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Yes - Nuova Mono (Non Perdetela)


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80 replies to this topic

#51 The End

    l'uomo che sussurava ai citofoni

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Inviato 15 novembre 2015 - 07:51

Okay, come l'hai messa tu mi fa riflettere di più e mi porta a dubitare di alcune mie certezze, che è esattamente ciò che cerco in un confronto.
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Ne ho abbastanza di averne abbastanza

#52 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 15 novembre 2015 - 10:55

facciamo che nel 77 l'ascoltatore prog avesse già almeno dai 25 anni in su

del resto l'appassionato veniva già da almeno un lustro in cui il genere si era imposto e quindi era già oltre l'adolescenza

io credo che questi ascoltaotori con l'avvento del punk non abbiano mutato il proprio gusto, visto che se è vero che storicamente il genere prog mostra la corda comunque molti altri grandi dischi usciranno e in più abbiamo l'avvento dell'AOR

poi credo che chi veniva dal prog o dalla psichedelia sia stato ben soddisfatto anche dal glam rock e quindi pure certo punk e new wave più articolato (penso ai Stranglers, Ultravox, Japan...) veniva ben accolto

 

per il punk più duro e crudo invece credo che sia stato un fenomeno prettamente giovanile e adolescenziale, si riferiva ad una nuova generazione, un genere nuovo che l'ascoltaore prog di qualche anno più grande non poteva che snobbare (almeno per qualche anno)


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Caro sig. Bernardus...

Scontro tra Titanic

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#53 good vibrations

    Il primo disco del White Album è davvero un disc one

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Inviato 15 novembre 2015 - 14:04

Non c'entra con gli Yes ma

Red >>> In The Court Of The Crimson King
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#54 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 15 novembre 2015 - 14:23

e non di poco


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#55 Reinessenz

    Roadie

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Inviato 15 novembre 2015 - 14:44

Ma ora va di moda essere negazionisti verso In The Court?

 

Red = In The Court Of The Crimson King 

Yes = King Crimson

 

Grandi dischi e grandi band li metto sullo stesso piano.

 

Ottima comunque la monografia.


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#56 MilleLire

    IL MORALIZZATORE

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Inviato 15 novembre 2015 - 16:50

Il mio intervento su In The Court ironico è stato male interpretato: la penso come te, anzi, dal momento che è uno dei primi dischi che ascolta chiunque intenda approcciarsi al prog così è stato anche per me dunque lo amo in maniera tale che riesco difficile qualsiasi paragone con altri dischi. Ne colgo qualche imperfezione e ingenuità tipiche degli esordi ma sono quelle che in un'opera che adori ne aumentano addirittura il valore personale
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#57 pooneil

    Enciclopedista

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Inviato 15 novembre 2015 - 19:50

Non c'entra con gli Yes ma

Red >>> In The Court Of The Crimson King

 

Con Islands ovviamente migliore di entrambi.


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#58 The End

    l'uomo che sussurava ai citofoni

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Inviato 16 novembre 2015 - 08:34

Sul punk che ha in parte affondato l'epopea prog ho sempre letto pareri concordi anche qui, non so perché ora pare che abbiate tutti cambiato idea
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Ne ho abbastanza di averne abbastanza

#59 Reinessenz

    Roadie

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Inviato 16 novembre 2015 - 16:52

Partiamo col dire che il punk è stato effettivamente una spaccatura nel mondo musicale. Ma meno di quanto credi (o comunque non l'unica, e non su tutti i tipi di musica)
Non è un caso che molti dei dischi più importanti, ma anche più venduti, degli anni '80 sono stati influenzati più dalle nuove istanze "elettroniche" che dal modus punk. Quindi direi che c'è stata una concomitanza di nuove tecnologie e nuove mode (punk, ma anche discomusic), fermo restando che un genere come l'AOR era spesso un prog mascherato (certo non c'erano più le suite di 20 minuti, ma gente come i Gentle Giant, pur essendo complessi, non si sono mai spinti oltre i 6-7 minuti).
E comunque se andiamo più avanti, senza scomodare band post-punk comunque influenzate dal prog, vedi Buggles o Magazine, il post-rock non ha preso dal prog? E gli Spiritualized non han fatto canzoni lunghe e persino progressive? Il math-rock non ha più di un'influenza prog? Certe band britpop non sono altamente progressive(vedi Mansun) o sinfoniche (Strangelove)? E gli Smashing Pumpkins di Mellon? E i Muse che hanno venduto milioni di copie? È così via.
Se poi ci si basasse solo sulla strumentazione "non essenziale", come dici te, quanti dischi di solo basso-batteria-chitarra vedi nel 2015?
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#60 Reynard

    No OGM

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Inviato 16 novembre 2015 - 19:53

Qualche anno fa avevo in casa delle riviste musicali di mia zia, risalenti al '77-'78 (credo si siano perse in un trasloco). Era interessante leggere la posta dei lettori, che in massima parte verteva sui nuovi suoni punk e new wave. In media ho notato un sacco di gente che si dichiarava fan del prog e rifiutava in blocco punk/wave. Son rimasto colpito dalla lettera di uno, che disgustato dalla pochezza delle nuove proposte al confronto dei vertici dei gruppi prog di pochi anni prima, ormai ascoltava solo disco music.


