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François Truffaut


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43 replies to this topic

#1 Silent_Movies

    pivello

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Inviato 04 febbraio 2007 - 08:13

Non ho visto ancora tutti i suoi film ma è uno dei miei cineasti preferiti. Finora quello che mi ha più colpito è stato ovviamente i Quattrocento Colpi. Cosa ne pensate ?
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#2 Zarathustra

    Groupie

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Inviato 04 febbraio 2007 - 09:43

Ciò che più mi colpisce nei film di Truffaut, come in quello che hai sopra citato, è l'assoluta perfezione stilistica nella regia, nella sceneggiatura, nella coralità degli interpreti. Ritengo che questo modo asciutto ed al tempo stesso raffinato di girare abbia influito tantissimo nelle commedie "alla francese" di cui abbiamo avuto molti esempi negli anni. Del resto, è forse fin troppo curato, non permette zone d'ombra o colpi di testa. In questo penso Godard gli fu superiore.
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#3 Guest_vegeta_*

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Inviato 04 febbraio 2007 - 09:46

Del resto, è forse fin troppo curato, non permette zone d'ombra o colpi di testa. In questo penso Godard gli fu superiore.


diciamo che forse Truffaut è quello che più risente dell'influenza dei registi americani...

Comunque, tra i registi della nouvella vague che conosco, è quello che apprezzo più. I suoi film sono sempre così emozionanti, sinceri, intelligenti.

"I 400 Colpi" è probabilmente uno dei miei 10 film preferiti, ma il signor Truffaut ne ha fatte di opere memorabili...
  • 0

#4 dazed and confused

    festina lente

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Inviato 04 febbraio 2007 - 10:42

Truffaut è il mio mentore e il mio padre putativo.
A distanza di anni in cui l'ho scoperto, rimango ancora oggi affascinata e stupita dalla delicatezza e dalla cura con coi François mette in scena i sentimenti.
Ogni suo film, anche il meno riuscito, è un film fatto con la testa e con l'anima.Truffaut è stato un profondo conoscitore dell'animo umano e soprattutto un profondo conoscitore dell'animo femminile.
Non mi stupisce che molte sue amanti siano rimaste poi amiche, anche quando la passione era finita.
Non ho trovato nessun regista capace come lui di parlare di amore e di affetti, senza cadere nella banalità e nella retorica.
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#5 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 04 febbraio 2007 - 19:27

Un regista enormemente intelligente e versatile, doti che gli permettono di far fornte a un talento non all'altezza dei titani della settima arte.
All'epoca gli imputavano un'eccessiva moderazione nelle scelte stilistiche, ma forse, più che di attenzione al botteghino, questo era indice di lungimiranza, visto che i suoi film sono quelli invecchiati meglio, tra quelli della Nouvelle Vague.
  • 0

#6 Jules

    Pietra MIliare

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Inviato 04 febbraio 2007 - 19:41

Ma infatti Truffaut in comune con gli altri dei Cahiers ha solo l'inizio della carriera di regista, poi si è volutamente distanziato dalla Nouvelle Vague più pura di Godard e Rivette...

Non sono d'accordo con te quando dici che i suoi film sono invecchiati meglio di quelli degli altri...per me Fino all'ultimo respiro è incredibilmente giovane e fresco anche adesso..
  • 0

#7 Moonchild

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Inviato 04 febbraio 2007 - 20:17


Non ho trovato nessun regista capace come lui di parlare di amore e di affetti, senza cadere nella banalità e nella retorica.


E neanche qualcuno capace di dipingere in quel modo i bambini. Gli Anni In Tasca è un capolavoro.


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#8 satyajit

    Enciclopedista

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Inviato 05 febbraio 2007 - 10:32

Non sono d'accordo con te quando dici che i suoi film sono invecchiati meglio di quelli degli altri...per me Fino all'ultimo respiro è incredibilmente giovane e fresco anche adesso..


Quello sì, ma molti film di Godard no (esempio: La cinese). In generale il suo cinema appare oggi piuttosto datato. Non si piò dire lo stesso di Truffaut.
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#9 Chyro

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Inviato 05 febbraio 2007 - 11:00

Mi mancano circa 570 Mb per la visione di Fahrenheit 451 che mi dite l'attesa sarà ricompensata  ???
il libro di R. Bradbury l'ho trovato molto interessante ed è riuscito a trasmettermi quel leggero senso di angoscia che cerco nella lettura di romanzi di "fantapolitica",
beh spero che la trasposizione cinematografica si eccellente almeno come nel caso di "1984" di M.Radford
  • 0
ciò che è grande, ai mediocri appare oscuro
ma ciò che anche un idiota può afferrare non è degno di me.

