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Bispensiero, Fanta-/anti-Scientismo Paranoide, Fact-Checking E Biases


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176 replies to this topic

#101 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 16 luglio 2017 - 20:24

Nel frattempo, altrove (commenti fb a Mentana)

Questi No vax esistono solo nella mente malata dei pro vax, funzionale al loro terrorismo psicologico per annientare qualsiasi forma si critica a chi ha interessi inconfessabili per portare avanti questa forma di coercizione neo nazista.

  • 1

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#102 Twin アメ

    pendolare pre post attilio lombardo

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Inviato 16 luglio 2017 - 20:52

 

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Segnalato alla psicomoderazione :)
Mi sa hai sbagliato topic

 

 

Ma l'ho trovato condiviso da non so chi dalla pagina di Bispensiero :(


  • 0

“Era un animale difficile da decifrare, il gigante di Makarska, con quella faccia da serial killer e i piedi in grado di inventare un calcio troppo tecnico per essere stato partorito da un corpo così arrogante." (Marco Gaetani  - UU)

 


#103 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 16 luglio 2017 - 21:31

 

Nel frattempo, altrove (commenti fb a Mentana)

 

 

Questi No vax esistono solo nella mente malata dei pro vax, funzionale al loro terrorismo psicologico per annientare qualsiasi forma si critica a chi ha interessi inconfessabili per portare avanti questa forma di coercizione neo nazista.

 

 

20031579_1614029188628579_30869099585940


  • 0

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#104 Stephen

    Wannabe the Night Meister

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Inviato 16 luglio 2017 - 23:22

 

 

Ma l'ho trovato condiviso da non so chi dalla pagina di Bispensiero :(

 

 

 

Qui mi sa che il nostro caro, criptico Elle si riferiva proprio a Orwell, quindi bispensiero nel senso: pensiero a cazzo di cane. Comunque hai fatto bene, e mi dai soprattutto lo spunto per il meme definitivo, che è - mi dispiace tanto, mia dolce psicomoderazione - anche un po' - poco, d'accordo - in topic:

 

20017524_832254926939609_278016818153997

 

Che è poi, all'atto pratico, quello che mi interessa della questione: che cosa significa il fact-checking? In che discorso più ampio si inserisce? Cos'ha, se ha qualcosa, di diverso dalla vecchia critica delle fonti? Come utilizzarlo? Intanto continuo a ridere.


  • 0

E un passo di quella danza era costituito dal tocco più leggero che si potesse immaginare sull'interruttore, quel tanto che bastava a cambiare...

... adesso

e la sua voce il grido di un uccello

sconosciuto,

3Jane che rispondeva con una canzone, tre

note, alte e pure.

Un vero nome.


#105 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 02 dicembre 2017 - 13:19

Ok, recuperato solo ora un "essay" che forse girava anche fra le vostre bacheche.

È un po' off-topic, ma ce lo facciamo stare invece che lasciarlo in #yolo.

 

SOMETHING IS WRONG ON THE INTERNET https://medium.com/@...et-c39c471271d2

 

Qui non si tratta proprio e soltanto dell'old man [who] yells at a cloud. L'autore nota come youtube stia sostituendo la televisione come sostituto delle fiabe per i bambini, con problemi (ma qui si può dire: problematiche) nuovi.

In particolare, c'è un insieme di retroazioni "positive" per cui bot e umani diventano sempre più fruitori e produttori di materiale sempre più strano. Buona parte della produzione dei contenuti è automatizzata (rip-off, montaggi, librerie di personaggi 3D, movimenti e formati, invenzione dei titoli per aggregazione di parole-chiave), come lo è parte delle visualizzazioni e dei commenti; a fianco, la popolarità che agenti quasi inermi (i bambini) e attivi ma non senzienti (i bot) conferiscono a questi contenuti, porta anche gli attori umani a riproporre pattern insensati di origine stocastica/oscura, il tutto condito dalla presenza di troll, parodie, satire.

YouTube, anche a seguito di quest'esposizione(?) ha fatto un po' di pulizia, ma il testo descrive bene i video che erano linkati e suggerisce ripetutamente che il peggio non è quello.

Paventa poi diversi aspetti della diluizione di responsabilità data dall'accoppiata capitalismo+imprevisti degli algoritmi, è insomma un articolo preoccupato e di denuncia, non precisissimo ma che se avete occhio apre a molti spunti che vorrei veder sviluppati qui, anche qualora fossero un po' off-topic, come anticipavo.

 

Buona lettura, non lasciatemi solo :


  • 5

A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#106 100000

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Inviato 02 dicembre 2017 - 13:51

Mo me lo leggo, perché la storia la sapevo ma l'argomento mi interessa molto.

La deriva algoritmica è forse la cosa che mi sembra più ovviamente ridicola/assurda/dannosa di tutta l'internet*, ma pare che interpretare i dati non sia ancora alla portata di tutte le intelligenze (artificiali).

 

*che poi si ripercuote in modi diversi e più o meno accelera(zionis)ti, e secondo me qui si potrebbe parlare di tutta la nostra società o quantomeno quella del marketing/spettacolo** quindi tutta.

 

**ovviamente in questa categoria metto anche la politica


  • 0

#107 pooneil

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Inviato 02 dicembre 2017 - 15:30

È un fenomeno che mi interessa, non solo per quanto riguarda il tema dell'articolo, ma la cui trattazione esaustiva penso che sia appannaggio di un centinaio di persone al mondo.

Al momento mi alterno tra una critica ai meccanismi capitalistici che creano queste storture alla consapevolezza dell'esistenza di meccanismi di difesa, sicuramente non immediati, sicuramente non banali, che si possono implementare con efficacia.

Sulla volontà di implementarli o meno si potrebbe discutere a sua volta però.

 

p.s. l'altro giorno ho scrollato un articolo che riportava una ricerca volta a dimostrare che la maggior parte dei commenti pro abolizione della net neutrality fossero stati generati da dei bot. 


  • 1

#108 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 02 dicembre 2017 - 17:10

p.s. l'altro giorno ho scrollato un articolo che riportava una ricerca volta a dimostrare che la maggior parte dei commenti pro abolizione della net neutrality fossero stati generati da dei bot. 

