48 replies to this topic

[Jules]

Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Dopo Immaturi e Tutta colpa di Freud, Paolo Genovese dirige una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porterà quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “Perfetti sconosciuti”.

 

 

 

 

http://www.ondacinem...conosciuti.html

[Infinite dest]

Visto lunedi, pensavo molto peggio, e invece. Ovvio il riferimento a Carnage (è la prima cosa a cui ho pensato), anche se qui si vola (giustamente) più in basso per compiacere un pochino la platea.

Per me è un lavoro riuscito, peccato per la regia senza guizzi che arranca un pochino dietro i dialoghi e la sceneggiatura (qua e là rattoppata con qualche didascalismo sparso: niente di così grave, comunque).

Bello il coup de theatre finale, che finisce per gelare le risate in un ghigno che sa - parecchio - di amaro. A Monicelli sarebbe piaciuto.

[MilleLire]

Commento a caldo: anche a me è piaciuto, chiari i riferimenti a diverse commedie francesi sicura fonte di ispirazione ma con un bel tocco di italianità dato dalla veracità nostrana dei personaggi, tra i migliori attori che la scena potesse offrire, a parte la Smutniak che è solo bella. Belli i dialoghi e divertenti le trovate (geniale lo scambio di cellulari). Eppure il finale a me non è piaciuto, l'ho trovato un po' vigliacco, come se il regista non abbia avuto il coraggio di farci ingoiare il boccone troppo amaro dell'abisso in cui si erano spinti i protagonisti. Mi sarebbe piaciuto un bel finale grottesco: tutti che si salutano come se nulla fosse successo e buonanotte.

[Jet]

Ma perché il finale non vi è piaciuto, scusate? Per me è la parte migliore: dopo che tutto è andato a scatafascio, ci mostra come sarebbero andate a finire le cose se il giochino dei cellulari non fosse stato fatto. Conclusione perfetta, per quanto mi riguarda.

Per me, una delle migliori commedie italiane che ho visto negli ultimi anni. Bellissimo come il film si divida essenzialmente in due tempi: un primo, comico, in cui i possibili momenti di tensione (un messaggio, una chiamata) sono subito stemperati da una battuta, di solito affidata a Mastandrea, ed uno più drammatico (da quando si scoprono gli altarini, in pratica).

Concordo con il recensore comunque sull'eccessiva pesantezza della retorica da "​questi telefonini ci stanno rovinando la nostra esistenza...tutta la nostra vita è racchiusa qua dentro...etc. etc.", ma alla fine si sopporta.

[Jet]

A te e al recensore del resto abbiamo scritto solo in tre qua

 

Comunque non devi, secondo me, pensare che solo quello sia il finale, di finali ce ne sono due: quello con il giochino, e quello senza. Quest'ultimo poi mi sembra anche più efficace, perché di fronte all'ipocrisia in cui ritornano a vivere tutti i protagonisti ti viene da pensare: mah, forse era meglio quando era andato tutto a puttane...

[MilleLire]

Scusa ho cancellato il mio post (a cui hai appena risposto) per sbaglio. "Tutta colpa dei trlefonini"

Non avevo letto la recensione comunque opinione diffusa tra i miei amici era positiva nei confronti del finale.

[Jack DiSpade]

Visto, bella commedia conviviale dulcamara, dal ritmo sinuoso, che alterna e incastra gag esilaranti a momenti autenticamente drammatici. Lo svolgimento evita la banalità con rivelazioni diverse da quelle che ci si aspetta e affronta temi variegati, sebbene sempre nell'ambito coppia\famiglia. La "veracità" è un punto di forza rispetto alle commedie francesi, ma anche la sua debolezza in prospettiva internazionale. Il finale non è raccordato bene, si capisce solo dopo un po' che è una realtà alternativa..Ho trovato ottimo lo scambio dei cellulari, che racchiude, all'interno del collaudato congegno dell'equivoco, alcuni dei conflitti più spinosi.

[tiresia]

Piaciuto, è incredibile che sia lo stesso regista di Tutta colpa di freud, uno dei punti più bassi della commedia italiana.

Questo invece, seppure giri attorno a stereotipi, riesce a mettere in scena l'ipocrisia e la complessità, sì anche quella, delle relazioni, ma tutte tutte, dalle famigliari, alle amorose, alle amicali, presupponendo che il resto del vissuto sociale si regga proprio sulle ipocrisie stesse. Non capisco neanche io il perché non sia piaciuto il finale, per me finalmente non autoassolutorio: il disvelamento non c'è mai stato e tutti tornano a casa bugiardi, fedigrafi, infelici e contenti.

