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Tutti Vogliono Qualcosa (Linklater, 2016)


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20 replies to this topic

#1 William Blake

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Inviato 24 giugno 2016 - 23:23

Dopo l'ovazione internazionale ricevuta con "Boyhood", il regista texano sorprende tutti. Altro che innocuo college movie, il suo ultimo film è un altro capolavoro che riflette sul tempo e sul senso stesso della vita umana

 

tutti_vogliono_qualcosa_loc.jpg

 

http://www.ondacinem...o_qualcosa.html


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#2 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 25 giugno 2016 - 00:14

Ottimo, dj film, come lo chiamerebbe chion, per la ost che dà un'idea molto precisa di quella fertile confusione che furono gli anni 80 e una storia solo apparentemente innocua e che somiglia molto al lato oscuro dello spring break di Korine.
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#3 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 25 giugno 2016 - 00:40

e che somiglia molto al lato oscuro dello spring break di Korine.

 

Non sarebbe meglio "lato luminoso" ? asd 

Comunque un ottimo, leggero ma non superficiale, film. Forse non così importante ma comunque più gradevole di Boyhood e della Before Trilogy, come già scritto altrove.

Ost e aspetto visivo fantastici. Perlomeno per uno come me che non ha mai vissuto quegli anni.


  • 0

"Ok, take me to your goddamn young genious !"

Vincent Price su Michael Reeves  

 

"Ma il lettore di Ondacinema sa che il film lo fa la messa in scena, non la trama."

Alberto Mazzoni                                                                                               :firuli:

 

 

impossibile non citare l'oscuro quanto seminale esordio degli Unnamed
 
(6.5)

 

 

 

chi è stu strunz che lo dirige? BOOOOH. manco sua mamma lo conosce

 

 


#4 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 25 giugno 2016 - 07:21

Oscuro, confermo.
Ció che korine appalesa, Link immanentizza e perciò diventa oscuro. D'altra parte, non si spiegherebbe la gestione del tempo e tante altre cose che sarebbero da spoiler
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#5 BanalmenteMatteoZucchi

    INGIRUMIMUSNOCTEETCONSUMIMURIGNI

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Inviato 25 giugno 2016 - 07:56

Da questo meno banale punto di vista non posso che confermare l'"oscuro" (non che ti freghi molto, presumo).

Meglio il Linklater implicito e un po' criptico. Confermo anche ciò.

Mi sa che è pure un po' ambiguo.

Boh.


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"Ok, take me to your goddamn young genious !"

Vincent Price su Michael Reeves  

 

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Alberto Mazzoni                                                                                               :firuli:

 

 

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(6.5)

 

 

 

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#6 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 25 giugno 2016 - 08:59

Certo che mi frega, per tanti motivi tra cui uno decisivo, da ieri: tu sei giovane, io no.
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#7 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 25 giugno 2016 - 10:25

Gulp! Cosa può aver scosso la seconda giovinezza di piersa?
Comunque siamo gli unici frequentatori di questo thread. Spiace, essendo un film che meriterebbe un bel dibattito e di certo è facile a scatenarlo.
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Alberto Mazzoni                                                                                               :firuli:

 

 

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#8 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 25 giugno 2016 - 10:54

è un film bellissimo, ma soprattutto una commedia genuinamente esilarante. Linklater prende i cliché dei film collegiali (con tratti alla "Animal House") e li centrifuga dentro il suo cinema e la sua cifra d'autore, riuscendo a nobilitare il genere: alla fine delle sue due ore "Everybody Wants Some!!" è il nuovo tassello della filmografia del regista di Austin che attraverso gli ultimi giorni di pausa prima dell'inizio dell'università, tramite quindi una bolla temporale nel quale i personaggi possono galleggiare liberamente, descrive l'attesa perenne di un "qualcosa" che arriverà (o forse no). il film è sì un inno alla gioventù ma anche un affilato ritratto di una generazione che vive la propria età di passaggio a cavallo tra diverse epoche che si confondono tra loro: brillante l'espediente di far "travestire" i ragazzi da appassionati di disco-music, funk, poi country e infine punk, anche solo per mimetizzarsi e rimorchiare (come spiega l'ideologo Finn); questa sorta di giostra cangiante e irripetibile si rivela anche attraverso la varietà dei dialoghi che trovano l'apice grazie all'eterno fuoricorso Willoughby, uno che non ha più voluto smettere di stare al college, per non rischiare di allontanarsi da quell'età ancora senza pensieri né responsabilità.