  • 2
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#61 il mistico

    proxima centauri

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Inviato 11 dicembre 2015 - 15:35

top 3

 

1. close to the edge

2. the yes album

3. relayer


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#62 paloz

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Inviato 13 settembre 2022 - 19:08

Dicono dalla regia che oggi compie 50 anni Close to the Edge. Ci arrivassi io così bene a quell'età.
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I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#63 Cliff

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Inviato 14 settembre 2022 - 00:25

Che sia un capolavoro non ci sono dubbi. Che sia invecchiato bene non sono tanto d'accordo. Red dei KC per esempio è un disco invecchiato infinitamente meglio (ok che ha 2 anni in meno, che potrebbero rappresentare anche un'era in quegli anni così rapidamente mutevoli).


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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#64 shemo

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Inviato 14 settembre 2022 - 07:13

Io la penso all'esatto opposto, per me è invecchiato benissimo. L'ho (ri)scoperto un anno fa e sin da subito trovato freschissimo e coinvolgente. Mi verrebbe da dire che l'unica cosa invecchiata, ma nè in male nè in bene, semplicemente come dato di fatto visto che non si fa più (almeno nel mainstream) è il formato canzone-opera, come pure l'ambizione di mettersi a costruire un pezzo così lungo e variegato infarcendolo di virtuosismi che però non sbrodolano in noiosaggini da spararsi nelle orecchie. Close to the edge (il pezzo) per me poi è l'apice e il brano rappresentativo di tutto il genere, il prog fatto pezzo.

Volendo fare un parallelismo con Red, non è presente anche lì la stessa matrice tecnica-epica-poetica-ideale-etc del prog? Una Starless pur essendo più breve non è tanto dissimile da Close to the edge come impostazione, no? Con la senzione centrale più calma e riflessiva e l'esplosione finale al fulmicotone. Insomma pur essedo comunque diversi non li vedo così dissimili in "invecchiatezza"


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RIP vecchio account ✟


#65 paloz

    Poo-tee-weet?

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Inviato 14 settembre 2022 - 08:22

Che sia un capolavoro non ci sono dubbi. Che sia invecchiato bene non sono tanto d'accordo. Red dei KC per esempio è un disco invecchiato infinitamente meglio (ok che ha 2 anni in meno, che potrebbero rappresentare anche un'era in quegli anni così rapidamente mutevoli).

 

 

Non è però che si stia parlando di un cestone dell'autogrill dove scegliere tra Bon Jovi e Aerosmith: da una parte prog sinfonico, "baroccheggiante" e altamente tecnico, dall'altro un diamante nero, spigoloso e crepuscolare, che ha meno a che fare col prog che con (la fine de) il Rock in senso assoluto. Poi anche solo per come furono registrati, con una precisione e pulizia del suono che li hanno difesi entrambri dalle angherie del tempo (assieme alla loro scrittura praticamente fantascientifica, proto-qualunque-cosa); personalmente credo che nessuno dei due sia veramente invecchiato, così come Fragile e Lark's Tongues.


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#66 Gozer

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Inviato 14 settembre 2022 - 11:52

Cliff scusa, ma se prendi un disco del 1972 e uno del 1974 che pretendi?
I King Crimson nel 1972 facevano "Islands", che è bello quanto vuoi ma suona due ere geologiche più vecchio di "Red", nonché di "Relayer".
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#67 Cliff

    allievo del peggior Guzzanti heavy metal

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Inviato 14 settembre 2022 - 14:54

Ma infatti l'ho anche scritto che era un paragone azzardato.

Modifico il concetto allora. Capolavoro si, invecchiato bene no, con buona pace di Jon Bon Jovi
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#68 dick laurent

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Inviato 14 settembre 2022 - 15:27

Chiedo scudo ma che succede di così drammatico dal punto di vista della tecnologia in quei tre anni? Domanda seria. 


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#69 Gozer

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Inviato 14 settembre 2022 - 15:49

Modifico il concetto allora. Capolavoro si, invecchiato bene no, con buona pace di Jon Bon Jovi

 

Per il 1972 fatico a trovare produzioni migliori. Certo, è enormemente distante dalla musica da classifica di oggi, ma è un problema abbastanza comune per la roba dell'epoca. Non è che "Ziggy Stardust", "Machine Head" o "Harvest" suonino esattamente come i dischi forti attuali, giusto per dire alcune opere coeve.