[piersa] si certo, cotninuate pure a preoccuparvi dei bot e di Trump e autoassolvetevi, tout se tient [/piersa]

 

 

Comunque se la trattazione esaustiva è appannaggio di pochi, proviamo comunque a presentarci delle linee di fuga per magari stanare alcune di queste fonti potenzialmente molto interessanti. Ri-scorro velocemente l'articolo e provo a ricordare alcuni punti.

 

-[combo of people and things trying to] systematically frighten, traumatise, and abuse children, automatically and at scale e ripenso al valore delle fiabe, dell'intrattenimento infantile (e non), delle caratteristiche formali più o meno profonde delle "storie" che ci scambiamo

 

-Surprise Eggs videos depict, often at excruciating length, the process of unwrapping Kinder and other egg toys. That’s it, but kids are captivated by them. There are thousands and thousands of these videos and thousands and thousands, if not millions, of children watching them. come per mille altre cose, la facilità [sistemica da un lato, tecnologica dall'altro] con cui si può imbambolare il cervello o il corpo in uno schema che dà piacere e basta

 

-Lo spostamento di responsabilità ma pure quello di affezione uomo>medium, quanto è reale, quanto è grave

 

-one of the traditional roles of branded content is that it is a trusted source [...] can be trusted as such errori e fake news o altri flaws/bias degli oligopoli col brand (e scusate le parole inglesi ma tutte le fonti son così e non sono ancora Lucrezio)

 

-l'uncanny e la capacità anche e precedentemente umana di imitare nuovi pattern

 

-tornando a due punti sopra, la riproduzione automatica e magari involontaria di logiche di potere, stereotipi etc di cui non ci rendiamo conto, o che pensiamo di eliminare proprio grazie ad algoritmi che, vuoi intrinsecamente, vuoi per l'ambiente in cui interagiscono, fanno male

 

-....

 

....


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il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#109 pooneil

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Inviato 02 dicembre 2017 - 17:21

tornando a due punti sopra, la riproduzione automatica e magari involontaria di logiche di potere, stereotipi etc di cui non ci rendiamo conto, o che pensiamo di eliminare proprio grazie ad algoritmi che, vuoi intrinsecamente, vuoi per l'ambiente in cui interagiscono, fanno male

 

questo direi che è un tema molto discusso, quindi direi che il problema relativo è in fase di superamento/superabile.

 

gli altri punti di carattere più psicologico sono proprio oltre alle mie capacità anche solo di comprensione

 

ad ogni modo però pensavo l'altro giorno come tutti gli articoli che leggo/leggiamo al riguardo sono di matrice occidentale, chissà qual è la discussione al riguardo in Cina, non a livello di ggente ovviamente ma quali direttive stia seguendo l'elite.

o chissà lo stato dell'arte tecnologico dei RUSSI per quanto riguarda l'intelligenza artificiale


  • 0

#110 Reynard

    No OGM

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Inviato 02 dicembre 2017 - 20:34

 

-tornando a due punti sopra, la riproduzione automatica e magari involontaria di logiche di potere, stereotipi etc di cui non ci rendiamo conto, o che pensiamo di eliminare proprio grazie ad algoritmi che, vuoi intrinsecamente, vuoi per l'ambiente in cui interagiscono, fanno male

 

 

Quest'ultimo punto viene ad incrociare una ricerca che ho fatto qualche tempo fa, su temi simili; ed una cosa che ho notato è come la letteratura specializzata tenda a vedere i bias o solo dal lato della macchina o solo dal lato dell'utente. Ci sono ad esempio studi sul confirmation bias nella lettura di notizie politiche che non tengono conto del possibile effetto selettivo degli algoritmi di ricerca (o che tagliano corto e danno direttamente alle persone studiate delle fonti predefinite, allontanandosi quindi di molto dalla situazione reale di fruizione), e articoli che discutono di questo carattere selettivo dando implicitamente per scontato un utente ideale che non ha bias cognitivi di sorta.


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#111 Marguati

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Inviato 04 dicembre 2017 - 16:12

Ok, recuperato solo ora un "essay" che forse girava anche fra le vostre bacheche.
È un po' off-topic, ma ce lo facciamo stare invece che lasciarlo in #yolo.
 
SOMETHING IS WRONG ON THE INTERNET https://medium.com/@...et-c39c471271d2


Succede anche con Spotify, c'e' gente che campa generando canzoni su qualsiasi tema possible o infinite variazioni di Happy Birthday (cambiando il nome del festeggiato, etc). Ci sono i ragazzini che fanno soldi creando meme #sorelatable.

C'e' poco da dire, questa gente e' riuscita ad hackerare Youtube/Spotify e il suo sistema di pagamenti. Qui spero sia chiaro che uso 'hackerare' non nel senso che gli potrebbe dare un giornalista di repubblica, ma nel senso di 'comprendere un sistema complesso sufficientemente in profondita' da poter usare il suo funzionamento a proprio vantaggio'. -WarGames, +blueboxes

Si tratta di un exploit anche sofisticato, se ci si pensa:

  • c'e' la componente sociale: una generazione di genitori che non hanno strumenti per disciplinare i loro bambini si ritrovano con milioni di bambini che rompono il cazzo a loro e al prossimo. Non potendoli disciplinare vengono allora anestetizzati dai genitori dandogli in mano uno schermo da fissare (le naturali fasi dello sviluppo del cervello fanno il resto). Qualcuno si e' reso conto che si trattava di un'audience vastissima.
  • c'e' la componente economica: Youtube, Spotify etc non pagano un cazzo ai produttori tramite ads, a meno che non parliamo di numeri grandissimi. Siccome gli adulti hanno generalmente preferenze specifiche e gusti piu' o meno sofisticati, e' difficile fare grandi numeri in termini di audience rivolgendosi a loro, in quanto questa e' naturalmente frammentaria, compartimentalizzata in una miriade di categorie gia' sovrapopolate. Diverso e' il caso per i bambini: come sappiamo tutti, purche' contenesse almeno un elemento interessante, ci saremmo guardati anche la merda che fumava. Producendo contenuti per bambini si puo' accedere a quell'audience vastissima, rendendo Youtube profittevole per il creatore di contenuti.
  • c'e' la componente tecnologica: Per catturare e trattenere stabilmente tutta questa audience di bambini senza essere la Disney occorre una quantita' di materiale smodata. Un gruppo troppo grande di creatori di contenuti dovrebbe suddividere i guadagni tra troppe persone, cosa che renderebbe il tutto di nuovo improfittevole. L'alternativa ora disponibile (ed economica) e' quindi di generare quei contenuti automaticamente, dal soggetto al dialogo, dalla musica alle animazioni. Questo permette una produzione di contenuti che riesca a fare fronte al loro consumo compulsivo.

