A me Tom Hanks non mi ha mai, dico mai, trasmesso un'emozione intensa per più di due nanosecondi.
E' come un soufflè mal riuscito, che s'affloscia ancora prima di toglierlo dal forno.
Lo trovo imbolsito, manierista, troppo rigido e con una faccia da fesso impressionante.
Ecco, per interpretare il fessacchiotto di turno va benissimo o il perdente.
La sua massima interpretazione rimane comunque Philadelphia, dove sono evidenti gli sforzi per sembrare credibile.
Se non fosse stato per il solito polpettone ameriggano con tanto di happy end, dove uno che perde tutto a causa dell'aids sembra un graziato di S.Rita (una situazione credibile, vero?) beh, un premio glielo avrei dato