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Neo-Prog: Fu Davvero Neo O Fu Solamente Prog?


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156 replies to this topic

#51 Reinessenz

    Roadie

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Inviato 14 dicembre 2015 - 19:26

 

 

A proposito dei Marillion, di cui ho tutto tra album in studio, live e singoli, in Fugazi più che il funky (forse più proprio di Animals dei Pink Floyd, almeno nel brano Pigs three different ones) vedo una influenza del synth-pop dell'epoca, in effetti è il disco meno facile dei Marillion, di primo acchitto la canzone più melodica è Jigsaw, l'altra è Cinderella Search, ma è uscita come singolo e non è stata inclusa nell'album. Concordo sul finale della title-track, uno dei vertici dei Marillion, mentre mi dispiace che in Incubus siano state tagliate le parti della corista (si sente appena), se non sbaglio perchè non piacevano a Mark Kelly (il tastierista), e invece sarebbe stato un modo per rendere un po' più accattivante il brano, peraltro ottimo di suo.

 

Per i Pendragon però non limitiamoci a "The Jewel", perchè negli anni '90 hanno prodotto degli album interessanti ma soprattutto fuori da ogni logica commerciale secondo me, dal momento che il revival del progressive dei primi anni '80 era ormai bello che finito.

Sentite come suonano questi due pezzi:

 

the voyager del 1991 (assolo finale di chitarra, da 8:40 circa, davvero coinvolgente)

https://www.youtube....h?v=1AtdRnN13Cs

 

paintbox del 1996

https://www.youtube....h?v=qFD8Pf6cuG4

 

vorrei avere qualche parere anche da altri utenti che magari seguono di solito altri generi ...

 

in Fugazi le tastiere sono anni 80 e nessuno lo nega, però di influenza Synth-pop non ce ne sento! Funky invece di più (già solo la chitarra di Assasing)...Comunque gran disco, più lo sento e più mi piace

Sui Pendragon...ignoro il materiale anni '90, spero di colmare questa lacuna!


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#52 Reinessenz

    Roadie

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Inviato 14 dicembre 2015 - 19:28

gli archive non li ho mai sentiti, hai voglia di consigliarmi qualche pezzo?

 

comunque pure  io (sebbene la sbornia prog dopo anni di abbuffata mi sia un po' passata e preferisca al momento cose piú easy listening) se ascolto "neoprog e dintorni" preferisco barcamenarmi con gente tipo tool, mars volta, pain of salvation, opeth, etc...

Degli Archive consiglio anche Lights, sia la canzone che il disco.


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#53 Claudio

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Inviato 14 dicembre 2015 - 19:43

Degli Archive a me fa impazzire questa:

 


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#54 Guybrush Threepwood

    avvocato delle cause perse

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Inviato 14 dicembre 2015 - 22:28

Gracias a tutti, poi provo ad ascoltare qlcs
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#55 RogerCrimson

    mainstream Star

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Inviato 15 dicembre 2015 - 04:19

Fool, LIghts, Collapse Collide già dette, ma aggiungerei anche Again 


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#56 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 15 dicembre 2015 - 09:09

E pochi giorni fa la puntata di Song 'e Ondarock (tre ore di trasmissione) era dedicata al prog storico e vedeva presenti, oltre ai "soliti" del team Ondarock campano (Piper, Vuvu, R.Mutt, Gianni Avella), anche il buon Gozer in collegamento (nel forse vano tentativo di difendere gli ELP dagli attacchi di R.Mutt :D). Lo streaming lo trovate qua.

 

Bella puntata, ma a Gozer alla fine della puntata gli avete tolto le pile?


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#57 wetton76

    utente alla ricerca dei classici perduti...

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Inviato 15 dicembre 2015 - 10:16

Segnalo che sul sito sono stati pubblicati da pochissimo nuove monografie (Yes), pietre miliari (Elp), approfondimenti (Neoprog, Canterbury - quest'ultimo un articolo monumentale), e perfino un disco del mese (Homunculus Res) di stampo nettamente progressivo. Qua se ne è parlato poco, e mi è spiaciuto essendo fra l'altro stato coinvolto nella scrittura di alcuni di questi articoli.

Però se il discorso deve essere me povero me tapino, vorrei parlare di prog ma non posso perché tutti vogliono discutere di alternative rock (ma quando mai?!) e "poppettino" (che minchia indicherebbe la categoria "poppettino", a parte arroganza e pregiudizio da parte di chi scrive?) allora per carità, lasciamo davvero perdere. Non ci si può neanche stupire che gli utenti che "magari di solito seguono altri generi" non si caghino il thread di striscio, se il modo per cercare di rendere interessante il settore è questo :/

 

La frase evidenziata dimostra che avevo ragione! :)  questo non è un forum per proghettari! se non sbaglio una volta avevi chiuso un mio therad solo perchè mi ero permesso di dire che "the night watch" dei king crimson la reputavo la "losing my religion" degli anni '70 (e lo penso tutt'ora) ... comunque pazienza! :rolleyes:


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#58 wago

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Inviato 15 dicembre 2015 - 10:18

Non credo onestamente potesse essere quello il motivo, per quanto chiaramente si tratti di un'affermazione al limite dell'incomprensibile :D
Comunque ammetto di non ricordare. Stai tranquillo comunque perché mod non lo sono più, anzi, manco posso più cancellare i miei stessi messaggi :P


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#59 Guybrush Threepwood

    avvocato delle cause perse

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Inviato 15 dicembre 2015 - 18:55

Gracias a tutti, poi provo ad ascoltare qlcs

 

ah non sembrano affatto male! approfondiró!