Se chiedete a me, onestamente vorrei essere io ad averci pensato per primo ed essere quello che ora fa soldi in questa maniera.


  • 7

#112 100000

    Enciclopedista

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Inviato 04 dicembre 2017 - 17:40

Finalmente letto tutto.
 

 
Marguati poi dice bene, ma guardando la cosa solo dal lato utente che hackera e fa i soldi e bene/male.
Però ci sono altri punti, fra cui:

-Lo spostamento di responsabilità ma pure quello di affezione uomo>medium, quanto è reale, quanto è grave

1) la deresponsabilizzazione su più livelli di:
1a) i genitori (per primi, in questo caso specifico)
1b) il sistema (YouTube in questo caso) - questo è l'aspetto più interessante, perché poi ci sono persone a capo di queste aziende che influsicono sul nostro mondo e non si può accettare incondizionatamente un algoritmo (scritto da un essere umano (forse (scherzo))) come proprio dio, ingiudicabile e onnipotente, al quale prostrarsi o al massimo chiedere qualche concessione (elimina quel video brutto)
1c) per ultimi (di gran lunga), gli hacker di Marguati che ok fanno i soldi exploitando il sistema (cool) ma ovviamente non pensano/se ne fregano delle conseguenze delle loro azioni
 
2) il fatto/problema principale (come rimarca anche nell'articolo, specie in fondo, per chi ci è arrivato) non è tanto questo specifico dei bambini traumatizzati, quando le chiavi in mano ai bot/hacker russi/algoritmi che non si limitano a proporci qualcosa di diverso/sbagliato ma influenzano il mondo in una catena di feedback che poi tocca la nostra realtà e non solo i suggerimenti dei video di YouTube. Sarà banale ma citare Trump in questo caso mi sembra d'obbligo. O giornali/politici che inseguono trend generati da loop incomprensibili e sempre più distanti da una qualche realtà non numerica. Qui sto sfociando nell'old man di cui sopra, ma credo che l'impatto della logica turbocapitalista automatizzata ai tempi di internet (non so come chiamarla, un "chi segna regna" automatically rewarded?) non sia ancora stata minimamente compreso, ma sta già mangiandosi tutto e tutti, prima che si inizi anche solo a pensare a un qualche tipo di approccio/regolamentazione possibile. Non vado oltre perché poi esagero.
 

-Surprise Eggs videos depict, often at excruciating length, the process of unwrapping Kinder and other egg toys. That’s it, but kids are captivated by them. There are thousands and thousands of these videos and thousands and thousands, if not millions, of children watching them. come per mille altre cose, la facilità [sistemica da un lato, tecnologica dall'altro] con cui si può imbambolare il cervello o il corpo in uno schema che dà piacere e basta

3) Questo è Infinite Jest. Potremmo parlarne, ma direi che non è il luogo.


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#113 Reynard

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Inviato 04 dicembre 2017 - 20:17

Marguati, visto che ci siamo volevo chiederti una cosa.

Tempo fa avevi postato da qualche parte un sistema che mostrava in forma grafica le connessioni tra siti. Non mi ricordo però né come si chiamava né come funzionava esattamente. Riusciresti a ritrovarlo?


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#114 Marguati

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Inviato 04 dicembre 2017 - 20:56

Devi essere più specifico, di che tipo di mappa stiamo parlando? Sennò cerca tra i miei post, ora non mi viene in mente niente
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#115 Marguati

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Inviato 04 dicembre 2017 - 21:03


Siamo veramente sicuri che sia una buona idea dare a Google il mandato di decidere quali contenuti siano ok e quali no? Parlo dei contenuti legali, come lo erano quelli di cui si parlava nell'articolo postato da LFT. No perché è sempre questa l'idea di fondo quando si parla di responsabilità di Google&co, che sono dei meri enabler (scusate l'inglesismo ma non trovo un corrispondente italiano)
  • 0

#116 bELLE ELLEish

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Inviato 04 dicembre 2017 - 21:56

Due cosine:
per gli inglesismi facciamo che non si deve scusare più nessuno, se non sbaglio già in apertura ci andavamo giù pesante dopo che dick laurent aveva criticato "bias";
sulla domanda retorica la risposta è "no, non siamo sicuri", direi che già l'autore dell'articolo fosse insicuro a riguardo e questa è una forma del dilemma di base del topic.
Spoiler

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#117 100000

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Inviato 05 dicembre 2017 - 08:54

@Marguati: ovviamente no, e non l'ho neanche mai suggerito.

 

Sul discorso responsabilizzazione, il secondo é palesemente il punto piú importante, perché sistemico, perché influisce sulla vita quotidiana/sociale/politica di chiunque, ma anche il piú difficile da gestire. Ne parliamo/accenniamo proprio perché mi sembra che nessuno abbia una soluzione facile, ma allo stesso tempo mi sembra evidente come cosí non funzioni proprio bene bene.

 

Gli altri due punti sono relativamente piú facili:

1a) qui è veramente solo pigrizia mentale: dico la cazzata, ma anche pre-internet il bambino lo mettevi davanti alla cassetta Disney, non davanti alla tv col telecomando in mano (in questo caso poi il telecomando sarebbe in mano alla televisione)

1c) per quanto in qualche modo quello di evidenziare le falle del sistema sia anche un servizio che apprezzo/ha un certo fascino (e come dici si viene ripagati profumatamente per questo), la dissociazione dalle conseguenze delle proprie azioni è una cosa che dopo i 20 anni si fa un po' fatica a difendere. Chiaro che non é cosí facile neanche qui, perché arrivare a comprendere la portata delle conseguenze al giorno d'oggi è sempre piú difficile, ma in questo caso non mi sembra il caso di andare molto oltre.


