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[Pietra Miliare] Apocalypse Now (Coppola, 1979)


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30 replies to this topic

#1 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 28 giugno 2016 - 12:50

"Apocalypse Now" "è il film sulla guerra del Vietnam" come afferma Coppola, ma soprattutto è una maestosa opera cinematografica, dove arte e sforzo produttivo s'intrecciano in modo indissolubile, composta da una drammatica messa in scena. In ultima istanza, è un capolavoro di un autore nel pieno della sua folle creatività che rischia il tutto e per tutto per realizzare il proprio sogno di grandezza.

 

Apocalypse_Now_LOC.jpg

 

La pietra miliare di OndaCinema


  • 9
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#2 cool as kim deal

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Inviato 28 giugno 2016 - 13:49

Dopo gli Yo la Tengo, Apocalypse Now, molto molto bene.

 

Il mio prossimo nome è John Cale, Paris 1919 magari...

 

A parte gli scherzi, film che non ha bisogno di commenti, visto per la prima volta da nemmeno un mese, come si evince dal mio avatar.

 

Qualche mia considerazione random:

 

- c'è molta molta poca azione "di guerra", questo secondo me non è da considerarsi un film di guerra ma un film "di denuncia", di accusa nei confronti della più assurda ed immotivata azione bellica del XX secolo. Il pensiero vola in scioltezza a "Il cacciatore" di Cimino, che alla fine ha, pur con le dovute differenze, alcuni punti in comune: i personaggi di Marlon Brando da una parte e Christopher Walken dall'altro sono

Spoiler

 

- Eccezionale la presenza meta-cinematografica di Coppola nella scena in cui gira i soldati americani che avanzano, con Martin Sheen che guarda sbigottito e confuso, e sei con lui perché ti senti disorientato pure tu.

 

Tutta la parte con Robert Duvall (tutta: il bombardamento del villaggio e quello delle palme, la menata del surf, il falò, la parte negli interni dell'elicottero)  è tra le cose più maestose, drogate ed ipervitaminiche mai create

 

- titoli di testa con The End (e reprise nel finale) che, sarò banale, sono semplicemente da brividi: https://www.youtube....h?v=6OkgaCRII7I, al minuto 1:08 c'è un evidentissimo "attimo fuggente", per parafrasare il topic in sezione Rock e dintorni, con l'nizio del testo cantato e l'esplosione delle palme, e poi 

 

- non avevo mai visto nulla di Brando prima d'ora. Parla tantissimo, ma non con la bocca: parla con gli occhi, con le mani gigantesche, con un fisico che è una montagna. Non ci sono parole per definire la sua prova in A-NOW.

 

- Io ho però visto la versione redux, quella lunga 3 ore e mezzo, so che, oltre a qualche aggiunta (la scena delle conigliette di playboy, la parte coi francesi) anche il finale è diverso, magari non sostanzialmente. Quale preferire? Anche perchè il finale "vecchio" non l'ho visto.

 

- Si trova Heart of darkness in italiano?

 

- é tutto bellissimo, ora mi leggo il pietrone


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Adescatore equino dal 2005

#3 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 28 giugno 2016 - 14:21

- Nonostante abbia apprezzato anche la versione Redux per me Apocalypse Now rimane la versione più corta, con il finale col bombordamento.

- Il film differisce parecchio dal romanzo ma ne riporta in maniera perfetta lo spirito.

- Le battute di Kurtz sono quasi tutte opera di Brando, alcune improvvisate al momento...tanto per dire della genialità di quest'uomo.

- Steve Mcqueen era in ballo sia per il ruolo di Willard che per quello di Kurtz ma alla fine non se ne fece niente viste le richieste esagerate dell'attore (più esagerate di quelle di Brando, il che è tutto dire asd ).

- Il film fu battuto agli oscar da Kramer contro Kramer....e anche qui ho detto tutto.


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#4 markmus

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Inviato 28 giugno 2016 - 14:50

- Si trova Heart of darkness in italiano?