#10 Jules

    Pietra MIliare

  • Redattore OndaCinema
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Inviato 05 febbraio 2007 - 11:34

E' un film stranissimo, non c'entra niente con Truffaut, lo girò fuori dalla Francia e lui stesso lo girò per motivi alimentari...a me personalmente piace, soprattutto perchè è il classico esempio di come un grande regista sa fare veramente i miracoli: la storia è di quelle ad alto rischio, il genere è completamente estraneo alla sua tradizione, eppure le atmosfere che evoca sono inconfondibili...in definitiva, non sarà un grande film, ma io la visione la consiglierei a prescindere..
  • 0

#11 Tom

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Inviato 05 febbraio 2007 - 11:51

Truffaut è uno di quei rari registi i cui film, pur toccando i più disparati registri, sono diventati quasi un genere a sè.

Ma... beh... in parte devo concordare con Dino Risi che ultimamente a proposito di Truffaut ha detto che era un grandissimo regista troppo consapevole della propria bravura.

Verso Truffaut ho un rapporto ondivago.
Da una parte non posso non adoralo per i tanti capolavori che ci ha lasciato, dall'altra mi ha sempre lasciato perplesso un certo eccesso narcisistico che traspare nelle opere degli ultimi anni.

Impossibile non adorare e non prostarsi davanti a tutti i suoi film della prima parte della carriera: I Quattrocento colpi, Tirate sul pianista, Jules et Jim, l'episodio Antoine e Colette, La calda amante, La sposa in nero, Baci rubati, La mia droga si chiama Julie, Il ragazzo selvaggio.
C'è poco da commentare, sono tutti capolavori, cinema allo stato più puro.

Unico non completamente riuscito del periodo è forse Fahrenheit 451.
Truffaut con la fantascienza (e quella di Bradbury in particolare) non ha davvero nulla a che vedere, troppo realistico e controllato per abbandonarsi alla giusta dose di visionarietà pop che il genere richiede. Trattasi comunque di un bel film.

Poi, a mio parere, negli anni '70 la sua filmografia si complica.

Domicile conjugal (mi/vi risparmio il titolo italiano) mi piace, ma mi domando quanto mi sarebbe interessato se non fosse un film di Truffaut e soprattutto un capitolo del ciclo di Antoine Doinel.

Le due inglesi è invece (nella versione originale non censurata) uno dei suoi massimi capolavori. Oserei dire che lo prefersico anche a Jules e Jim! 

Invece Mica scema la ragazza! è il punto più basso della sua carriera.
Ecco che entra in scena il narcisismo di cui parlavo. Truffaut crede di potersi calare negli umori "bassi" della vicenda, ma tradisce la finta complicità dell'artista che una volta al mese va a farsi un bicchiere al circolo operaio per sentirsi parte del "popolo". Un film irritante nella sua programmatica sciatteria. Ci fa una figura migliore il nostro Scola che con "Brutti, sporchi e cattivi" almeno osava veramente dare fondo al grottesco più nero.

Seguono tre grandissimi film: Effetto notte, La storia di Adèle H. e Gli anni in tasca (film che avrò visto credo 6 o 7 volte).

L'uomo che amava le donne è invece un altro film che mi lascia perplesso, che mi affascina e che allo stesso tempo mi irrita. Mi tocca sottoscrivere Morandini: "[...] c'è qualcosa di irrisolto (di troppo teorico?) che frena l'ammirazione."

La camera verde è semplicemente il capolavoro finale. Uno dei film a cui penso più spesso. Un grande film sulla morte di un regista che come nessuno aveva raccontato la vita.

