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Ondalibri: Commenti 2015
#1
Inviato 03 dicembre 2015 - 20:17
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#2
Inviato 03 dicembre 2015 - 23:20
Mick Wall sulla mia classifica:
Perchè ti ha deluso? Risp nell'altro topic tvb
Il libro è "Raising Steam" di Terry Pratchett.
In generale gli ultimi libri di Pratchett mi hanno lasciato l'amaro in bocca. Mi sembra che la qualità sia scesa parecchio (poveraccio, anche comprensibile, anzi ha fatto fin troppo).
Innanzitutto lunghissimo, ma a causa di lungaggini e can menati per l'aia, non per intrinseca necessità. A volte si fa fatica a capire dove va a parare. "Snuff", che pure mi ha deluso e ne condivide molti difetti, almeno ha una storia coerente e dotata di suspence con una grande climax. "Rasing Steam" non sembra arrivare mai al punto, accumula sottotrame che scioglie subito (come se l'autore non riuscisse a seguirle più di tanto... per dire, eh...). E la battaglia finale risente di ciò, sembra una sequenza di scenette.
Il contenuto: sia questo che "Snuff" sono eccessivamente predicatori, quasi romanzi a tesi. Tesi anche condivisibili, per carità, ma fatte calare dall'alto con la delicatezza di un'incudine, e ribadite fino alla nausea. Divisione buoni-cattivi fin troppo manichea, in cui i cattivi non solo non hanno nessuna qualità che li redima, ma anche nessuna effettiva capacità di creare una minaccia grave. Gli eroi gli sono troppo superiori, più buoni, più abili E più fortunati. I personaggi ne soffrono tantissimo, specie quelli di più vecchia data, che perdono molto in sfaccettature.
E poi entrambi i libri (ma specie "Raising Steam") sono tremendamente ripetitivi... come se l'autore non riuscisse a far cernita del materiale... sempre per dire.
Ho appena letto l'ultimissimo, "The Shepherd's Crown", pubblicato postumo. Si vede parecchio che non è completo, poco più di un abbozzo. Tutto sommato però l'ho trovato migliore (sarà anche perché l'ambientazione è la mia preferita, appartiene infatti al ciclo delle Streghe). Però anche questo è praticamente un riciclo della trama di un romanzo precedente (non dico quale per non spoleirare) a un livello parecchio peggiore; con personaggi che perdono parecchio in tridimensionalità, un nuovo personaggio troppo buono per essere vero, una lotta fin troppo semplice con il cattivo e la brutta tendenza a proclamare a gran voce quel che si capisce da sé. Ma tutto sommato vale la lettura, specie per l'inizio. Se non vi commuove non siete fan di Pratchett.
#3
Inviato 03 dicembre 2015 - 23:22
P.S. Chiaramente sono uno stronzo senza pari per mettermi a fare queste critiche. Mi disprezzo da solo.
#4
Inviato 05 dicembre 2015 - 17:26
Ho messo in uno scaffale i libri che ho letto nel 2015. Sono 16, pensavo peggio. Li ho letti tutti mentre una decina di libri li ho iniziati e poi mollati lì. Un paio di riletture e quattro libri che erano in attesa da un po'. Vabbè, sticazzi direte voi.
#5
Inviato 06 dicembre 2015 - 16:58
#7
Inviato 07 dicembre 2015 - 09:11
No, non mi sembra particolarmente teen-oriented.
I protagonisti sono ragazzini, sì, ma i temi trattati sono complessi, il setting cyberpunk è molto credibile e sono presenti un sacco di riferimenti alla simbologia ebraica (cosa che io, non conoscendola, inizialmente non avevo colto).
Inoltre, i disegni e la veste grafica meritano parecchio, secondo me.
Poi sì, la storia ha dei difetti: a tratti è molto veloce e poco approfondita, i personaggi non sono troppo caratterizzati e a volte buttati un po' in mezzo alla mischia.
Probabilmente sarebbe dovuto essere più lungo o uscire ad episodi per essere un lavoro più riuscito.