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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#9 PinkFreud

    Jung Last

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Inviato 25 giugno 2016 - 10:54

sono curioso di vederlo , ma dovrò aspettare che esca in una versione "noleggiabile" migliore.


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Ja196z8.jpg

superstereo!

*lastfm*

 

 


#10 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 25 giugno 2016 - 11:02

Gulp! Cosa può aver scosso la seconda giovinezza di piersa?
Comunque siamo gli unici frequentatori di questo thread. Spiace, essendo un film che meriterebbe un bel dibattito e di certo è facile a scatenarlo.

non vogliono più farmi votare perché sono vecchio, sarebbe come dire che io non voglio più farli vivere perché sono inutili, pensa te asd
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#11 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 25 giugno 2016 - 12:33

Mi auto-cito da un altro forum aggiungendo qualcosa, ché tanto è inutile riscrivere la stessa roba in modo diverso.

 

Secondo me riuscire a prendere un sotto-genere piuttosto stantio come il college movie e renderlo così sfaccettato e ricco di spunti non era cosa facile. Ambientare il tutto nei tre giorni precedenti all'inizio delle lezioni è stato il vero colpo di classe: un modo per nascondere sotto una patina cazzona e genuina una riflessione su una generazione e sui dubbi, le speranze, sul "fare gruppo", tutto attraverso una serie di personaggi all'apparenza uguali ma incredibilmente sfaccettati, a cominciare dal protagonista o da Finn, una sorta di filosofo-ideologo per cui quel miscuglio di sottoculture creato dal passaggio dai Settanta agli Ottanta (vedi ad esempio tutta la musica del caso: il punk, la disco, il buon vecchio country) non sono altro che un modo per mascherarsi nella folla e tentare di scopare.

Molto bello poi il finale, intento proprio la scena conclusiva.

A mio parere Linklater non è un regista maiuscolo, e infatti mi metto pure tra i detrattori di Boyhood (che comunque mi è piaciuto, diciamo che non lo ritengo il capolavoro al quale molti gridarono); ma è senz'altro un autore dalla spiccata sensibilità, con una poetica emozionale precisa e tutta sua, e questo "Everybody wants some" è per me uno dei suoi film migliori, anche solo a livello puramente formale.

 

Ovviamente, c'è anche chi lo sta smerdando: tutto legittimo come al solito, ma fatico a capirne i motivi.


  • 0

#12 Edgewalker

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Inviato 25 giugno 2016 - 15:52

Amo Linklater e amo il genere, ma non l'ho ancora visto perchè esigo la versione originale, che qui incredibilmente non è stata disponibile. Ci sono rimasto malissimo. Da quello che dite so che mi piacerà un sacco comunque.


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The core principle of freedom
Is the only notion to obey


#13 Edgewalker

    The storm is upon us

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Inviato 15 agosto 2016 - 19:45

Amo Linklater e amo il genere, ma non l'ho ancora visto perchè esigo la versione originale, che qui incredibilmente non è stata disponibile. Ci sono rimasto malissimo. Da quello che dite so che mi piacerà un sacco comunque.

 

E infatti, era proprio ciò che volevo da lui in questo momento, un film che prende tanto da Dazed And Confused quanto da Animal House, e pur non ambendo [per ora] al piedistallo di quei due film, riesce comunque ad affinarne alcuni aspetti. Ne ho amato tutto: personaggi, fotografia, ost, trama, situazioni, minuscoli dettagli di sceneggiatura, colonna sonora. Davvero un grande film imho.


