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Commenti Ad Ondarym - Il Giochino Dei Voti


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770 replies to this topic

#751 *alessandro*

    mainstream Star

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Inviato 21 dicembre 2020 - 13:24

Suggerisco:

 

Fairport Convention (volendo anche Richard e Linda Thompson)

Van der Graaf Generator + Peter Hammill


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ex "victor"

#752 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 21 dicembre 2020 - 13:57

Tutte ottime proposte. 

 

Per adesso metto in lista

 

Lucio Battisti

Fairport Convention

King Crimson

Fabrizio De André

Van der Graaf Generator / Peter Hammill

PJ Harvey


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#753 Tom

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Inviato 22 dicembre 2020 - 14:59

Che e' tutta sta gente che non ha ascoltato "Alice"? :monk:


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#754 cool as kim deal

    Utente contro le bonus track

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Inviato 22 dicembre 2020 - 15:16

Non pensavo Waits piacesse così a Syd...

 

I dischi pre-Swordfish dovrei riascoltarli perchè hanno la polvere su, ma comunque è con quel disco che ha fatto un salto quantico


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Adescatore equino dal 2005

#755 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 23 dicembre 2020 - 14:43

Che e' tutta sta gente che non ha ascoltato "Alice"? :monk:

 

Martha > Alice per me   :cool:  


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#756 Tom

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Inviato 23 dicembre 2020 - 14:49

Beh, come canzoni se la possono giocare anche a casa mia: una capo di gioventu', l'altra capo della maturita'...

 

 

 

Impossibile scegliere.


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#757 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 23 dicembre 2020 - 15:40

Però è vero, i dischi maturi sono molto meno considerati, eppure la critica li loda tutti.

In genere ha preso comunque dei votoni, a parte dal buon corrigan
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#758 Gozer

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Inviato 23 dicembre 2020 - 15:50

Però è vero, i dischi maturi sono molto meno considerati, eppure la critica li loda tutti.

 

Cave e Waits prendono voti alti a prescindere. Ogni loro disco è un capolavoro assoluto: ovvio che non sia possibile che tutti attecchiscano allo stesso modo.

Anche Bob Dylan, per dire, se ascolti la critica dal 1997 a oggi ha pubblicato ben quattro capolavori (più di tanta gente in una carriera intera): "Time Out of Mind", "Love and Theft", "Modern Times" e l'ultimo. Eppure è abbastanza evidente che nessuno di questi, a livello di considerazione degli appassionati, abbia la statura già solo di un "Desire" (senza manco tirare in ballo i suoi dischi più celebrati). 

 

Quando la critica decide che ci sono autori che a ogni uscita producono oro, il pubblico non ce la fa a starle dietro, ci saranno per forza dei dischi che piaceranno meno di altri e che faticheranno a reggere il confronto con quelli divenuti "standard". Credo si tratti di un fenomeno statistico proprio.


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#759 Syddharta

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Inviato 23 dicembre 2020 - 17:50

Quello che dici è vero, ma c'è anche un altro discorso da fare, che è sempre legato al grado di autorevolezza raggiunto dagli artisti. Le valutazioni sui lavori maturi vengono spesso fatte secondo altri criteri rispetto ai classici. I classici uscivano in periodi in cui si sperimentavano nuove forme di songwriting, e gli artisti in questione al di là dei gusti hanno tutti introdotto degli stili di scrittura, degli immaginari e dei percorsi narrativi molto originali. Una volta raggiunto un certo status in un periodo storico di maggiore fermento e in cui gli artisti erano giovani e carichi di idee, quello che si valuterà di un autore è altro. Le valutazioni hanno un approccio più sintagmatico che paradigmatico, si va a indagare la misura in cui l'artista ha portato avanti il proprio discorso personale, se lo ha fatto scendendo a dei compromessi, se si è aperto a nuove soluzioni, se ha mantenuto un alto standard professionale, una dignità artistica. Il paragone non è più rispetto al contesto, ma rispetto alla propria carriera; anche perché il contesto non esiste più (parliamo di musicisti rock, e il rock non c'è più, e parliamo di artisti a modo loro innovativi ai tempi in cui il comparto era in crescita, oggi il l'album che fattura di più in un anno fattura meno di quanto faccia un videogioco di fascia medio-alta in un giorno).

Un altro artista che rientra in questa categoria è Paul McCartney. Nessuno si sognerebbe di dire che il nuovo album sia una bomba, perché i pezzi dal punto di vista del songwriting sono deboli, ma finisce per essere un bel lavoro se pensi a cosa c'è dietro (un 78enne che non avrebbe nient'altro da chiedere al mondo e alla musica che si produce da solo un album durante il lockdown, con risultati direi molto dignitosi). Uno che forse il suo miglior album da solista l'ha fatto solo 15 anni fa (Chaos and Creation in the Backyard, forse il mio preferito insieme a Ram).


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M.

 


#760 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 23 dicembre 2020 - 17:55

Però è vero, i dischi maturi sono molto meno considerati, eppure la critica li loda tutti.

