Vai al contenuto


- - - - -

La crisi climatica mondiale


  • Please log in to reply
707 replies to this topic

#1 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 02 febbraio 2007 - 18:01

"The era of procrastination, of half-measures, of soothing and baffling expedients, of delays, is coming to a close. In its place we are entering a period of consequences" (W. Churchill)

Da dove cominciamo? Circa una settimana fa, mentre il ciclone Kryll risparmiava le coste irlandesi, mia madre mi chiama dall'Italia dicendomi che li' c'erano 25 gradi. Poi qualche giorno dopo, neve in Italia. Poi, ancora caldo. Oggi a Galway c'e' un sole della madonna che pare primavera.
Ma che cazzo succede?

Penso sia davvero giunto il momento che questa questione la si cominci a prendere sul serio. I notiziari di oggi riportano i risultati dello studio dell'Onu. C'e' poco da star tranquilli.
L'innalzamento della temperatura rispetto allo scorso ventennio e' gia' di 0.7 gradi, ma questo grazie all'effetto tampone degli oceani, perche' col tasso effettivo di CO2 questo dato sfondera' la soglia dell'1 entro il 2030. E se la tendenza non verra' invertita, entro il 2050 si stima che le conseguenze potrebbero cominciare ad essere gravi e concrete. Risultati, innalzamento del livello del mare fino ad un metro, innesto di pericolosi feedback positivi con lo scioglimento dei ghiacci che causerebbe una riduzione del potere riflettente del pianeta, che a sua volta provocherebbe maggiore riscaldamento e cosi' via.

Cosa possono fare i governi in tutto questo? Io credo che innanzi tutto dovremmo pensare a quello che possiamo far noi. Ridurre gli sprechi sarebbe la parola d'ordine. E' possibile che in Italia non sia ancora obbligatoria la raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti? O che qui in Irlanda la gente si lamenti ancora per le tasse sull'acqua e sui rifiuti?

L'ecologia dovrebbe ormai essere un punto focale, nella scienza cosi' come nella politica. Gli scienziati dovrebbero cominciare a prendere serie posizioni (piuttosto che andare a blaterare a Domenica In come l'idiota di Zichichi) e i governi impegnarsi di piu'. Alcuni lo stanno facendo, ma l'Italia sembra ancora indietro. Si era parlato di incentivi per la costruzione con materiali che minimizzassero le perdite termiche, ma poi non so come sia andata a finire. Bersani, molto male, ha dato una sorta di via libera all'utilizzo del carbone. Mentre i soldi per la ricerca continuano a mancare.
  • 0

#2 Joey

    Classic Rocker

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3499 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2007 - 19:15

E' sempre così: quando nel nostro piccolo cominciamo a subirne gli effetti sulla nostra pelle, ci accorgiamo di quello di cui ci saremmo potuti accorgere da tempo e su cui invece abbiamo preferito chiudere gli occhi. Il riferimento è ovviamente ad ognuno di noi, dalle persone più comuni ai potenti della terra (che sono anche loro uomini come tutti, con un certo residuo di istinto naturale, si spera).

E' evidente che, oltre il discorso dell'innanzamento della temperatura, si va verso un progressivo disordine del clima: diventa sempre più imprevedibile e caotico, perchè sempre più sono gli elementi che incidono su esso; se consideriamo che uno degli assunti della cosidetta "scienza del caos" è quel famoso paradosso di Edward Lorenz per cui il battito d'ali di una farfalla può condizionare il clima dall'altra parte del mondo, la cosa può risultare più comprensibile. Se una piccola causa può avere grandi effetti, figuriamoci che effetti può avere - a breve o a lungo termine - una grande causa. I fattori che incidono sul clima ci sono sempre stati, e saranno tantissimi, forse molti più di quanto qualsiasi scienziato possa immaginare. Tuttavia, per un certo periodo della storia del pianeta, evidentemente questi fattori sono rimasti pressochè in un certo equilibrio. Anche per un certo periodo della storia dell'uomo è stato così. Ma forse solo apparentemente. A differenza degli animali, l'uomo ha subito una continua evoluzione e quindi ha sempre più inciso sull'ordine naturale, cambiando il rapporto con il proprio ambiente naturale. E' in fondo un processo cominciato da molto tempo, da secoli, forse milllenni, ma di cui ci stiamo rendendo conto soltanto adesso e di cui oggi cominciamo a subire le conseguenze. Probabilmente, il clima è cominciato a cambiare molto tempo fa, ma prima le differenze erano lievi ed andavano al di là della percezione umana, anche per la mancanza di strumenti tecnologici adeguati a rilevarle. Nell'ultimo secolo e mezzo il "progresso" l'uomo ha subito un'accelerazione esponenziale, e così anche il clima sta esponenzialmente cambiando.

La domanda che io personalmente mi pongo è: questo progressivo disordine può rientrare in un ordine superiore oppure è veramente una frattura insanabile? Ovviamente, per "ordine superiore" non intendo (necessariamente) un principio trascendente, ma una qualche regola che va oltre il caos: se si potesse fare una statistica perfetta del clima in milioni di anni, può anche darsi che il clima attuale sia perfettamente "comprensibile" e che il suo disordine sia quindi soltanto apparente. Il fatto che poi qualcosa vada a danno dell'uomo o di altre forme di vita, non implica una frattura da questo possibile "ordine superiore" (anche un meteorite potrebbe andare a danno dell'uomo e della vita nella terra, ma non sarebbe colpa dell'uomo). Del resto, non dimentichiamo che ci sono alcuni fenomeni che consideriamo "naturali", come i vulcani o i terremoti, che sono per noi del tutto imprevedibili e che possono infrangere lo stesso ordine naturale, incidendo tralaltro anche sull'asse terrestre (che nei millenni ha subito oscillazioni). 

L'altra domanda poi è: l'uomo è parte della natura oppure no? E cosa si intende per natura?
- Se l'uomo si può considerare parte della natura, allora anche tutto quello che fa deve necessariamente rientrare nella natura, anche al di là della nostra comprensione (sebbene in un concetto di "natura" un pò più ampio rispetto a quello più comune).
- Se l'uomo ha invece infranto un ordine naturale, allora ci si chiede: quando è successo? Sin dall'origine, oppure in un momento particolare della sua storia (per esempio, con l'avvento del Cristianesimo)? E sopratutto: in che modo potrà mai questo ordine essere ripristinato?

Infine, resta il fatto che ancora c'è molta confusione in merito a questi argomenti, anche dal punto di vista scientifico; appena qualche giorno fa è apparso questo articolo:
http://www.corriere....cani_smog.shtml
  • 0

#3 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18568 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2007 - 19:43



La domanda che io personalmente mi pongo è: questo progressivo disordine può rientrare in un ordine superiore oppure è veramente una frattura insanabile? Ovviamente, per "ordine superiore" non intendo (necessariamente) un principio trascendente, ma una qualche regola che va oltre il caos: se si potesse fare una statistica perfetta del clima in milioni di anni, può anche darsi che il clima attuale sia perfettamente "comprensibile" e che il suo disordine sia quindi soltanto apparente. Il fatto che poi qualcosa vada a danno dell'uomo o di altre forme di vita, non implica una frattura da questo possibile "ordine superiore" (anche un meteorite potrebbe andare a danno dell'uomo e della vita nella terra, ma non sarebbe colpa dell'uomo). Del resto, non dimentichiamo che ci sono alcuni fenomeni che consideriamo "naturali", come i vulcani o i terremoti, che sono per noi del tutto imprevedibili e che possono infrangere lo stesso ordine naturale, incidendo tralaltro anche sull'asse terrestre.



Beh, la maggior parte degli scienziati ha fatto calcoli di regressione lineare, valutando in base a questa frequenza cosa potrebbe accadere tra una quarantina d'anni. Il fatto è che le emissioni inquinanti, di svariata natura e origine, aumentano esponenzialmente nonostante i provvedimenti presi e in atto da circa un ventennio. La frattura è già insanabile, e non lo dico per catastrofismo impulsivo, semplicemente perchè la statistica (attuata in passato) più volte ha "fallito", non per l'inesattezza di un determinato calcolo probabilistico, bensì per il repentino (e preoccupante) cambiamento delle varie condizioni iniziali di calcolo. Il processo dell' innalzamento della temperatura è (quasi) accostabile al processo di innalzamento della temperatura corporea umana. Il nostro pianeta, in tal senso, è come un malato. Soggetto al virus dell'influenza, reagisce innalzando la propria temperatura corporea. La terra è "bucata", ha le difese immunitarie basse, e i processi di combustione, radiazione, in atto da sempre su Venere, saranno gli stessi che, tra qualche migliaio di anni, interesseranno il nostro pianeta.