Semmai è superflua tutta la tiritera sul mezzo, ossia il telefonino che ci ha rubato l'anima, che ci chiude dentro un oggettino: prima dell'era social/telefonica esistevano le lettere, le agende, i telefoni fissi, i bigliettini, i messaggeri e via discorrendo, il mezzo potenzia e moltiplica, ma ancora non ha cambiato la natura dell'uomo fino a questo punto.

[Jack DiSpade]

Sì i birignao sull'iphone sono il punto basso del film, ma dopotutto si limitano a un paio di battute. Il fatto e che quelle battute si notano molto, sembrano quasi dei corpi estranei e posticci; probabilmente era per sottolineare la componente "apocalittica", su cui era basata la pubblicità. Ci posso convivere.

[cool as kim deal]

Film per me bellissimo, ma sicuramente il fatto di avermi fatto divertire (nella prima parte) e far salire un'ansia seria (nella seconda) in un modo così naturale sicuramente lo amplifica nella mia mente. Di sicuro è un film che rivedrei subito molto più che volentieri.

 

Qualche considerazione, anche in base ai vs commenti precedenti ed alla recensione:

 

- cast affiatatissimo

 

- struttura ben definita e nettamente separata, prima parte molto comica, poi da un certo punto parte l'escalation.

 

- noto che l'accostamento con Carnage è stato, legittimamente e coerentemente, tirato fuori, ma sempre con una sorta di reverenza verso (l'ottimo) film di Polanski. Io questa reverenza non la vedo, sarà forse la maggior "vicinanza" che mi porta ad affezionarmi maggiormente al gruppo di amici romano piuttosto che alla coppia borghese di New York o quel che l'è.

 

- Due trovate veramente che elevano il film sono i colpi di scena legati a orecchini e scambio di cellulare

 

- "Frooooosgioooo" 

 

- L'eclissi mi sembra una roba buttata lì, non ci ho visto simbolismi particolari.

 

- D'accordo con voi e con recensore sul discorso pedante sui cellulari, poi messo in bocca proprio a Battiston avrebbe rischiato di rovinare un personaggio bellissimo.

 

- Il recensore (perdonami, magari stai scrivendo qui, non associo nick/firme) prende secondo me un abbaglio forte sul presunto finale "consolatorio": è chiaro come sia solo una scelta di messa in scena, peraltro ottimamente riuscita con incredibile naturalezza, quella di far finta che niente fosse successo, ma forse è più violento il mantenere in piedi (nella storia, perchè noi, come spettatori, abbiamo visto già tutto) i castelli di bugie e segreti che tutti, chi più chi meno, hanno messo in piedi. Anzi, è emblematico che chi ha proposto il gioco è colei che ha uno dei segreti più pesanti ( le corna col migliore amico del marito) e chi si è opposto (Giallini) è forse chi ha il segreto meno grave.

 

- Ultimissima scena con Battiston vale da sola il prezzo

[ucca]

Il finale aggiunge casino a una situazione che a 3/4 era diventata inverosimile (diciamo pure ridicola, tra 10.000 tradimenti incrociati) e uno spunto di partenza che a quel punto da funzionale diventa scemo (se ho tutte ste magagne non sono cosi leggero). Funziona solo la mini parte in dell'omosessualità presunta di mastrandrea, per il resto evapora tutto. Attori anche bravi, non è quello. E' proprio che svacca. 

[William Wilson]

Ottimo lavoro questo di P. Genovese e soci, dall'inizio alla fine; tanto che i minimi difetti che possiede non ne inficiano significativamente l'efficacia affabulatoria complessiva. Metà commedia brillante, metà dramma. E proprio quando il giochino diventa fin troppo inverosimile, quando inoltre si rischia che la storia sfoci nel solito scialbo finale, ecco che arriva la mazzata che ti mostra quanto il lavoro di un bravo sceneggiatore sia quello, a volte, di prendere sapientemente per i fondelli lo spettatore. Il paese di Boccaccio e Goldoni potrebbe in realtà permettersi altri e anche migliori lungometraggi di questo Perfetti sconosciuti, ma proprio la rarità di lavori di un livello pari rende questo film una piccola grande sorpresa, che non sfigura troppo nemmeno prendendo alla rinfusa pietre di paragone oltreconfine. Un'opera durante la cui visione è davvero impossibile sbadigliare. Il "segreto nel segreto", poi, è un tocco di classe... 

