Direi che i commenti sull'album (semmai volessimo farne ancora) possiamo farli qui, no?
magari se qualche mod potesse spostare le ultime pagine del topic "Radiohead" sarebbe ottimo
Inviato 12 maggio 2016 - 15:09
POPOLARE
Inviato 12 maggio 2016 - 15:32
Bel post ma non condivido il commento su King of Limbs, che non mi sembra un disco così "disimpegnato" ma anzi quasi più intimista e dolente di questo, in vari passaggi.
Inviato 12 maggio 2016 - 15:44
Bel post ma non condivido il commento su King of Limbs, che non mi sembra un disco così "disimpegnato" ma anzi quasi più intimista e dolente di questo, in vari passaggi.
ho in programma di riascoltarmelo, magari mi sono fatto prendere un po' dalla metafora . comunque intendevo piu' la scrittura del disco nel complesso che non il contenuto emozionale in se' (musicale e testuale). per esempio mi sembra una produzione volutamente tirata via, come a voler evitare un'eccessiva attenzione da parte del 'pubblico'. e in generale mi sembra molto piatto come suono, nonostante ci siano belle trovate (tipo il break di trombe in in bloom, che pero' e' molto piu' efficace nella versione in the basement per dire).
secondo se ci dedicavano un po' piu' tempo avrebbero potuto farne venire fuori una cosa piu' "tridimensionale", cosi' mi da l'idea di un disco in cui si guardano un po' l'ombelico (e capisco anche chi lo trova un po' troppo "yorkesco"). anche a livello di composizione, molti pezzi mi danno l'idea di essere quasi delle jam, piuttosto che brani con uno sviluppo vero e proprio. ma magari contano pure i gusti, e a me la 'freddezza' di KOTL non arriva. non sono neanche un fan the HTTT se puo' aiutare.
Inviato 12 maggio 2016 - 18:31
Dirò a breve la mia in apposita recensione (anche se l'intervento eccellente di markmus dice davvero tutto).
Inviato 12 maggio 2016 - 20:14
Burn The Witch
decisamente un grower.
quanto è vero! Ormai un classico, per me
Insomma, per me resta tra le "minori".
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 13 maggio 2016 - 09:59
Indecisissimo tra la sufficienza e la lieve bocciatura, dopo i primi pezzi ha un tonfo (/ronfo) non da poco. Mi viene da dire che TKOL aveva soluzioni un po' più interessanti, per quanto poi complessivamente sgonfietto.
"Burn the Witch" sarà pure un buon singolo ma spiegatemi cosa caspita c'entra con tutto il resto.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 13 maggio 2016 - 10:07
Io l'ho ascoltato diverse volte, e le prime impressioni erano molto positive. Sono passati tre giorni dall'ultimo ascolto e ora non ho già più voglia di rimetterlo su. Boh, è strano.... è sicuramente un disco suonato molto bene, apprezzo in particolare come Yorke usa la voce, apprezzo molto Burn the witch che considero un po' la Everything in its right place del 2016, ma le canzoni non mi entrano in testa in maniera convincente
Inviato 13 maggio 2016 - 10:26
Indecisissimo tra la sufficienza e la lieve bocciatura, dopo i primi pezzi ha un tonfo (/ronfo) non da poco. Mi viene da dire che TKOL aveva soluzioni un po' più interessanti, per quanto poi complessivamente sgonfietto.
"Burn the Witch" sarà pure un buon singolo ma spiegatemi cosa caspita c'entra con tutto il resto.
Per me è esattamente il contrario. Il meglio viene da "Ful Stop" in poi.
Inviato 13 maggio 2016 - 10:35
Burn The Witch
decisamente un grower.
quanto è vero! Ormai un classico, per me
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
Inviato 13 maggio 2016 - 10:42
Secondo me avete un ricordo di TKOL peggiore di quanto non fosse. Al momento dell'uscita c'era comprensibile sconforto per l'inferiorità rispetto a "In Rainbows" e ai precedenti, ma secondo me alla luce di questo rinnovato entusiasmo potreste pure rivalutarlo un minimo.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
Inviato 13 maggio 2016 - 11:00
Io sono dell'idea che alcuni debbano riascoltarselo proprio.