#8
Inviato 09 dicembre 2015 - 11:14
@Life: Golem di LRNZ merita quindi? Ne ho letto così così.
mah io non ci ho trovato niente di speciale e partivo decisamente ben predisposto - l'ambientazione è molto superiore alla storia, a volte capita con la fantascienza
#9
Inviato 09 dicembre 2015 - 18:44
6. Carlo Levi - Cristo si è fermato ad Eboli
La storia più o meno la conosciamo tutti, ma io non la immaginavo in termini così disperati.
#10
Inviato 09 dicembre 2015 - 18:50
non mi sembri uno da Carlo Levi...
#11
Inviato 09 dicembre 2015 - 19:37
Ah, mi rimangio pubblicamenti il + a Duck per il "mah" a IJ.
#12
Inviato 09 dicembre 2015 - 19:47
Eh eppure io, dopo due mesi di lettura, a mettere insieme tutti i pezzi, a sorbirmi gli esercizi di tennis e gli alcolisti anonimi mi son detto: e quindi? Qualche momento veramente enorme c'è, ma sulle 1300 pagine e di grande formato il commento è proprio "mah". Magari sono il pirla io che non ci arriva.
La scopa del sistema comunque, letto però l'anno scorso, l'ho trovato molto più convincente.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#13
Inviato 09 dicembre 2015 - 21:37
Poi boh, sull'e quindi ci sarebbero pagine da scrivere, ora non posso ma credo che tu possa trovarne se ti va. Se no è lo stesso, non deve piacere per forza, ci mancherebbe.
#14
Inviato 09 dicembre 2015 - 22:24
Eh lo so, e qualcosa ho anche già letto (compreso il finale proiettato di quel programmatore genio che non ricordo come si chiama), ed è pure ovvio che succeda, data la mole e l'ambizione dell'opera. Però veramente, dietro tutta sta complessità e a tutto il mondo messo in scena tessera per tessera, io più che la creazione di questo universo mostruoso non ci trovo granchè. Era tutto necessario?
Poi è chiaro che alla fine abbia torto io (gente che se ne intende molto più di me esalta il romanzo da anni), ma giudico con la mia misura un'opera che ha annegato quello che mi sarebbe potuto interessare in un delirio organizzato e multiforme. Insomma, per me rispetto a ste figure complesse son meglio le curve di Vonnegut.
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#15
Inviato 10 dicembre 2015 - 09:11
Duck, tu non sei affidabile, visto che hai piazzato Ford fuori classifica; tra le altre cose, il suo ultimo capolavoro è l'unico libro (scintillante, sarcastico, melanconico, doloroso, bellissimo) che in questo momento io ricordi di aver letto nel 2015. Sono sicuro di averne letti altri (scandaglierò gli scaffali stasera) ma il fatto stesso che io non sappia quali siano la dice lunga sul confronto impietoso con Let me be Frank with you.
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#16
Inviato 10 dicembre 2015 - 09:54
6. Carlo Levi - Cristo si è fermato ad Eboli
La storia più o meno la conosciamo tutti, ma io non la immaginavo in termini così disperati.
Bellissimo il libro e bellissimo il film con Volonté.Mi sono ripromesso di leggere altro di Carlo Levi, ma non l'ho mai fatto. Suggerimenti?
Se non lo conosci o lo conosci poco approfondisci il Levi pittore; è un completamento fisiologico di quello che è Cristo si è fermato ad Eboli, permettendosi, essendo più diretto il tipo di espressione artistica, di andare oltre la disamina storico-sociale del libro (che non è tutto ovviamente, ma è quello che salta all'occhio in maniera preminente).
#17
Inviato 10 dicembre 2015 - 13:10
#18
Inviato 10 dicembre 2015 - 13:52
#19
Inviato 10 dicembre 2015 - 16:08
Una postilla sui Vangeli apocrifi (letti un 50%): molto bello quello che descrive la morte di San Giuseppe confortato da Gesù che nulla può se non, appunto confortarlo in un viaggio che nonostante la tardissima età e la sicurezza del Paradiso è dolorosissimo.
Ho letto tuta roba che mi è piaciuta (ormai se una cosa non mi convince la lascio e la riprendo eventualmente, come Il consiglio d'Egitto di Leonardo Sciascia che avevo in libreria da tanti anni e poi ho beccato il momento giusto per apprezzarlo come meritava).