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#118 Marguati

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Inviato 05 dicembre 2017 - 11:03

Allora non riesco ad interpretare il tuo post. Cosa intendi quindi per responsabilizzazione? In genere quando si dà responsabilità di qualcosa a qualcuno gli si dà un obiettivo e un certo grado di autonomia nel raggiungerlo. Se non stai suggerendo di dare a Google&co l'obiettivo di proteggerci dagli effetti di certi contenuti e quindi di dargli autonomia nel fare ciò, cosa stai suggerendo? Un ente esterno? O forse volevi usare un'altra parola?

Perché il problema di un ente esterno è che vuoi combattere un effetto agendo sull'effetto stesso, ma da che mondo è mondo per inibire un effetto devi agire sulla causa - sennò sei come lo Zimbabwe che per combattere l'inflazione la dichiara illegale. Di cause ne ho sottolineate tre sopra, sociale, economica e tecnologica; ce ne saranno sicuramente altre. Su quale vuoi agire?
  • 0

#119 100000

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Inviato 05 dicembre 2017 - 11:41

Scusa, ho dimenticato un "de" nel secondo post.
Nel primo, mi limitavo a evidenziare i vari livelli di "deresponsabilizzazione" in quanto problemi piú o meno disgiunti.

In particolare trovo deleterio l'accettare un algoritmo come un nuovo dio che "è cosí e nessuno ci puó fare niente". Rimane che io non sto suggerendo niente (infatti mi sono sbilanciato solo sugli altri due punti), perché non saprei come agire né come risolvere la cosa, evidentemente strutturale e cosí pervasiva da essere data per scontata piú o meno a qualunque livello.

 

Se proprio devo sparare qualcosa di piú preciso (ma smentiscimi pure), ritengo che alla fine il problema non sia tanto l'algoritmo in sè o questo caso specifico, quanto il livello di potere concesso ai big 5 (in particolare mi verrebbe da dire Google/Facebook/Amazon), un oligopolio con un'influenza sul mondo mai vista prima. Ancora: non sto dicendo di bombardare Google e non ho proposte concrete.


  • 1

#120 Reynard

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Inviato 05 dicembre 2017 - 18:29

Devi essere più specifico, di che tipo di mappa stiamo parlando? Sennò cerca tra i miei post, ora non mi viene in mente niente

 

Come dicevo, il funzionamento esatto non riesco a ricordarlo. Quel che ricordo: rappresentati i siti come punti, ne mostrava le connessioni (distinguendo con colori diversi il linkare e il venire linkati), rendendo evidente in modo immediato quali siti fossero dei nodi importanti della rete, quali più marginali, e soprattutto (sempre se ricordo bene) mostrando come ci fossero gruppi di siti autoreferenziali, che si citano e si linkano a vicenda.

Ho provato a cercare tra i tuoi post ma non sono riuscito a trovarlo. 


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#121 Marguati

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Inviato 05 dicembre 2017 - 18:54

Secondo me stai parlando di una mappa di account Twitter che parlavano di questioni mediorientali, nei quali si vedevano vari cluster tipo quello attorno Haaretz etc. Dopo guardo

EDIT: ecco, già trovato mappa degli hashtag relativi a Israele-Palestina
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#122 Reynard

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Inviato 05 dicembre 2017 - 19:47

Si, quello, grazie.


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#123 Greed

    round control to major troll

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Inviato 07 dicembre 2017 - 12:35

Letto anche io l'articolo sui video-weird per i bambini: però quelli che dalla descrizione sembrano i peggiori ora sono stati rimossi. Come dice 100000 (non ricordo mai quanti zeri hai) c'è una continuità con quando i bambini venivano piazzati davanti ad una tv/cassetta. E senza fare analisi, non penso proprio che tutti i cartoni o programmi indirizzati ai bambini siano altamente educativi: fuori dai denti, in vari programmi che vedeva mia cugina (ora teenager) vedevo una rappresentazione subdola e falsata dei rapporti dei giovanissimi con i giovanissimi, e con loro stessi. 

Una grossa differenza con questi nuovi contenuti è questa: come mostra l'articolo possono essere "generati". C'è un grado di controllo minore perché sono prodotti che sfruttano il sistema-youtube per fare tons of visualizzazioni, e c'è un grado di controllo minore forse per la dose di anarchia di questo sistema: avessi conoscenze informatiche potrei produrli anche io.

 

Dal lato dell'esperienza concreta, ovvero di quando lavoro come cameriere, confermo che l'accoppiata seggiolone più nursery rhyme è sfruttatissima dai genitori. Non avendo compreso che tipo di video fossero, e da buon ondarocker, io ero scandalizzato prima di tutto dall'aspetto musicale ( asd), e ripensavo alle filastrocche che una volta servivano a imparare i numeri, o i mesi dell'anno, o i nomi degli animali.

 

[OT: Datece questo a vostro figlio (consigliato da Labanda): https://www.youtube....h?v=tatPxY6DxiU]


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#124 100000

    Enciclopedista

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Inviato 07 dicembre 2017 - 12:58

Chiaro che la continuitá é quella, non c'è da fare nostalgismo di quando guardavo Magalli in tv con mia nonna, però io dicevo anche che se usi una cassetta (una volta), un file tuo (oggi), almeno puoi evitare che un algoritmo decida di sua sponte cosa proiettare sulle retine di tuo figlio. Per questo dicevo deresponsabilizzazione.

 

Comunque hai preso il numero di zeri giusti, ti meriti un bel +


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#125 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 07 dicembre 2017 - 13:42

È uno dei nodi cruciali del nostro tempo, che coinvolge qualsiasi sfera della nostra esistenza informatizzata. Per questo ho sempre trovato limitante la definizione di fake news, non è nemmeno l'esser fake il problema: diamo soldi/rilevanza a contenuti in base alla loro diffusione, determinata su criteri tutt'altro che qualitativi e "ragionati", alimentandola in modo del tutto incontrollato. E cinque aziende controllano gli oscuri meccanismi di ridistribuzione di contenuto, e persino il loro controllo non può che essere insufficiente, perché operano per funzioni e non puntualmente col raziocinio, essendo diventata la mole di contenuti e di connessioni totalmente indecifrabile e impossibile da analizzare nella sua interezza da parte di esseri umani.