  • 0

#60 Claudio

    I am what I play

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Inviato 16 dicembre 2015 - 11:21

Ecco qua la trasmissione nata dallo speciale di OndaRock: http://www.ondarock....nda_newprog.htm

 

Scaletta (più o meno rispettosa delle scelte del duo Wago-Gozer):

 

1. Twelfth Night - This City (1982)
2. Pallas - Shock Treatment (1984)
3. Marillion - Script For A Jester's Tear (1983)
4. Asturias – Tightrope (1988)
5. Devil Doll - The Girl Who Was... Death [estratto] (1989)
6. Minimum Vital - Le chant du monde (1990)
7. Ozric Tentacles - Eternal Wheel (1990)
8. Eris Pluvia – In The Rising Mist (1991)
9. Levitation - World Around (1992)

10. Änglagård - Ifrån klarhet till klarhet (1992)
11. Landberk – Time (1994)
12. Porcupine Tree - The Moon Touches Your Shoulder (1995)
13. Pendragon - As Good As Gold (1996)
14. Anathema - Make It Right (1999)
15. Archive – Collapse/Collide (2009)
16. Anekdoten - The War Is Over (2003)
17. Mars Volta – Inertiatic Esp (2003)
18. Pez – Caminar (2004)


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#61 The Careless Whisper

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Inviato 22 giugno 2016 - 23:45

Ultimamente sto in fissa con questi polacchi Exodus.

Il loro primo album è proprio prog (la versione povera degli Yes), il secondo invece (del 1981) è un bel disco trasversale, che resta in parte prog ma si affaccia sulla new wave. Come enfasi vocale e atmosfere può ricordare vagamente i Twelfth Night, e poi a me questi giri di tastiera in stile Winning dei The Sound mi fanno impazzire. Un piccolo tesoro nascosto...il classico disco che viene snobbato e ignorato dai più solo perché infilato nel prog minore, e che però non piace ai progster perché non abbastanza prog.

 

 

 

 


  • 0

https://www.decandiamauro.com

 

Instagram

 

 

"Mi rifiuto di sentire gli artisti di oggi perché ho già sentito di meglio 20-30 anni fa." (Ricky Portera)

"Non mi piace la musica elettronica: amo la musica che viene effettivamente creata da un artista, creata da un musicista" (John Lodge, dei Moody Blues)

"Oggi è tutto elettronico ma fa anche tutto schifo" (Alberto Radius)

 

 


#62 Maldon

    Groupie

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Inviato 12 settembre 2016 - 17:01

A proposito dei migliori per distacco, i Marillion...
La rece del newborn su Ondarock:
http://www.ondarock....illion_fear.htm
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[4.48 Psychosis]
«Omaggio a Sarah Kane. Le corde vocali di Staples diventano marmo su cui scivolano le parole della drammaturga britannica. Il mood Velvet Underground aleggia su questo brano...
è il miglior momento di Waiting for the Moon.»
Maldon

#63 Reinessenz

    Roadie

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Inviato 19 maggio 2017 - 07:12

Segnalo i Naked Sun, band americana che nel 1991 ha esordito con un disco omonimo (praticamente sconosciuto) che ha guardato non poco indietro di 20 anni.

Si muovevano tra hard-rock e metal ma i loro pezzi erano accompagnati da organo e non disdegnavano digressioni di sax molto vicine ai VDGG e KC.

 

Segnalo due pezzi:

The moment:

Parte come un sogno allucinato di psichedelia con il cantante a sorreggere il lento incedere strumentale. poi il crescendo pomposo del ritornello, prima di un bridge di sax che parla la lingua dei VDGG riallacciandosi infine al tema principale, chiudendosi con un assolo di chitarra.

 

https://www.youtube....h?v=cScAiR1b7SU

 

A Song on Fire

Pezzo molto più luciferino: parte come un hard-metal con organo in sottofondo (Uriah Heep?) con il cantante che sciorina frasi veloci prima di un ritornello di stop and go puramente anni '70 (ancora chitarra e organo protagonisti). Il finale è un oscuro dipanare di sax con aromi ancora VDGG.

 

https://www.youtube....h?v=qPgFuKklmKU

 

Gli altri pezzi meritano comunque : "Rite to Life", dominata ancora dall'organo, aggiunge un tocco di Faith No More; "StillBorn" (9 minuti) alterna stasi a crescendo pomposi, "Blackberry Saturday" si avvicina pesantemente al metal, pur non rinunciando al solito intermezzo di sax anni '70; "Psycho-activate" è una canzone schizzata di hard-rock, "Next Stop" (12 minuti) è il loro definitivo mix di prog, psichedelia e hard-rock (persino un intermezzo acustico che mi ha ricordato ai Genesis).