Della grandezza del Simenon-non Maigret (che non conosco) ho scritto due post innamorati e così dell'ultimo Ballard che mi mancava.
#20
Inviato 10 dicembre 2015 - 16:20
I titoli in francese, enorme
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#21
Inviato 10 dicembre 2015 - 16:23
in tal langua leggelli
#22
Inviato 10 dicembre 2015 - 16:58
Bello La neve era sporca eh?
Siamo vittime di una trovata retorica.
#23
Inviato 10 dicembre 2015 - 17:04
Ciro, monumentale Simenon diobono, monumentale. Sai quando ti capita la cosa giusta al momento giusto, diobono? Un signor niente che ha diviso il cervello in due, uno per vivere a minchia come noi tutti, uno che ha accumulato sensazioni, pezzi di frasi, sguardi e le imbriglia in una follia controllata ma esplosiva, come una partita di scacchi giocata senza nessun strategia, wunderbar! Non mi rovinare il finale, mi faccio un caffè e procedo.
scusate, forse sono andato ot
#24
Inviato 11 dicembre 2015 - 14:13
Per il 2016 il Forum mi ha già fatto procurare Tokyo anno zero (che ho iniziato ieri) e il sig. Imbriani (che ho ordinato). Magari sarà anche l'anno di D'Arrigo e IJ.
Io ci credo e sarei molto curioso di un tuo parere.
Ma l'uomo che guardava passare i treni non era nella tua classifica dell'anno scorso? Io l'ho letto per quello, se non ricordo male. In realtà non ricordo se l'ho letto quest'anno o alla fine dello scorso, quindi non l'ho messo in classifica. In realtà io scrivo sempre sui libri il mese e l'anno in cui li leggo, ma ora non mi va di alzarmi e controllare.
#25
Inviato 11 dicembre 2015 - 17:58
uhm, bella domanda. Era nello scaffale dei libri letti nel 2015 e tra l'altro era fuori posto Fuoco fatuo di Drieu che adesso reinserisco.
#26
Inviato 11 dicembre 2015 - 21:18
Spostato il post di Marz. Se volete commentare usate il multiquote e venite qui.
1) La vita agra - Luciano Bianciardi
2) Il libro dell'inquietudine - Fernando Pessoa
[ http://forum.ondaroc...do/?p=1956456 ]
3) Cuore di tenebra - Joseph Conrad
[ http://forum.ondaroc...endo/?p=1956456 ]
4) Dissipatio h.g. - Guido Morselli
[ http://forum.ondaroc...endo/?p=1981465 ]
5) V. - Thomas Pynchon
6) Moby Dick - Herman Melville
7) La scopa del sistema - David Foster Wallace
[ http://forum.ondaroc...endo/?p=1971269 ]
8) La scomparsa di Majorana - Leonardo Sciascia
9) Altri libertini - Pier Vittorio Tondelli
10) Cuori in atlantide - Stephen King
Spoiler
potrebbe essere la mia di qualche anno fa, più o meno (a parte Morselli e Houellebecq...)
mi avete fatto venir voglia d'iniziare il libro di D'Arrigo ma, al momento, sono combattuto fra altri mattoni...
#27
Inviato 15 dicembre 2015 - 23:50
5. Imre Kertész - Kaddish per il bambino non nato
Con questo concludo la trilogia di Kertész: una cosa strana, cruda e disperata. Sicuramente i miei libri preferiti sull'argomento (olocausto e conseguenze), che non si piangono addosso, ma espongono con terribile lucidità l'orrore dell'essere umano.
consiglio la lettura di Nàdas Peter, parallel stories (pàrhuzamos tortènetek), probabilmente ancora non tradotto in italiano. Conosco parecchia gente che ha letto entrambi, quasi tutti preferiscono nettamente Nàdas a Kertèsz.
https://en.wikipedia...arallel_Stories
http://www.nytimes.c...eview.html?_r=0
#28
Inviato 15 dicembre 2015 - 23:52
#29
Inviato 16 dicembre 2015 - 08:49
5. Imre Kertész - Kaddish per il bambino non nato
Con questo concludo la trilogia di Kertész: una cosa strana, cruda e disperata. Sicuramente i miei libri preferiti sull'argomento (olocausto e conseguenze), che non si piangono addosso, ma espongono con terribile lucidità l'orrore dell'essere umano.