 

pofferbacco,certo! a comprarlo stasera! non mi ricordo il finale, ma le scene aggiunte non mi piacettero per niente (la musica soprattutto, tremenda!). cioe' non e' che sono brutte (a parte la musica, tremenda!), solo innecessarie. meglio la versione "mini".


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#5 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 28 giugno 2016 - 14:54

Penso che per Heart of Darkness intendesse il documentario sul film però (Viaggio all'Inferno nella versione italiana) non il libro...almeno spero. asd


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#6 cool as kim deal

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Inviato 28 giugno 2016 - 15:18

sì il docu


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#7 markmus

    cui prodi

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Inviato 28 giugno 2016 - 15:28

ah ah in effetti suonava strana come richiesta ashd  lo vidi sull'internet, ma probabilmente in inglish.


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#8 William Wilson

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Inviato 28 giugno 2016 - 16:50

La scena per me più cult tra tutte le scene più cult di sempre. (Ma qui c'è l'imbarazzo della scelta).

 

camouflage-apocalypse-now-gif-data.gif


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#9 corrigan

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Inviato 28 giugno 2016 - 17:51

Il momento più bello del film rimane il monologo di Kilgore. Duvall è immenso lì.

"Someday this war's gonna end", nella sua ambiguità, è la frase chiave del film.
  • 1

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#10 Zimmer

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Inviato 28 giugno 2016 - 18:27

- Nonostante abbia apprezzato anche la versione Redux per me Apocalypse Now rimane la versione più corta, con il finale col bombordamento.

- Il film differisce parecchio dal romanzo ma ne riporta in maniera perfetta lo spirito.

- Le battute di Kurtz sono quasi tutte opera di Brando, alcune improvvisate al momento...tanto per dire della genialità di quest'uomo.

- Steve Mcqueen era in ballo sia per il ruolo di Willard che per quello di Kurtz ma alla fine non se ne fece niente viste le richieste esagerate dell'attore (più esagerate di quelle di Brando, il che è tutto dire asd ).

- Il film fu battuto agli oscar da Kramer contro Kramer....e anche qui ho detto tutto.

Anche per me la versione originale rimane il capolavoro. Rivedendo la Redux non aggiunge sostanzialmente nulla allo spirito del film. Tieni presente che il finale con il bombardamento poi Coppola lo tolse. Fu girato perché Marcos fece distruggere il set per non lasciare tracce nella giungla della presenza della produzione. Infatti poi utilizza alcune immagini nell'incipit. Coppola non voleva dare il messaggio che tutto venisse distrutto: il Male continuava ad esistere così il tempio.

Coppola ha fatto un grande recupero, invece di "Cuore di Tenebra". Se leggi l'interessante saggio di Giulia Baso "Apocalypse Now", L'epos editore, mette proprio a confronto il libro con il film e ci sono pagine dove in colonna fa raffronti con le battute del film con i dialoghi del libro o le descrizioni che sono riprese e riscritte.

Su Brando hai ragione che improvvisò, così come Hopper e altri. Coppola riscriveva in continuazione la sceneggiatura. Si arrabbiò però molto quando scoprì che Brando non aveva letto il romanzo di Conrad e beh... lo racconto nella recensione. :)


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#11 Zimmer

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Inviato 28 giugno 2016 - 18:30

Il momento più bello del film rimanere il monologo di Kilgore. Duvall è immenso lì.

"Someday this war's gonna end", nella sua ambiguità, è la frase chiave del film.

Sì, concordo con te. Anche se io preferisco "I love the smell of napalm in the morning! Smells like victory" che rappresenta la pazzia di Kilgore molto simile a quella di Kurtz.


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#12 Zimmer

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Inviato 28 giugno 2016 - 18:31


- Si trova Heart of darkness in italiano?

 

 Lo trovi sottotitolato nella collana Real Cinema di Feltrinelli.


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#13 Zimmer

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Inviato 28 giugno 2016 - 18:32

La scena per me più cult tra tutte le scene più cult di sempre. (Ma qui c'è l'imbarazzo della scelta).

 

camouflage-apocalypse-now-gif-data.gif

Anche per me. Inquietante, magica, l'emersione di Willard completamente trasformato. Il figlio divino del fiume-serpente.