Infine lo confesso, gli ultimi film mi lasciano freddo.
L'amore fugge è interessante a livello meta-cinematografico, ma semplicemente non mi emoziona, almeno non quanto dovrebbe lultimo capitolo del ciclo Doinel.
L'ultimo metrò è acqua fesca che passa senza lasciar traccia, l'ho visto due volte e giuro che non mi ricordo quasi nulla.
La signora della porta accanto (rivisto tre volte per il senso di colpa di non amarlo) mi risulta un melodramma frigido che, detta tutta, mi annoia.
Finalmente domenica! è un film delizioso... ma non fosse firmato Truffaut lo avrei mai preso anche solo in considerazione?
 


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#12 Guest_vegeta_*

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Inviato 05 febbraio 2007 - 14:18

Mi mancano circa 570 Mb per la visione di Fahrenheit 451 che mi dite l'attesa sarà ricompensata  ???


non è tra i suoi film migliori.

E' un fanta-kolossal invecchiato maluccio (soprattutto a livelli visivo) che probabilmente interessò il regista soprattutto per il tema della riscoperta della libertà tramite i libri (che hanno sempre avuto molta importanza nei suoi film).

Purtroppo Truffaut non ha molta dimestichezza con il genere...comunque una visione la merita.
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#13 Moonchild

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Inviato 06 febbraio 2007 - 23:03


Neanche a me Fahrenheit 451 ha fatto impazzire, pensavo di essere stata influenzata troppo
dal fatto di aver letto appena prima il libro, invece vedo che avete avuto in molti le
stesse impressioni, è uno dei meno riusciti.


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#14 stalker

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Inviato 14 febbraio 2007 - 22:12

per quanto non sia sicuramente uno dei suoi migliori fahrenheit ha quella rappresentazione anni 70 del futuro così retrò che mi piace un sacco
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#15 Eva

    aspirante indie

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Inviato 15 febbraio 2007 - 00:01

Truffaut mi ha fatto avvicinare al Cinema. Truffaut mi ha fatto amare il Cinema. Ultimamente ho rivisto "Les deux anglaises et le continent", uno dei suoi film che mi ha emozionato maggiormente.


Non ho trovato nessun regista capace come lui di parlare di amore e di affetti, senza cadere nella banalità e nella retorica.

Ecco, esatto.


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#16 Guest_vegeta_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 00:12

"La Signora Della Porta Accanto" è un capolavoro. Forse il suo film più bello assieme a "I 400 Colpi" e "Adele H."
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#17 Eva

    aspirante indie

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Inviato 15 febbraio 2007 - 00:17

"La Signora Della Porta Accanto" è un capolavoro. Forse il suo film più bello assieme a "I 400 Colpi" e "Adele H."

Davvero? L'ho preso ieri in videoteca; se il tuo è un consiglio lo guardo immantinente.
  • 0

#18 Guest_vegeta_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 00:19


"La Signora Della Porta Accanto" è un capolavoro. Forse il suo film più bello assieme a "I 400 Colpi" e "Adele H."

Davvero? L'ho preso ieri in videoteca; se il tuo è un consiglio lo guardo immantinente.


per me è una storia d'amore davvero struggente, con due interpreti magnifici. Uno dei vertici del cinema di Truffaut. Vedilo e non te ne pentirai! ;)
  • 0

#19 Guest_spacemen_*

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Inviato 15 febbraio 2007 - 12:33

Vero,La signora della porta accanto è davvero un bel film.Fanny Ardant è stupenda.Gli preferisco però la Mia droga si chiama Julie,a mio parere una storia di amour fou superiore persino ad Adele H.C'è poi Catherine Deneuve e una certa differenza la fa(una delle mie attrici preferite).
  • 0

#20 Guest_verdoux_*

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Inviato 27 febbraio 2007 - 16:54

I 400 colpi, un esordio col botto, anzi 400, in cui Truffaut assimila e interiorizza lo spirito di Vigo fino quasi a reincarnarlo ed a farne una opera postuma; un capolavoro;

Jules e Jim, il film è una visione poetica di un modo di rapportarsi diverso dal conformismo corrente, in cui Truffaut sublima, ma non sopisce, lo spirito ribelle di ??zero in condotta? e di ??i quattrocento colpi?;

poi una lunga serie di buoni film tra i quali non saprei indicare quale preferire; nessuno scivolone, ma neanche nessun particolare acuto; i 400 colpi è rimasto un vertice insuperato nella splendida filmografia di Truffat;
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#21 popten

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Inviato 19 aprile 2007 - 07:06

La camera verde è semplicemente il capolavoro finale. Uno dei film a cui penso più spesso. Un grande film sulla morte di un regista che come nessuno aveva raccontato la vita.