[paloz]

Pubblicità Progresso camuffata da commedia brillante (ma quanto ci piace dirlo). Ha tutti gli ingredienti studiati a tavolino per scatenare il passaparola tra amici di ogni età. Una sceneggiatura che vuole a tutti i costi essere sagace - spesso diverte, quello sì - e urlare ai quattro venti "guarda quanto sono calata nel mio momento storico". Che magari non è proprio la vera malattia della nuova commedia italiana, ma ci va molto vicino.

 

Sulla recitazione spiccano veramente solo due, i soliti (Mastandrea e Battiston, che fanno sempre se stessi), la Smutniak si salva.

[pooneil]

Pensavo peggio e durante il cambio di ritmo a metà film le aspettative stavano compiendosi: prima per l'omofobia eccessiva in questo circoletto radical-chic, poi per l'esagerazione pornografica degli incaprettamenti incrociati che neanche in un villaggio eschimese.

Il finale salva tutto però svelando come sia l'ipocrisia il vero motore del quieto vivere.

Necessario anche il post-finale con Battiston che saltella completamente asservito dalla tecnologia.

 

p.s. ho finito i più, ne avrei dati un bel po' in questo discussione

 

p.p.s. l'artificio dell'eclissi io l'ho visto come citazione del capolavoro antonioniano

[cool as kim deal]

Rivisto in questi giorni: riconfermo quanto di buonissimo scritto su.

[William Wilson]

Io ho dovuto rivederlo per rendermi conto che avevo del tutto frainteso il finale, dandone un'interpretazione difficiolor (illegittima però, a ben vedere) rispetto a quello che è in realtà. Pensavo fosse tutta una messa in scena.  Invece da quanto dice alla fine Kasia Smutniak a Marco Giallini è chiaro il modo in cui vada inteso... Il modo più amaro.

[The Joker]

Visto anch'io e boh, l'ho trovato meraviglioso quanto sorprendente. Finale semplicemente perfetto, e a suo modo cattivissimo. Non è successo un cazzo in realtà, ma noi sappiamo. Bellissimo.

[Garp Buzzy Power]

Visto ieri sera e vale anche per me lo stesso discorso. Mi pareva una mezza cagata fino al finale. Gran bella commedia e parecchio bravi gli attori. Su tutti Battiston grandioso come sempre.

[Trespassive-aggressive]

Visto ieri sera, ma era da un po' che lo puntavo, pur temendo fosse la solita banale commediola nostrana come tante uscite in questi anni.

Invece mi è piaciuto molto. Soprattutto il finale (sul quale non capisco le critiche di alcuni).

Se fosse finito male, mi sarebbe solo piaciucchiato. Il finale invece esalta ancor di più la pellicola. Anche perché ad un certo punto stava diventando quasi demenziale: troppi altarini scoperti nel giro di un paio d'ore, per esempio l'amante di Cosimo (Edoardo Leo) che gli scrive di essere incinta proprio quella sera, ecc..

Ero già pronto a voltarmi verso la mia compagna e dirle "sì ok bello, ma quante cazzate guarda caso tutte in una sera".

Invece il finale mi ha spiazzato, positivamente.

 

Anche perché, fondamentalmente, è la stessa cosa che credo capiti a tutti noi quando andiamo a cena da amici: finisce la cena ed ognuno va per la sua strada con il proprio carico di segreti più o meno pesanti, ma comunque incofessati.

[ucca]

Il finale è del tipo "e mi svegliai tutto sudato con un uovo frittellato in fronte".

Purtroppo quello che il regista ci dice sia "vero" (ma solo noi e lui lo sappiamo) è del tutto campato in aria, assurdo e inverosimile.

E non fa nemmeno ridere o riflettere è solo mancanza di idee e misura.

[Fox la testa parlante]

Io ero andato a vederlo con una pischella. Ispirati dalla pellicola, avevamo deciso di replicare l'esperimento sociale di Eva e comunicarci pubblicamente il contenuto di qualsiasi messaggio avessimo ricevuto nel corso della serata.

Quella sera non ci si filò nessuno però, ricevemmo solo messaggi di desolante piattume. Quanta amarezza.

[cool as kim deal]

A me non chiama nessuno (sto da Dio!)

 

 

Ero già pronto a voltarmi verso la mia compagna

 

Fermi tutti!!!!

E non ce la presenti?

[Fox la testa parlante]

A me non chiama nessuno (sto da Dio!)

 

 

 

Felici i giorni in cui il fato ti riempie di lacrime ed arcobaleni!