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#14 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 28 giugno 2016 - 19:18

A me è restata molto impressa la scena a casa dei francesi
Mi porta sempre dei pensieri strani tra abbandoni personali e misteri della storia
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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."<p>

#15 Matthew30

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Inviato 28 giugno 2016 - 19:25

Il ruolo della vita di Bob Duvall, avrebbe dovuto vincere l'Oscar come miglior attore non protagonista.

 

Il film è così vasto e denso che non saprei cosa aggiungere a quello di cui tanto si è già detto. 

 

Aggiungo solo che il finale con lo switch tra il sacrificio del bue e Willard che uccide Kurtz è assolutamente magnifico e la fotografia di Storaro (giustamente premiata) è meravigliosa.


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#16 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 28 giugno 2016 - 20:41

Anche per me la versione originale rimane il capolavoro. Rivedendo la Redux non aggiunge sostanzialmente nulla allo spirito del film. Tieni presente che il finale con il bombardamento poi Coppola lo tolse. Fu girato perché Marcos fece distruggere il set per non lasciare tracce nella giungla della presenza della produzione. Infatti poi utilizza alcune immagini nell'incipit. Coppola non voleva dare il messaggio che tutto venisse distrutto: il Male continuava ad esistere così il tempio.
Coppola ha fatto un grande recupero, invece di "Cuore di Tenebra". Se leggi l'interessante saggio di Giulia Baso "Apocalypse Now", L'epos editore, mette proprio a confronto il libro con il film e ci sono pagine dove in colonna fa raffronti con le battute del film con i dialoghi del libro o le descrizioni che sono riprese e riscritte.
Su Brando hai ragione che improvvisò, così come Hopper e altri. Coppola riscriveva in continuazione la sceneggiatura. Si arrabbiò però molto quando scoprì che Brando non aveva letto il romanzo di Conrad e beh... lo racconto nella recensione. :)

- Verissimo però rimane un finale bellissimo, sia perchè da una suggestiva chiusura circolare alla pellicola, sia perchè terminarla con l'effettiva distruzione del set è a livello metacinematografico un vero colpo di genio.
Peccato che poi Coppola sia tornato sui suoi passi.
- Sulle improvvisazioni di Brando, un regista che lo conosceva benissimo come Kazan sosteneva che questa sua incredibile capacità che non mancava mai di impressionare la troupe e gli altri attori era paragonabile alle jam session di un grande jazzista, frutto in egual misura di tecnica mostruosa, istinto infallibile, grande preparazione e certosino lavoro sul personaggio, anche se poi lo stesso attore si divertiva a sminuire e a ridicolizzare il suo talento facendo finta che il tutto fosse casuale o una specie di dono divino.
In questa ottica il fatto che Brando sostenesse di non aver mai letto Cuore di Tenebra mi ha sempre lasciato un abbastanza perplesso, tanto più che era notoriamente un avido lettore.
Non escludo che, da quel gran giocherellone che era, abbia preso in giro tutti ancora una volta.
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#17 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 28 giugno 2016 - 20:42

Il ruolo della vita di Bob Duvall, avrebbe dovuto vincere l'Oscar come miglior attore non protagonista.

 

Il film è così vasto e denso che non saprei cosa aggiungere a quello di cui tanto si è già detto. 

 

Aggiungo solo che il finale con lo switch tra il sacrificio del bue e Willard che uccide Kurtz è assolutamente magnifico e la fotografia di Storaro (giustamente premiata) è meravigliosa.

 

Il bue se non sbaglio fu drogato e ucciso sul serio, evidentemente a Coppola non piaceva la CG. asd


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#18 Zimmer

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Inviato 28 giugno 2016 - 22:19

 

Il ruolo della vita di Bob Duvall, avrebbe dovuto vincere l'Oscar come miglior attore non protagonista.

 

Il film è così vasto e denso che non saprei cosa aggiungere a quello di cui tanto si è già detto. 

 

Aggiungo solo che il finale con lo switch tra il sacrificio del bue e Willard che uccide Kurtz è assolutamente magnifico e la fotografia di Storaro (giustamente premiata) è meravigliosa.