Ricordo che anni fa, quando fui accolto a braccia aperte nella centrale idroelettrica di Presenzano, già si discuteva di consumo intelligente dell'energia elettrica in proiezione salvaguardia dell'intero ecosistema. Qualcosa che all'epoca causò parecchia indifferenza, mentre ora siamo tutti qui, a sorprenderci per la mutazione in atto, e per un atto di sensibilità ambientale "normalissimo".
  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#4 Joey

    Classic Rocker

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3499 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2007 - 19:52




La domanda che io personalmente mi pongo è: questo progressivo disordine può rientrare in un ordine superiore oppure è veramente una frattura insanabile? Ovviamente, per "ordine superiore" non intendo (necessariamente) un principio trascendente, ma una qualche regola che va oltre il caos: se si potesse fare una statistica perfetta del clima in milioni di anni, può anche darsi che il clima attuale sia perfettamente "comprensibile" e che il suo disordine sia quindi soltanto apparente. Il fatto che poi qualcosa vada a danno dell'uomo o di altre forme di vita, non implica una frattura da questo possibile "ordine superiore" (anche un meteorite potrebbe andare a danno dell'uomo e della vita nella terra, ma non sarebbe colpa dell'uomo). Del resto, non dimentichiamo che ci sono alcuni fenomeni che consideriamo "naturali", come i vulcani o i terremoti, che sono per noi del tutto imprevedibili e che possono infrangere lo stesso ordine naturale, incidendo tralaltro anche sull'asse terrestre.



Beh, la maggior parte degli scienziati ha fatto calcoli di regressione lineare, valutando in base a questa frequenza cosa potrebbe accadere tra una quarantina d'anni. Il fatto è che le emissioni inquinanti, di svariata natura e origine, aumentano esponenzialmente nonostante i provvedimenti presi e in atto da circa un ventennio. La frattura è già insanabile, e non lo dico per catastrofismo impulsivo, semplicemente perchè la statica (attuata in passato) più volte ha "fallito", non per l'inesattezza di un determinato calcolo probabilistico, bensì per il repentino (e preoccupante) cambiamento delle varie condizioni iniziali di calcolo. Il processo dell' innalzamento della temperatura è (quasi) accostabile al processo di innalzamento della temperatura corporea umana. Il nostro pianeta, in tal senso, è come un malato. Soggetto al virus dell'influenza, reagisce innalzando la propria temperatura corporea. La terra è "bucata", ha le difese immunitarie basse, e i processi di combustione, radiazione, in atto da sempre su Venere, saranno gli stessi che, tra qualche migliaio di anni, interesseranno il nostro pianeta.


Beh, ma "frattura" rispetto a cosa? Non è detto che quello che intendiamo per "ordine naturale" sia qualcosa di immutabile o che è sempre esistito... del resto, sui millenni prima dell'avvento dell'uomo, e sul clima che c'era, possiamo fare calcoli soltanto molto approssimativi... può darsi insomma che il nostro concetto di "natura" sia molto riduttivo e troppo antropocentrico: ci può essere invece un concetto di "natura" (quella stessa che include i vulcani o i terremoti) il cui ordine (e la cui possibile logica) va in buona misura oltre la nostra comprensione...

In generale, comunque, solitamente la penso anche io come te. Ma di certo è una questione complessa, e che non riguarda soltanto aspetti scientifici, ma anche aspetti storico-culturali (ad esempio, non è possibile quantificare scientificamente quale e quanta influenza possa avere avuto il concetto di "Dio" sull'allontanamento dell'uomo dalla natura e quindi sugli stessi cambiamenti climatici)...
  • 0

#5 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18568 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2007 - 20:22


Beh, ma "frattura" rispetto a cosa? Non è detto che quello che intendiamo per "ordine naturale" sia qualcosa di immutabile o che è sempre esistito... del resto, sui millenni prima dell'avvento dell'uomo, e sul clima che c'era, possiamo fare calcoli soltanto molto approssimativi... può darsi insomma che il nostro concetto di "natura" sia molto riduttivo e troppo antropocentrico: ci può essere invece un concetto di "natura" (quella stessa che include i vulcani o i terremoti) il cui ordine (e la cui possibile logica) va in buona misura oltre la nostra comprensione...

In generale, comunque, solitamente la penso anche io come te. Ma di certo è una questione complessa, e che non riguarda soltanto aspetti scientifici, ma anche aspetti storico-culturali (ad esempio, non è possibile quantificare scientificamente quale e quanta influenza possa avere avuto il concetto di "Dio" sull'allontanamento dell'uomo dalla natura e quindi sugli stessi cambiamenti climatici)...


Per milioni di anni le mutazioni climatiche sono avvenute per cause naturali. Oggi avvengono per cause innaturali. Indipendentemente dal problema se considerare o meno tale innaturalezza un fenomeno di per sè insito nella natura, non sarebbe meglio prendere atto dell'esponenziale variazione della temperatura e tutti i problemi ad essa connessi, con maggiore determinazione, e minore superficialità ?(ovviamente mi riferisco alla politica italiana, destra o sinistra non fa differenza; quasi mi viene voglia di citare/canticchiare Gaber, sostituendo il "cos'è?" con un ironico "dov'è?" )

Circa l'influenza di Dio: ha influito su tante cose il concetto di Dio, ma non credo che qui sia tanto influente sull'allontanamento dalla natura, anzi...)

Il concetto di Natura è giustamente complesso, la frattura insanabile che molti scienziati hanno giudicato tale, è circoscritta  alla nostra dimensione umana, al nostro tempo di vita, alla nostra singola irrilevanza rispetto alla complessità del pianeta e al suo evolversi nei tempi.
  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#6 Joey

    Classic Rocker

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3499 Messaggi:

Inviato 02 febbraio 2007 - 20:44



Beh, ma "frattura" rispetto a cosa? Non è detto che quello che intendiamo per "ordine naturale" sia qualcosa di immutabile o che è sempre esistito... del resto, sui millenni prima dell'avvento dell'uomo, e sul clima che c'era, possiamo fare calcoli soltanto molto approssimativi... può darsi insomma che il nostro concetto di "natura" sia molto riduttivo e troppo antropocentrico: ci può essere invece un concetto di "natura" (quella stessa che include i vulcani o i terremoti) il cui ordine (e la cui possibile logica) va in buona misura oltre la nostra comprensione...

In generale, comunque, solitamente la penso anche io come te. Ma di certo è una questione complessa, e che non riguarda soltanto aspetti scientifici, ma anche aspetti storico-culturali (ad esempio, non è possibile quantificare scientificamente quale e quanta influenza possa avere avuto il concetto di "Dio" sull'allontanamento dell'uomo dalla natura e quindi sugli stessi cambiamenti climatici)...


Per milioni di anni le mutazioni climatiche sono avvenute per cause naturali. Oggi avvengono per cause innaturali.



Ma questo concetto di "cause naturali" forse è troppo umano... cosa esclude che anche quelle che pensiamo come "non naturali" non siano in realtà anch'esse naturali e necessarie? Se siamo parte della natura, e dico "se", allora è impossibile andare contro la natura. Che poi la natura possa sfuggire alla nostra comprensione, è un altro problema...

Indipendentemente dal problema se considerare o meno tale innaturalezza un fenomeno di per sè insito nella natura, non sarebbe meglio prendere atto dell'esponenziale variazione della temperatura e tutti i problemi ad essa connessi, con maggiore determinazione, e minore superficialità ?(ovviamente mi riferisco alla politica italiana, destra o sinistra non fa differenza; quasi mi viene voglia di citare/canticchiare Gaber, sostituendo il "cos'è?" con un ironico "dov'è?" )


Questo è ovvio... ma probabilmente non basta.

Circa l'influenza di Dio: ha influito su tante cose il concetto di Dio, ma non credo che qui sia tanto influente sull'allontanamento dalla natura, anzi...)


Io invece credo che il concetto di "trascendenza" sia una delle cose che ha più influito... non è da escludere che nel futuro sia necessario proprio un nuovo concetto di Dio, inteso in modo nuovo, per produrre un cambiamento nelle coscienze individuali circa il rapporto con il proprio ambiente naturale...
  • 0

#7 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18568 Messaggi:

Inviato 03 febbraio 2007 - 15:40


Io invece credo che il concetto di "trascendenza" sia una delle cose che ha più influito... non è da escludere che nel futuro sia necessario proprio un nuovo concetto di Dio, inteso in modo nuovo, per produrre un cambiamento nelle coscienze individuali circa il rapporto con il proprio ambiente naturale...


Cerco di seguirti su questa tua sana considerazione:

Cosa intendi per "modo nuovo di intendere DIO" ai fini di un miglioramento nel rapporto individuale uomo-ambiente?

Le nostre coscienze ecologiche, dipendono anche dal concetto di Dio, o è qualcosa che interagisce maggiormente con la salvaguardia della nostra esistenza, e quindi, in un certo senso, anche con l'istinto di sopravvivenza proprio di ogni essere umano?