[cool as kim deal]

Ci sono i call center di merda però

[sicknote]

p.p.s. l'artificio dell'eclissi io l'ho visto come citazione del capolavoro antonioniano

 

facciamo anche no.

 

visto, mi hanno divertito solo le facce di Mastrandrea.

[gwoemul]

[The Joker]

A me la gag su Steve Jobs continua a far pisciare sotto. Capolavoro, per quanto mi riguarda.

[Embryo]

Visto anch'io e boh, l'ho trovato meraviglioso quanto sorprendente. Finale semplicemente perfetto, e a suo modo cattivissimo. Non è successo un cazzo in realtà, ma noi sappiamo. Bellissimo.

 
Tra l'altro, nell'azzeccatissimo e tutt'altro che consolatorio finale si scopre che a non voler fare il giochino è proprio il personaggio che ha meno da nascondere tra tutti, visto che la storia dell'analisi viene fuori anche senza il supporto della tecnologia (che non avrebbe comunque fornito alcuna prova compromettente) e, nell'intrattenere all'oscuro della moglie un rapporto confidenziale con la figlia, non va oltre la bugia "bianca". Non solo: l'espediente narrativo che svela il finale - gli orecchini - si ricollega all'unico segreto che sarebbe rimasto tale anche col giochino, segreto blindato a doppia mandata dalla simultanea presenza fisica dei due soggetti coinvolti. Eva ne è consapevole e infatti propone il gioco, ignara dell'ulteriore tradimento di Cosimo. Non sono dettagli da poco, sceneggiatura davvero di grande livello. Pare siano già in cantiere diversi remake.

[Infinite dest]

L'ho rivisto anche io qualche giorno fa e la seconda visione - quella che non tradisce mai - mi ha confermato le ottime impressioni: la scrittura è ottima, non sarà Mamet ma è sempre all'altezza. Resto sempre del parere che con un regista più cazzuto (Tornatore?) poteva venirne fuori un capolavoro

[cool as kim deal]

Dest, non è un genere veramente lontano da Tornatore?

 

Di sicuro se ci fosse stato lui qualche tetta ci scappava

 

Visto anch'io e boh, l'ho trovato meraviglioso quanto sorprendente. Finale semplicemente perfetto, e a suo modo cattivissimo. Non è successo un cazzo in realtà, ma noi sappiamo. Bellissimo.

 
Tra l'altro, nell'azzeccatissimo e tutt'altro che consolatorio finale si scopre che a non voler fare il giochino è proprio il personaggio che ha meno da nascondere tra tutti, visto che la storia dell'analisi viene fuori anche senza il supporto della tecnologia (che non avrebbe comunque fornito alcuna prova compromettente) e, nell'intrattenere all'oscuro della moglie un rapporto confidenziale con la figlia, non va oltre la bugia "bianca". Non solo: l'espediente narrativo che svela il finale - gli orecchini - si ricollega all'unico segreto che sarebbe rimasto tale anche col giochino, segreto blindato a doppia mandata dalla simultanea presenza fisica dei due soggetti coinvolti. Eva ne è consapevole e infatti propone il gioco, ignara dell'ulteriore tradimento di Cosimo. Non sono dettagli da poco, sceneggiatura davvero di grande livello. Pare siano già in cantiere diversi remake.

 

 

Esatto.

[Infinite dest]

Non lo so se Tornatore è un regista di genere, mi sembra che si sia trovato a suo agio in contesti diversi. E' il primo nome che mi è venuto pensando al Polanski di Carnage (ricordiamo la liaison professionale dei due del bellissimo Una pura formalità).

[cool as kim deal]

Sì in effetti quel film era quasi totalmente girato in interni con impostazione fortemente teatrale..

 

Il resto del suo percorso però l'ha portato ad essere sempre più "grande", tentando anche di complicare trama e sceneggiatura (vedi La sconosciuta e La migliore offerta, due film veramente ma veramente belli). Già Genovese, prima del finale, porta tutto fino al punto di rottura e ci riesce per un soffio senza sbandare, chissà Tornatore, sicuramente molto più esperto, se sarebbe riuscito a creare un meccanismo più complesso, più oliato o meno 

[The Joker]

Io la regia l'ho trovata perfettamente calzante, difficile chiedere di più. Dettagli come lo stacco sugli orecchini dopo che la Smutniak dice al marito "Come mai non ha voluto fare il gioco? Hai qualcosa da nascondere?" rivelano una consapevolezza rara. 

[The Joker]

Inoltre, qui lo dico e non lo negherò mai (uccidetemi pure), a me questo è piaciuto molto più di Carnage.