 

Hanno fatto anche un altro disco che sentirò prossimamente anche se con formazione diversa.


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#64 Cliff

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Inviato 07 marzo 2022 - 09:48

Sono partito per i Dear Hunter (che menzionava wago ad inizio topic), all'inizio mi pareva buono ma troppo dispersivo e con troppa carne al fuoco, ma ora sta CRESCENDO CON GLI ASCOLTI ed è una bomba!

 

il mio lato duci mi impone di postare stu pezzo

 


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Ha detto bene il presidente del coni, che il mondo dei dilettanti...chapeau. On duà parler français monsieur, mettenan nous parlon français, tout suit, ma la question n’est parer, n’est pas, comme ça [Carlo Tavecchio]


Caro Sig.'Cliff' di Roma le confesso che non capito..


non vorrei sembrare pedante


#65 Bernardus

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Inviato 07 marzo 2022 - 14:04

Mai piaciuto il filone new-prog. Per me non hanno mai avuto nulla da dire tutte le band del filone.


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#66 wago

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Inviato 07 marzo 2022 - 14:28

Non sembra, ehm, un giudizio granché informato. Nel new prog c'è dentro di tutto, sparso ormai su quarant'anni quasi. Manco un cristiano che avesse qualcosa da dire? Capisco che il neoprog in veste più ottantina possa non fare impazzire, ma di acqua sotto i ponti da Mispalced Childhood (solo per stare sui Marillion) ne è passata proprio tanta!
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#67 Bernardus

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Inviato 07 marzo 2022 - 14:37

Ho ascoltato moltissimo neo-prog invece. Perchè il prog della prima ora è una corrente a cui ho dato l'anima in termini di ascolti.

 

Dagli Ozric Tentacles (uno dei pochi concerti a cui ho assistito e che ho abbandonato a metà, andando al fast food) ai Mars Volta, passando per Porcupine Tree, Pendragon, Gazpacho, Opeth e compagnia varia. 

 

E' un parere personale ma non è disinformato.


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#68 wago

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Inviato 07 marzo 2022 - 14:46

Peccato, speravo (per te eh) che ti fossi fermato ai gruppi molto emulativi, che capisco possano non dare molta soddisfazione. Se il ventaglio dei non graditi va dai Porcutine Tree agli Opeth fino ai Mars Volta mi viene più da chiederti cosa trovi che abbiano in comune (in termini di cose che non vanno) che suggerirti di provare altro. Anche a me molto del new prog dice poco e non riesco a condividere gli entusiasmi di tanti fan, ma quasi ogni anno esce anche qualcosa che mi piace parecchio. Lo scorso anno Ske, il precedente Lunatic Soul, Pineapple Thief e Pure Reason Revolution...


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#69 Bara dei pupi_

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Inviato 07 marzo 2022 - 15:13

 

Dagli Ozric Tentacles (uno dei pochi concerti a cui ho assistito e che ho abbandonato a metà, andando al fast food) 

 

tra loro e gli Eat Static, diciamo i cugini a livello di parentela, penso di avere visto 107 concerti, perché venivano sempre a suonare gratis nei posti di merda di Milano (gli indie di un tempo facevano cagare come oggi ma almeno organizzavano i live); i dischi appena discreti sono tanti rispetto ai capi veri che si contano sulle dita della mano di chi ha subito una amputazione del medio (Erpland e Strangeitude ottimi sicuramente), però i live sono clamorosi perché rappresentano la loro dimensione naturale, dove il lato prog si fonde con quello space in jam per fortuna poco pearl

 

ti consiglio vivamente di tornare in quel fast food, ordinare delle patatine fritte con salsa barbeque ed ascoltare questo disco dal vivo, è ritenuto uno dei più importanti della storia del rock ma ancora non lo dice nessuno perché gli Ozric sono vivi!!!

 

Live%20Underslunky.jpg


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#70 Bernardus

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Inviato 07 marzo 2022 - 15:30

Guarda, ti dico solo una cosa. C'era un gruppo spalla quel giorno che apriva gli Ozric. Cosa suonavano? Non saprei dirlo, per me in realtà neo-progressive è una dicitura di comodo, direi che fossero più crossover. Non ricordo il nome di questi ragazzi slavi ma non credo di esagerare nel dire che oscurarono praticamente i Tentacles. Il gruppo spalla che spacca più della band di punta.