  • 0

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#8 Joey

    Classic Rocker

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3499 Messaggi:

Inviato 03 febbraio 2007 - 17:47



Io invece credo che il concetto di "trascendenza" sia una delle cose che ha più influito... non è da escludere che nel futuro sia necessario proprio un nuovo concetto di Dio, inteso in modo nuovo, per produrre un cambiamento nelle coscienze individuali circa il rapporto con il proprio ambiente naturale...


Cerco di seguirti su questa tua sana considerazione:

Cosa intendi per "modo nuovo di intendere DIO" ai fini di un miglioramento nel rapporto individuale uomo-ambiente?

Le nostre coscienze ecologiche, dipendono anche dal concetto di Dio, o è qualcosa che interagisce maggiormente con la salvaguardia della nostra esistenza, e quindi, in un certo senso, anche con l'istinto di sopravvivenza proprio di ogni essere umano?


Per come la vedo, è proprio il concetto di Dio inteso come "trascendenza" (già in potenza nella filosofia di Platone, ma poi diffuso con il Cristianesimo) ad aver portato ad un progressivo allontanamento dell'uomo dal proprio ambiente naturale e dalle altre forme di vita (nella Genesi, Dio invita l'uomo a dominare, addirittura a soggiogare, le altre creature, e quindi a porsi al di sopra della natura stessa). Nella misura in cui per due millenni il "mondo vero" è stato visto nell' "aldilà", l'uomo si è sentito giustificato a preoccuparsi poco per "l'adiqua", se non in modo strumentale ad ottenere un lasciapassare per mete ultraterrene. Ora stiamo raccogliendo i frutti di due millenni di trascendentalismo... Non credo poi si possa pensare che la religione ha sempre interagito con la salvaguardia dell'esistenza, quando sappiamo che proprio le maggiori religioni hanno spesso portato (e portano tuttora) ai più grandi massacri della storia dell'uomo, nonochè spesso a fenomeni di nichilismo e di auto-umiliazione dell'essere umano. Io credo che ci siano certe religioni che in un certo tempo e in un certo luogo possono andare in direzione della salvaguardia dell'uomo e della vita, e altre che invece vanno in senso opposto. Considerato che niente è stabile nella storia, può anche succedere che la stessa religione cambi orientamento nel tempo. Il Cristianesimo di oggi è, per fortuna, quasi un'altra religione rispetto a quella medievale... lo stesso purtroppo non sembra potersi dire dell'Islam.

Per "nuovo modo di intendere Dio", intendo comunque un modo in cui concetto di "trascendenza" sia definitivamente superato per andare in direzione di un concetto di divintà più "interno" al mondo e la vita. Credo che una religione di tipo panteista, ovviamente aggiornata ai nostri tempi, sia l'unica che possa garantire il giusto sostrato culturale ad una politica ecologista di rinnovata presa di coscienza dell'uomo sul rapporto con il proprio ambiente e con le altre forme di vita.
  • 0

#9 StellaDanzante

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1521 Messaggi:

Inviato 04 febbraio 2007 - 19:16

Per "nuovo modo di intendere Dio", intendo comunque un modo in cui concetto di "trascendenza" sia definitivamente superato per andare in direzione di un concetto di divintà più "interno" al mondo e la vita. Credo che una religione di tipo panteista, ovviamente aggiornata ai nostri tempi, sia l'unica che possa garantire il giusto sostrato culturale ad una politica ecologista di rinnovata presa di coscienza dell'uomo sul rapporto con il proprio ambiente e con le altre forme di vita.


Uno spinozismo in pratica.
Mi sembri molto vicino alle posizioni della ecosofia di Naess, quindi se ti interessa il discorso potresti dare un'occhiata a qualche suo libro.
Questo tipo di pensiero per cui la specie umana non ha alcun tipo di predominanza della natura, inteso come un peso ontologico maggiore che gli dà una certa superiorità "a priori" sulle altre specie di natura, è in larga parte condivisibile. Tuttavia, se portato alle estreme conseguenze, questo modo di intendere l'uomo e la natura non può non metterci di fronte ad una radicale differenza tra le specie animali e la specie umana: noi siamo l'unica specie a poter vedere questo "ordine" di natura, a poter vedere da un punto di vista esterno le gerarchie e i nessi tra gli altri enti di natura, a poter vedere il degrado e il cambiamento del clima attraverso il tempo.
Le altre specie vivono la loro vita senza conoscere il proprio futuro, come muovendosi in un eterno presente; noi invece possiamo vedere il passato e il presente, e in base ad essi precognizzare il nostro futuro.
Il linguaggio, la conoscenza, considerati il dono dell'umanità che la eleva sulle altre specie viventi, sono allo stesso tempo una condanna che ci permette di vedere in anticipo la fine della razza umana, e che per questo ci vincola ad una responsabilità assai superiore rispetto alle altre specie. Noi sappiamo che la nostra sopravvivenza è strettamente vincolata alla sopravvivenza della Terra, e per questo non possiamo mai starcene con le mani in mano; constatazioni come "questi cambiamenti climatici sono sempre avvenuti nella storia" non fanno altro che metterci in allarme, in condizione d'allerta, di coscienza del fatto che se non ci armiamo contro le intemperie naturali potremmo essere sterminati da un momento all'altro.

E sì, ci piacerebbe davvero tanto poter essere la causa del drastico mutamento del clima mondiale. Ci piacerebbe poter affermare che abbiamo creato noi questo sconquasso, e che come lo abbiamo creato lo possiamo anche curare. Solo pochi affrontano la verità che si cela dietro queste preoccupazioni in merito al clima: cioè che il nostro controllo sulla vita del pianeta è esiguo, quasi invisibile ed impalpabile, e che di fronte all'immane potenza della natura la razza umana non può far altro che cercare miserevolmente dei metoducoli scientifici destinati ad essere spazzati via da ogni nuovo paradigma; delle piccole razioni di placebo per illuderci di poter porre ritardare di un minuto in più la nostra inesorabile fine.
  • 0

#10 arancino

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4375 Messaggi:
  • LocationBologna

Inviato 04 febbraio 2007 - 19:56

Anni fa a Uno Mattina Zichichi affrontò questo problema dell'effetto serra e del surriscaldamento del pianeta, e disse che alla fine era tutta una montature degli scienziati. Che questi sbalzi di temperatura ci sono sempre stati, che è VERO che i ghiacci si stanno ritirando, ma nello stesso tempo non dicono che si stanno ingrossando! E poi che anche se si dovessero sciogliere, non succederebbe nulla o quasi. Visto che per esempio quando si scioglie un cubetto di ghiaccio dentro un bicchiere d'acqua, il livello non si alza.. C'è già la massa del ghiaccio..

siete d'accordo con quello che dice o si vuole solo far notare?
  • 0

#11 StellaDanzante

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1521 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2007 - 00:16

che è VERO che i ghiacci si stanno ritirando, ma nello stesso tempo non dicono che si stanno ingrossando!


Ovvero?
  • 0

#12 ucca

    CRM

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23564 Messaggi:
  • LocationRome

Inviato 05 febbraio 2007 - 10:16



anch'io sono convinto che l'effetto serra rientri nei casi Aviaria e altre cazzate. Nel caso, ho letto sul messaggero di ieri che secondo uno scienziato americano (pardon, non ricordo il nome) le attività dell'uomo influenzerebbero per il 3% i cambiamenti climatici. All'interno di questo 3% ci troviamo effetto serra, disbocamento, urbanizzazione.
Ora riflettendoci, da ignorante, porto un esempio molto banale..
l'asfalto a Roma, innalza la temperatura percepita di piu' o meno 5 gradi d'estate, ma forse anche di più. Crea una effetto graticola.
Rifacendo le strade piano piano, si potrebbero riguadagnare almeno d'estate tutti quei 4-5 presi con l'effetto serra.
In generale poi, è propro il mostro città a creare l'effetto serra, semplicemente dentro fa più caldo. Ora, se invece me ne vado sotto un albero all'ombra, la temperatura cala di parecchio. Anche qui, invece di lotte interplanetarie contro i tifoni, non si potrebbe rendere più verdi e vivibili le città? Poi parlando dei problemi veri, che cazzo me ne frega degli orsi polari e della stagione sciistica quando in città dopo una mezza giornata nel traffico ho le unghie e le orecchie nere?
Come sono ridotti i miei polmoni?
Se lo spauracchio dell'effetto serra serve a risolvere in parte questi problemi io sono felice, ma sono persuaso che sia la solita enorme balla.
  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#13 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 05 febbraio 2007 - 11:52