 

Il bue se non sbaglio fu drogato e ucciso sul serio, evidentemente a Coppola non piaceva la CG. asd

 

Se vedete il documentario è spiegato che la tribù che ospitava la troupe (e che fanno le comparse) era solita sacrificare gli animali in quel modo e poi facevano un banchetto. La moglie Eleanor vide un'uccisione proprio di un bue (stavano festeggiando l'arrivo degli americani del cinema) e chiamò Coppola che era impegnato nei preparativi. L'idea venne da lì, ed è reale. Non hanno fatto che ripetere un'altra festa.


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#19 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 28 giugno 2016 - 22:20

"Brando si cala nel personaggio e fornisce una forte impronta teatrale, da tragedia greca, a Kurtz, e, pur apparendo per pochi minuti, la sua presenza segna indelebilmente l'opera."

 

sì forse la misura dell'incredibile prova di Brando è che nel ricordo lui è presente per, non so, tutta la seconda metà del film o giù di lì poi lo riguardi ed è solo un ristretto finale, ma così allucinato da dilatarsi nel pensiero dello spettatore


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apri apri, apri tutto!

#20 Zimmer

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Inviato 28 giugno 2016 - 22:24

 

Anche per me la versione originale rimane il capolavoro. Rivedendo la Redux non aggiunge sostanzialmente nulla allo spirito del film. Tieni presente che il finale con il bombardamento poi Coppola lo tolse. Fu girato perché Marcos fece distruggere il set per non lasciare tracce nella giungla della presenza della produzione. Infatti poi utilizza alcune immagini nell'incipit. Coppola non voleva dare il messaggio che tutto venisse distrutto: il Male continuava ad esistere così il tempio.
Coppola ha fatto un grande recupero, invece di "Cuore di Tenebra". Se leggi l'interessante saggio di Giulia Baso "Apocalypse Now", L'epos editore, mette proprio a confronto il libro con il film e ci sono pagine dove in colonna fa raffronti con le battute del film con i dialoghi del libro o le descrizioni che sono riprese e riscritte.
Su Brando hai ragione che improvvisò, così come Hopper e altri. Coppola riscriveva in continuazione la sceneggiatura. Si arrabbiò però molto quando scoprì che Brando non aveva letto il romanzo di Conrad e beh... lo racconto nella recensione. :)

- Verissimo però rimane un finale bellissimo, sia perchè da una suggestiva chiusura circolare alla pellicola, sia perchè terminarla con l'effettiva distruzione del set è a livello metacinematografico un vero colpo di genio.
Peccato che poi Coppola sia tornato sui suoi passi.
- Sulle improvvisazioni di Brando, un regista che lo conosceva benissimo come Kazan sosteneva che questa sua incredibile capacità che non mancava mai di impressionare la troupe e gli altri attori era paragonabile alle jam session di un grande jazzista, frutto in egual misura di tecnica mostruosa, istinto infallibile, grande preparazione e certosino lavoro sul personaggio, anche se poi lo stesso attore si divertiva a sminuire e a ridicolizzare il suo talento facendo finta che il tutto fosse casuale o una specie di dono divino.
In questa ottica il fatto che Brando sostenesse di non aver mai letto Cuore di Tenebra mi ha sempre lasciato un abbastanza perplesso, tanto più che era notoriamente un avido lettore.
Non escludo che, da quel gran giocherellone che era, abbia preso in giro tutti ancora una volta.

 

Hai ragione su Brando. Le fonti dicono che Brando disse a Coppola che aveva letto il libro. Poi quando arrivò sul set e Coppola iniziò a spiegargli il personaggio di Kurtz, il regista si rese conto che non conosceva la storia di Conrad. Brando ammise di avergli mentito (ma sarà vero? come dici tu era una persona molto particolare che si prendeva gioco degli altri). Fatto sta, sempre Elenear lo racconta, Brando e Coppola si rinchiusero su una barca per tre giorni a leggere il romanzo. Coppola ne uscì entusiasta dicendo che Brando era un grandissimo attore e che aveva capito perfettamente quello che lui voleva. Brando gli disse che voleva provare un nuovo modo di recitazione, naturalistica, e Coppola gli diede carta bianca, Poi sarà vero? Chissà cosa si sono detti in quei tre giorni. Solo Coppola lo sa, alla fine. Certo che la recitazione di Brando è mostruosa per bravura e intensità.