Inviato 13 maggio 2016 - 12:51
Inviato 13 maggio 2016 - 17:04
A me sembra questo il loro primo disco triste della loro carriera, tranne Desert Island Disk il resto è piuttosto preso male, e chi pensa "ma certo prima registravano da Ibiza all night long" dico già che non è così.
Nei dischi precedenti delle valvole di sfogo ci stavano a sedare il clima (Lucky, Motion Picture Soundtrack, Life in a Glasshouse) e in generale l'elemento rock aiutava assai mentre qua boh, Present Tense che è uno dei brani migliori viene pian piano fagocitata nel mood del disco e True Love Waits suonata così è di una tristezza immane, sembra di sfogliare l'album di famiglia di Thom Yorke.
Ha una fisionomia sonora fin troppo sottile e cristallina, quasi lapalissiana, che poi permetta o no di far coesistere pezzi kraut, ritmi jazzati, folk, e Penderecki è un altro paio di maniche.
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
Inviato 13 maggio 2016 - 21:44
a me non sta dispiacendo e condivido che le cose migliori ci sono da ful stop in poi.
present tense è semplicemente bellissima e, peraltro, mi ricorda tantissimo le colonne sonore italiane. disco che in generale definirei cinemtografico
Aurelio De Laurentiis ha lasciato la sede dove si stanno svolgendo i sorteggi dei calendari fermando uno sconosciuto che passava su un motorino dicendogli: "Portami via da questo posto". Ed è andato via come passeggero del motorino di uno sconosciuto
Inviato 14 maggio 2016 - 10:49
Dopo un pò di ascolti mi sto accorgendo di quant'è bella e rilassante Desert Island, in generale la sensazione è di estremo relax, depressione leggera
ma pur sempre depressione insistente.
www.crm-music.com
Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.
Inviato 14 maggio 2016 - 10:59
A me sembra questo il loro primo disco triste della loro carriera, tranne Desert Island Disk il resto è piuttosto preso male, e chi pensa "ma certo prima registravano da Ibiza all night long" dico già che non è così.
Nei dischi precedenti delle valvole di sfogo ci stavano a sedare il clima (Lucky, Motion Picture Soundtrack, Life in a Glasshouse) e in generale l'elemento rock aiutava assai mentre qua boh, Present Tense che è uno dei brani migliori viene pian piano fagocitata nel mood del disco e True Love Waits suonata così è di una tristezza immane, sembra di sfogliare l'album di famiglia di Thom Yorke.
Ha una fisionomia sonora fin troppo sottile e cristallina, quasi lapalissiana, che poi permetta o no di far coesistere pezzi kraut, ritmi jazzati, folk, e Penderecki è un altro paio di maniche.
Non si è capito se ti piaccia o meno
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
Inviato 14 maggio 2016 - 11:22
Condivido anche io che da "Ful Stop" in poi il disco entri nella fase più interessante. Ad ogni modo deve decantare a modo, all'inizio sembrava una massa quasi informe di buone idee, dopo molti ascolti le tracce stanno prendendo la loro personalità distinta. Ok, sembra quasi che stia parlando di un composto organico, ma in effetti è un disco che va oltre la somma delle sue parti, come non percepivo nei loro lavori da diverso tempo.
Concordo assolutamente su "Burn The Witch" come gran grower, deve tutto all'arrangiamento degli archi che è il vero protagonista. Si va proprio a sostituire alla melodia e nonostante ciò per me resta un singolo azzeccato.
Bestemmio se dico che in "The Numbers" ci sento anche qualcosa di Nick Drake?
Inviato 14 maggio 2016 - 11:26
Secondo me è costante, non vedo picchi o cadute clamorose (giusto un paio di brani che calano, per me), e mi viene più voglia di sentirlo per intero per calarmi in quell'atmosfera che non di cercare dei singoli brani perché irresistibili. Mi ricorda un po' l'ultimo dei Beach House per queste caratteristiche.
Inviato 14 maggio 2016 - 11:36
Sì, sono d'accordo, la mia considerazione iniziale non intendeva sminuire la prima parte del disco che comunque resta di alto livello. Per dire, "Decks Dark" è un gioiello. Forse "Desert Island Disk" è l'anello più debole del disco e va un po' a smorzare, in quel punto (a me piace eh).