Gia', gia', unomattina, avevo confuso con domenica in pardon. Dicevamo, Zichichi l'idiota, Zichichi il millantatore, quello che volete. Un pessimo divulgatore, oltre ad essere un pessimo scienziato, con l'immagine che rende della scienza. A vedere mister sopracciglia di uno mattina e il suo pubblico ad ascoltare a bocca aperta, in silenzio religioso l'imbonitore di Trapani, come se la scienza fosse una cosa riservata a pochi eletti. Eh si, Zichichi, uno secondo il quale la teoria dell'evoluzione non sarebbe credibile, causa la mancanza di una formulazione matematica che la descriva, e di prove sperimentali, davvero una forte argomentazione. Da quando si occuperebbe anche di climatologia?
Ma veniamo nello specifico, sulla storia dei cubetti di ghiaccio l'ha sparata grossa sapendo di spararla grossa, davvero un truccheto subdolo. Perche' quelli di cui parla lui sono iceberg semmai, ma la preoccupazione non riguarda certo il loro scioglimento, bensi' quello di calotte impostate su terra ferma. Vorrei quindi che Zichichi spiegasse cosa succederebbe se si sciogliessero i ghiacci che ricoprono la Groenlandia e l'Hymalaia. Poi 'ingrossando' in effetti, che cazzo vuol dire? Al Gran Sasso il 'fenomeno' ci lavora pure, e dovrebbe sapere che quello che era il ghiacciaio piu' meridionale d'Europa e' stato ora declassato. E dell'espansione termica degli oceani cosa ci dice? E dello sbiancamento dei coralli per l'innalzamento di temperatura?
Insomma per Zichichi cosa bisognerebbe fare, continuare a inquinare che tanto dio vede e provvede? O forse riempire il pianeta di centrali nucleari, che tanto auspica, magari dopo aver ricevuto qualche mazzetta per il suo centro di ricerca.
Il problema e' serio, eviterei di accostarlo a stupidi allarmismi. Non so chi sia questo scienziato riportato sul Messaggero. So che il 100% degli articoli peer-reviewed su Science attribuiscono qualche tipo di fattore antropico come causa del cambiamento climatico. A parte che a me degli orsi polari, ma piu' in generale della biodiversita' frega molto, perche' e' una ricchezza per il pianeta e ne determina l'equilibrio. Insomma, sembra che finche' non ne cominciamo a sentire sul serio gli effetti sulla nostra pelle non siamo contenti.
Ripeto, e' ora che gli scienziati abbandonino i salotti domenicali e i protagonismi. C'e' bisogno che i governi incomincino ad ascoltarli sul serio.
  • 0

#14 Diamond_Sea

    Glooming in the wind

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2469 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2007 - 11:57

Ogni volta che il clima da' segni di stranezza si tirano fuori i soliti catastrofismi. Inverni caldi come questo ce ne sono stati tanti in passato e anche peggiori. Le ragioni sono da ricercare in una anomalia a livello stratosferico che si ripete ciclicamente ogni un certo lasso di tempo. Detto in termini semplici quest'anno tutte le perturbazioni dell'emisfero nord ruotano intorno a un potentissimo vortice presente sulle regioni polari. La velocita di questa depressione e' tale da permettere solo raramente alle perturbazioni di scendere verso verso le latitudini temperate, che di conseguenza sono dominio delle alte pressioni. Il global warming c'e' ma non e' cosi' determinante come vogliono lasciarci intendere. Non dimentichimo che veniamo da due inverni molto rigidi.
  • 0

#15 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 05 febbraio 2007 - 11:58

Passando ad argomenti piu' pratici, cosa ne pensate della proposta del primo ministro francese De Villepin di applicare una Carbon Tax sulle importazioni a quei paesi che non rispettano il protocollo di Kyoto?

http://www.ft.com/cm...00779e2340.html
  • 0

#16 ucca

    CRM

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23564 Messaggi:
  • LocationRome

Inviato 05 febbraio 2007 - 13:20

Ogni volta che il clima da' segni di stranezza si tirano fuori i soliti catastrofismi. Inverni caldi come questo ce ne sono stati tanti in passato e anche peggiori. Le ragioni sono da ricercare in una anomalia a livello stratosferico che si ripete ciclicamente ogni un certo lasso di tempo. Detto in termini semplici quest'anno tutte le perturbazioni dell'emisfero nord ruotano intorno a un potentissimo vortice presente sulle regioni polari. La velocita di questa depressione e' tale da permettere solo raramente alle perturbazioni di scendere verso verso le latitudini temperate, che di conseguenza sono dominio delle alte pressioni. Il global warming c'e' ma non e' cosi' determinante come vogliono lasciarci intendere. Non dimentichimo che veniamo da due inverni molto rigidi.


esatto, e anche piovosi. Ora già si riparla di desertificazione.
Ripeto secondo siamo alla solita storia che Alberto Tomba defini "fa notissia non fa notissia", ogni giorno muoiono 4 persone sul lavoro e non si fa un cazzo.
Ne muore uno allo stadio, titoloni sul giornale, governo in prima linea..etc etc.
Io non ci credo che il clima sta cambiando per causa dell'uomo, ma credo fortemente che vivere in città sarà possibile a breve solo con maschere anti-gas.

  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#17 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 05 febbraio 2007 - 13:39

Si, pero' avere l'alta pressione e la pioggia e 25 gradi, allora la cosa non mi torna granche'. Poi si parla di studi pubblicati su riviste della comunita' scientifica, non di Repubblica o Focus o Disinformazione.it.
Pero' vi chiederei di lasciare fuori da questo topic il morto allo stadio e il posto di lavoro. Se non vi piace il cambiamento climatico parliamo di inquinamento, e proviamo a discutere sulla possibilita' di combattere il problema e attuare piani di sviluppo sostenibile.
  • 0

#18 Diamond_Sea

    Glooming in the wind

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 2469 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2007 - 14:05

Si, pero' avere l'alta pressione e la pioggia e 25 gradi, allora la cosa non mi torna granche'. Poi si parla di studi pubblicati su riviste della comunita' scientifica, non di Repubblica o Focus o Disinformazione.it.
Pero' vi chiederei di lasciare fuori da questo topic il morto allo stadio e il posto di lavoro. Se non vi piace il cambiamento climatico parliamo di inquinamento, e proviamo a discutere sulla possibilita' di combattere il problema e attuare piani di sviluppo sostenibile.


L'inverno scorso dopo i vari episodi di gelo record sull'Europa i media e gli scienziati strombazzavano a destra e a manca circa un'immininte era glaciale. Quest'anno visto il caldo anomalo e' tornato in ague il sensazionalismo da global warming. A volte ci si dimentica che il clima cambia di continuo, gli eventi estremi ci sono sempre stati. Ora non dico che l'effetto serra e il global warming non incidano, ma non nei termini apolattici che si descrivono.
  • 0

#19 arvic

    Classic Rocker

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 3517 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2007 - 16:12

scusate, ma mi pare che non abbiate idea di quello che scrivete: dire che c'è stato un inverno "un po' più caldo dopo due di intenso freddo" è la morte della scienza.
Allora, partendo dal presupposto che il clima è uno degli argomenti che meno abbiamo compreso, data la sua enorme complessità, e per di più le misurazione più antiche si rifanno a un centinaio di anni fa e non a cento milioni di anni come ci servirebbe per capire davvero qualcosa sui cambiamenti climatici.
Rimane che, con quello che abbiamo, sappiamo che i cinque anni più caldi dal 1890 sono stati nell'ordine: il 2005 1998 2002 2003 2004. Ecco, io davanti a questi dati un po' mi impressiono.
La storia degli orsi polari, che immagino sia una provocazione, è inquietante: se davvero si sciogliessero i giacciai dell'antartide, sarebbe una catastrofe, in ogni caso, perchè dopo 2000 anni di clima più o meno costante, l'uomo sì è abbastanza abituato al clima attuale, cosa dite?
Certo, magari inizierebbero a crescere i fiori nel sahara, però se si raffreddasse o riscaldasse di qualche grado zone ad altissima concentrazione, come il bacino del gange, o la stessa europa (guardate cosa c'è dall'altra parte dell'oceano all'altezza di londra, tanto per capirci).
Credo che se anche l'uomo centrasse per l'1% in tutto questo, avrebbe il dovere di fare il massimo per annullare anche il suo misero contributo.
  • 0

#20 arancino

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 4375 Messaggi:
  • LocationBologna

Inviato 05 febbraio 2007 - 18:24

che è VERO che i ghiacci si stanno ritirando, ma nello stesso tempo non dicono che si stanno ingrossando!


Ovvero?


che il volume alla fine è sempre quello
o almeno è quello che sostiene lui
  • 0

#21 Kim Il-sung

    Enciclopedista

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 6307 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2007 - 19:02

Anni fa a Uno Mattina Zichichi affrontò questo problema dell'effetto serra e del surriscaldamento del pianeta, e disse che alla fine era tutta una montature degli scienziati.

