Sleepy non mi ritrovo molto nella tua disamina.
E, floods, posto che il paragone coi PF mai m'azzarderei a farlo, secondo me loro avevano ambizioni e potenzialità per essere, se non loro, almeno un gruppo dello stesso insieme.
Già i primi erano chiaramente dischi con appeal pop, per carità, ma erano anche dischi autoriali, e si prendevano sul serio. Anche VLV, che probabilmente qui si ricorda solo per i coretti, era un disco serio. E-no, Eno non li ha sfanculati dopo VLV, anzi ha continuato a produrli su MX. È in questa fase che qualcosa è cambiato: come se Martin si fosse posizionato realmente sullo scacchiere pop, e avesse deciso che i suoi riferimenti sarebbero stati Rihanna, Beyoncé e i One Direction. Come se l'accedere a quel livello di stardom gli avesse sbloccato mentalmente la necessità di rimanere rilevante nella fascia giovane, nel 201x. Come se si fosse fatto carico della missione di rappresentare il lato candido e positivo delle masse che l'avrebbero ascoltato (o, chissà, dei due figli piccoli), ma sempre innestando quella vena malinconica che gli è propria da Parachutes (un pezzo come A sky full of stars, al netto dell'insopportabile truzzaggine, è passato come l'inno positivista di avicii ma è di un entusiasmo realmente disperato, se lo si ascolta bene).
Ora fanno i mestieranti, qualche melodia la sanno ancora scrivere, ma questa missione li ha traghettati verso un prematuro decesso.
E la cosa che non capisco è il perché, che cosa pensa di ottenere in questo modo, se è realmente coinvolto da ciò che fa. Se pensa di riuscire nella propria missione, se non la trovi ridicola, già riuscita ad artisti che di artistico non hanno proprio nulla (v. con chi sceglie di collaborare). Chissà che gli gira in testa.