Inviato 14 maggio 2016 - 12:32
Solve et coagula. Immagina che lo spirito di A great gig in the sky dei Pink Floyd si liberi dalle catene del proprio corpo, e si offra all'anima vagante di Nick Drake, creando un mulinello impazzito di e/staticità, che inizia a librarsi e a danzare come un fantasma che si rende conto di essere morto e quindi si sta per dissolvere, se non che dal centro del suo vortice appare il demone robotico di Ok Computer, un virus immondo che lo riporta alla mortalità, cristallizzando brandelli deformi di spleen catartico che zoppicano incerti nel deserto di ghiaccio islandese dei Sigur Ros, mentre di lato Morricone musica un duello d'oltretomba tra gli scheletri di due cowboy. Ghiaccio bollente, spleen tremante, comunicazione diretta con l'essenza di chi ascolta, da ascoltare rigorosamente con cuffie per percepirne tutte le sfumature.
Poi vabbè a chi non piacciono i Radiohead questo disco non cambierà una virgola, ci mancherebbe.
Inviato 14 maggio 2016 - 12:45
A me sembra questo il loro primo disco triste della loro carriera, tranne Desert Island Disk il resto è piuttosto preso male, e chi pensa "ma certo prima registravano da Ibiza all night long" dico già che non è così.
Nei dischi precedenti delle valvole di sfogo ci stavano a sedare il clima (Lucky, Motion Picture Soundtrack, Life in a Glasshouse) e in generale l'elemento rock aiutava assai mentre qua boh, Present Tense che è uno dei brani migliori viene pian piano fagocitata nel mood del disco e True Love Waits suonata così è di una tristezza immane, sembra di sfogliare l'album di famiglia di Thom Yorke.
Ha una fisionomia sonora fin troppo sottile e cristallina, quasi lapalissiana, che poi permetta o no di far coesistere pezzi kraut, ritmi jazzati, folk, e Penderecki è un altro paio di maniche.
Non si è capito se ti piaccia o meno
Da un certo punto di vista m'ha deluso, tutte le critiche da cane bagnato che Lassi e Soci rivolgono alla band ad esempio qui sul forum potrebbero aver senso stavolta.
Poi però se prendo ad esempio Identikit e penso a ciò che potevano essere i Bloc Party e invece no allora lì c'è poco da discutere, Daydreaming è uno dei brani che più m'hanno colpito in assoluto nell'esistenza, e The Present Tense è un grimaldello per ogni stato d'animo; su di esse hanno costruito un album piuttosto coerente ma senza quella voglia di pettinare il bimbo davanti a scuola elementare al suo primo giorno con tanto di lucidata alla guancia con il pollice impregnato di saliva come succedeva su In Rainbows e in certo senso anche in The Kings of Limbs.
The Numbers ha quel momento Neil Young vs Monsanto che è una roba gratuita a cui Yorke non s'è mai spinto prima d'oggi, anche Burn the Witch è piuttosto lapidaria in tal senso.
E' il loro miglior disco da Amnesiac, che un po' lo ricorda per una vulnerabilità che stavolta si fa maledettamente dolciastra, True Love Waits è inascoltabile.
Poi è inutile parlare della bravura della band, ormai lo sanno tutti che non sono mai banali nel registrare un disco.
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
Inviato 14 maggio 2016 - 13:04
Solve et coagula. Immagina che lo spirito di A great gig in the sky dei Pink Floyd si liberi dalle catene del proprio corpo, e si offra all'anima vagante di Nick Drake, creando un mulinello impazzito di e/staticità, che inizia a librarsi e a danzare come un fantasma che si rende conto di essere morto e quindi si sta per dissolvere, se non che dal centro del suo vortice appare il demone robotico di Ok Computer, un virus immondo che lo riporta alla mortalità, cristallizzando brandelli deformi di spleen catartico che zoppicano incerti nel deserto di ghiaccio islandese dei Sigur Ros, mentre di lato Morricone musica un duello d'oltretomba tra gli scheletri di due cowboy. Ghiaccio bollente, spleen tremante, comunicazione diretta con l'essenza di chi ascolta, da ascoltare rigorosamente con cuffie per percepirne tutte le sfumature.