[gwoemul]

Uno dei problemi del cinema italiano è proprio che mancano registi veramente solidi di commedie (apparte i 2-3 soliti noti). Comunque Genovese è riuscito a non svaccare.

[ucca]

Inoltre, qui lo dico e non lo negherò mai (uccidetemi pure), a me questo è piaciuto molto più di Carnage.

 

Anche a me Chicken Park è piaciuto più di Jurassic Park alla fine.

[cool as kim deal]

Inoltre, qui lo dico e non lo negherò mai (uccidetemi pure), a me questo è piaciuto molto più di Carnage.

 

Anche a me, senza alcun problema

[ucca]

cazzo ho finito i meno, metteteveli da soli.

[cool as kim deal]

intanto lo metto a te

[The Joker]

Che palle ucca, ci sta che non ti sia piaciuto ma parlarne manco fosse un cinepanettone di merda e paragonarlo a Chicken Park magari è un tantinello eccessivo, eh.

[Fox la testa parlante]

Mi piace questa piega specchio riflesso!

 

Secondo me Carnage poteva contare su una regia più solida e su uno sguardo più consapevolmente entomologico, oltre che su una sceneggiatura più realistica e credibile.

Ciò non toglie che l'umanità (e anche -forse- una certa "italianità") dei personaggi renda i protagonisti di Perfetti sconosciuti più empatici e coinvolgenti per lo spettatore. È una scelta voluta ed efficace, anche se per certi versi implica imboccare la strada più facile.

[ucca]

intanto lo metto a te

 

cativo

 

Secondo me Carnage poteva contare su una regia più solida e su uno sguardo più consapevolmente entomologico, oltre che su una sceneggiatura più realistica e credibile.

Ciò non toglie che l'umanità (e anche -forse- una certa "italianità") dei personaggi renda i protagonisti di Perfetti sconosciuti più empatici e coinvolgenti per lo spettatore. È una scelta voluta ed efficace, anche se per certi versi implica imboccare la strada più facile.

 

Hai colto l'essenza della differenza tra i due film: la sceneggiatura, la regia e la recitazione degli attori. 

[Infinite dest]

Uno dei problemi del cinema italiano è proprio che mancano registi veramente solidi di commedie (apparte i 2-3 soliti noti). Comunque Genovese è riuscito a non svaccare.

Si, è il suo merito maggiore. Però alcune cose - il rincorrersi infinito dei primi piani nell'incalzare dei dialoghi, ad esempio - denotano una mancanza di coraggio. Va bene, appunto, se vuoi tenere il film a freno, ma se vuoi dargli slancio un tantino devi osare. Sono curioso di vedere i remake foresti, a sto punto

[Il Cappellaio Matto]

Che palle ucca, ci sta che non ti sia piaciuto ma parlarne manco fosse un cinepanettone di merda e paragonarlo a Chicken Park magari è un tantinello eccessivo, eh.

 

A me è piaciuto, però gli do ragione quando dice che manca un po' la misura.

[Mr. Atomic]

Da noi é in sala da 2 mesi, tutti ne parlano molto bene, anche oggi sala strapiena, probabilmente il film italiano che ha fatto piú succeso da noi dai tempi di La vita é bella. 

 

Visto oggi, film simpatico, probabilmente rivolto piú verso un target di quarantenni che per ventenni. Regia inesistente, sceneggiatura che per ogni battuta felice ne sparava 3 di battute tristi o cmq meno riusciti. Musiche ovviamente orribili, ma ho apprezzato molto il finale. Stupenda l'attrice polacca. Cmq in sala l'hanno adorato tutti, insomma successone. 

[debaser]

Da noi sarebbe dove?

[Mr. Atomic]

Da noi sarebbe dove?

 

Spoiler

[lazlotoz]

Così per passare il tempo me lo son visto. Mamma mia che roba immonda.

Al netto di cose pure valide (Mastandrea, Battiston, un paio di battute riuscite e l'idea del soggetto) alla fine va tutto in vacca perché il regista è chiaramente incapace di tenere un minimo di tensione e riesce a mettere delle scene di rara ignoranza. In tutta la parte finale è una rottura di palle mezza moralistica che fa sembrare il primo Muccino un grande conoscitore dell'animo umano.

 

Spiace. Ma non si riesce a essere benevoli con 'sto cinema fatto dai soliti volti, solite firme, solite stronzate.

 

Direi che non mi è piaciuto.

[William Blake]

 
Direi che non mi è piaciuto.

Non sei solo. Dopo averlo capito ero sconvolto dal successo che ha avuto