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#21 Zimmer

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Inviato 28 giugno 2016 - 22:25

"Brando si cala nel personaggio e fornisce una forte impronta teatrale, da tragedia greca, a Kurtz, e, pur apparendo per pochi minuti, la sua presenza segna indelebilmente l'opera."

 

sì forse la misura dell'incredibile prova di Brando è che nel ricordo lui è presente per, non so, tutta la seconda metà del film o giù di lì poi lo riguardi ed è solo un ristretto finale, ma così allucinato da dilatarsi nel pensiero dello spettatore

Sì infatti. Se conti il minutaggio è veramente breve, ma talmente denso che sembra che duri un terzo del film.


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#22 Noah

    pivello

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Inviato 29 giugno 2016 - 01:28

Film straordinario, ma c'era davvero bisogno di macellare quel bufalo?

 

Fatto a pezzi a colpi di machete. :-(

 


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#23 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 29 giugno 2016 - 06:37

Film straordinario, ma c'era davvero bisogno di macellare quel bufalo?
 
Fatto a pezzi a colpi di machete. :-(

Il + era ironico
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#24 Tom

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Inviato 29 giugno 2016 - 18:05

Visto che parlo del mio primo approccio a "Apocalypse Now!" ecco l'introduzione (incompleta) a un blog sui vietnam-movie che tanto non aprirò mai e che ho scritto ormai anni fa...

 

 

Cosa evoca la parola Vietnam ai giovinetti e le giovinette di oggigiorno? Se per le generazioni dei 60 e 70 fu sanguinosa materia politica, sociale, culturale e infine incubo psichedelico, per chi fu ragazzetto negli 80 il Vietnam fu materia soprattutto cine-televisiva.

Il Vietnam, per noi succitati ragazzini, era l'incubo mai rimosso, l'inferno in Terra da cui erano usciti tutti, ma proprio tutti, i protagonisti dei telefilm d'azione e polizieschi degli anni 80. In ogni serie c'era sempre la puntata dove si vedevano dei flashback sul Vietnam, ed erano sempre gli episodi più cupi e drammatici della serie.
E poi c'erano i film, con quella loro aura di proibito e speciale. Che sapevo che non erano come i film di guerra con i nazisti che trasmettevano il pomeriggio, ma erano film sporchi e oscuri, pieni di sangue, violenza, sesso, droga e parolacce. Per me era tutto un sentito dire, però, che al massimo avevo visto qualche prossimamente su Italia Uno (dove se no?).

 

Leggendario in particolare quello della prima di “Apocalypse Now!”, con la persone intervistate per strada a cui dicevano che finalmente lo avrebbero trasmesso - appunto - su Italia Uno e c'era gente che diceva che non ci poteva credere, che era impossibile, ma non mi dica, ma che emozione! E io che ero in quinta elementare a chiedere incuriosito a mio papà se magari era possibile... no, non era possibile: “Sei matto? Son film fanno impressione a me. Figurati a te!”. Al che ovviamente da semplice curiosità divenne assoluta necessità vedere un film tanto “impressionante”.

Ci riuscì solo nell'estate tra la terza media e la prima superiore, e mi si spalancò un mondo in cui il cinema non erano solo spade laser e buoni, brutti e cattivi. Non che che ci avessi capito molto, al massimo avevo colto le metafore più facili (la tigre, la trincea senza comando), ma ero uscito dalla visione davvero sconvolto. Per la prima volta un film aveva rappresentato per me qualcosa di più di due ore di svago, ma una sorta di viaggio, un incubo a occhi aperti. Sconvolgenti in particolare i momenti "musicali". Ovvio, la Cavalcata delle valchirie, scena strafamosa che mi stupì non essere il finale del film, ma una sequenza che arrivava dopo appena mezz'ora. Ma ancora di più mi colpirono l'inizio e la fine con quella ipnotica e inquietante canzone recitata, che solo anni più tardi identificai come "The End". E poi il surf sul fiume con "Satisfaction", altra sequenza esaltante anche se di segno opposto. A pensarci, ancora oggi, spesso tendo ad ascoltare musica legata in qualche modo a quel tipo di atmosfere. "Apocalypse Now!" mi fece scoprire il rock. 