Poi vabbè a chi non piacciono i Radiohead questo disco non cambierà una virgola, ci mancherebbe.
Commento decisamente migliore del disco stesso.
Inviato 14 maggio 2016 - 13:10
Io quando leggo "da ascoltare rigorosamente con cuffie per percepirne tutte le sfumature" metto subito mano alla pistola.
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
Inviato 14 maggio 2016 - 14:04
Io quando leggo "da ascoltare rigorosamente con cuffie per percepirne tutte le sfumature" metto subito mano alla pistola.
sei offtopic mister, torna alla sostanza sempre che quando leggi mister non ti vada il cervello in pappa
Inviato 14 maggio 2016 - 15:14
Che dire, pensavo peggio, moooooolto peggio. E invece mi sembra nettamente migliore di The King Of Limbs (che, mi scusino gli ammiratori, ho detestato come pochi altri dischi). Certo non l'ha l'immediatezza pop e la varietà di In Rainbows ma, nonostante gli ormai inevitabili miagolii di Yorke, non raggiunge nemmeno l'indolenza e gli stati depressivi di alcune cose di Amnesiac (il mio disinnamoramento nei loro confronti iniziò da lì).
Mi piace la sua atmosfera liquida e placida, dovuta ai tanti archi (davvero belli), è un disco sicuramente maturo ed elegante, piuttosto riconoscibile nella loro discografia. Ahimè però le melodie sono troppo dilatate e diluite, è come se manchino di tensione emotiva (eccezion fatta per il primo singolo e forse The Numbers), e disegnassero più suggestioni che canzoni vere e proprie, o comunque veramente incisive. Sinceramente non so quanto potrà durare nel mio lettore, vedremo.
Inviato 14 maggio 2016 - 15:42
Io quando leggo "da ascoltare rigorosamente con cuffie per percepirne tutte le sfumature" metto subito mano alla pistola.
Magari ci fossero le sfumature come dovrebbero esserci. A livello audiofilo è una ciofeca...compressione e clipping da omicidio (la prima traccia ha DR3).
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)
Inviato 14 maggio 2016 - 15:53
Va beh per questo discorso qui aspettiamo le versioni "fisiche". A proposito, si sa quando escono?
Inviato 14 maggio 2016 - 16:41
Va beh per questo discorso qui aspettiamo le versioni "fisiche". A proposito, si sa quando escono?
Parlavo di loudness war e del lossless 24bit, che è superiore al cd ma appunto ucciso in fase di mastering: il cd sarà anche peggio, essendo 16 bit. Anche il vinile avrà stesso mastering compresso, purtroppo. Ma non è una novità, i Radiohead non sono mai stati attenti a questo discorso.
"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)
"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)
"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)
Inviato 14 maggio 2016 - 17:48
Io sono dell'idea che alcuni debbano riascoltarselo proprio.
Inviato 14 maggio 2016 - 19:16
Non avevano nulla da dire, e infatti non lo dissero
Boh, pazzesco che dopo tutti questi anni, e dopo che il disco precedente sembrava aver svelato i loro limiti una volta per tutte, la gente sia tornata a cascarci in questa maniera.
Ma s'era già capito che sarebbe andata a schifio quando è uscita "Burn the Witch", tutti a spellarsi le mani per chissà quale arrangiamento inusuale, poi la ascoltavi e... cioè ma davvero non vi siete mai imbattuti in un ostinato d'archi in vita vostra?
Per il resto c'è poco da dire, è un disco che potrebbe essere preso come esempio per spiegare l'espressione "pilota automatico" in campo artistico. La pigrizia, il pressappochismo, la mancanza di coraggio, l'apatia di non accorgersi neanche di tale mancanza.
Stefano
Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!
Inviato 14 maggio 2016 - 19:18
Va beh per questo discorso qui aspettiamo le versioni "fisiche". A proposito, si sa quando escono?