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#126 Greed

    round control to major troll

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Inviato 07 dicembre 2017 - 13:47

Si diceva già molti anni fa che la rivoluzione di google, come motore di ricerca, era quella del suo algoritmo, che metteva in ordine i risultati di una ricerca non solo in base alle visite di un sito, ma a quante volte era a sua volta linkato in altri siti (probabilmente sto ipersemplificando, nel caso correggetemi). La macro-direzione intrapresa mi pare sia quella, no?


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#127 Marguati

    opinion maker

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Inviato 07 dicembre 2017 - 15:02

PageRank come algoritmo si basa SOLO sui link tra siti. Poi verra' ritoccato usando altra informazione, ma di base e' quello, si basa solo sulle proprieta' topologiche del grafo descritto da siti e link. Infatti puoi usarlo per qualsiasi cosa che si possa raffigurare come un grafo...

Esistono altri algoritmi di ranking che si basano sulle visite, il principale credo sia Alexa ranking (di Amazon). Anche qui, la qualita' non puo' incidere direttamente nel ranking.

 

D'altro canto, come dice Solaris, la mole di materiale da ordinare e' immensa. Credo pero' che questo sia un fatto che vada solamente accettato perche' non si puo' piu' opporvisi. E' cambiata la scala alla quale si deve lavorare, e per forza di cose c'e' bisogno di un aiuto superumano. Il che non significa che quello che abbiamo oggi sia il migliore possibile, anzi; piuttosto, dovremmo trovare metriche e quantita' che si avvicinino di piu' alla nostra idea di qualita'.

Es. un motore di ricerca diverso, e' possibile? come lo fareste funzionare, in termini pratici?


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#128 Marguati

    opinion maker

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Inviato 07 dicembre 2017 - 15:05

Per quanto riguarda l'oligopolio di Google, Facebook & co, perche' abbiamo cosi' poca scelta? chi non voleva lo strapotere di un pugno di corporations in casa loro si e' mosso per farsi le cose da solo. La Russia ha Yandex e Vk, la Cina ha Baidu e Weibo. Certo, l'hanno fatto per ragioni politiche discutibili, ma dimostra una cosa: si poteva fare. Quindi la domanda vera e': perche' non abbiamo un Google in UE, un Facebook europeo e via dicendo, che forniscano della sana concorrenza? Sostanzialmente l'ostacolo piu' importante sembra essere la ridicola legislazione europea in materia di brevetti software (sostanzialmente non si possono brevettare, se non tramite qualche escamotage poco generico). Mi sa che e' li' che bisognerebbe dirigere la rabbia per ottenere qualcosa.


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#129 Nihor

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Inviato 07 dicembre 2017 - 15:19

PageRank come algoritmo si basa SOLO sui link tra siti. Poi verra' ritoccato usando altra informazione, ma di base e' quello, si basa solo sulle proprieta' topologiche del grafo descritto da siti e link. Infatti puoi usarlo per qualsiasi cosa che si possa raffigurare come un grafo...

Esistono altri algoritmi di ranking che si basano sulle visite, il principale credo sia Alexa ranking (di Amazon). Anche qui, la qualita' non puo' incidere direttamente nel ranking.

 

D'altro canto, come dice Solaris, la mole di materiale da ordinare e' immensa. Credo pero' che questo sia un fatto che vada solamente accettato perche' non si puo' piu' opporvisi. E' cambiata la scala alla quale si deve lavorare, e per forza di cose c'e' bisogno di un aiuto superumano. Il che non significa che quello che abbiamo oggi sia il migliore possibile, anzi; piuttosto, dovremmo trovare metriche e quantita' che si avvicinino di piu' alla nostra idea di qualita'.

Es. un motore di ricerca diverso, e' possibile? come lo fareste funzionare, in termini pratici?

Marguati non sarebbe soltanto di trovare - nell'esempio - un motore di ricerca migliore ma di gestire in maniera intelligente tutto il processo. Non può essere soltanto Google a decidere dove indirizzare il proprio algorimo perchè gli effetti sono molto più profondi, non possono essere considerati dei semplici enabler. Ci vorrebbe la massima trasparenza e far entrare in qualche modo nel processo di sperimentazione qualche ente di controllo anche a costo di rallentare sotto tutti i punti di vista perchè lasciare andare caoticamente la cosa è potenzialmente molto pericoloso.

 

Sull'oligopolio hai ragione ma credo che qualche pensiero sulla dimensione e sui vari effetti potrebbe valere lo stesso anche di fronte a un Google e un Facebook europei.


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"Il mio vicino di posto è un rumeno e i rumeni si piccano di parlare una lingua latina, c'è una cosa che capisco e che condividiamo immediatamente: HAGI Fotbalistul De Raså. Veramente Fotbalistul De Raså"

#130 Marguati

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Inviato 07 dicembre 2017 - 15:37


Mi sembra che tu stia conflagrando cose differenti in un unico guazzabuglio (contenuti dannosi e contenuti di scarsa qualita' non sono la stessa cosa).

Poi mi ripeto, se speri di controllare gli effetti agendo sugli effetti stessi buona fortuna, ti aspetta il destino dello Zimbabwe.
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#131 Nihor

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Inviato 07 dicembre 2017 - 15:58

 

 


Mi sembra che tu stia conflagrando cose differenti in un unico guazzabuglio (contenuti dannosi e contenuti di scarsa qualita' non sono la stessa cosa).

Poi mi ripeto, se speri di controllare gli effetti agendo sugli effetti stessi buona fortuna, ti aspetta il destino dello Zimbabwe.

 

Ho preso di proposito l'esempio motore di ricerca perchè si presta pure per il discorso più generale che si stava conducendo nel topic, non intendevo mettere sullo stesso piano contenuti dannosi e contenuti di scarsa qualità. Potevo scriverlo meglio.

 

Sto dicendo proprio il contrario.


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#132 Marguati

    opinion maker

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Inviato 07 dicembre 2017 - 16:11

Stai dicendo il contrario come? sono Google&co la causa stessa dei problemi di cui stiamo discutendo?


