Inviato 27 giugno 2016 - 10:16
Forse qualche spoiler
A me è piaciuto molto. D’altronde la bellezza visiva e sonora è indiscutibile, quasi una esperienza che è impossibile scindere dalla sala cinematografica e questo è molto bello.
Attraverso un periodo in cui tutto ciò che è favolistico mi attrae, ci sono d’altronde molte riletture degli archetipi delle favole fatte nelle nazioni di lingua inglese. E se è vero che i rimandi agli horror italiani ci sono (una delle ultime scene con la Fanning su sfondo rosso e coltello in mano è Profondo Rosso), è il mondo delle fiabe il contesto secondo me più adeguato nella costruzione del film: Fanning un cappuccetto rosso o una Biancaneve, seppure per nulla angelica, la Malone di volta in volta matrigna/strega/sorellastra/lupo cattivo, le modelle perfette sorellastre, tutti coloro che appaiono sullo schermo personaggi usciti dall’immaginario dei mostri normali/mutanti. E se rimando cinematografico forte ci deve essere c’è in Mullollhand Drive ( la visione panoramica di Los Angeles di notte, la scena dentro il dinner; la recitazione di tutti gli attori maschili, quasi copie conformi dei personaggi di quel film; la stessa storia in sé, una ragazza va a Los Angeles per entrare nel mondo del cinema/moda, da lì la perdita di sé o il proprio riconoscimento) e in Il Cigno nero per l’insistenza sul tema del corpo/dimagrimento/sessualità/apparenza/doppio/molteplice.
Sul corpo femminile e sul potere si gioca gran parte del film, la Malone è castigatissima per quasi tutto il film per poi liberarsi nel momento erotico così da essere lei, infine, il vero corpo nudo; la Fanning è esteriormente angelicata fino a quando non si rende perfettamente conto del suo potere dirompente, anche se non calcola il fatto che “tutte vogliano essere lei” possa avere derive estreme; la sessualità è uno degli elementi fluttuanti: cappuccetto rosso è conteso da tutti, ma lei, imprigionata dentro una sua propria idea di scalata sociale e di potere, non ha nessuna pulsione erotica e non ne sviluppa alcuna durante il film come se la diade anoressia/mancanza di libido qui fosse soppiantata da potere della bellezza/assenza di libido; l’unica vera pulsione erotica pura, quella della Malone, è invariabilmente legata a thanatos; mangiare è molto di più del nutrirsi, nessuno si nutre, infatti.
E poi luci, luci, blu come il diavolo, rosso come il corpo e ovviamente il sangue, l’imperare di triangoli vaginali, la musica ipnotica, il lucore “fuori dal mondo” dei provini delle sfilate, il puma dentro il motel (tipo bacio della pantera e poi c’è una piscina finale), gli elementi di violenza contratta che poi esploderanno.
Bello