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Irrational Man (Allen, 2015)


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9 replies to this topic

#1 Zimmer

    Enciclopedista

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Inviato 21 dicembre 2015 - 20:31

L’arrivo dell’accademico Abe Lucas, ex enfant prodige della filosofia morale, movimenta la placida routine di un modesto college del Rhode Island. Lui, pur depresso e fuori forma, non smette di affascinare le signore, tanto che ne irretisce due (quasi) suo malgrado: prima l’irruente collega Rita, docente di chimica in crisi coniugale, poi la candida Jill, entusiasta studentessa dagli occhi sempre sgranati, che immancabilmente s’invaghisce del professore navigato. Le attenzioni delle due donne non lo salvano comunque dalla frustrazione e dall’apatia, tanto che Abe, incapace di trovare un senso alla propria vita, passa il tempo tra sbronze di whisky ed estemporanei tentativi di suicidio. Un giorno però una conversazione attira casualmente la sua attenzione...

 

irrational_man_LOCANDINA.jpg

 

http://www.ondacinem...tional_man.html


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#2 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 24 dicembre 2015 - 15:24

un Allen ancora sottotono che non riesce ad alternare un film mediocre a un altro buono, ma si attesta su un cinema spento e pigro. la rimasticatura dei temi di "Match point" (e del suo controcanto comico, "Scoop") rende "Irrational Man" una commedia nera giocata sulla solita sciorinatura di citazioni filosofico-letterarie (qui, invero, un po' alla rinfusa) che niente aggiunge alla poetica di Woody. e questo mi può anche andare bene, ma manca il guizzo, la battuta fulminante, la svolta della trama che amplia il film di senso innalzandolo a tassello fondamentale della grande commedia umana alleniana (come accadeva per "Basta che funzioni", "Midnight in Paris" e "Blu Jasmine"). addirittura, pure Phoenix pare a tratti in imbarazzo e svogliato, mentre la Stone ripete il suo personaggio di "Magic in the Moonlight", cambiando il proprio rapporto rispetto al protagonista del film precedente.


  • 1
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#3 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 30 dicembre 2015 - 11:38

Bene, mi sa che anche a 'sto giro passo.  ;D

Woody mi fa sempre più tristezza...


  • 0

#4 Ronald Regaz

    ritardato mentale

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Inviato 30 dicembre 2015 - 12:07

a me, devo dire, non ha disgustato affatto. un Allen minore, sì, che ripete temi e ossessioni su cui è già tornato mille volte, sì. tutto vero. e, per limitarsi ai film più recenti, d'accordo che non tocchi i livelli sorprendentemente molto buoni di Blue Jasmine.

 

epperò, la visione di Irrational Man m'è piaciuta, non so che dire. sarà la fotografia (lol, lo so che ormai è come dire "non è bella, ma è un tipo"), la colonna sonora, saranno gli attori, boh: da totale ignorante di finezze cinematografiche l'ho goduto abbastanza da giustificare l'esborso per il biglietto.


  • 5

#5 ucca

    CRM

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Inviato 30 dicembre 2015 - 13:58

Bene, mi sa che anche a 'sto giro passo.  ;D

Woody mi fa sempre più tristezza...

 

non capisco questo tuo sentimento. Se lui prova ancora piacere a 80 anni a girare film, che male c'è?

a me sembra una cosa fantastica, poi magari dopo 40 film è anche normale che si ripeta. ma la vita è anche

questo..il suo contributo al cinema l'ha dato in abbondanza.


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www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#6 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 30 dicembre 2015 - 14:19

Anche te hai ragione, ma pochi film recenti di Allen mi hanno lasciato entusiasta, praticamente solo quelli che ha citato tra parentesi WBlake, e leggere certe valutazioni non è che mi faccia venire tanta voglia di investire otto euro...


  • 0

#7 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 04 gennaio 2016 - 00:54

E' un periodo in cui sto andando a vedere più o meno tutto quel che passa al convento, così, dovendo scegliere stasera con amici tra Zalone e Allen, non ho esitato un momento, e sono contentissimo di poter ora contraddire i pregiudizi e le impressioni "esterne" di cui ho dato sfoggio qua sopra, in questo thread, essendomi fatto condizionare dai per me incomprensibili giudizi negativi altrui. Perché Irrational Man, ragazzi, è un filmone. Fa il paio con Matchpoint; ma posso dire di averlo anche preferito a questo, sotto diversi aspetti.