Zichichi è semplicemente un cialtrone(chiedere di lui nella facoltà di fisica della Sapienza per averne conferma). Dovrebbe smetterla di fare danni andando a dire cazzate in tv.
  • 0

#22 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 05 febbraio 2007 - 19:22



L'inverno scorso dopo i vari episodi di gelo record sull'Europa i media e gli scienziati strombazzavano a destra e a manca circa un'immininte era glaciale. Quest'anno visto il caldo anomalo e' tornato in ague il sensazionalismo da global warming.


Si, ma allora la colpa e' dei media e non degli scienziati. Vogli odire, se un oscienziato cialtrone, tipo Zichichi, se ne esce con una puttanata e tutti i giornali la sparano in prima pagina, non e' certo la comunita' scientifica a cercare il sensazionalismo. Ripeto, vale quello che si scrive sulle riviste 'peer-reviewed' e io non sono a conoscenza di molti articoli che parlassero di imminente era glaciale. Rispetto ai cambiamenti climatici la cosa e' un po' diversa, e la grande maggioranza degli scienziati e' d'accordo sul contributo antropico. Pero' non si deve cadere nell'errore di fare la semplificazione politica cospirazionista=sinistra, negazionista=destra.

Comunque reitero la mia domanda sulla proposta di De Villepin.
E vi chiedo anche cosa ne pensate della situazione italiana, Bersani ha prima parlato, in maniera molto generica, di fonti rinnovabili, salvo poi dire che l'utilizzo del carbone (che inquina molto piu' del petrolio) e' irrinunciabile
  • 0

#23 StellaDanzante

    mainstream Star

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 1521 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2007 - 19:36

L'inverno scorso dopo i vari episodi di gelo record sull'Europa i media e gli scienziati strombazzavano a destra e a manca circa un'immininte era glaciale. Quest'anno visto il caldo anomalo e' tornato in ague il sensazionalismo da global warming. A volte ci si dimentica che il clima cambia di continuo, gli eventi estremi ci sono sempre stati. Ora non dico che l'effetto serra e il global warming non incidano, ma non nei termini apolattici che si descrivono.


La realtà è che non ci sono più mezze stagioni.
  • 0

#24 ollivander

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 303 Messaggi:

Inviato 05 febbraio 2007 - 22:08

continuo a non condividere l'idea che chi inquini debba pagare.
tutto sembra continuare a ruotare intorno a benefici e detrimenti di questa o quella nazione. non mi pare ci sia la minima preoccupazione a volere efficacemente ridurre l'impatto umano sull'ambiente.
gli accordi di kyoto non li trovo una soluzione come non lo è questa.

perchè invece di vietare alla gente di fumare persino in strada certi stati non impongono la costruzione di nuove abitazioni secondo criteri eco-friendly?
in irlanda sono state progettate e costruite una ventina di case che senza riscaldamento mantengono una temperatura costante di 20C al loro interno.
hanno un'esposizione studiata, infissi perfettamente sigillanti ed altri accorgimenti che ora non ricordo ma che permettono un ricorso minimo a qualsiasi forma energetica.
questa è solo la prima idea che mi viene in mente, ma mi risulta ci siano persone dedite alla ricerca di soluzioni alternative, soluzioni per altro a molti ben note ma che pur di "punire" chi inquina non vengono applicate.

come diavolo si fa a dire non me ne frega niente degli orsi polari?
l'idea di dover dire a un mio eventuale figlio "questo era un'orso polare, questa era balena, c'erano ai miei tempi ma adesso non più" mi fa inorridire...
  • 0

#25 Guest_Surfer_*

  • Guests

Inviato 06 febbraio 2007 - 09:48

La Exxon ha tentato di corrompere degli scienziati che stavano facendo delle ricerche sul riscaldamento globale per le Nazioni Unite offrendo loro 10.000 dollari a testa perche' dessero dei risultati non veritieri e meno catastrofici di quanto in realta' lo siano.
Quest' orrida azienda da cui non mi riforniro' mai di benzina ha toccato il record di 'income' mondiale quest anno grazie al rialzo dei prezzi del petrolio.
Tra l altro e' un azienda molto vicina all attuale amministrazione americana.
  • 0

#26 ucca

    CRM

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23564 Messaggi:
  • LocationRome

Inviato 06 febbraio 2007 - 10:00

ma perchè gli orsi polari stanno scomparendo?
Nell'articolo che lessi sul messaggero, il numero veniva dato in forte crescita..avete altri dati? Dipendono dall'effetto serra?
Ma poi non mi piace proprio questa logica per cui un problema viene affrontato in base al livello di commozione.
L'africa è povera? si, perchè ci sono i bambini colla pancia gonfia.
Bisogna inquinare meno? si, perchè sennò che fine faranno gli orsi polari.
ma fare le cose perchè vanno fatte e basta, no?
  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#27 ollivander

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 303 Messaggi:

Inviato 06 febbraio 2007 - 12:43

ma perchè gli orsi polari stanno scomparendo?
Nell'articolo che lessi sul messaggero, il numero veniva dato in forte crescita..avete altri dati? Dipendono dall'effetto serra?
Ma poi non mi piace proprio questa logica per cui un problema viene affrontato in base al livello di commozione.
L'africa è povera? si, perchè ci sono i bambini colla pancia gonfia.
Bisogna inquinare meno? si, perchè sennò che fine faranno gli orsi polari.
ma fare le cose perchè vanno fatte e basta, no?


mi pare che stiamo dicendo la stessa cosa. gli orsi polari sono solo la ciliegina sulla torta.

il raffronto con i bambini africani era alquanto prevedibile, peccato che la loro sia tutt'altra faccenda di cui sono certa si potra' discutere in altri topic.

Gli orsi polari sono tra i primi 10 animali al mondo a rischio di estinzione come dallo speciale uscito sul The Guardian 02.02.07 o su www.campaigncc.org

e comunque non  passo le giornate a pensare ne agli orsi ne ai bambini morti di fame.
  • 0

#28 ucca

    CRM

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23564 Messaggi:
  • LocationRome

Inviato 06 febbraio 2007 - 12:53

Il problema del clima, non è l'orso polare o tutti gli animali in estinzione che tirano fuori ogni volta, il problema è di sistema.
questi allarmi schizzofrenici non servono a nulla, come ha ricordato un altro utente quando fa freddo esce subito fuori uno scienziato a dire che l'effetto serra sposta le correnti del golfo e ci troveremo tutta l'europa ghiacciata. io queste balle me le ricordo, devo solo imparare a segnarmi anche le fonti..però mi fa ridere che ora andiamo a pretendere lo sviluppo sostenibile dalla Cina e l'India che giustamente se ne fottono.
Noi occidentali ci siamo sviluppati inquinando razziando risorse in giro per il mondo e arrivando a porci problemi da "pancia piena", sul nostro benessere futuro.
Ora, chi questo benessere non ce l'ha lo pretende ad ogni costo, ed ha tutto il diritto di smerdare il pianeta per la sua parte, poi si vede.
Diverso è il discorso degli USA ovviamente dove la rivoluzione la stanno facendo secondo me i consumatori. Oltre una certa soglia di reddito cominci a valutare in maniera diversa le cose, e la difesa dell'ambiente può diventare una priorità.

  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#29 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 06 febbraio 2007 - 13:42

Do un po' di risposte sparse.
Gli accordi di Kyoyo non sono una soluzione? Certo parlare di 'soluzione' e' difficile, ma mi sembra che dare un apporto alla riduzione delle emissioni sia un passo fondamentale, se qualcosa la si vuole fare.
Quello delle abitazioni e' un giusto punto, e in Germania una legge del genere esiste gia'.
Quanto detto sulla Exxon e' vero, e a quanto pare si stanno anche molto adoperando per bloccare la distribuzione del documentario di Al Gore.
Infine, la posizione di ucca ancora non l'ho capita. Innanzi tutto vorrei capire in base a cosa lo scienziato del messaggero sarebbe credibile, mentre gli altri 99 che dicono il contrario direbbero cazzate a prescindere. Il problema, come hai detto tu, non e' l'orso polare, ma lo ripeto, il concetto di biodiversita', segnati questa parola. Se poi lo sviluppo sostenibile e' una cazzata, fammi capire tu cosa auspichi. Innanzi tutto non credere che inquinando la Cina crei questo grande benessere per l'intera popolazione, che' c'e' chi continua a vivere nelle baracche, anzi sono proprio i ceti meno abbienti quelli piu' esposti al rischio ambientale. Credo che questi Paesi abbiano tutta la possibilita', sia economica che tecnologica, di poter sperimentare fonti pulite e rinnovabili, che poi finirebbero per diventare anche un business e creare posti di lavoro, proprio come sta accadendo in Germania, per l'appunto. Sono semmai proprio Exxon e compagnia a volerci far credere il contrario.
  • 0

#30 ucca

    CRM

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 23564 Messaggi:
  • LocationRome