consiglio la lettura di Nàdas Peter, parallel stories (pàrhuzamos tortènetek), probabilmente ancora non tradotto in italiano. Conosco parecchia gente che ha letto entrambi, quasi tutti preferiscono nettamente Nàdas a Kertèsz.
https://en.wikipedia...arallel_Stories
http://www.nytimes.c...eview.html?_r=0
Grazie del consiglio, anche se:
1-in realtà le saghe familiari (a quanto letto) non sono la mia passione
#30
Inviato 16 dicembre 2015 - 12:11
In compenso continuo a comprare e ad accumulare...
capita anche a me, è bello vedere crescere la pila sullo scaffale e poi arrovellarsi su quale(i) iniziare... e poi comprarne un altro e iniziare quello.
L'urlo e il furore ce l'ho da un po', ma non ho ancora avuto il coraggio di aprirlo
Ragazzi, fate i bravi, commentate nel topic apposito
Anche a me piace comprare, ma ultimamente sono molto fermo. Ho deciso che salvo casi eccezionali non compro ciò che non leggerò nell'immediato. Nella biblioteca del mio paese ci sono spesso i libri usati e vecchi che vendono venduti a pochi euro: ho trovato La pianista di Jelineck, Dio ne scampi agli orsenigo di Imbriani, e una bellissima edizione della sceneggiatura di Amarcord. Avrei speso in tutto 5 euro, ma li ho lasciati lì.
Ad Archie: cosa hai letto di Machado de Assis? Me lo aveva consigliato un'amica brasileira. Com'è?
E già che ci siamo: conoscete Grande Sertao, di Joao Guimaraes Rosa? Era uno dei libri che il mio amato prof amava alla follia. L'avevo comprato e ne ho lette alcune pagine, una scrittura interessante (il mio prof, che era stato in Brasile e conosceva il portoghese, diceva che era stato tradotto anche molto bene). Ora lo ha la mia ex, che erroraccio lasciarla lasciarglielo.
#31
Inviato 16 dicembre 2015 - 12:20
La sceneggiatura di Amarcord. Ti darei un meno.
Non so, i mercatini di libri sono la mia ultima guilty pleasure, se mi togliete anche quello non ho più bisogno di lavorare (magari).
#32
Inviato 16 dicembre 2015 - 12:23
In compenso continuo a comprare e ad accumulare...
capita anche a me, è bello vedere crescere la pila sullo scaffale e poi arrovellarsi su quale(i) iniziare... e poi comprarne un altro e iniziare quello.
L'urlo e il furore ce l'ho da un po', ma non ho ancora avuto il coraggio di aprirlo
Ragazzi, fate i bravi, commentate nel topic apposito
Anche a me piace comprare, ma ultimamente sono molto fermo. Ho deciso che salvo casi eccezionali non compro ciò che non leggerò nell'immediato. Nella biblioteca del mio paese ci sono spesso i libri usati e vecchi che vendono venduti a pochi euro: ho trovato La pianista di Jelineck, Dio ne scampi agli orsenigo di Imbriani, e una bellissima edizione della sceneggiatura di Amarcord. Avrei speso in tutto 5 euro, ma li ho lasciati lì.
Ad Archie: cosa hai letto di Machado de Assis? Me lo aveva consigliato un'amica brasileira. Com'è?
E già che ci siamo: conoscete Grande Sertao, di Joao Guimaraes Rosa? Era uno dei libri che il mio amato prof amava alla follia. L'avevo comprato e ne ho lette alcune pagine, una scrittura interessante (il mio prof, che era stato in Brasile e conosceva il portoghese, diceva che era stato tradotto anche molto bene). Ora lo ha la mia ex, che erroraccio
lasciarlalasciarglielo.
Io invece non compro più alcun libro, malefica austerity, solo biblioteca con cui mi trovo benissimo anche perché ti permette di non avere rimpianti se quello che leggi fa schifu (almeno non l'hai pagato). Ho preso giusto un Malamud su ebay perché dovevo averlo anche fisicamente. Come fate a tenere 1000 libri a casa e comprare ad infinitum? Vivete a
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#33
Inviato 16 dicembre 2015 - 12:59
Siamo vittime di una trovata retorica.