La signora della porta accanto (rivisto tre volte per il senso di colpa di non amarlo) mi risulta un melodramma frigido che, detta tutta, mi annoia.


Concordo su la camera verde, uno dei film di truffaut che ho 'sentito' di più - e suppongo anche lui.
La signora della porta accanto mi è piaciuto invece.

Per il resto, fra quelli che visto preferisco anche i 400 colpi e jules & jim, ho apprezzato molto ma non amato Adele H e il ragazzo selvaggio, ho visto con simpatia l'uomo che amava le donne.Di Fahrenheit 451 ho pensato che è un buon film, fors'anche perchè non ho mai letto il libro.
Il resto non è ancora pervenuto, prima o poi recupererò!

****NON TI PAGO - E.DE FILIPPO****

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#22 tarkus86

    pivello

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Inviato 06 maggio 2007 - 21:41

Io mi sento di suggerire Adele H., film del '75, appartenente all'ultima parte della carriera del regista. Sicuramente è il suo capolavoro di tale periodo, pochi altri hanno saputo parlare così magistralmente di amore sul grande schermo. Amore violento, ossessivo, morboso, vero. Fantastica la protagonista (Isabelle Adjani).
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#23 Mia

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Inviato 13 agosto 2008 - 11:15

Io mi sento di suggerire Adele H., film del '75, appartenente all'ultima parte della carriera del regista. Sicuramente è il suo capolavoro di tale periodo, pochi altri hanno saputo parlare così magistralmente di amore sul grande schermo. Amore violento, ossessivo, morboso, vero. Fantastica la protagonista (Isabelle Adjani).


Non mi è piaciuto. L'ho trovato freddo, e lungo. Isabelle Adjani è meravigliosa, e dà una buona prova in questo film, ma ha un che di irritante dal primo all'ultimo minuto. Mi sono annoiata.
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#24 vegeta851

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Inviato 13 agosto 2008 - 11:54

Io mi sento di suggerire Adele H., film del '75, appartenente all'ultima parte della carriera del regista. Sicuramente è il suo capolavoro di tale periodo, pochi altri hanno saputo parlare così magistralmente di amore sul grande schermo. Amore violento, ossessivo, morboso, vero. Fantastica la protagonista (Isabelle Adjani).


un film magnifico...non mi vengono in mente molti altri, oltre a Truffaut, che sono riusciti a mettere in scena "l'Amore" in tutte le sue accezioni
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#25 strangelove

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Inviato 13 agosto 2008 - 15:54


Io mi sento di suggerire Adele H., film del '75, appartenente all'ultima parte della carriera del regista. Sicuramente è il suo capolavoro di tale periodo, pochi altri hanno saputo parlare così magistralmente di amore sul grande schermo. Amore violento, ossessivo, morboso, vero. Fantastica la protagonista (Isabelle Adjani).


un film magnifico...non mi vengono in mente molti altri, oltre a Truffaut, che sono riusciti a mettere in scena "l'Amore" in tutte le sue accezioni


Tra l'altro c'è un'apparizione di Truffaut stesso, in una sequenza giocata su uno sguardo di un'intensità spaventosa. Bellissimo film.
  • 0

#26 popten

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Inviato 13 agosto 2008 - 16:44

Le due inglesi
l'ho visto in questi giorni e l'ho trovato davvero molto bello. uno dei miei preferiti di truffaut. un film stilisticamente elegante come del resto tanti altri film di truffaut. e molto intenso . avevo letto che si trattava di un film anche difficile sofferto da parte degli stessi attori e dopo averlo visto non posso che crederci
molto consigliato
  • 0

#27 sicknote

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Inviato 13 agosto 2008 - 17:15


Mi mancano circa 570 Mb per la visione di Fahrenheit 451 che mi dite l'attesa sarà ricompensata  ???


non è tra i suoi film migliori.

E' un fanta-kolossal invecchiato maluccio (soprattutto a livelli visivo) che probabilmente interessò il regista soprattutto per il tema della riscoperta della libertà tramite i libri (che hanno sempre avuto molta importanza nei suoi film).