 

 

 

Chiedo scudo ma che succede di così drammatico dal punto di vista della tecnologia in quei tre anni? Domanda seria. 

 

Migliora tutto in sostanza. Basta che guardi i Genesis: "Foxtrot" nel 1972, "The Lamb..." nel 1974. Sembra che siano passati vent'anni nel mezzo, con gli standard di oggi. 

Led Zeppelin: 1972 "Stairway to Heaven", 1974 "Kashmir". Si può benissimo preferire la prima, ma la seconda suona enne volte più moderna.

Cambiamo totalmente scenario, Tangerine Dream: 1972 "Zeit", 1974 "Phaedra", un dislivello tecnico quasi imbarazzante.

Funziona anche in Italia: 1972 "Umanamente uomo: il sogno", 1974 "Anima latina", ciaone proprio.


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#70 dick laurent

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Inviato 14 settembre 2022 - 16:04

d'accordo, ma quali sono in sostanza le cose che hanno contribuito maggiormente a quel miglioramento? Qualche tecnica di registrazione, effetti, sintetizzatori, microfoni, altro? 


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#71 wago

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Inviato 14 settembre 2022 - 16:50

Io non capisco benissimo il discorso dell'"invecchiato". Non saprei davvero giudicare. È musica che riflette la sua epoca, ed è il suo bello perché in quell'epoca lì mi piace immergermi. Al tempo stesso, è anche un disco con cui riesco a creare una sintonia del tutto attuale e non nostalgica. Ci sono altre cose del periodo che ascolto col filtro della "testimonianza storica", accettando magari una produzione non del tutto soddisfacente o una serie di ingenuità o lungaggini compositive o di arrangiamento. "Close to the Edge" — ma anche sostanzialmente ogni altro classico prog — decisamente no. È qui e ora, ed è anche allora.

Quali altre cose dell'epoca rientrerebbero nella categoria dell'"invecchiato male"? Così mi faccio un'idea se si intenda "cose che ascoltate oggi suonano ridicole ma capisco all'epoca apparissero stupende" o che cos'altro.


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#72 corrigan

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Inviato 14 settembre 2022 - 17:02

volevo scrivere una cosa simile pure io oggi ma poi non ho avuto il tempo. il discorso dell'invecchiamento mi sembra ormai qualcosa da saltare a piè pari.


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#73 Gozer

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Inviato 14 settembre 2022 - 17:21

volevo scrivere una cosa simile pure io oggi ma poi non ho avuto il tempo. il discorso dell'invecchiamento mi sembra ormai qualcosa da saltare a piè pari.

 

Diciamo che ha avuto senso fino a un certo punto*, ma oggi siamo nell'epoca in cui esiste qualsiasi cosa in contemporanea e ciò l'ha fatto in parte saltare.

 

*Ma anche lì andavano fatti i dovuti distinguo, perché bastava un qualsiasi revival e subito suoni antidiluviani si svecchiavano e apparivano freschi. 

 

 

 

d'accordo, ma quali sono in sostanza le cose che hanno contribuito maggiormente a quel miglioramento? Qualche tecnica di registrazione, effetti, sintetizzatori, microfoni, altro? 

 

Tutto messo insieme direi.


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#74 Tony Randine

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Inviato 14 settembre 2022 - 17:44

Poi il concetto di "invecchiato male" è secondo me quanto di più personale e oscillante possa esistere. Tralasciando il discorso sul gusto personale, è un concetto che varia molto con il passare degli anni (o delle decadi) e delle mode. Faccio un esempio magari stupido: un album X con sonorità molto 80's probabilmente - e paradossalmente - suonava più vecchio nel 2000/2010 che non oggi. Complice soprattutto il fatto che quelle sonorità sono prepotentemente tornate di moda negli ultimi anni e di conseguenza più familiari alle orecchie di molti. Poi ovviamente esistono anche i dischi con più alto rischio di invecchiamento precoce. Dipende dalla produzione, dagli arrangiamenti ecc...chi si diverte a spippolare con synth e tecnologia varia probabilmente incapperà in ciò con più facilità di chi invece preferisce affidarsi alla sola chitarra acustica e voce.
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#75 reallytongues

    Pietra MIliare

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Inviato 15 settembre 2022 - 07:09

d'accordo, ma quali sono in sostanza le cose che hanno contribuito maggiormente a quel miglioramento? Qualche tecnica di registrazione, effetti, sintetizzatori, microfoni, altro?