Parlavo di loudness war e del lossless 24bit, che è superiore al cd ma appunto ucciso in fase di mastering: il cd sarà anche peggio, essendo 16 bit. Anche il vinile avrà stesso mastering compresso, purtroppo. Ma non è una novità, i Radiohead non sono mai stati attenti a questo discorso.
Va beh parlavo di copie fisiche onde poterlo ascoltare almeno su un impianto degno (almeno nel mio caso è così, dato che i download li ascolto su pc ed i cd/vinili sull'impianto), per ora sospendo il giudizio anche se non mi è sembrato così inascoltabile.
Io sono dell'idea che alcuni debbano riascoltarselo proprio.
E c'hai ragione! L'ho appena risentito e mi rimangio quanto ho detto prima: è un gran disco, ed è incredibile quanto cresca dopo ogni ascolto
Bravo figliuolo, secondo me il lato B in particolare (da Lotus Flower a Separator, in sostanza) è piuttosto clamoroso e mi sorprendo che venga schifato così tanto.
Inviato 15 maggio 2016 - 08:20
Va beh per questo discorso qui aspettiamo le versioni "fisiche". A proposito, si sa quando escono?
Parlavo di loudness war e del lossless 24bit, che è superiore al cd ma appunto ucciso in fase di mastering: il cd sarà anche peggio, essendo 16 bit. Anche il vinile avrà stesso mastering compresso, purtroppo. Ma non è una novità, i Radiohead non sono mai stati attenti a questo discorso.
Va beh parlavo di copie fisiche onde poterlo ascoltare almeno su un impianto degno (almeno nel mio caso è così, dato che i download li ascolto su pc ed i cd/vinili sull'impianto), per ora sospendo il giudizio anche se non mi è sembrato così inascoltabile.
Io sono dell'idea che alcuni debbano riascoltarselo proprio.
E c'hai ragione! L'ho appena risentito e mi rimangio quanto ho detto prima: è un gran disco, ed è incredibile quanto cresca dopo ogni ascolto
Bravo figliuolo, secondo me il lato B in particolare (da Lotus Flower a Separator, in sostanza) è piuttosto clamoroso e mi sorprendo che venga schifato così tanto.
Inviato 15 maggio 2016 - 08:23
"da ascoltare con le cuffie" + "cresce con gli ascolti"
in una sola pagina!
Inviato 15 maggio 2016 - 08:36
Io l'ho ascoltato diverse volte, e le prime impressioni erano molto positive. Sono passati tre giorni dall'ultimo ascolto e ora non ho già più voglia di rimetterlo su. Boh, è strano.... è sicuramente un disco suonato molto bene, apprezzo in particolare come Yorke usa la voce, apprezzo molto Burn the witch che considero un po' la Everything in its right place del 2016, ma le canzoni non mi entrano in testa in maniera convincente
Inviato 15 maggio 2016 - 16:43
Ho ascoltato al momento "Burn The Witch" che non riesco a considerare, avendola dovuta ascoltare tre volte senza provare nulla, ma soprattutto senza capire come mai riuscisse a risultare così evanescente pur rimandando a certi Arcade Fire, quelli del 2010. Poi ho ascoltato tre volte anche "Daydreaming" e mi pare la "solita" recente lagna yorkeana su base (scaduta) in stile primo Four Tet. Melodia non pervenuta: cioè è tipo Yorke che miagola qualcosa mentre si lava i piedi o altro. Il disco a questo punto si preannuncia gustosissimo. E pensare che nella primavera del 1997 durante la prenotazione di "Ok Computer" fui costretto a canticchiare con sommo "onore" "Paranoid Android" al negoziante di dischi, il quale mi pregò di farlo dicendo di averli già sentiti nominare ma di non ricordare alcuna canzone. All'epoca erano una delle mie band preferite. Tutto questo grande e viscerale amore fino al 2003. Poi li ho persi emotivamente. Insomma, sono scappati dal mio cuore. E a quanto pare continuano a fuggire via.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 15 maggio 2016 - 17:10
Poi ho ascoltato tre volte anche "Daydreaming" e mi pare la solita lagna yorkeana su base scaduta in stile primo Four Tet. Melodia non pervenuta, cioè è tipo Yorke che miagola qualcosa mentre si lava i piedi o cose così.