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#133 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 07 dicembre 2017 - 16:45

La piega del discorso s'è fatta tale, va bene.
Metto questo link perché l'ho salvato ieri ma su fivethirtyeight credo si trovi un articolo simile e forse più esteso e tecnico (non troppo, tranquilli).
I bias generati da o passati ad IA/algoritmi di machine learning, e l'intervento umano correttivo, preventivo o diagnostico https://www.theglobe...rticle37177350/
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you


#134 Marguati

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Inviato 07 dicembre 2017 - 17:25

La piega del discorso s'è fatta tale, va bene.
Metto questo link perché l'ho salvato ieri ma su fivethirtyeight credo si trovi un articolo simile e forse più esteso e tecnico (non troppo, tranquilli).
I bias generati da o passati ad IA/algoritmi di machine learning, e l'intervento umano correttivo, preventivo o diagnostico https://www.theglobe...rticle37177350/

 
Guarda, ti rispondo subito perche' ho gia' letto a sufficienza di queste cose:

  • A.I. ‘Bias’ Doesn’t Mean What Journalists Say it Means

    As discussed in the beginning, ProPublica claimed that the COMPAS algorithm is biased against blacks. ProPublica labelled the algorithm as biased based primarily on the fact that it (correctly) labelled blacks as more likely than whites to re-offend (without using race as part of the predictor), and that blacks and whites have different false positive rates. This is actually just a necessary mathematical consequence of having an unbiased algorithm — no decision process, whether implemented by an AI or a sufficiently diverse group of humans, could possibly avoid this tradeoff.
    In the conception of these authors, “bias” refers to an algorithm providing correct predictions that simply fail to reflect the reality the authors wish existed.

  • Algorithmic decision making and the cost of fairness
    Nel caso dell'algoritmo che determina se il rischio di rilasciare un imputato e' maggiore di una certa soglia (quello attaccato da ProPublica, come dice il tuo articolo), per non discriminare in base alla razza bisogna usare soglie di rischio dipendenti dalla razza; per minimizzare il rischio di reiterazione del reato, bisogna usare una soglia unica per tutti.

    TL;DR: le metriche tipicamente invocate come misura dell'equita' dell'algoritmo sono matematicamente incompatibili con la massimizzazione della sicurezza pubblica.

    Il che significa una cosa sola: non e' affatto un problema di algoritmi. E' un problema di natura politica. Bisogna prendere delle decisioni difficili, decisioni di tipo politico, il che e' inevitabilmente un processo doloroso. Ma non c'e' modo di girarci attorno.

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#135 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 07 dicembre 2017 - 17:54

L'articolo che avevo letto su 538 è questo https://fivethirtyei...w-do-we-fix-it/

Parla (linka) anche di COMPAS e ProPublica, di rebuttal dello sviluppatore del primo e counter-rebuttal dei secondi, ma non li ho ancora letti.

Riprende anche il tema confirmation bias & feedback loops, quando sono problematici gli input e quando lo sono gli output, etc.

 

E sulle tue conclusioni, certo che varie questioni qui sono politiche e sociali, lo è già l'uso di questi mezzi. A me per gusto personale fa ammattire anche la problematica (<-è giusto) del riconoscimento facciale.

Un altro capitolo è il supporto in medicina, dal riconoscimento di immagini (che riesce non male anche ai piccioni) al processo diagnostico/decisionale e alla ricerca di correlazioni e basi fisiologiche per esse.


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

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#136 Nihor

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Inviato 08 dicembre 2017 - 11:56

Stai dicendo il contrario come? sono Google&co la causa stessa dei problemi di cui stiamo discutendo?

Da questi interventi che hai fatto in cui mi dici "se speri di controllare gli effetti agendo sugli effetti stessi buona fortuna" e questo quotato non capisco se pensi che [1] Google&co siano soltanto frutto del contesto diventato enorme (l'enorme mole di materiale già citata) o [2] se pensi sia poco probabile - impossibile - poter cambiare alcuni meccanismi strutturali di base di queste piattaforme.

[1] non trovo corretto pretendere che siano soltanto effetti.
[2] è un argomentazione molto solida su cui non sono sicuro ma è certamente probabile, vuoi per volontà o per difficoltà a trovare una soluzione davvero efficace.

Giustamente prima osservavi la differenza tra contenuti dannosi e contenuti di scarsa qualità quindi scindiamo.

- Nell'altra pagina dicevi "Siamo veramente sicuri che sia una buona idea dare a Google il mandato di decidere quali contenuti siano ok e quali no?" sui contenuti di scarsa qualità ci torno dopo ma per quanto riguarda i contenuti dannosi la risposta ovviamente è no. Facebook che non chiarisce bene come funziona il suo algoritmo e in base a cosa decida di mostrarci prima un determinato post sulla nostra bacheca se non in maniera molto generica (meccanismo che ovviamente regola chi è vincente in termini di visibilità). Qui si dovrebbe ragionare su come si possa influenzare un processo del genere.

 

- Sui contenuti di scarsa qualità è diverso perchè tutto sommato se uno su Spotify sfrutta la dicitura "happy birthday" per farci soldi non è un problema così enorme come l'altro  (di certo non emergenza democratica) se non nella misura in cui si ha particolarmente a cuore la qualità* e la possibilità di bravi artisti (dizione dibattibile ma concedimi il senso generale) di emergere che finiscono per essere snobbati da questi meccanismi. Ti faccio un esempio che per quanto marginale dà quantomeno un indirizzo, sull'applicazione Apple News c'è una sezione dove gli articoli sono scelti da curatori umani. Il collo di bottiglia umano (affiancare eh, non sostituire l'automazione)  può essere un modo per avere di nuovo la qualità come uno dei punti fondanti almeno finchè non si riesce a trovare delle metriche che si avvicinino alla nostra idea di qualità.

 

 

*si potrebbe fare un discorso sociologico-culturale più a lungo termine ma per quanto inerente sarebbe da prendere una direzione un pò diversa.


