata, senza senso: perchè dovevano inserire nella legge anche sta stronzata? La partenza non era quella, questo è un tentativo di mascherare una cosa per un'altra. Secondo me dovevano limitarsi alle coppie, etero e omo, ma COPPIE. Lì si doveva agire, non era necessario mascherarlo con "due persone".
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#32 virginia wolf

    apota

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Inviato 17 febbraio 2007 - 12:55

Sulla scia degli interventi in dissenso alla linea integralista di Ratzinger/Ruini, è interessante anche questo dell'Arcivescovo di Milano Cardinale Tettamanzi, non per niente della scuola del Cardinale Martini, e l'iniziativa lanciata dal prof. Giuseppe Alberigo, dell??Istituto di studi religiosi di Bologna.


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Penso a come contiamo poco, come tutti contino poco; com'è travolgente e frenetica e imperiosa la vita, e come tutte queste moltitudini annaspino per restare a galla.

#33 thom

    The infrared insert of memory encouragement immersion

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Inviato 17 febbraio 2007 - 21:32

Trovo assolutamente condivisibili le opinioni fin'ora espresse e ne approfitto per porre dei quesiti che un po' per pigrizia un po' per incompetenza non riesco a risolvere.

1. Perchè la Chiesa ha sferrato la sua offensiva più grande con un argomento come i Dico?
Voglio dire: riconoscere diritti civili a persone non coniugate tramite cerimonia religiosa permette una rivalutazione stessa del sacramento matrimoniale. Se esiste uno pseudo-matrimonio, un "matrimonio di serie B", ecco che il "matrimonio di serie A" si valorizza per semplice contrapposizione (e sto parlando, superficialmente, del suo valore sociale) e può anche riacquistare l'autenticità sacramentale religiosa.

2. Inoltre, come già fatto notare, perchè la Chiesa alza la voce solo quando se ne parla in Italia? Tra l'altro con un disegno di legge esponenzialmente più debole rispetto ad altri paesi europei.

3. In più, in una puntata di Otto e Mezzo se non sbaglio, Ferrara domandava se fosse scandaloso che un politico cattolico (species di sinistra) votasse, per obiezione di coscienza, contro tale legge. L'opinione prevalente era che fosse liberissimo di farlo.
Perchè chiedo io.
Il potere legislativo e chi lo detiene non deve esprimersi e legiferare in ossequio alle norme costituzionali? Gli argomenti contrari ai Dico sono tutti di natura morale-religiosa a quanto pare, mentre basta contare fino a 3 nella Costituzione per accorgersi della priorità dell'uguaglianza dei cittadini. Secondo me l'idea che un politico possa votare no, per processi cognitivi intimi di natura religiosa, è scorretta (e ditemi dove sbaglio). Come cazzo faccio a sapere io chi nella Margherita è cattolico a tal punto da confondere, nell'operato, la priorità della laicità rispetto alla religiosità esibita*?

*per altri partiti è diverso. Basta guardare la faccia di Mastella o di Casini per accorgersi che hanno una mano infilata nell'apposita fessura che li muove neppure troppo abilmente. Lo si capisce, in particolare, dall'insufficiente movimento degli occhi.
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#34 Guest_Surfer_*

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Inviato 18 febbraio 2007 - 17:14

dovrebbero fare un favore al mondo e fare un bel suicidio di massa.
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#35 Guest_Number 5_*

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Inviato 19 febbraio 2007 - 11:42

A chi parla del ruolo di Forza Italia, vorrei far notare che è molto strano, o triste, o preoccupante a seconda dei casi, che la Chiesa Cattolica del 2007 minacci di dichiarae apertamente che bisogna votare e si voglia far difendere e rappresentare politicamente da un partito che sostiene il liberismo sfrenato (che più volte le gerarchie e il papato hanno dichiarato di aborrire), il culto pubblicamente proclamato del denaro e l'arricchimento personale, che è stato ed è a favore di tutte le guerre basta che siano condotte dagli Stati Uniti (quando il papato vi si è sempre strenuamente opposto), che è condotto da un imprenditore che ha fatto del sesso e della mercificazione del corpo femminile una delle sue ragioni di successo e tuttora ne sparge a piene mani nelle sue TV, il quale sciorina battute di volta in volta volgari, irrispettose di questo e di quello, razziste o semplicemente offensive per gli interlocutori o varie categorie sparse.

Pur di evitare i Dico la Chiesa si getta nelle braccia di Mammona per di più rischiando di rinfocolare un anticlericalismo che era ormai sopito. Ruini + Ratzinger + Aida Jespica + Bagaglino. Una sequenza di errori stupefacente. Sono davero alla frutta.

Inutile parlare poi dell'ultima incredibile uscita di Ratzinger che denuncia l'esistenza di lobbies con capacità di inervento sulla legislazione e che attentano alla famiglia. Qualcuno dovrebbe informarlo che quello si chiamano "Governo" e  "Parlamento Italiano".
Loro, che influenzano la legislazione e la politica italiana da sempre. Veramente incredibile.
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#36 Guest_Lisa_*

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Inviato 19 febbraio 2007 - 12:06

Francamente vedo in questa ingerenza della Chiesa nella sfera politica non tanto un pericolo per la democrazia - sarei stupida a pensare questo -, quanto piuttosto una potenziale limitazione della democrazia. In uno Stato "laico" tutte le religioni sono poste sullo stesso piano e lo Stato deve mantenere una certa equidistanza da esse.
La Chiesa farà anche bene ad intervenire, per carità, ma quale sarebbe la reazione dell'opinione pubblica se la comunità ebraica o islamica rivendicasse il diritto - sacrosanto, per i motivi di cui sopra - di "fare politica"?
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#37 Guest_Surfer_*

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Inviato 02 marzo 2007 - 05:17

Io non posso sopportare chi prova ad imporre il proprio credo sugli altri limitandone le libertà personali, se vuoi credere in qualcosa a me va benissimo ma lascia perdere gli altri.
La giustizia sociale dello stato si deve limitare a garantire che nessuno leda terzi..quando lo stato o la chiesa tentano di regolamentare lo stile di vita della gente diventano oppressori..
Quella della chiesa oltre ad essere un' oppressione sociale è anche un oppressione psicologica, si il cristianesimo fa il lavaggio del cervello.
Come qualunque dogma limita lo sviluppo di un pensiero individuale e definito, essendo un percorso preesistente ed uguale per tutti a differenza del buddhismo che è un percorso individuale, e purtroppo nella maggior parte dei casi viene imposto forzatamente.
Quando una categoria di persone che esse siano comunisti, cattolici, fascisti tenta, sfruttando il sistema democratico, di imporre il proprio credo sugli altri parliamo di dittatura della maggioranza.
Quindi vuoi essere cattolico? Vai in chiesa la Domenica, prega, frequenta solo cattolici. Vuoi essere comunista? Crea la tua piccola comunità agricola dove si coopera invece di competere e forse riuscirai a dimostrare al mondo che il sistema comunista è migliore di quello capitalista. Vuoi essere fascista? E' un po' piu' difficile ma comunque...per favore, te ne supplico non tentare di imporre il tuo credo sugli altri
e lasciali vivere la vita come meglio credono...



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