 

Ma i semi del rock cresceranno più tardi. Intanto mi era sbocciata una passione più immediata per i film sulla guerra del Vietnam, che iniziai a cercare e guardare con avidità e passione. E visto che parliamo della seconda metà degli anni 80 avevo l'imbarazzo della scelta su dove buttarmi. Come non bastasse il cinema, proprio in quel periodo la casa editrice Play Press pubblicò in edicola una bella serie a fumetti americana, "The Nam", scritta da un reduce, che cementificò ulteriormente quella passione. Anche abbastanza strana, considerato che avevo già maturato idee parecchio anti-militariste.    

 

Nei primi ann 90, il mito oscuro dei vietnam-movie incuteva ancora timore: durante l'occupazione per la prima guerra del Golfo noi studenti non potemmo proiettare Full Metal Jacket e Platoon perché erano vietati ai minori e comunque sconsigliati, per cui ci beccammo "Good Morning Vietnam" (“Ma è quello di Mork e Mindy quello lì?”), che insomma non era proprio la stessa cosa.

Temo che poi quell'aurea speciale e maledetta i Vietnam-movie l'abbiano irrimediabilmente persa, e almeno una ventina d'anni. Per l'usura del genere, per l'alzarsi dell'asticella del mostrabile, per l'affievolirsi del “mito” del Vietnam.


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#25 markmus

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Inviato 29 giugno 2016 - 18:30

Io lo amo Apocalypse Now, ma non riesco a vederlo come un film sul Vietnam. E' tutto cosi' eccessivo e spettacolare che il Vietnam, o le Filippine che dir si voglia, sembra star li solo come rappresentazione moderna del Congo konradiano e scenario ideale per questo trip nella mente umana. Ovvio, la guerra e' necessaria, ma e' una guerra fumettistica e spettacolarizzata, legata a quella reale solo strumentalmente: Coppola ha bisogno di un contesto attuale in cui trasporre una tragedia che e' al di fuori del tempo.


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#26 Tom

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Inviato 29 giugno 2016 - 19:02

Uhm, per me invece non c'è film più legato al Vietnam di questo.

Molti altri film sì potrebbero essere genericamente ambientati in altre guerre.

Questo no. Fin dal titolo è un film sul cuore di tenebra della cultura e controcultura americana degli anni 60 e 70 e letteralmente vive dei simboli di quel periodo. Un film irreale, psichedelico e spettacolare, perché irreale, psichedelica e spettacolare era diventata nell'immaginario comune la questione del Vietnam, un circo di simboli e discorsi astratti ormai slegati dalla realtà effettiva del conflitto.

Applicata la stessa materia ad un altro scenario, coloniale come il romanzo, alla seconda guerra mondiale o non so che altro, ne sarebbe uscito un film completamente diverso.


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#27 markmus

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Inviato 29 giugno 2016 - 19:11

ma si' in effetti la relativa attualita' della situazione vietnam all'epoca dell'uscita e' fondamentale per la riuscita del film, forse mi sono espresso male e sono in realta' abbastanza vicino al tuo punto di vista. la guerra del vietnam c'e', ma come dici tu e' la rappresentazione simbolica di essa piu' che la versione "realista".


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#28 kristofferson

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Inviato 30 giugno 2016 - 12:43

Stasera a Bologna: http://www.repubblic...-142924648/1/#1


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#29 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 30 giugno 2016 - 12:53

Dieci anni fa gli uomini di un commando specializzato operante in Vietnam vennero condannati ingiustamente da un tribunale militare.


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#30 PinkFreud

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Inviato 30 giugno 2016 - 12:55

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superstereo!

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#31 ucca

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Inviato 07 luglio 2016 - 07:51

Avete detto tutto voi, io ricordo anche la meravigliosa scena del ponte. 


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Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.





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