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#71 Bara dei pupi_

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Inviato 07 marzo 2022 - 15:38

  in realtà neo-progressive è una dicitura di comodo, 

gli Ozric hanno il lato space-psychedelico che è molto forte ma su disco quello prog tiene banco; io li definirei neo-Gong asd però non sono sicuro si possa usare "neo" prima del nome di una band del passato che, al di là della musica poco confrontabile nel dettaglio, ha avuto un simile approccio liquido nel mescolare prog, space e psychedelia

 


Non ricordo il nome di questi ragazzi slavi ma non credo di esagerare nel dire che oscurarono praticamente i Tentacles. Il gruppo spalla che spacca più della band di punta.

sulla band slava che ti posso dire? Mangia i broccoli e i mirtilli per la memoria, sei vecchio


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#72 Bernardus

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Inviato 07 marzo 2022 - 15:42

Forse è vero, sono vecchio.  Ma ciò non toglie che in un live gli Ozric tengano banco per venti minuti, dopo quel lasso di tempo tutti i brani sembrano essere fatti con lo stampino. Riguardo a quel concerto, lasciammo un amico in estasi che definì il concerto uno dei migliori mai visti.

 

Sul paragone improprio rispetto ai Gong, ti sei benissimo risposto da solo, non aggiungo altro.


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#73 Bara dei pupi_

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Inviato 07 marzo 2022 - 15:53

Forse è vero, sono vecchio.  Ma ciò non toglie che in un live gli Ozric tengano banco per venti minuti, dopo quel lasso di tempo tutti i brani sembrano essere fatti con lo stampino. Riguardo a quel concerto, lasciammo un amico in estasi che definì il concerto uno dei migliori mai visti.

 

Sul paragone improprio rispetto ai Gong, ti sei benissimo risposto da solo, non aggiungo altro.

 

berny, la ripetitività è il motivo per cui valgono più dal vivo che in studio, non sono rivoluzionari e interessanti in maniera particolare ma suonano delle jam avvolgenti che nei live fanno la loro figura; nota che molti gruppi che reggono meglio dal vivo, hanno le caratteristiche degli Ozric (la stessa formula all'infinito), in ambito psycho-noise odierno mi saltano in mente gli A Place to bury strangers con i continui loop che si ripetono

 

gli Ozric hanno perfezionato il concetto di rave su una musica suonata

 

ovviamente i Gong facevano altro ed erano più complessi ma l'approccio fluido non è particolarmente diverso

 

[stai sereno, sono più vecchio io altrimenti non avrei visto tante volte i live degli Ozric]


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#74 Bernardus

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Inviato 07 marzo 2022 - 15:57

Sarà, ma a  me non piace il rave come concetto e quando sono stato a qualche rave sono fuggito a gambe levate dopo un paio di ore.


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#75 Bara dei pupi_

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Inviato 07 marzo 2022 - 15:58

Sarà, ma a  me non piace il rave come concetto e quando sono stato a qualche rave sono fuggito a gambe levate dopo un paio di ore.

 

certo, io chiederei a Putin di bombardarli 

 

tra i neoproggaroli duri e puri, piacciono gli Ozric?

domando in questo topic

 

la parola a Wago


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#76 Bara dei pupi_

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Inviato 07 marzo 2022 - 16:12

secondo me gli Ozric, rubano molto dai Tangerine Dream come partenza per le basi di sottofondo, più che dai gruppi prog classici

 

senti(te)

https://www.youtube....h?v=Fi7VPXmbxME

 

parlo dei secondi Tangerine, quelli da Phaedra in poi; musica che infatti era definita progressive electronic o Berlin School

 

io sento poco i Genesis e i VDGG, forse i Crimson di Discipline (un pochino estendibile in una jam) ma c'è una complessità molto minore negli Ozric, e comunque, nel caso del disco dei KG, si tratta di un tardo prog, sicuramente poco classico


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#77 wild horse

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Inviato 07 marzo 2022 - 16:47

secondo me gli Ozric, rubano molto dai Tangerine Dream


Vado a chiamare lussus
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#78 maladiez

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Inviato 07 marzo 2022 - 20:59

Ozric immensi ma onestamente faccio un po' fatica ad inquadrarli come prog o neo prog che sia, forse perché appunto la loro vena acido-Psichedelica tende a prevalere anche e soprattutto nei live che in pratica è la loro dimensione, qui concordo con Bara. Per il resto è un calderone che non mi attira più di tanto, più sopra qualcuno citava i Lunatic soul, loro son bravi, c'era un album che mi piaceva molto, ora non ricordo il titolo ma per il resto c'è poco che mi piace, anche la tanto decantata svolta prog degli Anathema non mi dice granché e si che ho provato più volte ad ascoltarli.
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#79 wago

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Inviato 07 marzo 2022 - 21:13

Anche io gli Ozric Tentacles li accosto poco al new prog (per nulla al neo), però sono spesso affiancati al filone e non senza fondamento: dopotutto, si tratta di un calderone in cui c'è dentro grossomodo ogni cosa riprenda più di tot elementi del progressive che fu, e loro senz'altro lo fanno — anche se con elementi piuttosto distanti da chi ha messo al centro più che altro la grandeur, l'aspetto melodico e l'articolazione segmentata in fatto di ritmi, frasi e atmosfere.

Comunque sto sentendo or ora l'album nuovo degli And So I Watch You from Afar, è soft/loud con tratti math e dunque in area più che altro post-rock, ma ormai quello è de facto un sottofilone del prog trattato quanto gli altri nelle testate specializzate (e sostanzialmente solo lì, peraltro). Mi sta piacendo parecchio, e lo cito perché rispetto ad altre cose del giro è davvero parecchio progressivo nello stile.