Inviato 06 febbraio 2007 - 14:53


Infine, la posizione di ucca ancora non l'ho capita. Innanzi tutto vorrei capire in base a cosa lo scienziato del messaggero sarebbe credibile, mentre gli altri 99 che dicono il contrario direbbero cazzate a prescindere. Il problema, come hai detto tu, non e' l'orso polare, ma lo ripeto, il concetto di biodiversita', segnati questa parola. Se poi lo sviluppo sostenibile e' una cazzata, fammi capire tu cosa auspichi. Innanzi tutto non credere che inquinando la Cina crei questo grande benessere per l'intera popolazione, che' c'e' chi continua a vivere nelle baracche, anzi sono proprio i ceti meno abbienti quelli piu' esposti al rischio ambientale. Credo che questi Paesi abbiano tutta la possibilita', sia economica che tecnologica, di poter sperimentare fonti pulite e rinnovabili, che poi finirebbero per diventare anche un business e creare posti di lavoro, proprio come sta accadendo in Germania, per l'appunto. Sono semmai proprio Exxon e compagnia a volerci far credere il contrario.


si forse sono stato un pò confusionario.
Partendo dal fatto che lo sviluppo sostenibile è l'unica soluzione, quello che dico è che questi allarmi sul clima non mi convincono. In base a cosa? Intuito.
Non capisco nulla di fisica, sono ignorante in materia ma sensibile alle cazzate, e questa storia delle catastrofi non mi convince. La teoria dell'era glaciale segnalata già da un altro utente, non mi ricordo chi la espose, ma c'è sempre una teoria pronta per ogni nuovo allarme. Che poi Cina e India non se la passino bene, e penso a come è ridotto il Gange e a cosa respirano nelle metropoli cinesi, è vero.
Ma non possono essere le nazioni occidentali a pretendere nulla da questi governi, per le motivazioni che ho detto.

  • 0

www.crm-music.com

 

Mettere su un gruppo anarcho wave a 40 anni.


#31 wago

    FURTHERMORE

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 22446 Messaggi:
  • LocationBergamo

Inviato 06 febbraio 2007 - 15:40

Non sono un esperto di climatologia, ne' tantomeno un anti-ecologista. Per quel che ne so, la comprensione del sistema climatico terrestre, specie a livello globale, e' ben lontana. I climatologi si basano su modelli matematici, e non esistono algoritmi di analisi numerica che siano in grado di approssimare in maniera soddisfacente la situazione del clima su scala globale, specie quando i tempi che si vogliono prendere in esame sono molto lunghi. Inoltre, e questo e' forse piu' importante, non c'e' accordo sull'intensita' e il funzionamento dei vari anelli di "retroazione" che mantengono stabile il clima (del tipo surriscaldamento -> evaporazione -> precipitazione -> raffreddamento). In un contesto del genere, cosi' complicato e discusso, se davvero venisse pubblicato uno studio attendibile in grado di stabilire le cause dei mutamenti climatici e il contributo dell'uomo a questi, e addirittura formulare previsioni per i secoli a venire, beh, gli autori sarebbero glorificati molto piu' che con qualche titolo roboante sui giornali.
La verita' e' che non si ha la piu' pallida idea di quanto l'uomo stia contribuendo ai cambiamenti del clima. Lo studio dell'ONU di cui si e' letto in questi giorni e' redatto dall'IPCC, che a detta degli stessi studiosi tende a ignorare e non finanziare posizioni "scettiche" riguardo all'importanza del fattore antropico (e l'IPCC mi pare sia legata a doppio filo con le principali riviste scientifiche: per quanto ne so gli studi sul clima sono tra quelli per cui la "peer review" mostra piu' di qualche inadeguatezza). Gia' mi stupisce che un 10% del campione si sia detto non del tutto convinto della responsabilita' umana (se ho capito bene, perche' l'articolo di Repubblica parlava di "probabilita' del 90% che i cambiamenti siano causati dall'uomo", ma non credo lo studio sia stato fatto chiedendo ai singoli scienziati di attribuire "probabilita'").

Certo, che l'uomo debba stare molto attento a quello che fa e debba cercare di ridurre il piu' possibile la sua influenza sul clima almeno fintanto che non l'abbia pienamente compreso e' fuor di dubbio. Come e' palese che le misure finora adottate dai governi, dalle organizzazioni internazionali e dalle istituzioni locali sono largamente insufficienti anche solo come palliativi.
Lo scandalismo dei media pero' e' a mio avviso molto fastidioso, come molto spesso in ambito giornalistico denuncia un'incompetenza vergognosa (come si puo' pensare che gente che fatica a comprendere il concetto di "percentuale" e "inflazione" possa capire qualcosa di climatologia) e sfiora addirittura il terrorismo mediatico. Veniamo bombardati settimanalmente di articoli che sono la fotocopia l'uno dell'altro, tutti a paventare apocalissi e catastrofi senza mai tentare di analizzare la situazione, dare un'idea delle variabili in gioco, inquadrare le teorie (perche' tali sono) nel contesto da cui provengono e in cui si sviluppano.
Ogni tanto su "Le Scienze" si leggono cose interessanti, attendibili o meno che siano. Un annetto fa un articolo sosteneva che i primi grossi cambiamenti climatici indotti dall'uomo si ebbero gia' dal neolitico: l'allagamento delle risaie e il conseguente aumento della concentrazione atmosferica del metano avrebbe consistentemente attenuato un fenomeno di tipo glaciale che starebbe giungendo al termine in questi secoli. Un grafichino sul numero del mese scorso invece indicava l'attuale concentrazione di CO_2 atmosferico come la piu' bassa dalla fine del cretaceo, anche se le prospettive basate su proiezioni sono di un forte incremento. Forse comunque sono io ad averlo interpretato male.
  • 0
"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#32 Guest_runciter_*

  • Guests

Inviato 15 febbraio 2007 - 09:44

sul venerdì di repubblica leggevo che in ammerica già si parla di radiare dall'albo i meteorologi che mettono in dubbio il legame diretto tra il surriscaldamento del pianeta e le attività umane.

ci sono però in giro scienziati che, pur non escludendo il fattore umano dalle (con)cause della crisi climatica, puntano il dito contro il caro vecchio sole:

Global warming has finally been explained: the Earth is getting hotter because the Sun is burning more brightly than at any time during the past 1,000 years, according to new research.

A study by Swiss and German scientists suggests that increasing radiation from the sun is responsible for recent global climate changes.


link all'articolo del telegraph (risalente al luglio 2004).
  • 0

#33 ollivander

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 303 Messaggi:

Inviato 15 febbraio 2007 - 16:00

io in sostanza vorrei capire questo: chi e' inconfutabile in ambito scientifico?

che il sole scaldi di piu' mi sembra plausibile come mi sembra plausibile che il surriscaldarsi del pianeta possa essere in parte procurato o accellerato dall'azione umana.

lumi grazie!
  • 0

#34 Guest_Eugenetic Axe_*

  • Guests

Inviato 15 febbraio 2007 - 16:28

A metà dell''800 è finita la cosiddetta Piccola Età Glaciale iniziata a metà del '500, per cause naturali, anche se all'epoca certi stati occidentali erano già industrialmente sviluppati. Ma oggi buona parte del surriscaldamento è legato alle attività dell'uomo, che hanno AMPLIFICATO al massimo una situazione già esistente. Insomma, anche senza inquinamento e effetto serra Venezia sarebbe a rischio alluvione, ma in maniera drasticamente minore che nella nostra realtà.

A presto,
Ecologist Axe
  • 0

#35 ms88

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 539 Messaggi:
  • LocationLondra

Inviato 18 febbraio 2007 - 14:53

la piccola età glaciale fu determinata da un minimo di macchie solari (picco di mauern) che determinò un abbassamento  globale della temperatura;
l'effetto serra inoltre è un problema serio, ma bisogna tener conto anche del fatto che non è mai esistito un modello di sfruttamento compatibile con la natura (per esempio le popolazioni del'america meridionale nel  700 -800 d.C. deforestarono a tal punto che in antartide sono visibili in strati prelevati nel ghiaccio i segni della loro azione)


  • 0
"Dal sublime al ridicolo non vi e' che un passo"
Napoleone Bonaparte

VISITATE IL MIO FANTASTICO BLOG: http://esaini582.blogspot.com

#36 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 18 febbraio 2007 - 15:13

io in sostanza vorrei capire questo: chi e' inconfutabile in ambito scientifico?

che il sole scaldi di piu' mi sembra plausibile come mi sembra plausibile che il surriscaldarsi del pianeta possa essere in parte procurato o accellerato dall'azione umana.

lumi grazie!