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#137 Marguati

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Inviato 11 dicembre 2017 - 13:02


Torniamo al problema originale dei video disturbanti generati automaticamente mescolati ai video 'legittimi' per bambini. Ma cambiamo l'origine di tali video per vedere come si comporta il problema. Diciamo che i video sono ancora disturbanti, inadatti ai bambini, ma visualmente simili a cartoni animati. Tuttavia gli autori non sono persone che vogliono fare soldi con gli ads ma membri di un movimento artistico che mescola la pop art con l'automatismo surrealista aggiornato al transumanesimo. I video sono gli incubi di una rete neurale sotto DMT.exe addestrata con un frullato di terabyte e terabyte di video che popolano la cultura mediatica odierna. Con queste premesse, questi contenuti assumono una legittimità artistica e diventa difficile invocarne la rimozione senza andare a sfociare nella censura dell'arte - sicuramente non vogliamo che YouTube decida quale arte va bene e quale no. Tuttavia i video compaiono comunque nelle playlist di riproduzione automatica che contengono cartoni animati. Che fare? Insegnare ad una rete neurale a distinguere l'arte? Non sono d'accordo nemmeno gli umani su cosa costituisce arte e cosa no. Assumere personale per stabilire se i video vanno bene e per quale audience? Ma stiamo parlando di volumi disumani, quale compagnia può permettersi un milione di impiegati? Solo uno stato può, ma perché dovrebbe sobbarcarsi il costo?
La questione diventa irrisolvibile perché parte da una domanda sbagliata, e tale domanda è "perché l'algoritmo di riproduzione automatica di YouTube non è una buona babysitter?". Non lo è perché non è quello che è stato progettato per fare. Sarebbe come chiedere "perché questa sega circolare è una pessima babysitter?": Signora, siamo spiacenti per la sua perdita ma non possiamo più farci niente, non è più in garanzia.
  • 4

#138 100000

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Inviato 11 dicembre 2017 - 13:53

Io sono d'accordo e già prima infatti dicevo che realisticamente i punti su cui agire sono gli altri due, ma però bisogna dirlo che YouTube Kids esiste e non l'hanno inventato le mamme.

Proseguendo con l'esempio è più un "Ecco una sega circolare per bambini!" "ma non è safe" "certo che no, è una sega circolare"


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#139 bELLE ELLEish

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Inviato 11 dicembre 2017 - 17:06

Questa è più in zona politica orwelliana e Bispensiero facebook page, addirittura linko fanpage (ashd). Mi ricorda gli attacchi a MEB per aver "detto" che solo i partigiani veri avrebbero votato Sì e solo i partigiani falsi non lo avrebbero fatto, al referendum costituzionale.

“Grasso sessista”. Ma con la parola “foglioline” non voleva offendere le donne
https://www.fanpage....ndere-le-donne/


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il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
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#140 Marguati

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Inviato 19 dicembre 2017 - 11:57

«I can't name names for privacy reasons.
The gist of what I do is teach computers to do sentiment analysis on social media posts that are of interest to clients, tag them based on their various properties (author, sentiments, keywords, etc), and add them to a giant graph of all social media posts we're interested in, who else has retweeted them or the link, who responded to them, etc. We use this to estimate exposure numbers and influence, and try to isolate the key people in a social graph which are causing an opinion to form. (Ideally, on the order of minutes or hours instead of days or weeks.)
Once we isolate key people, we look for people we know are in their upstream -- people that they read posts from, but who themselves are less influential. (This uses the same social media graph built before.) We then either start flame wars with bots to derail the conversations that are influencing influential people (think nonsense reddit posts about conspiracies that sound like Markov chains of nonsense other people have said), or else send off specific tasks for sockpuppets (changing this wording of an idea here; cause an ideological split there; etc).
The goal is to keep opinions we don't want fragmented and from coalescing in to a single voice for long enough that the memes we do want can, at which points they've gotten a head start on going viral and tend to capture a larger-than-otherwise share of media attention.
(All of the stuff above is basically the "standard" for online PR (usually farmed out to an LLC with a generic name working for the marketing firm contracted by the big firm; deniability is a word frequently said), once you're above a certain size.)
Careful analysis of online communities (or reading the papers where they got caught) would tell you that various nations are using similar technologies against their citizens and other nations. It's not entirely about business that China is concerned with building a domestic social network, and DARPA runs extensive research programs on social graph analysis and influence, on behalf of the Pentagon.»


  • 6

#141 Marguati

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Inviato 19 dicembre 2017 - 13:09

Pensate al valore che ha una comunità come Ondarock nell'internet odierno, per il solo fatto di essere resiliente ad attacchi di questo genere. Non che sia impossibile infiltrarla (non so che numeri faccia ora ma probabilmente è già stato fatto), ma il costo è molto maggiore.
  • 3

#142 Nihor

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Inviato 19 gennaio 2018 - 10:59

 

The idea: If you’re serious about making stuff — and money — on YouTube, no problem. But this will theoretically make it harder for people to game the system.

 

YouTube is also promising to manually review all of the videos in its Google Preferred program, which is aimed at advertisers who want assurances that their videos will run next to brand-safe clips. Google instituted that program years ago to woo advertisers more comfortable with TV than with user-generated content.

 

YouTube will use an army of contractors to review the clips — the company has said it will employ more than 10,000 people for the task this year. And within Google Preferred, the company says it will also make distinctions about how brand-safe its content will be, via a “three-tier suitability system” that the company says will “give them appropriate placements for their brand, while understanding potential reach trade offs.” Translation: More popular stuff may be riskier, brand-wise, but we will sell it to you if you want.

 

https://www.recode.n...oogle-preferred


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#143 Disposable Hero

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Inviato 19 gennaio 2018 - 11:39

Ma se un agglomerato deve partire da zero, allora non crescerà mai fino a diventare una goccia!
[...]
Allora, perché esiste la pioggia? la spiegazione corretta deve rispondere a questo problema, e la risposta è che l'agglomerato di molecole d'acqua non parte da zero. Le molecole d'acqua si condensano attorno a microscopiche particelle di polvere sollevate dai venti nell'atmosfera (di qualsiasi tipo)

Marg, c'è qualche parallelo con il fenomeno "opposto" delle bollicine (tipo nella birra) che salgono di solito su verticali ben precise e sembrano originarsi in un punto specifico del fondo del bicchiere dove c'è una imperfezione del vetro?


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#144 Marguati

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Inviato 19 gennaio 2018 - 13:08

Solo parziale, nel senso che senza particolato le gocce non si formano proprio, mentre anche al centro di un liquido puro in soluzione con un gas se abbassi troppo la pressione si formeranno delle bolle (il fenomeno si chiama "homogeneous bubble nucleation"). Le imperfezioni in quel caso aiutano soltanto, specie nei regimi vicini al cambio di fase
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#145 bELLE ELLEish

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Inviato 02 febbraio 2018 - 18:14

Faccio una piccola derapata, ispirata dal topic sulle molestie sessuali ad Hollywood, o sul degeneri dei femminismi?