D'accordo con il canovaccio Hebdeniano stile You Were There With Me che però non è basilare nel brano, ma nessuna melodia no! Come è possibile? Prova a immaginare All i Need degli Air rallentata.
Burn the Witch casomai è vicino a Owen Pallett solista, io non ricordo un massiccio uso di orchestrazione così predominante negli Arcade Fire.
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
Inviato 15 maggio 2016 - 19:38
L'album non l'ho ancora ascoltato (prima o poi lo farò di certo, ma al momento non ne ho troppa voglia), non capisco però francamente il clamore che si è creato intorno ai due singoli. "Burn the Witch", per la verità, mi piace pure abbastanza, mi sembrano eccessive però tutte queste lodi per l'utilizzo degli archi... Per carità, belli sono belli, ma da come ne parlate (e ne parlano) pare si tratti di una scelta stilistica epocale, come se nessun altro gruppo rock prima di loro li avesse mai utilizzati "Daydreaming" invece per me è un grosso mah, tra i due poli opposti ("tra le migliori canzoni che i Radiohead abbiano mai composto" e "lagna con una melodia inesistente") mi schiero senza esitazione coi secondi.
Inviato 15 maggio 2016 - 22:31
Per carità, belli sono belli, ma da come ne parlate (e ne parlano) pare si tratti di una scelta stilistica epocale, come se nessun altro gruppo rock prima di loro li avesse mai utilizzati
Ma chi l'avrebbe scritta 'sta cosa?
tra i due poli opposti ("tra le migliori canzoni che i Radiohead abbiano mai composto" e "lagna con una melodia inesistente") mi schiero senza esitazione coi secondi.
Sembra che non ci possano essere mezze misure, a me pare sia mediamente piaciuto a molti, a qualcuno no e ad altri non piace per principio (cazzo commenti a fare se ti fanno cagare a prescindere?*), schierarsi non ha proprio senso, certo che parlare di assenza di melodia ci vuole coraggio, forse dovreste ascoltarlo con le miracolose cuffie di cui ha parlato qualcuno
*Quest'ultimo commento non era per te kerz
Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..
non vorrei sembrare pedante
Inviato 16 maggio 2016 - 09:03
Per carità, belli sono belli, ma da come ne parlate (e ne parlano) pare si tratti di una scelta stilistica epocale, come se nessun altro gruppo rock prima di loro li avesse mai utilizzati
Ma chi l'avrebbe scritta 'sta cosa?
tra i due poli opposti ("tra le migliori canzoni che i Radiohead abbiano mai composto" e "lagna con una melodia inesistente") mi schiero senza esitazione coi secondi.
Sembra che non ci possano essere mezze misure, a me pare sia mediamente piaciuto a molti, a qualcuno no e ad altri non piace per principio (cazzo commenti a fare se ti fanno cagare a prescindere?*), schierarsi non ha proprio senso, certo che parlare di assenza di melodia ci vuole coraggio, forse dovreste ascoltarlo con le miracolose cuffie di cui ha parlato qualcuno
*Quest'ultimo commento non era per te kerz
Anche mia zia che canta sotto la doccia intona una melodia. Per assenza intendo qualcosa di importante. Ovviamente è tutto un grosso de gustibus soprattutto quando si parla di melodie. Tra i piacenti il non piacere per principio da annoverare tra le immediate contromisure critiche m'era proprio sfuggito. No, per quanto mi riguarda vorrei tanto che tornassero a emozionarmi. Tutto il resto lo lascio a voi o chi ne ha voglia.
Poi ho ascoltato tre volte anche "Daydreaming" e mi pare la solita lagna yorkeana su base scaduta in stile primo Four Tet. Melodia non pervenuta, cioè è tipo Yorke che miagola qualcosa mentre si lava i piedi o cose così.
D'accordo con il canovaccio Hebdeniano stile You Were There With Me che però non è basilare nel brano, ma nessuna melodia no! Come è possibile? Prova a immaginare All i Need degli Air rallentata.
Burn the Witch casomai è vicino a Owen Pallett solista, io non ricordo un massiccio uso di orchestrazione così predominante negli Arcade Fire.
