Jake Bugg - On My One (2016)
#1
Inviato 17 giugno 2016 - 14:39
2016 Jake Bugg On My One
Non esattamente l'albo che attendevo di più, ma tra quelli che mi incuriosivano di più.
E sicuramente riesce ad essere un disco quantomeno curioso.
Nell'ordine esatto della scaletta, in poco più mezz'ora (32 m) di musica abbiamo:
1. un'austerissima dust ballad da Tom Joad innamorato
2. una scossa di alternative dance tipo Chemical Brothers featuring un rockettaro a caso
3. una torch song da Love Boat cantata da Alvin and the Chipmunks
4. una cosina acustica da west-coast piena di capelloni e Volkswagen T2
5. una tirata Bionda su Bionda in stile Nostalgia Sotterranea
6. un po' di disco-music da amore lungo-lungo sui sedili dell'Alfa Sud
7. una glammata se non proprio con il glitter almeno coi zatteroni
8. una tirata di hip hop old school alla Beastie Boys(!)
9. un giretto on the road, capelli al vento e Harley Davidson
10. del folk al lume di candela da inverno newyorkese del 1962
11. un country tradizionale e birroso da Bob's Country Bunker
Insomma, come si era ampiamente intuito, un album-calderone.
Banalmente, al terzo giro, mi attendevo da Bugg l'album della maturità, senza tener conto che il fanciullo ha appena 22 anni. E quindi, insomma, per la maturità non c'è nessuna fretta.
Ero anche un po' preoccupato. Perché potrei fare una lista lunga un chilometro di giovani talenti inglesi post-2000 che hanno esordito col botto, magari si sono consolidati al secondo colpo, ma che poi per me hanno perso la bussola per voglia di strafare. Ed è un po' è quello che succede qui anche a Bugg. Ma, almeno alle mie orecchie, lo salvano l'approccio ancora felicemente naif, l'interpretazione sanamente acerba, persino qualche amabile ingenuità nei testi. E' ancora un casinista entusiasta che prova a far tutto, non un primo della classe che sa già fare tutto.
Nel saltare di palo in frasca nei generi musicali c'è ovviamente anche un pizzico d'arroganza, in due o tre episodi non sempre giustificata da una scrittura adeguata. Però i pezzi apparentemente più lontani dal suo stile sono i più intriganti (non mi stupirei che l'hip hop di "Ain't No Rhyme" fosse un nuovo singolo). Alla fine ne viene fuori una specie di party-album colorato come la sua copertina, che alterna scatti danzerecci a sussulti più tradizionalmente rockettari, lenti da festa delle medie (però di 30 - 40 anni fa, mi sa) a ballate più sospese e meditabonde.
#2
Inviato 17 giugno 2016 - 19:01
Metto in download e lo ascolto appena possibile
#3
Inviato 19 giugno 2016 - 16:32
cancerfork, gli ha dato 3.0 (su 10), grazie alla serpe in seno Laura Snapes. ovviamente la musica non c'entra un cazzo:
2016, where at the ripe old age of 22, Nottingham-born Bugg confessed that his newfound wealth had opened his eyes to the benefits of voting Conservative. “Coming from a working-class background, if you didn’t go left, you’d be resented,” he told NME in March. “But after having a few albums and touring a while, maybe financially it’s better to be right-wing. So you’re stuck in the middle.”
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
#4
Inviato 20 giugno 2016 - 10:00
“Coming from a working-class background, if you didn’t go left, you’d be resented,” he told NME in March. “But after having a few albums and touring a while, maybe financially it’s better to be right-wing. So you’re stuck in the middle.”
Sincerità e ironia. I peggiori nemici per i bacchettoni del politicamente corretto.
#5
Inviato 20 giugno 2016 - 12:38
cancerfork, gli ha dato 3.0 (su 10), grazie alla serpe in seno Laura Snapes. ovviamente la musica non c'entra un cazzo:
2016, where at the ripe old age of 22, Nottingham-born Bugg confessed that his newfound wealth had opened his eyes to the benefits of voting Conservative. “Coming from a working-class background, if you didn’t go left, you’d be resented,” he told NME in March. “But after having a few albums and touring a while, maybe financially it’s better to be right-wing. So you’re stuck in the middle.”
ahaha il nuovo Paul Weller praticamente
#6
Inviato 20 giugno 2016 - 14:00
“Coming from a working-class background, if you didn’t go left, you’d be resented,” he told NME in March. “But after having a few albums and touring a while, maybe financially it’s better to be right-wing. So you’re stuck in the middle.”
Sincerità e ironia. I peggiori nemici per i bacchettoni del politicamente corretto.
non vedo l'ironia
#7
Inviato 20 giugno 2016 - 16:31
Il caro P4K non è neanche l'unica testata ad avergli riservato un determinato trattamento tra l'altro [così come la recensione in seguito è onestamente argomentata, poi ovvio, se si estrapola ciò che fa più comodo...]
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
#8
Inviato 20 giugno 2016 - 16:44
non vedo l'ironia
Facciamo "sincerità e cinico sarcasmo"?
Il caro P4K non è neanche l'unica testata ad avergli riservato un determinato trattamento tra l'altro
Disco attaccabilissimo infatti. Mi è simpatico anche per quello, forse.
Non mi stupisco quindi venga stroncato. Anche su OR ci sono buone probabilità di vederlo mazzolato.
#9
Inviato 20 giugno 2016 - 21:34
#10
Inviato 21 giugno 2016 - 12:38
Songwriting di livello come in passato. Sicuramente la scelta di una tracklist così eterogenea non lo aiuta nel breve periodo, però mi da l'impressione di un disco che ripreso tra un paio di anni ti fa dire "oh, però non era per niente male". Tutto questo magari proprio durante le registrazioni dell'album successivo, dove il buon Jake avrà riordinato tutte le (buone) idee e tirerà fuori il suo lavoro migliore. Se questo è il livello medio di un "disco di transizione" ci metto sempre la firma.
#11
Inviato 21 giugno 2016 - 13:44
Anche su OR ci sono buone probabilità di vederlo mazzolato.
Bocciato, ma tutto sommato non mazzolato: http://www.ondarock....ugg_onmyone.htm
#12
Inviato 22 giugno 2016 - 07:59
Si
In effetti ha fatto su un minestrone mica da ridere il ragazzo però fino a BITTER SALT (la mejo del lotto per me) ha una sua logica a grandi linee. Poi sbraga con quel rap che boh e subito dopo giù di ballad alla Neil Young
#13
Inviato 22 giugno 2016 - 08:37
Ho visto il 3 di Pitchfork Anche a me è parso un album interessante e coraggioso, anche se discontinuo. Con tutti i cantautorelli mediocri che ci sono in giro, perché accanirsi proprio contro un talento come Jake Bugg? Bah...
#15
Inviato 04 maggio 2019 - 09:17
Cavolo, cerco notizie su di lui e scopro solo ora che aveva pubblicato un quarto disco nel 2017, "Hearts That Strain", zero cagato ovunque, direi. Neanche rencensito da OR. E purtroppo sentendolo non mi stupisco: cantautorato da 70s americani tanto piacevole e ben condotto quanto innocuo, a un filo dall'anonimo: oltreoceano di dischi cosi' ne escono probabilmente uno al giorno. E insomma, dopo il disco con troppe personalita', il disco senza personalita' mi smonta parecchio, forse definitivamente.
#16
Inviato 04 maggio 2019 - 09:23
Disco che si fa comunque ascoltare certo ma che sposta poco o nulla il suo percorso.
Probabile rimarrà a vita con i suoi fedelissimi a seguirlo a meno di clamorosi colpi di coda.
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