Immagine inserita

Immagine inserita

per vedere le immagini ingrandite linkate

QUI
e QUI

Questi non sono modelli matematici, ma dati sperimentali. Preciso che fino a qualche tempo fa anch'io ero scettico sul fattore antropico, in quanto il mio background scientifico e' orientato in direzione opposta (non credo ad esempio alla teoria delle macchie solari o delle variazioni orbitali) pero' credo che il sapersi arrendere all'evidenza e accettare idee diverse dalla propria siano segno di intelligenza.
  • 0

#37 ms88

    Roadie

  • Members
  • StellettaStellettaStellettaStelletta
  • 539 Messaggi:
  • LocationLondra

Inviato 18 febbraio 2007 - 15:26

per quanto riguarda i modelli matematici,
fondamentallmente si trattA di modelli iterativi che sudiano il cosiddetto "caos deterministico"
in pratica si ha una funzione che viene iterata (sembra una cosa difficili, in pratica con computer oppure con grafici e simmetrie di bisettrici) riescono a vedere la convergenza, o meno di un fenomeno (cioè se questo si stabilizza o degenera)
i primo sudi portarono all'elaborazione del celebre "effetto farfalla" un sistema caotico è estremamente sensibile ad una piccolissima variazione (proprio per le iterazioni) da questo punto di vista lo scenario attuale, proiettato in avanti è a dir poco catastrofico; potrebbe sembrare fantascienza, ma non è assolutametne così
  • 0
"Dal sublime al ridicolo non vi e' che un passo"
Napoleone Bonaparte

VISITATE IL MIO FANTASTICO BLOG: http://esaini582.blogspot.com

#38 condor

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 79 Messaggi:

Inviato 23 febbraio 2007 - 08:13

scusate, ma mi pare che non abbiate idea di quello che scrivete: dire che c'è stato un inverno "un po' più caldo dopo due di intenso freddo" è la morte della scienza.
Allora, partendo dal presupposto che il clima è uno degli argomenti che meno abbiamo compreso, data la sua enorme complessità, e per di più le misurazione più antiche si rifanno a un centinaio di anni fa e non a cento milioni di anni come ci servirebbe per capire davvero qualcosa sui cambiamenti climatici.
Rimane che, con quello che abbiamo, sappiamo che i cinque anni più caldi dal 1890 sono stati nell'ordine: il 2005 1998 2002 2003 2004. Ecco, io davanti a questi dati un po' mi impressiono.
La storia degli orsi polari, che immagino sia una provocazione, è inquietante: se davvero si sciogliessero i giacciai dell'antartide, sarebbe una catastrofe, in ogni caso, perchè dopo 2000 anni di clima più o meno costante, l'uomo sì è abbastanza abituato al clima attuale, cosa dite?
Certo, magari inizierebbero a crescere i fiori nel sahara, però se si raffreddasse o riscaldasse di qualche grado zone ad altissima concentrazione, come il bacino del gange, o la stessa europa (guardate cosa c'è dall'altra parte dell'oceano all'altezza di londra, tanto per capirci).
Credo che se anche l'uomo centrasse per l'1% in tutto questo, avrebbe il dovere di fare il massimo per annullare anche il suo misero contributo.


Quoto. La situazione è grave e preoccupante. Basta guardare un qualsiasi grafico delle temperature di questi ultimi 100 anni per notare che il trend è in salita. La CO2 in 20 anni è passata da 0,03% a 0,04% , i ghiacciai si stanno sciogliendo e il livello del mare si sta alzando: sono tutti dati oggettivi e ponderati. A poco a poco stanno scomparendo delle specie e ne stanno arrivando altre, basti pensare alla zanzara tigre o ad alcuni pesci nel mediterraneo. Ma ancora c'è un sacco di gente che minimizza e asserisce che è tutto sotto controllo, che queste estati ed inverni atipici rientrano in un' ottica statistica.

In realtà siamo nel pieno dell'effetto serra e se i governi non faranno qualcosa diserio per diminiure le auto sulle strade, per diminiure le emissioni delle industrie, per limitare i disboscamenti andremo sempre più verso situzioni climatiche catatrofiche, imprevedibili e irreversibili. Il processo è relativamente lento ma quello che ci aspetta, o meglio quello che attente i nostri sucessori, è ormai chiaro.
  • 0

#39 Guest_runciter_*

  • Guests

Inviato 23 febbraio 2007 - 09:40

un paio di articoli del times che illustrano ipotesi alternative:

Enthusiasm for the global-warming scare also ensures that heatwaves make headlines, while contrary symptoms, such as this winter??s billion-dollar loss of Californian crops to unusual frost, are relegated to the business pages. The early arrival of migrant birds in spring provides colourful evidence for a recent warming of the northern lands. But did anyone tell you that in east Antarctica the Adélie penguins and Cape petrels are turning up at their spring nesting sites around nine days later than they did 50 years ago? While sea-ice has diminished in the Arctic since 1978, it has grown by 8% in the Southern Ocean.

So one awkward question you can ask, when you??re forking out those extra taxes for climate change, is ??Why is east Antarctica getting colder??
It makes no sense at all if carbon dioxide is driving global warming. While you??re at it, you might inquire whether Gordon Brown will give you a refund if it??s confirmed that global warming has stopped. The best measurements of global air temperatures come from American weather satellites, and they show wobbles but no overall change since 1999.

That levelling off is just what is expected by the chief rival hypothesis, which says that the sun drives climate changes more emphatically than greenhouse gases do.
After becoming much more active during the 20th century, the sun now stands at a high but roughly level state of activity. Solar physicists warn of possible global cooling, should the sun revert to the lazier mood it was in during the Little Ice Age 300 years ago.

Climate history and related archeology give solid support to the solar hypothesis. The 20th-century episode, or Modern Warming, was just the latest in a long string of similar events produced by a hyperactive sun, of which the last was the Medieval Warming.


http://www.timesonli...icle1363818.ece

e ancora:

http://www.timesonli...icle1368920.ece
  • 0

#40 ollivander

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 303 Messaggi:

Inviato 23 febbraio 2007 - 13:02

continuo a non capire.

immagino che in ambito scientifico si portino avanti una serie di teorie che poi possano o meno venire confutate da dati certi, oggettivi, inconfutabili.
e io vorrei un po' di questi per capire a che punto siamo.

ci sono solo dati sperimentali disponibili o se ne possono avere di definiti e certi?
  • 0

#41 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 23 febbraio 2007 - 13:20



ci sono solo dati sperimentali disponibili o se ne possono avere di definiti e certi?


Quale sarebbe la differenza?  ???
Quei grafici sono mica disegnati a casaccio...
  • 0

#42 ollivander

    Groupie

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 303 Messaggi:

Inviato 23 febbraio 2007 - 14:47


ci sono solo dati sperimentali disponibili o se ne possono avere di definiti e certi?

Quale sarebbe la differenza?  ???
Quei grafici sono mica disegnati a casaccio...


siccome non appartengo al mondo scientifico, "sperimentale" lo intendo solo in senso classico....

  • 0

#43 malluto

    Updated user

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 344 Messaggi:

Inviato 01 marzo 2007 - 13:13

secondo me i tentativi di oggi di risolvere questa emergenza sono alquanto fiacchi..... ora non servono tanto biotecnologie quanto un cambiamento radicale della mentalità collettiva e una sensibilizzazione generale che per natura umana non avverrà se non quando ci si troverà al limite, con un piede in una fossa.... 
  • 0
Alles hat ein Ende, nur die Wurst hat zwei!

#44 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 05 marzo 2007 - 09:51

La Merkel, l'inquinamento e la lobby dell'auto

La Commissione Europea vuole ridurre le emissioni di Co² . Berlino (e Verheugen) danno battaglia.

Per fortuna che c??è l??Unione Europea. Perché, se fosse per certi Stati, la salvaguardia del clima in Europa sarebbe morta e sepolta da tempo. La Commissione ha infatti da poco presentato un documento strategico che propone regole precise per le case automobilistiche europee. Secondo l'esecutivo brussellese, le automobili prodotte dal 2012 dovrebbero emettere solo 120 grammi di anidride carbonica (Co²) al chilometro.

Braccio di ferro nella Commissione

Il Commissario Europeo all??Ambiente, il greco Stavros Dimas, intendeva presentare il documento già due settimane fa. E con molta ambizione voleva raggiungere l??obiettivo dei 120 grammi di anidride carbonica al chilometro, soltanto apportando alcune migliorie alla tecnologia dei motori. Il tedesco Günter Verheugen, del Partito Socialdemocratico Tedesco, Commissario per le Imprese e l??Industria, ha però dato battaglia ottenendo così un limite di anidride carbonica pari a 130 grammi al chilometro. Le nuove flotte di auto, però, dovranno ridurre il carico di emissioni di ulteriori 10 grammi attraverso interventi che vadano al di là del motore; tra questi: l??uso di biocarburante, il miglioramento degli impianti di climatizzazione e l??ottimizzazione dei pneumatici.