#34
Inviato 19 dicembre 2015 - 09:23
Alle medie, mentre tutti sbuffavano e sbadigliavano, io mi appassionavo alle vicende di Padron N'Toni, di N'Toni, Luca, Padron Cipolla e la Santuzza. Non mi è mai passato.
Io ero uno di quelli che sbadigliava.
Ho odiato come la morte quasi tutti i suoi personaggi ed ero contento che Rosso Malpelo morisse.
Dopo diversi anni ho capito che il mio problema era quello di non riuscire ad entrare in empatia con i disgraziati di cui ci parla (insomma, sono un feudatario ).
In ogni caso, ho preferito Mastro Don Gesualdo ai Malavoglia e le Novelle Rusticane a Vita dei Campi.
E poi, due dei suoi racconti mi hanno veramente conquistato: "La Roba" e "Libertà".
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#35
Inviato 19 dicembre 2015 - 09:36
Io con Verga ho il rapporto esclusivamente scolastico, non l'ho mai più ripreso. + però per
ero contento che Rosso Malpelo morisse
«Mister, possiamo lavorare sulle diagonali?», la richiesta di qualche giocatore. No, la risposta del tecnico.
consigli per il futuro: leggere i fantaconsigli dell'UU e fare l'esatto opposto
Duck tu mi consigliasti di molto bello Delitto e Castigo, che nonostante la lunghezza (per me quello è gia parecchio lunghino) mi piacque parecchio e mi permise anche di fare un figurone con mia cognata in una discussione in cui credeva di tagliarmi fuori.
#36
Inviato 19 dicembre 2015 - 18:10
Ad Archie: cosa hai letto di Machado de Assis? Me lo aveva consigliato un'amica brasileira. Com'è?
Solo Don Casmurro, che per quanto ne so è il suo libro più famoso.
Per quanto sia un romanzo con risvolti psicologici/psicanalitici, è scritto con uno stile talmente semplice e spiritoso che mi sento di consigliarlo a chiunque.
in nineteen sixty-three
Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili
"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."
#37
Inviato 19 dicembre 2015 - 18:16
Bellissimo l'odio verso rosso malpelo, anche se a me Verga piace (ma dovrei rileggere).
Ho controllato e mi aveva consigliato "La cartomante" (lei aveva detto "la cartomànci" ). La descrizione su ibs recita:
Lui, lei e l'altro. Un giro di carte per prevedere la volontà di un destino inafferrabile. Paura, passione, senso di colpa. E fede, vita, morte. Lui, lei e l'altro.
Uso magistrale del tricolon!
#38
Inviato 19 dicembre 2015 - 18:31
Mastro don gesualdo ha dei passaggi comici straordinari, te lo vedi quell'incazzuso che tutti gli fanno girare le palle
#39
Inviato 21 dicembre 2015 - 11:17
Ma perché ci volete così male a Kafka nostro da piazzarlo anche dietro a opere di Pizziburri, Catafiazzi o Magnetolini?
Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.
#40
Inviato 22 dicembre 2015 - 12:00
5. Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Appena letto. Un racconto, una parabola, di certo non un romanzo. Potente e simbolico, lo vorrei rileggere in inglese. Provo sempre una certa diffidenza per le traduzioni. La Pivano come traduce?
La Pivano era amica di Hemingway e penso lo consultasse in fase di traduzione. Di solito però le traduzioni sono di Vincenzo Mantovani, da quel che ricordo.
Ps: ne hai letti altri di Hemingway?
No, mai letto né posseduto niente, in realtà l'ho letto solo perché l'ho trovato in casa.
Dico di diffidare non tanto per la qualità della traduzione, quanto perché mi ha dato l'impressione di uno stile scarno ma forte, qualcosa che assomiglia più all'antico testamento che ad un romanzo. Si fa per dire, sono impressioni a pelle. Ma di sicuro il ritmo inglese avrà qualcosa di più.