 

Woody Allen, ad ascoltarlo nelle interviste degli ultimi anni, propugna una filosofia alquanto sconfortante, in cui tutto ruota intorno al principio che la vita non ha senso. Difficile perciò non leggere nel personaggio di J. Phoenix, professore di filosofia morale, un alter ego del regista. Tutti nel film - si tratta pur sempre dell'ambiente di cultura elevata o elevatissima di un'università - parlano con un tipo di linguaggio che va nella direzione di un certo intellettualismo, quindi ogni personaggio, soprattutto i principali, sono in qualche maniera delle "voci" del loro autore; ma Abe Lucas in particolare. E con la "soppressione" di questo è come se Allen abbia voluto mettere a tacere quella sua parte di sé così soggetta alla pulsione di morte. Ma il fatto paradossale è che ne risulta comunque una visione pessimistica, se si considera l'intero svolgimento della trama, in quanto Abe Lucas (un moderno Raskol'nikov fattosi prof di filosofia in un college americano) agisce nel modo in cui agisce per dire di sì alla vita, per rinascere e fare del bene; e, al contrario, quel che ottiene va in direzione opposta, perché se le cose si appianano nella vita della mamma che non può più subire gli effetti del verdetto di un cattivo giudice, nella vita di Abe e di chi gli sta intorno le cose vengono completamente travolte dal caos. Salvo ristabilirsi - questo almeno nel caso della ragazza lo possiamo dire con certezza - dopo la morte di lui.

 

Ma questo non basta ovviamente a restituire la bellezza della pellicola, che si fonda su una particolare miscela formata da un'allegra musica jazz, un'eleganza e una fluidità nel girare senza pari, una solare roscetta dagli occhi azzurri (un'encomiabile Emma Stone), un cinquantenne panciuto e pieno di smorfie e problemi esistenziali (Phoenix si riconferma uno dei più bravi attori in attività, de panza e de sostanza), vari coprotagonisti convincenti, un ritmo che va a tambur battente, una suspense hitchcockiana,...

 

Mi fermo su quest'ultimo aggettivo, e mi rivolgo ai cinefili: non vi sembra di trovare qualche piccola affinità con quel conclamato capolavoro del buon Alfred che è Nodo alla gola (oltre che, ovvie, con Il delitto perfetto)?

 

Comunque, non so se si è capito, ma il mio voto per questa pellicola non può essere inferiore a: 9/10

 

Andate a vedere questo film. Andateci. Assolutamente.


  • 4

#8 William Wilson

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Inviato 04 gennaio 2016 - 11:30

"Si può inciampare nella luce" (https://www.youtube....h?v=veVqJV66m3o).

 

Che poi quando ho visto la rivoltella, nella prima parte, ho pensato "Ecco la pistola di Cechov", e invece non era quella... Com'è che diceva Abe, "Siamo schiavi del caso"? Aveva ragione, ma nel finale di questa pellicola il caso ha un'insospettabile virtù. E mi pare sia già la seconda volta che si verifica questa magia, dopo "Magic in the Moonlight". L'insospettabile virtù degli occhioni azzurri di quella bella roscettina che è la sua nuova musa? D'altronde, non era proprio Dostoevskij (ma ne "L'idiota") a dire che "La bellezza salverà il mondo"?

 

 


  • 1

#9 Tom

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Inviato 12 maggio 2017 - 17:00

Anch'io l'ho trovato un Allen niente affatto minore, per tutti i motivi gia' ottimamente esposti da William qui sopra.

Concordo anche sul preferire questo al molto affine Match Point.

Inquietato da quanto il mio coetaneo Phoenix mi e' sembrato vecchio e sfasciato, ma l'occhio di Allen illumina soprattutto i due personaggi femminili, una Emma Stone in cui riverbera una grazia lentiginosa molto 70s e Parker Posey, bellissima ultraquarantenne molto malinconica e sensuale.

 

Negli ultimi anni l'ho trascurato il vecchio Woody e mi dispiace.


  • 2

#10 bluetrain

    Fourth rule is: eat kosher salamis

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Inviato 02 marzo 2020 - 12:32

Faccio fatica a comprendere come un film come questo sia stato largamente stroncato, anche – e soprattutto, forse – dagli amanti di Allen (anche se leggo con piacere qua sopra che almeno a qualcuno è piaciuto).
D’accordo, non sarà un capolavoro senza tempo, ma è assolutamente in linea con i migliori lavori del Nostro degli ultimi anni, oltre a non sfigurare affatto dinnanzi a "Match point", con il quale condivide certamente l’architettura di fondo.
L’idea di questo giallo “a carte scoperte” funziona sotto ogni punto di vista: sceneggiatura inappuntabile, bella fotografia (che dimostra che il CG se usato con gusto può portare a buoni risultati), colonna sonora raffinata, ottime prove attoriali (Phoenix grandissimo come sempre, anche con quella inguardabile panza da donna incinta al sesto mese sempre in primo piano asd), grande messa in scena (con quella regia tipicamente alleniana che c’è ma non si vede, nel senso che fa cose anche complesse senza farsene accorgere).

Non ultimo, il film funziona anche come veicolo del pensiero - invero piuttosto funereo anche se servito con la consueta eleganza, in punta di fioretto - dell’Allen senile.


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