Purtroppo Truffaut non ha molta dimestichezza con il genere...comunque una visione la merita.



mi è sempre sfuggito fosse un kolossal?
veramente,all'epoca venne proiettato come una super-produzione?
  • 0

#28 tiresia

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Inviato 14 agosto 2008 - 06:17



Mi mancano circa 570 Mb per la visione di Fahrenheit 451 che mi dite l'attesa sarà ricompensata  ???


non è tra i suoi film migliori.

E' un fanta-kolossal invecchiato maluccio (soprattutto a livelli visivo) che probabilmente interessò il regista soprattutto per il tema della riscoperta della libertà tramite i libri (che hanno sempre avuto molta importanza nei suoi film).

Purtroppo Truffaut non ha molta dimestichezza con il genere...comunque una visione la merita.



mi è sempre sfuggito fosse un kolossal?
veramente,all'epoca venne proiettato come una super-produzione?


Fu una produzione internazionale, girato in inglese, lingua che Truffaut non digerì mai, con mille problemi soprattutto per i rapporti fra lui e Werner. Non fu esattamente un Kolossal, ma un film ad alto budget. Le motivazioni nel girarlo furono tante, certo l'amore indiscusso per "quel" libro e il tema della censura in sè, ma anche la prova su un genere diverso, la rilettura del futuro in chiave ambigua, molti particolari di scena vengono dal passato, non dal futuro, la trama "gialla" che gli consentì l'uso di Herrmann per la colonna sonora, il colore, insomma un'occasione di mettersi alla prova in molti modi. Il risultato è certamente non perfetto, ma ha buoni spunti.
  • 0

#29 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 14 agosto 2008 - 06:21


Non sono d'accordo con te quando dici che i suoi film sono invecchiati meglio di quelli degli altri...per me Fino all'ultimo respiro è incredibilmente giovane e fresco anche adesso..


Quello sì, ma molti film di Godard no (esempio: La cinese). In generale il suo cinema appare oggi piuttosto datato. Non si piò dire lo stesso di Truffaut.


Beh, fu scritto da Truffaut.....
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#30 sicknote

    Groupie

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Inviato 14 agosto 2008 - 15:38




Mi mancano circa 570 Mb per la visione di Fahrenheit 451 che mi dite l'attesa sarà ricompensata  ???


non è tra i suoi film migliori.

E' un fanta-kolossal invecchiato maluccio (soprattutto a livelli visivo) che probabilmente interessò il regista soprattutto per il tema della riscoperta della libertà tramite i libri (che hanno sempre avuto molta importanza nei suoi film).

Purtroppo Truffaut non ha molta dimestichezza con il genere...comunque una visione la merita.



mi è sempre sfuggito fosse un kolossal?
veramente,all'epoca venne proiettato come una super-produzione?


Fu una produzione internazionale, girato in inglese, lingua che Truffaut non digerì mai, con mille problemi soprattutto per i rapporti fra lui e Werner. Non fu esattamente un Kolossal, ma un film ad alto budget. Le motivazioni nel girarlo furono tante, certo l'amore indiscusso per "quel" libro e il tema della censura in sè, ma anche la prova su un genere diverso, la rilettura del futuro in chiave ambigua, molti particolari di scena vengono dal passato, non dal futuro, la trama "gialla" che gli consentì l'uso di Herrmann per la colonna sonora, il colore, insomma un'occasione di mettersi alla prova in molti modi. Il risultato è certamente non perfetto, ma ha buoni spunti.


si,conosco la storia un pò tormentata sulla lavorazione del film...
quello che mi lascia perplesso è la definizione "fanta-kolossal".
ho visto il film un paio di volte e non mi sembra vi sia parvenza di kolossal.

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#31 tiresia

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Inviato 19 agosto 2008 - 12:31

Fanta-kolossal è decisamente un termine fuori luogo per Truffaut in generale, per questo film in particolare, hai ragione.

Ma ha rischiato di essere un Kolossal!
Il protagonista doveva essere Paul Newman, che aveva accettato, dopo che ci furono molti problemi ad avere i diritti da Bradbury. Poi i tempi si dilatarono per via del budget e passarono degli anni, a quel punto Newman non era più disponibile, allora la produzione pensò a Burton e Taylor, un incubo per Truffaut, che ovviamente fece passare altro tempo.