 

 

 


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#80 Bara dei pupi_

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Inviato 07 marzo 2022 - 22:00

Anche io gli Ozric Tentacles li accosto poco al new prog (per nulla al neo), però sono spesso affiancati al filone e non senza fondamento: dopotutto, si tratta di un calderone in cui c'è dentro grossomodo ogni cosa riprenda più di tot elementi del progressive che fu, e loro senz'altro lo fanno — anche se con elementi piuttosto distanti da chi ha messo al centro più che altro la grandeur, l'aspetto melodico e l'articolazione segmentata in fatto di ritmi, frasi e atmosfere.

Comunque sto sentendo or ora l'album nuovo degli And So I Watch You from Afar, è soft/loud con tratti math e dunque in area più che altro post-rock, ma ormai quello è de facto un sottofilone del prog trattato quanto gli altri nelle testate specializzate (e sostanzialmente solo lì, peraltro). Mi sta piacendo parecchio, e lo cito perché rispetto ad altre cose del giro è davvero parecchio progressivo nello stile.

 

 

io ne conosco 2 vecchi, belli, e ora, sto provando quello nuovo che ignoravo fosse uscito prima del tuo post (rock asd) di questa sera; mi pare che i cambi improvvisi tra post e math siano molto meno netti e soprattutto ci sono dei brani "calmi" per tutta la durata, ad esempio IX A.D. Poet nei 2 album che dicevo, non avrebbe posto, troppo lungo il sogno

 

in alcuni pezzi (del passato) mi ricordano i (grandissimi) June of 44 che, nel calderone postrock esploso nei 90, avevano una tendenza math abbastanza marcata


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#81 Bara dei pupi_

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Inviato 07 marzo 2022 - 22:12

 

Anche io gli Ozric Tentacles li accosto poco al new prog (per nulla al neo), però sono spesso affiancati al filone e non senza fondamento: dopotutto, si tratta di un calderone in cui c'è dentro grossomodo ogni cosa riprenda più di tot elementi del progressive che fu, e loro senz'altro lo fanno — anche se con elementi piuttosto distanti da chi ha messo al centro più che altro la grandeur, l'aspetto melodico e l'articolazione segmentata in fatto di ritmi, frasi e atmosfere.

Comunque sto sentendo or ora l'album nuovo degli And So I Watch You from Afar, è soft/loud con tratti math e dunque in area più che altro post-rock, ma ormai quello è de facto un sottofilone del prog trattato quanto gli altri nelle testate specializzate (e sostanzialmente solo lì, peraltro). Mi sta piacendo parecchio, e lo cito perché rispetto ad altre cose del giro è davvero parecchio progressivo nello stile.

 

 

io ne conosco 2 vecchi, belli, e ora, sto provando quello nuovo che ignoravo fosse uscito prima del tuo post (rock asd) di questa sera; mi pare che i cambi improvvisi tra post e math siano molto meno netti e soprattutto ci sono dei brani "calmi" per tutta la durata, ad esempio IX A.D. Poet nei 2 album che dicevo, non avrebbe posto, troppo lungo il sogno

 

in alcuni pezzi (del passato) mi ricordano i (grandissimi) June of 44 che, nel calderone postrock esploso nei 90, avevano una tendenza math abbastanza marcata

 

 

edit: così ad occhio dopo un ascolto velocissimo, mi sembra un disco che potrebbe lanciarli ben oltre i confini del loro pubblico tipico fino ad oggi 

 

edit2: l'ingrediente segreto per cui li ho apprezzati nei vecchi dischi è l'utilizzo particolare della voce asd se cantassero su simili basi, sono sicuro che farei questa fine ->

i281756464727896869._szw480h1280_.jpg


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#82 wago

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Inviato 11 aprile 2022 - 18:47

Qua la recensione del summenzionato disco degli And So I Watch You from afar. Sapendo di avere l'approvazione di lassi, mi sono permesso di abbondare con gli entusiasmi:

https://www.ondarock...ar-jettison.htm


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Inviato 18 luglio 2022 - 15:38

Mi è partito l'altro giorno per caso, in coda a un altro album, un brano da questo disco qui, che non conoscevo:

 

81hxp4off-L._AC_SY355_.jpg

 

David Minasian: The Sound Of Dreams (Golden Robot Records, 2020)

 

Per fortuna ho sentito la musica prima di vedere la copertina, altrimenti non gli avrei mai dato una chance. È un disco sfacciatamente neoprog, ma come si può intuire dagli ospiti può vantare una contiguità coi nomi storici che è tutt'altro che di facciata. Il sound, a sua volta, al di là dei chiari richiami sia ai Seventies che al sound marillionesco o Asia che a quello più anni Novanta, ha una sua contemporaneità, percepibile soprattutto nei tappeti sintetici decisamente sfaccettati. Ad avermi colpito, però, è soprattutto un'ambiguità che in fin dei conti è palese fin dalla cover: è symph-prog fatto e finito, con assoli torrenziali e tutti i rimandi Yes/Genesisiani di questo mondo, ma al tempo stesso possiede un'aura luminosa e avvolgente che dà ai pezzi un mood quasi new age. Non dico che sia un must have o chissà quale svolta per il genere, anzi è un lavoro davvero "classico" negli orizzonti, ma mi sono ritorvato ad ascoltarlo più volte con piacere, cogliendone ogni volta elementi diversi.