«Con tutta la fermezza possibile». La Merkel contro l'ambiente

Verheugen ha ottenuto il sostegno di Angela Merkel, Cancelliere tedesco (Unione Cristiana Democratica) e attuale Presidente di turno dell??Unione Europea. Alla fine di gennaio la Merkel ha spiegato ai rappresentanti economici che avrebbe agito contro i progetti di Bruxelles sulla salvaguardia del clima «con tutta la fermezza possibile». Le case automobilistiche tedesche, Mercedes e Bmw in primis, fanno affari vendendo berline di lusso. Che consumano molto carburante.
Le dichiarazioni di Angela Merkel destano scalpore: la Presidenza tedesca dell'Ue si presentava per come la paladina della salvaguardia ambientale. In questi mesi sia al Parlamento Europeo che al Forum economico mondiale di Davos, la Cancelliera non si è mai stancata di definire il riscaldamento globale come «la sfida più importante per l??umanità».
«Deve essere chiaro a tutti che ogni Paese dovrà attivarsi per ridurre la produzione di sostanze inquinanti» affermava consapevole dei problemi ambientali in un??intervista pubblicata a gennaio dalla rivista Cicero.

Posti di lavoro in pericolo?

Queste parole sono, quindi, un fulmine a ciel sereno. E rischiano di aumentare ulteriormente le emissioni di anidride carbonica nell??atmosfera. Certo è plausibile pensare che i provvedimenti della Commissione minaccino indirettamente, come ha spiegato la Cancelliera, decine di migliaia di posti di lavoro nell'industria automobilistica. Ma se non si agisce con fermezza saranno proprio i cambiamenti climatici a minacciare sul lungo periodo l??economia globale, come ha dimostrato il premio Nobel Nicholoas Stern alla fine di ottobre nel suo rapporto. La settimana scorsa, per la prima volta, anche l??Onu ha fugato gli ultimi dubbi a riguardo, affermando che i gas di scarico sono la principale causa del surriscaldamento della terra. Questa situazione potrà avere conseguenze negative, se i governi non diminuiranno le emissioni di anidride carbonica in breve tempo e in modo rigoroso.
Angela Merkel lo sa e sa anche che i cittadini europei hanno paura delle conseguenze dei cambiamenti climatici. La tematica in questione, infatti, è sempre ai primi posti nei sondaggi e a questo hanno contribuito sia i capricci del tempo negli ultimi mesi sia alcuni ambientalisti molto popolari, come Al Gore e il suo film Una scomoda verità.

Ma la Cancelliera tedesca difende le case automobilistiche del suo Paese per permettere ai loro agiati clienti di scorrazzare per le metropoli a bordo di veloci fuoristrada. Tutto questo è anacronistico e irresponsabile. Proprio ora l??Europa deve mantenere ben saldo il timone delle politiche ambientali. E questo per non rischiare di perdere la rotta. Il futuro è delle auto ad alto risparmio energetico: e chi non lo ammette rischia di compromettere non solo l??ambiente, ma anche molti posti di lavoro.
Le associazioni ambientaliste affermano che la Commissione Europea sia alla mercè delle lobby automobilistiche. Ma il commissario Dimas ha ottenuto comunque un successo importante. Per la prima volta, infatti, l??industria europea dell??auto è chiamata a dare il suo contributo alla salvaguardia del clima. ? un piccolo, ma importante passo avanti. E tutto grazie all??Europa.
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#45 malluto

    Updated user

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 344 Messaggi:

Inviato 05 marzo 2007 - 16:44

La Merkel, l'inquinamento e la lobby dell'auto

La Commissione Europea vuole ridurre le emissioni di Co² . Berlino (e Verheugen) danno battaglia.

Per fortuna che c’è l’Unione Europea. Perché, se fosse per certi Stati, la salvaguardia del clima in Europa sarebbe morta e sepolta da tempo.


ci sono certi Stati che avrebbero molta importanza su questa lotta all'inquinamento ma non fanno assolutamente nulla... due esempi? Stati Uniti che non riescono proprio a digerire il patto di Kyoto e il Brasile, che nulla o quasi sta facendo per slavaguardare la foresta Amazzonica....
  • 0
Alles hat ein Ende, nur die Wurst hat zwei!

#46 del piero

    aspirante indie

  • Members
  • StellettaStelletta
  • 98 Messaggi:

Inviato 06 marzo 2007 - 11:11

io per legge imporrei alle case automobilistiche che le nuove autovetture devono essere alimentate solo a metano e a gpl,senza quello schifo di benzina e diesel.si darebbe una bella ripulita all'aria,ci sarebbero costi molto piu' contenuti per i consumatori visto che il prezzo di un litro di metano o di gpl è molto ma molto inferiore alla benzina e al gasolio e contemporaneamente cominciamo ad essere meno dipendenti dal petrolio.
  • 0

#47 Notker

    Scaruffiano

  • Redattore OndaRock
  • StellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStellettaStelletta
  • 18302 Messaggi:

Inviato 06 marzo 2007 - 16:23


La Merkel, l'inquinamento e la lobby dell'auto

La Commissione Europea vuole ridurre le emissioni di Co² . Berlino (e Verheugen) danno battaglia.

Per fortuna che c??è l??Unione Europea. Perché, se fosse per certi Stati, la salvaguardia del clima in Europa sarebbe morta e sepolta da tempo.


ci sono certi Stati che avrebbero molta importanza su questa lotta all'inquinamento ma non fanno assolutamente nulla... due esempi? Stati Uniti che non riescono proprio a digerire il patto di Kyoto e il Brasile, che nulla o quasi sta facendo per slavaguardare la foresta Amazzonica....


se è per questo c'è anche l'Australia che, dal punto di vista ambientale, sembra essere addirittura più sorda degli USA; anche se ultimamente il governo australiano pare si stia mostrando leggermente più sensibile... si vede che a qualche canguro è cominciato a venirgli l'asma. :D
  • 0
« La schiena si piega solo quando l'anima è già piegata »
(Arturo Toscanini)

molti si chiedono se il pop/rock possa essere una forma d'arte musicale o meno; ebbene, lo è sicuramente... ma solo quando risponde al requisito esposto da Don Van Vliet:
« Non voglio vendere la mia musica. Vorrei regalarla, perché da dove l'ho presa non bisogna pagare per averla »

#48 malluto

    Updated user

  • Members
  • StellettaStellettaStelletta
  • 344 Messaggi:

Inviato 06 marzo 2007 - 16:32

come ripeto, ci sarà una generale presa di coscienza del problema (perchè ora effettivamente non c'è) solo quando ci troveremo quasi al punto di non ritorno e forse sarà troppo tardi... Pensavo che il film "the day after tomorrow", pur essendo solo un film, svegliasse un pò le coscienze.... In Italia (ma anche in Francia) c'è stato l'inverno più caldo degli ultimi 50 anni mentre in america c'è stato un inverno rigidissimo....
Come l'australia anche paesi enormi come Cina e India sono sordi....

  • 0
Alles hat ein Ende, nur die Wurst hat zwei!

#49 Guest_runciter_*

  • Guests

Inviato 13 marzo 2007 - 11:41

forse il quadro si sta pian piano delineando:


1. Mars Melt Hints at Solar, Not Human, Cause for Warming, Scientist Says

Simultaneous warming on Earth and Mars suggests that our planet's recent climate changes have a natural??and not a human-induced??cause, according to one scientist's controversial theory.

http://news.national...html?source=rss


2. Scientists threatened for 'climate denial'

Scientists who questioned mankind's impact on climate change have received death threats and claim to have been shunned by the scientific community.

They say the debate on global warming has been "hijacked" by a powerful alliance of politicians, scientists and environmentalists who have stifled all questioning about the true environmental impact of carbon dioxide emissions.

Timothy Ball, a former climatology professor at the University of Winnipeg in Canada, has received five deaths threats by email since raising concerns about the degree to which man was affecting climate change.

articolo del telegraph


3. Brown demands 'new world order'

Chancellor Gordon Brown is seeking to regain the initiative on the environment with a call for a "new world order" to combat climate change.

Ahead of the launch of the Government's Climate Change Bill on Tuesday, the Chancellor will herald the Government's role in new European emissions standards and call for the UN to prioritise the fight against global warming.

http://www.guardian....6473968,00.html


  • 0

#50 Guest_galway_*

  • Guests

Inviato 13 marzo 2007 - 13:57

Beh Pinzon, adesso dire che il quadro si sta delineando mi pare un tantinello esagerato. Questo e' terreno fertile per i cospirazionisti di ogni fazione e colore, se neghi l'impatto antropico ti minacciano di morte, se dai la colpa all'inquinamento le multinazionali si incazzano.
Qui la questione e' essere oggettivi piuttosto che stare a cercare il deus ex machina in un modello o nell'altro, o nella teoria della cospirazione da applicare sempre e comunque. Ogni teoria dovrebbe essere un punto di arrivo, non di partenza.


P.S. stasera vado a vedere "An inconvenient truth"
  • 0




0 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 0 ospiti, 0 utenti anonimi