Ecco che allora decise per Terence Stamp, allora sulla cresta dell??onda. Questi accetta, è bilingue, gli piace il progetto, è inglese, cosa richiesta dai produttori. Le donne dovevano essere in prima battuta Jane Fonda e un??altra star americana, poi si pensò alla Christie. A quel punto il produttore  ebbe l??idea di fare interpretare ambedue i ruoli alla Christie, si pensa anche e soprattutto per abbattere il budget. Ma Stamp saputa la cosa si tira indietro, pensa che vogliano affossare il suo personaggio, incentrandosi sui ruoli femminili dato il doppio ruolo della Christie, irremovibile lascia il progetto quando le riprese stavano per partire. Sul disperato andante Truffaut chiama Werner che doveva comunque interpretare il capo dei viglili del fuoco e gli propone la parte del protagonista. Di lì la storia è nota, con i continui sabotaggi di Werner al film, uso continuo della controfigura perchè lui non voleva fare determinate scene, fino a presentarsi con un taglio assurdo dei capelli a metà riprese (??mi sono addormentato dal barbiere...?), rasati sulla nuca e lungo i lati, anche un po?? sghembi, tanto che molte scene da un certo punto in poi lo vedono sempre col cappello o con inquadrature che eliminino i problemi.

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#32 popten

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Inviato 17 dicembre 2008 - 07:54

finalmente ho visto la sposa in nero
mi è piaciuto molto : molto affascinante, mi è piaciuta la regia, LEI è bellissima!
un po' perprlesso per le scene non doppiate in italiano, mi chiedo : possibile che in una qualche prima versione data in italia queste scene non c'erano proprio?! una,molto breve, in effetti è evitabile, quella del confessionale(forse l'unica del film che ho trovato un po' forzata). ma le altre sono importanti proprio per la storia! bohhhh
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#33 terminator

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Inviato 17 dicembre 2008 - 11:12

finalmente ho visto la sposa in nero
mi è piaciuto molto : molto affascinante, mi è piaciuta la regia, LEI è bellissima!
un po' perprlesso per le scene non doppiate in italiano, mi chiedo : possibile che in una qualche prima versione data in italia queste scene non c'erano proprio?! una,molto breve, in effetti è evitabile, quella del confessionale(forse l'unica del film che ho trovato un po' forzata). ma le altre sono importanti proprio per la storia! bohhhh

questo è proprio un filmone...
un kill bill ante litteram davvero divertente e ben girato...
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#34 tiresia

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Inviato 17 dicembre 2008 - 18:24

finalmente ho visto la sposa in nero
mi è piaciuto molto : molto affascinante, mi è piaciuta la regia, LEI è bellissima!
un po' perprlesso per le scene non doppiate in italiano, mi chiedo : possibile che in una qualche prima versione data in italia queste scene non c'erano proprio?! una,molto breve, in effetti è evitabile, quella del confessionale(forse l'unica del film che ho trovato un po' forzata). ma le altre sono importanti proprio per la storia! bohhhh


E' il film che a Truffaut, dei suoi, piaceva meno e forse per questo chi ama Truffaut tende a rivalutarlo. Ha la cadenza delle favole dei bambini che ripetono la stessa situazione con piccole significative varianti. Il tema è caro a Truffaut, c'è una donna forte, folle per il dolore causato da una perdita circondata da una pletora di uomini deboli e fatui, sognatori al limite dell'infantilismo, soggiogati dalla malia femminile.
La Moreau è ovviamente molto affascinante e sensuale, ma T. si rammaricava di non averle reso giutizia, non gli piacevano gli abiti di Cardin, litigò con il direttore della fotografia, tanto che alcune parti del film furono praticamente dirette dalla Moreau stessa.
Imperdibile l'autore della storia, Cornell Woolrich, un maestro del noir, il cui racconto narra ben altra storia e che Truffaut cambiò, autore anche del racconto da cui T. trasse La mia droga si chiama Julie. Woolrich riprese lo stesso tema virato al maschile con maggiore efficacia, con grande sottigliezza e potenza.
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#35 Guest_Nu-clear_*

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Inviato 17 dicembre 2008 - 21:27

Truffaut lo devo assolutamente riprendere in visone,mi ricordo appena Effetto Notte,quello con valentina cortese,la prima volta che lo vidi fu a scuola,l'insegnate di italiano era appassionata di cinema,ricordo che ci fece vedere tanti film.
  • 0