Lascio un brano così per dare un'idea:

 

 

p.s. Ecco, non avevo visto manco il tizio: quello sarebbe stato un'ulteriore motivo per tenermi alla larga, meno male che :D (O forse è il segno della mia definitiva bollitura, anzi, probabile).


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#84 wago

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Inviato 04 agosto 2022 - 16:45

Non so se è il thread giusto ma mi sembra abbastanza IT: è uscita l'altro giorno una lunga playlist sul "revival anni Novanta" e le sue cose; è meno storicizzato e in qualche modo anche meno famoso (perché mai entrato in classifica) del neoprog anni Ottanta, ma come numero di uscite molto più significativo. È anche decisamente più vario, e in fin dei conti è lì che vengono poste le basi del presente del genere, fatto (anche grazie ai contributi di altri sottogeneri) di un numero di dischi ogni anno decisamente superiore all'apice degli anni Settanta.

https://www.ondarock...renaissance.htm

Le impressioni sono ben accette!
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Inviato 04 agosto 2022 - 16:55

il presente del genere, fatto [...] di un numero di dischi ogni anno decisamente superiore all'apice degli anni Settanta.

 

Bene per la playlist, ma questo argomento non è valido. asd


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Inviato 04 agosto 2022 - 17:02

Non so se è il thread giusto ma mi sembra abbastanza IT: è uscita l'altro giorno una lunga playlist sul "revival anni Novanta" e le sue cose; è meno storicizzato e in qualche modo anche meno famoso (perché mai entrato in classifica) del neoprog anni Ottanta, ma come numero di uscite molto più significativo. È anche decisamente più vario, e in fin dei conti è lì che vengono poste le basi del presente del genere, fatto (anche grazie ai contributi di altri sottogeneri) di un numero di dischi ogni anno decisamente superiore all'apice degli anni Settanta.
https://www.ondarock...renaissance.htm
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C'è decisamente una maggiore varietà di proposte, questo però fa si che ci siano sempre meno paletti per determinare ciò che può essere considerato prog oppure no, è un bene? È un male ? Non lo so, certamente i legami con gli elementi prof della prima ora sembra vadano progressivamente assottigliandosi, questo potrebbe portare ad una nuova era del prog come altrimenti esserci una deriva fuffosa. In linea di massima sono abbastanza ottimista, ma certe robe definite neoprog faccio davvero fatica a considerarle tali.
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#87 wago

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Inviato 05 agosto 2022 - 10:39

Attenzione ai termini perché ci sono usi (ampiamente diffusi sia chiaro) che sono più specifici o meno specifici, e fare confusione è facile.
"Neoprog" è un termine che indica oggi in maniera preponderante l'ondata "mainstream" anni Ottanta, e da qualcuno viene estesa a tutto il progressive più revivalistici anche nei decenni successivi (fra cui quello della playlist). Penso però che quando parli di proposte che vengono etichettate come progressive ma hanno pochissimo in comune coi classici tu ti riferisca a una accezione più ampia, che più appropriatamente rientra nell'ombrello del New progressive di cui il neoprog è solo una faccia.
Nel New prog trovi in particolare stili come il post-prog, che riguarda gruppi come gli Anathema o i recenti Katatonia o gli Archive, che in effetti fanno musica senza chiari riferimenti nei Seventies (c'è una playlist anche su quelli, o meglio sull'etichetta di punta del filone che è la Kscope). Poi ci sono i vari volti dell'alternative prog, fra cui l'hardcore progressivo degli ultimi vent'anni che ha avuto dinamiche sostanzialmente slegate da quelle del prog comunemente inteso (anche su quello c'è la playlist, associata all'intervista a Lorenzo Barbagli che è uno dei massimi esperti mondiali del filone).
La playlist che ho linkato ieri è invece piuttosto "stretta", è prog revivalistico i cui modelli Settantiani restano piuttosto riconoscibili (in alcuni casi perché gli stili compositivi sono calligrafici, in altri perché nonostante l'originalità è il sound a essere sfacciatamente retro).

Sulla faccenda del numero di uscite: se gli si fa indicare quello che indica — la presenza di una sottocultura florida — non vedo dove stia il problema. Ovvio che la visibilità e l'impatto non sono gli stessi, e sulle preferenze qualitative ho scelto di essere poco selettivo altrimenti avrei dovuto tagliare fuori alcune delle frange più rappresentative della scena anni Novanta. Vuole essere una carrellata che mostra la presenza di una grossa varietà di stili e geografie, ovviamente c'è molto di arbitrario ma credo che mettere sia cose "immancabili" che pezzi minori (anche nel quadro di un filone comunque di nicchia) sia funzionale agli scopi della playlist.
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#88 wago

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Inviato 06 novembre 2022 - 08:08

(Non sapevo in che thread postare)

 

Annunciata pochi giorni fa Intrigue: Progressive Sounds in UK Alternative Music 1979-89, una monumentale compilation in 4 cd curata da Steven Wilson dei Porcupine Tree. Uscirà a inizio febbraio per Edel/Demon Records.