#41
Inviato 22 dicembre 2015 - 14:25
5. Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Appena letto. Un racconto, una parabola, di certo non un romanzo. Potente e simbolico, lo vorrei rileggere in inglese. Provo sempre una certa diffidenza per le traduzioni. La Pivano come traduce?
La Pivano era amica di Hemingway e penso lo consultasse in fase di traduzione. Di solito però le traduzioni sono di Vincenzo Mantovani, da quel che ricordo.
Ps: ne hai letti altri di Hemingway?
No, mai letto né posseduto niente, in realtà l'ho letto solo perché l'ho trovato in casa.
Dico di diffidare non tanto per la qualità della traduzione, quanto perché mi ha dato l'impressione di uno stile scarno ma forte, qualcosa che assomiglia più all'antico testamento che ad un romanzo. Si fa per dire, sono impressioni a pelle. Ma di sicuro il ritmo inglese avrà qualcosa di più.
"scarno ma forte" è proprio la definizione di scrittura che cercava Hemingway, a grandi linee. Poi dipende dai libri, dalle epoche, l'Hemingway "maturo" de Il Vecchio e il Mare a mio modo di vedere ha diverse differenze rispetto a quello di Fiesta, per dire.
#42
Inviato 22 dicembre 2015 - 15:02
L'hemingway del vecchio e il mare personalmente, e sempre attraverso traduzione, credo sia la cosa più lontana da hemingway per stile e narrazione. Non è che ci sono differenze rispetto a Fiesta, per me è proprio un altro autore. Premesso che Fiesta è probabilmente l'estremo in senso opposto.
#43
Inviato 22 dicembre 2015 - 15:19
In compenso continuo a comprare e ad accumulare...
capita anche a me, è bello vedere crescere la pila sullo scaffale e poi arrovellarsi su quale(i) iniziare... e poi comprarne un altro e iniziare quello.
L'urlo e il furore ce l'ho da un po', ma non ho ancora avuto il coraggio di aprirlo
capisco il dramma,io sto a 1040 libri ancora da leggere e non smetto di comprare
Ti aspettano un paio di settimane impegnative!
Scherzi a parte, la salvezza della lettura italiana sono i lettori forti con tutte le negatività che ció implica (assenza di una "classe media", abisso tra predatori e barzellettieri, predatori che disprezzano intere categorie: ultime uscite, i generi, gli "italiani", le "donne" e, soprattutto, l'omologazione che sottende la più parte dei predatori di cui magari parlo un'altra volta).
si,con la media annuale che ho ci vanno 10 anni
#44
Inviato 22 dicembre 2015 - 15:20
1) Le Sirene di Titano - Vonnegut
E' un libro corto, dalla prosa secca, quasi striminzito. Eppure c'è dentro di tutto: è una meditazione sul caso e sulla necessità, sulla religione e la famiglia, ma c'è anche tutto il bello di un'avventura fantascientifica
2) Baudolino - Eco
Io mi diverto come un bambino quando un romanzo gioca con la storia come fa questo qui, ma c'è sempre qualche sprazzo di poesia che fa capolino da dietro al gioco. E poi Baudolino per come la vedo io è un personaggio tragicissimo.
3) Embassytown - Mieville
Più che un romanzo di fantascienza è un esperimento mentale sulla natura del linguaggio.
4) Questa è l'acqua - Foster Wallace
Al di là dell' "istrionismo" stilistico sono dei racconti che se non ti commuovono sei fatto di pietra.
5) La letteratura nazista in America - Bolano
Praticamente un catalogo di stronzi, sognatori, teppisti e lunatici. Bellissimo.
6) Puttane assassine - Bolano
Un altra raccolta di racconti, e pure qua ci sono alcune cose che ti bucano l'anima.
7)L'armata dei sonnambuli - Wu Ming
Che al di là dei sottotesti politici è un romanzo appassionantissimo. Qua più o meno vale la stessa cosa che ho detto per Baudolino.
Poi ho L'arcobaleno della gravità più o meno a 1/4 dalla fine e ancora non ci ho capito un cazzo.
Questo dev'essere clamoroso. Lo cerco.
5. Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Appena letto. Un racconto, una parabola, di certo non un romanzo. Potente e simbolico, lo vorrei rileggere in inglese. Provo sempre una certa diffidenza per le traduzioni. La Pivano come traduce?