#36 popten

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Inviato 18 dicembre 2008 - 07:53

Truffaut lo devo assolutamente riprendere in visone,mi ricordo appena Effetto Notte,quello con valentina cortese,la prima volta che lo vidi fu a scuola,l'insegnate di italiano era appassionata di cinema,ricordo che ci fece vedere tanti film.

purtroppo effetto notte mi manca ancora. è uno di quei film che inseguo da tempo
prima o poi ce la farò!
allora buon Truffaut anche a te, quando lo riprenderai in visione
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#37 Armonica

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Inviato 18 dicembre 2008 - 13:43

Purtroppo ho scoperto da pochissimo Truffaut e ho visto quindi solo la sua opera prima, "I quattrocento colpi", ma se devo giudicare da quello che ho visto mi sento di dire che pochi hanno il suo tocco, come hanno già detto in molti quella capacità di raccontare i sentimenti senza pesantezza nè retorica. Se si può parlare di leggerezza per gli artisti, bè Truffaut ce l'ha. Tanto più che I quattrocento colpi è un film autobiografico in buona parte, c'è passione eppure al tempo stesso lucidità nel modo in cui il regista osserva l'infanzia, l'età di passaggio, la solitudine di Antoine...Toccante.
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#38 popten

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Inviato 19 dicembre 2008 - 07:52

E' il film che a Truffaut, dei suoi, piaceva meno e forse per questo chi ama Truffaut tende a rivalutarlo. Ha la cadenza delle favole dei bambini che ripetono la stessa situazione con piccole significative varianti. Il tema è caro a Truffaut, c'è una donna forte, folle per il dolore causato da una perdita circondata da una pletora di uomini deboli e fatui, sognatori al limite dell'infantilismo, soggiogati dalla malia femminile.
La Moreau è ovviamente molto affascinante e sensuale, ma T. si rammaricava di non averle reso giutizia, non gli piacevano gli abiti di Cardin, litigò con il direttore della fotografia, tanto che alcune parti del film furono praticamente dirette dalla Moreau stessa.

capista la Moreau è stupenda nel film! meglio di così come poteva?!!!
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#39 tiresia

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Inviato 19 dicembre 2008 - 07:54


Truffaut lo devo assolutamente riprendere in visone,mi ricordo appena Effetto Notte,quello con valentina cortese,la prima volta che lo vidi fu a scuola,l'insegnate di italiano era appassionata di cinema,ricordo che ci fece vedere tanti film.

purtroppo effetto notte mi manca ancora. è uno di quei film che inseguo da tempo
prima o poi ce la farò!
allora buon Truffaut anche a te, quando lo riprenderai in visione


Effetto notte è una celebrazione del cinema.
Come tutti i film post 8 e mezzo con esso si devono relazionare e con esso devono confrontarsi. Non per nulla c??è Valentina Cortese, la diva, l??attrice Felliniana che racconta il metodo del maestro. E Truffaut fa un??operazione intelligente, ossia svicola rispetto a Fellini, racontando non l??atto creativo individuale, ma la costruzione collettiva dell??immaginario, la piccola, routinaria vita di troupe e cast.


Ecco allora mischiati i temi alti e i temi bassi, l??arte che imita la vita (e viceversa, la Bisset sposa un uomo anziano come nel film Pamela preferisce un uomo anziano), la finzione e la realtà, ma anche i piccoli trucchi per fare cinema (la pioggia, i rumoristi, la luce dentro la candela, il falso focolaio, la neve di schiuma). Truffaut ha un??impronta che non si può non riconoscere: continua il tema del rapporto con il padre (nel film dentro il film un padre ??ruba? la moglie al figlio e Effetto notte inizia con un simbolico parricidio; Aumont ??adotta? il ragazzo/amante); la magia decantata delle donne (le donne sono magiche?) con quelle riprese innamorate della Bisset; la forza delle donne; la priorità del cinema sulla vita (Leuad che va sempre al cinema, la Baye che non lascerebbe mai un film per un uomo, semmai il contrario); l??omaggio adorante alla Maureau, al divismo (Aumont e Cortese sono Divi), al cinema classico (le foto nella stanza del regista e il pacco pieno di libri di cinema sulle note della colonna sonora); il sesso indiretto (la mitica scena del gatto che beve il latte), sempre, secondo l??insegnamento di Bergman (anche se tutti fanno sesso, tutti si baciano)....