 

>> https://www.louderso...ox-set-intrigue

 

cover.jpg

 

Come a ben vedere il titolo già suggerisce, le scelte musicali sono abbastanza eterodosse: anziché guardare alla galassia neoprog (come invece aveva fatto, a suo tempo, con le due compilation Exposure, uscite nella seconda metà degli anni Ottanta), Wilson si concentra sul campo wave/indie/post-punk e i suoi derivati.

Senz'altro anche più interessante della selezione sarà il materiale scritto appositamente per il box set, che comprende un'introduzione di Steven Wilson e note traccia per traccia curate da James Nice di Les Disques du Crépuscule.

 

Qua la tracklist e il trailer (mo' pure i trailer delle compilation, dove andremo a finire signora mia):

 

CD1
1. I Should Have Known Better - Wire
2. A Better Home In The Phantom Zone - Bill Nelson’s Red Noise
3. Back To Nature - Magazine
4. Complicated Game (Steven Wilson 2014 mix) - XTC 
5. Careering - Public Image Limited
6. The Raven - The Stranglers
7. Puppet Life - Punishment Of Luxury
8. Astradyne (Steven Wilson Stereo Mix) - Ultravox 
9. Contract - Gang Of Four
10. I Travel (Extended Version) - Simple Minds
11. Sketch for Summer-  The Duritti Column
12. Health and Efficiency - This Heat  
13. Burning Car - John Foxx 
14. Cognitive Dissonance (Steven Wilson 2022 Mix) - Robert Fripp And The League Of Gentlemen 
15. The Fatal Day - In Camera

 

CD2 
1. I Can’t Escape Myself - The Sound
2. The Eternal - Joy Division
3. Big Empty Field - Swell Maps 
4. Enemies - Art Nouveau  
5. The Joy Circuit - Gary Numan 
6. The Gospel Comes To New Guinea - 23 Skidoo 
7. All My Colours - Echo & The Bunnymen 
8. Ghost Town (Extended Version) - The Specials  
9. They All Run After the Carving Knife - New Musik  
10. The Him - New Order 
11. White Car In Germany (Single Edit) - The Associates
12. Hit - Section 25 
13. Sealand - Orchestral Manoeuvres In The Dark 
14. Talking Drum - Japan  
15. Faith - The Cure 

 

CD3 
1. Three Dancers (Steven Wilson 2021 mix) - Twelfth Night
2. Airwaves - Thomas Dolby  
3. Are You Ready? - Crispy Ambulance 
4. The Outsider - Rupert Hine
5. Knife Slits Water - A Certain Ration  
6. Memories Fade - Tears For Fears
7. Patient - Peter Hammill 
8. Donimo - Cocteau Twins 
9. In A Waiting Room - Mrs And Mrs Smith And Mr Drake 
10. Close (To The Edit) - The Art Of Noise
11. Dalis Car - Dalis Car  
12. Rawhide - Scott Walker 
13. Brilliant Trees - David Sylvian 
14. Dream Within A Dream - Propaganda 

 

CD4 
1. Waking The Witch - Kate Bush 
2. Ivy And Need - This Mortal Coil 
3.Beehead (7” Version) - Perennial Divide
4. This Corrosion - The Sisters Of Mercy 
5. Ascension - O Yuki Conjugate  
6. No Motion - Dif Juz 
7. Gutter Busting - SLAB! 
8. Murderers, The Hope Of Women - Momus 
9. The Host Of Seraphim - Dead Can Dance 
10. R.E.S. - Cardiacs 
11. Good Morning Beautiful - The The 
12. Omega Amigo - The Shamen 
13. Night Sky, Sweet Earth - No-Man
14. The 3rd Time We Opened The Capsule - Kitchens Of Distinction 

 

 

 

Qualche personale impressione, legata anche al fatto che proprio in queste settimane sto lavorando a mia volta a selezioni progressive o para-progressive dedicate allo stesso periodo (dovrebbero tutte uscire su Ondarock prima di Natale):