La Pivano era amica di Hemingway e penso lo consultasse in fase di traduzione. Di solito però le traduzioni sono di Vincenzo Mantovani, da quel che ricordo.
Ps: ne hai letti altri di Hemingway?
Lezioni di un u-tonto. Che sarei io.
Se usate tasto miltiquote, ttasferite nel 3d di commento quel che state dicendo nel 3d Classifiche.
Appeno posso, sposto ma mettete cura pure voi se no leggere serve solo ad ammazzare il tempo.
#45
Inviato 22 dicembre 2015 - 15:27
E allora tiè!
1. Dante: Commedia
1. Stefano D'Arrigo: Horcynus Orca
?. Shakespeare: La tempesta
Stranissima ed enigmatica, una di quelle bellezze che alla fine sono imprendibili, e certe cose te le danno, molte altre te le negano.
Delle altre poche cose lette, nessuna mi ha shockato, mi è piaciuto Le due zittelle di Landolfi, interessante ma troppo lungo e un po' tendenzioso il saggione Il canto degli antenati di Steven Mithen (ipotizza un'origine comune nella capacità linguistica e quella musicale degli uomini. E in effetti le capacità musicali, a livello cognitivo e neuro, sono davvero una cosa tanto specifica quanto misteriosa. Perché sono così sviluppate? Sono inutili e noi le sfruttiamo solo come piacevole allianamento? Ops, con tutto questo D'Arrigo parlo siciliano.)
Delusione dell'anno: Terry Pratchett - Raising Steam (povero )
Perchè ti ha deluso? Risp nell'altro topic tvb
#46
Inviato 22 dicembre 2015 - 15:29
E' necessario soltanto lasciare un breve commento - questo è rivolto soprattutto a Oldfield.
dici ?
#47
Inviato 22 dicembre 2015 - 16:12
5. Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Appena letto. Un racconto, una parabola, di certo non un romanzo. Potente e simbolico, lo vorrei rileggere in inglese. Provo sempre una certa diffidenza per le traduzioni. La Pivano come traduce?
La Pivano era amica di Hemingway e penso lo consultasse in fase di traduzione. Di solito però le traduzioni sono di Vincenzo Mantovani, da quel che ricordo.
Ps: ne hai letti altri di Hemingway?
No, mai letto né posseduto niente, in realtà l'ho letto solo perché l'ho trovato in casa.
Dico di diffidare non tanto per la qualità della traduzione, quanto perché mi ha dato l'impressione di uno stile scarno ma forte, qualcosa che assomiglia più all'antico testamento che ad un romanzo. Si fa per dire, sono impressioni a pelle. Ma di sicuro il ritmo inglese avrà qualcosa di più.
"scarno ma forte" è proprio la definizione di scrittura che cercava Hemingway, a grandi linee. Poi dipende dai libri, dalle epoche, l'Hemingway "maturo" de Il Vecchio e il Mare a mio modo di vedere ha diverse differenze rispetto a quello di Fiesta, per dire.
Diverse differenze come possono averle due libri di un autore distanti 25 anni - e che anni: non anni qualsiasi, anni che hanno cambiato radicalmente l'umanità e nei quali è cambiato praticamente tutto (da tutti i punti di vista). Se poi si va a vedere come li ha vissuti il vecchio Hem, quegli anni, risulta abbastanza semplice anche connetterli, questi due romanzi, la cui idea d fondo è la stessa (come in tutti i suoi romanzi, o quasi), asciugata dall'enfasi e dalla retorica giovanile (nell'accezione tutt'altro che negativa, sia chiaro) e raccolta tutta intorno all'uomo che lotta, prometeisticamente, contro il proprio destino.
Dal punto di vista strettamente narrativo, il racconto incarna perfettamente l'idea che aveva Hemingway di scrittura, concepita come un blocco marmoreo dal quale doveva essere tolto tutto ciò che c'era di superfluo, come nella scultura: e poichè gli riuscì talmente bene (raggiungere l'obiettivo di una vita), fu questo il motivo per il quale, a mio modesto parere, dopo non scrisse praticamente più nulla di rilevante (e non per la maledizione del Nobel).