Tutto messo insieme direi.
Naaaa
Non si può dare un risposta così buttata lì. Io non sono sicuro invece che sia cambiato qualcosa, e comunque visto che la cosa e'interessante chiederò a chi quell'epoca la visita appieno da musicista e da tecnico del suono. Vi terrò aggiornati

Nei Genesis dal 72 al 74 sicuramente è cambiato il budget a disposizione asd
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Inviato 15 settembre 2022 - 11:31

Non direi, i Genesis di "Foxtrot" impiegarono non poco per registrare l'album, cambiando produttore non si sa quante volte e arrivando a forti contrasti con l'etichetta per via delle spese. Nonostante in GB non avessero ancora avuto successo, la casa discografica continuò nonostante tutto a supportarli (si vocifera anche per il riscontro sul mercato italiano di "Nursery Cryme"). Insomma "Foxtrot" non fu una registrazioen a basso budget.

Fra "Islands" e "Red" dei KC non c'è alcuna differenza di budget eppure la differenza di suono la senti da te. 

 

Già il fatto che in quegli anni si andò passando dai sintetizzatori monofonici a quelli polifonici cambiò tantissimo per chi ne faceva uso. Ma spiega solo parte del gioco, perché in "Red" i synth non ci sono. Dopodiché se mi chiedi di entrare nello specifico sul posizionamento dei microfoni in sala di incisione, è roba fuori dalla mia portata.


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Inviato 15 settembre 2022 - 11:52

Sinceramente io tutta sta differenza tra Red e i precedenti dei KC non la sento
È un disco che ha un approccio heavy che i primi Crimson non avevano. Li sta la differenza. Un Power trio con tre tecnicissimi bastonatori di strumenti di cui un Fripp già di suo con un suono allucinante di chitarra heavy già udibile prima della trilogia brufordwettonisna in Sailors Tale x esempio
Non è tanto la qualità e la tecnologia ma l'approccio sonoro che la band ha creato.
Red in se non ha questa grande pulizia sonora, potrebbe essere oggi assai migliorata e infatti chiedevo senza aver avuto risposta se il remastering suoni effettivamente meglio del vinile che acquistai da ragazzo
Larkss Tongues x quanto posso dire in vinile suona assai meglio di Red
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Inviato 15 settembre 2022 - 14:05

La polifonia arriva più tardi, nei i primi anni settanta il massimo che trovi effettivamente uso ampio sono synth parafonici (le c.d. "string machine" o "string synthesizer") e i primi synth autenticamente polifonici sono arrivati più tardi. Il Polymoog è del 1975, l'Oberheim Four Voice pure, ma la vera svolta la imprime il Prophet-5 che è del 1978. Prima ci sono state altre cose, ma di scarso utilizzo.

Possono esserci novità in termini di tecniche di registrazione, sia sul piano acustico che della microfonia, del missaggio, del numero di canali, dei nastri impiegati... Io però non lo so davvero. Non saprei nemmeno dove cercare.


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#79 Gozer

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Inviato 15 settembre 2022 - 15:53

La polifonia arriva più tardi, nei i primi anni settanta il massimo che trovi effettivamente uso ampio sono synth parafonici (le c.d. "string machine" o "string synthesizer") 

 

In "Brain Salad Surgery" (1973) ci sono eccome synth polifonici, per esempio, e difatti rispetto a un "Tarkus" o all'album di debutto, distanti solo due-tre anni, suona molto più avanzato.

Va detto che gli ELP al riguardo erano sempre più avanti del resto della concorrenza, visto che Moog gli passava i prototipi di persona, giustamente.


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Inviato 15 settembre 2022 - 17:07

Sì beh, in "Brain Salad Surgery" c'è in due pezzi il Moog Apollo, parte della Moog Constellation la cui commercializzazione fu però shelved (uscì solo il Taurus, nel 1975, mentre l'Apollo diventò il Polymoog pure lui al suo debutto nel 1975). Insomma, si tratta davvero dell'eccezione: la regola era che se proprio ci tenevi a un "vero" suono polifonico dovevi sovraincidere, come ancora in quello stesso anno si fece per la opening track di Goodbye Yellow Brick Road, a partire dalle tracce monofoniche di un ARP 2500 (non credo per inciso che questo espediente abbattesse i costi di produzione!).


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Inviato 15 settembre 2022 - 17:29

Comunque la battaglia è sempre stata tra Fragile e Close. Io preferisco Fragile, anche xchè forse meno ridondante avendo pezzi piccoli brevi.
The Yes album forse il più accattivante però
Oltre Close non ho nulla se non Big Generator che non è neppure male e Yessterday con la spettacolare America di Paul Simon con uno degli assolo più belli di Howe
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