Ecco, si riporta sul Corriere la rimozione di un quadro "preraffaelita" dalla Manchester Art Gallery a causa della rappresentazione del corpo delle donne.

 

Si dice che è stato rimosso per stimolare il dibattito, lasciando lo spazio vuoto ad uso del commento dei visitatori, tramite post-it.

Si riporta l'indignazione di uomini e donne per come l'ideologia femminista stia passando il limite per farsi censura, giudicando i corpi femminili non degni di essere presentati nudi e piacevoli, o costringendo l'arte passata ad essere letta secondo regole e galatei moderni inappropriati allo scopo.

Viene aggiunto che la curatrice non parla di censura ma di mossa per stimolare il dibattito e la partecipazione (magari -aggiungo io- prendendo in controtempo le mozioni tipo quelle per rimuovere il "quadro pedofilo", ricordate?).

Persino un artista che ha assistito alla rimozione si schiera contro la censura.

Questa stessa rimozione è stata filmata come parte di un progetto artistico futuro di un'altra artista.

 

L'intenzione della curatrice, mi pare di capire, è quella di rimettere il quadro in esposizione a prescindere dai commenti ricevuti.

Non ho capito però se si aspettasse queste reazioni, né se le reazioni avvengano sapendo che la rimozione è temporanea. Nel frattempo parrebbe allo studio, in generale, un modo di esibire le opere in quella galleria in una maniera che possa essere rilevante per l'attualità.

 

L'articolo si chiude con una sferzata citando vagamente un critico, in quanto citato più dettagliatamente in articoli inglesi, che non sapeva se ridere, piangere o chiamare la polizia dopo aver visto un altro quadro dello stesso autore, raffigurante una santa uccisa.

Nell'articolo in inglese che ho trovato, si chiarisce che al critico faccia impressione che tanti soggetti siano ragazzine e morte o morenti, come appunto la martire dodicenne.

 

Il quadro rimosso ritrae le Ninfe che stanno per annegare Ila molestandolo.

 

#post qua non per discutere di ideologie ma per evidenziare tutte le divergenze, i fini neanche del tutto visualizzati ed espressi, le incomprensioni a catena and so on


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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play

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#146 pooneil

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Inviato 03 febbraio 2018 - 09:33

Bello spunto, io ribadisco la mia idea che sta cambiando un paradigma ingiusto (siamo tutt* d'accordo?#1) che è andato avanti troppo a lungo (siamo tutt* d'accordo?#2). Tutti i vari smottamenti di coscienza attuali non sono quantificabili fino ad un nuovo equilibrio che, o ci pensa un'intelligenza artificiale, noi umani ci metteremo centinaia di anni a conseguire.

In un futuro quindi, è possibile che i quadri di belle tope nude o le varie quote tette nei film siano visti come noi oggi vediamo assurde pratiche aberranti delle società primitive tipo i sacrifici umani.

 

La mossa della curatrice della mostra è per me 

 

Thumbs-up-plumbing-st-paul-mn.jpg

 

da approvare

 

effetti di tutta questa conversazione sul mio/nostro contingente? nulla! Zona Rossa arrivo!


  • -1

#147 bELLE ELLEish

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Inviato 03 febbraio 2018 - 09:48

Non capisco se hai capito la mossa della curatrice, ma solo perché io non l'ho capita.

Il post è su questa assenza di equilibri stabili e riconoscibili, non sulla bontà dei paradigmi e delle scelte, per quello ci sta il tuo topic e ci posterò, ma sai che non ricordo se è in Zona Rossa e come si chiama?
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

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#148 pooneil

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Inviato 03 febbraio 2018 - 09:58

la mossa della curatrice mi sembra che sia chiara avendola spiegata lei stessa (stimolare il dibattito)

sull'assenza di equilibri stabili e riconoscibili ci siamo, la penso anche io così, io mi compiaccio del progresso in atto e non mi abbasso a discutere di tette sì/tette no/la terra dei cazzi perché sono fenomeni passeggeri (anche se il passaggio sarà sicuramente lungo)


  • 1

#149 bELLE ELLEish

    TOPAZIO

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Inviato 03 febbraio 2018 - 10:50

Sì, scusa, è che lei è contenta del dibattito in sé, stando a quanto detto, e prolly considera le proteste dei post-it un dibattito, cui segue comunque quello più ragionato fra chi ne parla, chi ne scrive, e così via.
Mentre io inizialmente partivo dal presupposto che si volesse anche concludere qualcosa oltre al precisare di ciascuno a sé e ad altri la propria opinione. E così presuppongono anche quelli che protestano, suppongo.
Consideravo quindi la performance art del "togliere quel quadro" un disturbo alla cosa. Mentre invece è tutto lì, alla peggio.
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A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.

il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO

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#150 100000

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Inviato 04 febbraio 2018 - 02:51

Sì, scusa, è che lei è contenta del dibattito in sé, stando a quanto detto, e prolly considera le proteste dei post-it un dibattito, cui segue comunque quello più ragionato fra chi ne parla, chi ne scrive, e così via.
Mentre io inizialmente partivo dal presupposto che si volesse anche concludere qualcosa oltre al precisare di ciascuno a sé e ad altri la propria opinione. E così presuppongono anche quelli che protestano, suppongo.
Consideravo quindi la performance art del "togliere quel quadro" un disturbo alla cosa. Mentre invece è tutto lì, alla peggio.


Infatti la cosa che mi dispiace di più di tutto ciò (ma che trovo anche molto contemporaneo) è questo "dibattito" privo di comunicazione/confronto/evoluzione, dove non si riescono ad indagare neanche i livelli più semplici di misunderstanding ma si rimarca solo la propria schiera di appartenenza.
Vedi anche #metoo etc.

Ti post-quoto per ribadire il concetto:

Leggere le dichiarazioni dei politici e i titoli di certi giornali è tortura cognitiva ed emotiva.
Faccio anche fatica ad elaborare qualcosa da dire, avendo un'idea di quanto non ascoltino quelli che dovrebbero e quanto sia fraintendibile precisare ed ampliare i discorsi con chi sostanzialmente è o vorrebbe essere al di qua, insieme.


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