In inglese non è proibitivo e merita se non altro per il rigore e la musicalità che in italiano vanno immancabilmente persi (l'ho letto centomila anni fa).
mi ricorda un po' Moro.
Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.
Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).
#48
Inviato 22 dicembre 2015 - 16:18
5. Ernest Hemingway: Il vecchio e il mare
Appena letto. Un racconto, una parabola, di certo non un romanzo. Potente e simbolico, lo vorrei rileggere in inglese. Provo sempre una certa diffidenza per le traduzioni. La Pivano come traduce?
La Pivano era amica di Hemingway e penso lo consultasse in fase di traduzione. Di solito però le traduzioni sono di Vincenzo Mantovani, da quel che ricordo.
Ps: ne hai letti altri di Hemingway?
No, mai letto né posseduto niente, in realtà l'ho letto solo perché l'ho trovato in casa.
Dico di diffidare non tanto per la qualità della traduzione, quanto perché mi ha dato l'impressione di uno stile scarno ma forte, qualcosa che assomiglia più all'antico testamento che ad un romanzo. Si fa per dire, sono impressioni a pelle. Ma di sicuro il ritmo inglese avrà qualcosa di più.
"scarno ma forte" è proprio la definizione di scrittura che cercava Hemingway, a grandi linee. Poi dipende dai libri, dalle epoche, l'Hemingway "maturo" de Il Vecchio e il Mare a mio modo di vedere ha diverse differenze rispetto a quello di Fiesta, per dire.
Diverse differenze come possono averle due libri di un autore distanti 25 anni - e che anni: non anni qualsiasi, anni che hanno cambiato radicalmente l'umanità e nei quali è cambiato praticamente tutto (da tutti i punti di vista). Se poi si va a vedere come li ha vissuti il vecchio Hem, quegli anni, risulta abbastanza semplice anche connetterli, questi due romanzi, la cui idea d fondo è la stessa (come in tutti i suoi romanzi, o quasi), asciugata dall'enfasi e dalla retorica giovanile (nell'accezione tutt'altro che negativa, sia chiaro) e raccolta tutta intorno all'uomo che lotta, prometeisticamente, contro il proprio destino.
Dal punto di vista strettamente narrativo, il racconto incarna perfettamente l'idea che aveva Hemingway di scrittura, concepita come un blocco marmoreo dal quale doveva essere tolto tutto ciò che c'era di superfluo, come nella scultura: e poichè gli riuscì talmente bene (raggiungere l'obiettivo di una vita), fu questo il motivo per il quale, a mio modesto parere, dopo non scrisse praticamente più nulla di rilevante (e non per la maledizione del Nobel).
In inglese non è proibitivo e merita se non altro per il rigore e la musicalità che in italiano vanno immancabilmente persi (l'ho letto centomila anni fa).
concordo in toto, aggiungo - anche in risposta a Paraponzipò - che per me Il vecchio e il mare è vicinissimo soprattutto a Per chi suona la campana, per l'introspezione della trama e l'immersione totale nella psicologia del personaggio mentre, appunto, va incontro al suo destino.
#49
Inviato 22 dicembre 2015 - 16:23
Devo andare molto indietro nei ricordi ma in effetti Il vecchio e il mare ha uno svolgimento simbolico come mai ho ritrovato in H, compresi Per chi suona la campana e Addio alle armi. Di H ho sempre apprezzato il suo racconto asciutto, quasi da reportage che nel guscio con l'animale-mostro a traino non ho ritrovato ma che parimenti apprezzai.
#50
Inviato 22 dicembre 2015 - 17:14
Devo andare molto indietro nei ricordi ma in effetti Il vecchio e il mare ha uno svolgimento simbolico come mai ho ritrovato in H, compresi Per chi suona la campana e Addio alle armi. Di H ho sempre apprezzato il suo racconto asciutto, quasi da reportage che nel guscio con l'animale-mostro a traino non ho ritrovato ma che parimenti apprezzai.
Hemingway si incazzerebbe: "Then there is the other secret. There isn't any symbolysm . The sea is the sea. The old man is an old man. The boy is a boy and the fish is a fish. The shark are all sharks no better and no worse. All the symbolism that people say is shit".
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