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#14 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 22 agosto 2016 - 10:29

Film divertente che racconta la spenseriatezza, la forza e la gioia della giovinezza, ma giusto nel preludio delle scelte, dell'età adulta, degli obblighi. E ancora di più nel passaggio fra i '70 e gli '80 con il reaganismo ancora da venire. Mitico il californiano, l'unico che non abdica è mai abdicherà a tutta una filosofia di vita fatta del perpetuarsi di una non scelta, di ideali che cerca di trascinare oltre il tempo massimo. Titoli di coda bellissimi
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#15 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 25 agosto 2016 - 11:47

Senza mezzi termini: per me capolavoro, un film di bellezza struggente che mi ha fatto desiderare di vederlo di nuovo dall'inizio. Visto in totale solitudine, per fortuna, sono quei lavori che ti fanno litigare con chi ti accompagna al cinema. Per me il riferimento più prossimo è quell'altro capolavoro che è American Graffiti, più come ispirazione che come materia, ma siamo lì.


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#16 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 14 ottobre 2016 - 23:29

Non mi unisco a queste lodi, mi e' sembrato solo un buon film. La questione della fase staminale totipotente della vita e' molto interessante e trattata bene, e ho adorato l'ideologo. Ma preferisco di molto la radicalita' di Boyhood.
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apri apri, apri tutto!

#17 John Trent

    Genio incomprensibile

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Inviato 20 agosto 2017 - 09:13

Mi piace come si sviluppa il rapporto del protagonista con gli altri personaggi: procedendo nella storia questi si smorzano o vengono a galla in contrasto con le impressioni iniziali del protagonista oppure seguendo un crescendo costante con la maggiore intimità che si crea col passare dei giorni, in maniera molto realistica. Positivo anche l'equilibrio miracoloso di una commedia che pur districandosi tra bravate, bevute e trombate non scade mai nel comico volgare. Molto bello.


  • 0

#18 Tom

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Inviato 10 gennaio 2018 - 22:57

Molto bello, si'.

Sembra non raccontare nulla e non mettere in scena nulla di interessante, eppure sembra comunque che dica qualcosa di importante. Ed e' pure parecchio divertente.

Interessante anche la messa in scena "storica", con gli anni 80 che realisticamente erano ancora molto 70.

Non sono tra quelli che ritiene Linklater un fuoriclasse, ma indubbiamente e' un altro tassello di una filmografia personale e stratificata, che negli ultimi anni sembra aver trovato un suo bel equlibrio.

 

Da confrontare con il piu' geometrico, ma molto affine e ugualmente allusivo The Myth of the American Sleepover di David Robert Mitchell del 2010.


  • 1

#19 William Blake

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Inviato 11 gennaio 2018 - 09:43

Da confrontare con il piu' geometrico, ma molto affine e ugualmente allusivo The Myth of the American Sleepover di David Robert Mitchell del 2010.


Da confrontare i film o dici che Mitchell guarda a Linklater?
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#20 Tom

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Inviato 11 gennaio 2018 - 10:26

Non ch'o pensato sinceramente, ma puo' anche darsi che Mitchell guardi a Linklater.

Sono due film molto simili, anche se il film di Mitchell riguarda ragazzi piu' giovani, e' piu' trasparente e non ha una precisa collocazione temporale (come "It Follows").


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#21 BanalmenteMatteoZucchi

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Inviato 11 gennaio 2018 - 17:18

"The Myth" prende abbastanza dal Linklater degli anni 90, pur filtrando tutto in una prospettiva ben diversa (la stessa di "It Follows"). A volte ricorda anche Van Sant.
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"Ma il lettore di Ondacinema sa che il film lo fa la messa in scena, non la trama."

Alberto Mazzoni                                                                                               :firuli:

 

 

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