In genere ha preso comunque dei votoni, a parte dal buon corrigan

 

Ricontrollato, "Alice" non prende i voti per dire di "Swordfishtrombones" ma sono tutti dal 7 in su


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#761 Gozer

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Inviato 23 dicembre 2020 - 18:09

No, non tutti. Io gli ho dato 4. A meno che nelle regole del gioco non ci sia "può vuotare solo chi apprezza l'artista proposto", e allora sarebbe da spiegarci perché per esempio il voto di MaxPower per i Suede lo contasti...  :rolleyes:


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Inviato 23 dicembre 2020 - 18:18

No, non tutti. Io gli ho dato 4. A meno che nelle regole del gioco non ci sia "può vuotare solo chi apprezza l'artista proposto", e allora sarebbe da spiegarci perché per esempio il voto di MaxPower per i Suede lo contasti...  :rolleyes:

 

Parlavo dei voti che saranno contati ai fini della media finale.

 

Può votare chiunque ovviamente, anche chi non apprezza. 

 

Però è necessario che il disco sia stato ascoltato.


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#763 Gozer

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Inviato 23 dicembre 2020 - 18:20

E chi sei tu per dire che non li ho ascoltati, sentiamo? Comunque nessuno problema, se ci tieni a comportarti come un bambino di cinque anni (ma in effetti è quello che sei e non potresti fare diversamente), vorrà dire che posterò io la media reale. 


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    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 23 dicembre 2020 - 18:25

E chi sei tu per dire che non li ho ascoltati, sentiamo?

 

Utilizzo lo stesso metodo di chi non conta i voti nella battle non anglofona  :)  


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#765 Gozer

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Inviato 23 dicembre 2020 - 18:26

I voti nella battle non anglofona sono stati contati a tutti. Tu peraltro manco partecipi (perché non vuoi, nessuno te lo impedisce), quindi che chiacchieri?


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Inviato 23 dicembre 2020 - 18:28

Beh, come canzoni se la possono giocare anche a casa mia: una capo di gioventu', l'altra capo della maturita'...

 

 

 

Impossibile scegliere.

 

Un pezzo rappresentativo "di mezzo" invece?


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#767 hexen

    the nameless uncarved user

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Inviato 23 dicembre 2020 - 20:11

scusate l'osceno autobiografismo:

non ascoltavo un disco di waits penso da almeno 5 anni, sulla carta non dovrebbe neanche piacermi: non sono mai stato eccessivamente appassionato di blues (tranne quello più rozzo e primitivo, scoperto in seguito), né di vocal jazz, né di roba da crooner, né di sonorità da pseudo cabaret, però ricordo ancora la prima volta che ascoltai l'assolo di chitarra stortissimo in mezzo a clap hands (rain dogs fu il primo o il secondo cd vero e proprio che comprai in vita mia), venivo dal metal ed era qualche anno che provavo a suonare la chitarra ma i chitarristi che conoscevo (tra cui chi doveva darmi lezione) suonavano in un modo così standard e spento che mi facevano venire voglia di prendere lo strumento e metterlo tranquillamente da parte, quel breve assolo mi distrusse il cervello e mi fece capire che c'era un altro modo di suonare a cui evidentemente non avevo pensato.

 

preferisco il waits più folle e lo-fi ma in questi giorni di riascolti avevo gli occhi lucidi mentre girava small changes quindi recupererò tutto prima o poi (e riascolterò orphans e bad as me, che a questo giro non ho potuto).

 

cinque pezzi meno ovvi che descrivono il tom waits che preferisco:

 

- bad liver and a broken heart (in lowell)

- please wake me up

- gospel train/orchestra

- lucky day

- what's he building?

 

tra l'altro il signor waits è un chad assoluto, forse uno dei pochissimi esseri umani a poter indossare un fedora senza sembrare un demente.

 


  • 5

il mistico è soltanto la valvola di sfogo dei tuoi incubi peggiori oggi realizzati

 


#768 Mami_Tomoe

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Inviato 23 dicembre 2020 - 21:15

Secondo me Waits non ha mai sbracato, ha sempre mantenuto una  coerenza e una dignità artistica invidiabile. Bone Machine è il suo ultimo disco "geniale", poi è certamente calato e andato avanti anche di mestiere, ma la pagnotta l'ha sempre portata a casa.


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#769 Tom

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Inviato 23 dicembre 2020 - 21:39

Un pezzo rappresentativo "di mezzo" invece?

 

 

Rimanendo sui ritratti femminili Christmas Card from a Hooker in Minneapolis tra le sue cose piu' commoventi della fase jazzata.

E sempre per rimanere in campo atmosfera & commozione degli anni 80 citerei Yesterday is Here e Time.

Dei 90 November del sottovalutatissimo The Black Rider, un disco con dentro l'autunno e l'inverno.
 


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#770 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 23 dicembre 2020 - 21:49

 

Un pezzo rappresentativo "di mezzo" invece?

 

 

Rimanendo sui ritratti femminili Christmas Card from a Hooker in Minneapolis tra le sue cose piu' commoventi della fase jazzata.

 

 

 

 

Beh ma quel disco è 10/10, pesca facilitata la tua.

 

 

Tra le ballatone sgangherate mi viene in mente Innocent when you dream ad esempio.

Poi, di qualche anno prima, Muriel e Jersey girl (queste sempre ballatone ma non sgangherate, una raffinata e jazzata, l'altra pura e semplice)


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#771 starmelt

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Inviato 24 dicembre 2020 - 15:44

stavo rivedendo le apparizioni da Letterman, una meglio dell'altra ma non ho parole per Take One Last Look
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