Mica devono proprio essere uguali spiaccicati agli Arcade Fire del 2010? Rimandano in buona parte a loro, per me almeno in quel brano. "All I Need" degli Air? Vorrei tanto tornare anch'io nel 1998. Purtroppo non è possibile.
"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)
"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)
La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).
Inviato 16 maggio 2016 - 16:34
"Dovete vedere noi, perché la televisione non vi fo' far crescere quando fa le sue trasmissioni, ve vo' tene boni; la televisione non ve vo' fa capire, ve vo' addormentà. Questa trasmissione discute e vi fa discutere dei vostri problemi, perché vedete - guardate che bell'abito che c'ho, ho una casa al mare - HO mi guardate o io me ne vado, ma me dovete guardà in tanti e vi dovete sentire il dovere IL DOVERE, perchè io a causa VOSTRA c'ho rimesso MILIARDI per divve aaverità."
Inviato 16 maggio 2016 - 20:06
condivisibile quello che dice volonta' maggiordomo, in particolare riguardo alla non artificiosita' dei radiohead, che secondo me (e come notato anche da un altro paio di utenti qui nel thread) e' il loro punto di forza rispetto a tante altre cose altrettanto valide ma che restano meno "di pancia".
io l'ultimo di pallett l'ho amato molto, tant'e' che mi ha scaturito una rarissima recensione onlain (ho appena scoperto un refuso, non volevo dire tappetti elettronici!). penso pero' che a livello di suono i radiohead gli siano ancora superiori, a giocare con le orchestre e'quasimagiajonny deve aver imparato con gli studi o sulle colonne sonore, e mi sembra che timbricamente ottenga molto di piu' rispetto a owen (che comunque e' sempre molto bravo con gli arrangiamenti). o forse e' merito di questo hugh brunt e della london contemporary orchestra, chissa'. anche perche' pure pallett ha studiato e fatto qualche colonna sonora. non lo so, mi sono confuso.
Inviato 16 maggio 2016 - 21:15
Mi sta salendo con gli ascolti; ha i suoi ottimi momenti, anche se chiaramente i fasti del 97-01 sono inavvicinabili.
Certo i Radiohead non sono più ottimi melodisti e neppure sperimentali o al passo coi tempi, ma come costruttori di atmosfere se la cavano egregiamente.
Inviato 16 maggio 2016 - 22:59
condivisibile quello che dice volonta' maggiordomo, in particolare riguardo alla non artificiosita' dei radiohead, che secondo me (e come notato anche da un altro paio di utenti qui nel thread) e' il loro punto di forza rispetto a tante altre cose altrettanto valide ma che restano meno "di pancia".
io l'ultimo di pallett l'ho amato molto, tant'e' che mi ha scaturito una rarissima recensione onlain (ho appena scoperto un refuso, non volevo dire tappetti elettronici!). penso pero' che a livello di suono i radiohead gli siano ancora superiori, a giocare con le orchestre e'quasimagiajonny deve aver imparato con gli studi o sulle colonne sonore, e mi sembra che timbricamente ottenga molto di piu' rispetto a owen (che comunque e' sempre molto bravo con gli arrangiamenti). o forse e' merito di questo hugh brunt e della london contemporary orchestra, chissa'. anche perche' pure pallett ha studiato e fatto qualche colonna sonora. non lo so, mi sono confuso.
a me sembra che gli arrangiamenti siano orchestrali ma non troppo, nel senso che ci sento diversi synth poco invadenti e il suono degli archi veri e propri (ma anche del piano) è anch'esso spesso modificato in "postproduzione"
Inviato 16 maggio 2016 - 23:22
Anche se con contenuti musicali ovviamente diversi, il minimalismo, il substrato acustico/elettronico e la malinconia latente e indolente mi ricorda un po' il disco solista di Damon Albarn uscito qualche anno fa.
Non mi convince molto la sequenza di alcuni brani, effettivamente la prima metà è troppo "statica": forse avrebbero potuto cercare di alternare un po' di più le canzoni in base al loro mood, ma immagino che sia stata una scelta consapevole.
L'inizio con "Burn The Witch" e la chiusura con "True Love Waits" (versione stupenda, per me migliore dell'"originale") invece sono perfetti.
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