E su tutto la filosofia di Truffaut e l??incanto infantile davanti alla lanterna magica del cinema, che ricrea la vita e la riproduce, se Aumont dichiara di essere già morto decine di volte al cinema, morto lui il cinema lo fa rivivere; insomma il cinema che sconfigge la morte e vince anche sulla vita, perchè i film sono come treni di notte, non hanno ostacoli come ne ha la vita nella realtà.

Chi ha amato questo film non può perdersi Sotto gli Ulivi di Kiarostami, quest??ultimo sì un omaggio diretto ad Effetto notte.

Splendida anche la colonna sonora

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#40 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 19 dicembre 2008 - 07:58


E' il film che a Truffaut, dei suoi, piaceva meno e forse per questo chi ama Truffaut tende a rivalutarlo. Ha la cadenza delle favole dei bambini che ripetono la stessa situazione con piccole significative varianti. Il tema è caro a Truffaut, c'è una donna forte, folle per il dolore causato da una perdita circondata da una pletora di uomini deboli e fatui, sognatori al limite dell'infantilismo, soggiogati dalla malia femminile.
La Moreau è ovviamente molto affascinante e sensuale, ma T. si rammaricava di non averle reso giutizia, non gli piacevano gli abiti di Cardin, litigò con il direttore della fotografia, tanto che alcune parti del film furono praticamente dirette dalla Moreau stessa.

capista la Moreau è stupenda nel film! meglio di così come poteva?!!!


:P Parole di Truffaut. Fra loro, dopotutto, c'è stato amore, sesso, amicizia, confidenza, compagnia. Lui fece il film per farle superare un momento molto brutto della sua vita e si vede che lei ha il viso stanco e segnato, poi ci furono problemi e finì che lei aiutò lui. Forse voleva ricreare la magia unica di Jules e Jim l'esperienza sul set più bella che Truffaut fece, in cui c'era un gioia e una felicità palpabile.

La Moreau c'è in un veloce cameo anche nei 400 colpi, anche lì è il sesso, il mistero del sesso e della donna che Antoine intravede per strada
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#41 nobody

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Inviato 06 febbraio 2016 - 15:32

Rispolvero questo topic in occasione dell'84° anniversario della nascita.

Un autore enorme, sono d'accordo con i molti che, nei post precedenti, elogiano il suo modo unico di raccontare i sentimenti e l'infanzia.

Per chi lo conosce bene: riuscite a fare una top-5 dei suoi film che preferite?


  • 2

#42 William Wilson

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Inviato 13 febbraio 2016 - 15:31

Segnalo una rassegna a ingresso libero su Truffaut a Roma, alla Biblioteca Marconi.


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#43 Tom

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Inviato 13 febbraio 2016 - 17:48

Per chi lo conosce bene: riuscite a fare una top-5 dei suoi film che preferite?

 

A pensarci sono parecchi anni che non rivedo un suo film, dovrei dargli una bella spolverata, comunque...

 

- I quattrocento colpi (Les quatre-cents coups) (1959)
- Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste) (1960)

- Le due inglesi (Les deux anglaises et le continent) (1971)

- La camera verde (La chambre verte) (1978)

- Gli anni in tasca (L'argent de poche) (1976)

 

ma pure...

- Jules e Jim (Jules et Jim) (1962)

- La sposa in nero (La mariée était en noir) (1967)
- Baci rubati (Baisers volés) (1968)

- La mia droga si chiama Julie (La sirène du Mississippi) (1969)

- Adele H. - Una storia d'amore (L'histoire d'Adèle H.) (1975)

- Il ragazzo selvaggio (L'enfant sauvage) (1969)

- La calda amante (La peau douce) (1964)

- Effetto notte (La nuit américaine) (1973)

 


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#44 Garga Charrua

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Inviato 13 novembre 2020 - 15:09

per chi vuole fare un ripasso, Raiplay ha messo in streaming buona parte della filmografia del Nostro. Doppio audio e sottotitoli (finezza che non sempre è di casa in Viale Mazzini):

 

https://www.raiplay....effettotruffaut

 

 

 


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"Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti e un solo Gargamella."





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