  • Mi fa piacere che Wilson si posizioni in modo esplicito per ridimensionare la presunta "cesura" del 77 e sottolineare la contiguità fra approcci e sonorità di una parte del post-punk e il progressive rock come oggi lo intendiamo.
  • Al tempo stesso, focalizzarsi solo o quasi solo su band "da amanti del post-punk", escludendo invece chi si poneva più vistosamente in diretta continuità con i grandi nomi del prog sinfonico, ripropone come qualcosa di essenziale quella stessa distinzione che sembra la compilation voglia contrastare, sviluppandola sull'intero decennio anziché concentrandola negli anni chiave del punk.
  • Apparentemente il box set è destinato ai fan di Wilson o comunque a chi lo tiene in alta considerazione come guru progressive rock, insomma ai proggaroli di oggi e di ieri: lo scopo sembrerebbe dunque essere quello di far uscire i proggaroli dal loro guscio e avvicinarli a nuova musica, più che di proporre a chi già sia un appassionato di post-punk una lettura "progressiva" di alcune band che si era convinto avessero nella negazione di ogni istanza prog una parte della loro raison d'être.
  • Indirettamente, e il commento di Wilson che si legge nel trailer sembra confermarlo, la compilation rivanga l'annosa questione dell'identità del progressive rock: genere incentrato su uno specifico canone e le sue gemmazioni e riproposizioni, o atteggiamento di ricerca caratterizzato sì da alcuni elementi ricorrenti (forme estese, ambizione, attenzione alle atmosfere...) ma sostanzialmente ritrovabile anche in ambiti musicali slegati da quelli originari? Con questa mossa Wilson pare schierarsi a favore della seconda interpretazione.
  • Senz'altro sulla scelta finale hanno inciso faccende di etichette, di diritti e di qualità audio dei materiali disponibili. È però un peccato che dall'inventario siano escluse formazioni "di confine" poco celebrate sia dagli "alternativi" che dai progger e la cui discografia è oggi di difficile reperibilità. Penso ad esempio ad alcune band stilisticamente affini agli Ozric Tentacles (stranamente assenti pure loro dall'ampio listone) o ad artisti legati ai Cardiacs (giustamente inclusi nella selezione, loro) come Ring e Ad Nauseam.
  • Per una lettura complementare di quel territorio e quegli anni attendete una decina di settimane e usciranno sul sito un paio di contributi piuttosto elaborati.

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#89 corrigan

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Inviato 06 novembre 2022 - 08:43

mah, faccio proprio fatica a trovare elementi prog nella stragrande maggioranza dei pezzi scelti (quasi tutti bellissimi/bellissimissimi). o per dirla in un altro modo, mi sembra inutile usare il termine prog per indicare un'attitudine che in fin dei conti si potrebbe definire più semplicemente come "arty", andando quindi anche al di là delle implicazioni di altri termini tipo "alternativo". 


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#90 Gonzo

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Inviato 06 novembre 2022 - 08:49

Ora mi aspetto tutte ste band con una propria pagina su ProgArchives.
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the best ever death metal band out of Denton
never settled on a name.
but the top three contenders, after weeks of debate,
were Satan's Fingers, and the Killers, and the Hospital Bombers.


#91 bachelor kisses

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Inviato 06 novembre 2022 - 09:23

  • Mi fa piacere che Wilson si posizioni in modo esplicito per ridimensionare la presunta "cesura" del 77 e sottolineare la contiguità fra approcci e sonorità di una parte del post-punk e il progressive rock come oggi lo intendiamo.

In questo thread avevi sollevato la questione con risvolti secondo me interessanti: http://forum.ondaroc...rog-meets-wave/

Alcuni nomi ci rientrano a pieno titolo (Stranglers, Durutti Column, This Heat, Swell Maps...), di altri fatico oltremodo a trovare il quid progressivo (Joy Division su tutti).
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#92 wago

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Inviato 06 novembre 2022 - 09:54

 

 

  • Mi fa piacere che Wilson si posizioni in modo esplicito per ridimensionare la presunta "cesura" del 77 e sottolineare la contiguità fra approcci e sonorità di una parte del post-punk e il progressive rock come oggi lo intendiamo.

In questo thread avevi sollevato la questione con risvolti secondo me interessanti: http://forum.ondaroc...rog-meets-wave/

Alcuni nomi ci rientrano a pieno titolo (Stranglers, Durutti Column, This Heat, Swell Maps...), di altri fatico oltremodo a trovare il quid progressivo (Joy Division su tutti).

 

 

Ecco, forse era meglio se postavo in quel thread ma avevo totalmente dimenticato la sua esistenza.
Il fatto che tu ricordi meglio di me le cose che io ho scritto un po' mi preoccupa (per me, per te vedi tu :P)

 

Comunque sì, anche per me alcune inclusioni sono decisamente tirate, e altre possibili e più pertinenti connessioni sono invece state ignorate (vedi Chameleons e Sad Lovers and Giants, per me entrambi molto progressivi, e infatti citati subito nel thread che linki).
Credo che nella compilation Wilson voglia ribadire che l'attitudine alla sperimentazione in chiave atmosferica e trasversale ai generi sia rimasta viva anche nelle musiche "figlie del punk". Chiamare questa cosa "progressive", riprendendo l'accezione sulla carta associata all'aggettivo ai tempi delle sue prime apparizioni a fine anni Sessanta, rischia effettivamente di essere fuorviante. Forse il termine "arty" proposto da Corry è meno ambiguo, e al di là della "vendibilità" del prodotto (se ai proggaroli proponi una cosa col termine "progressive" dentro è molto più probabile che se la accattino) potrebbe essere preferibile.

Al tempo stesso, però, credo che l'idea di recuperare un "campo largo" progressivo, trasversale ai generi e alle epoche e non forzatamente legato alla riproposizione del paradigma sinfonico, abbia un suo valore. La nozione di progressive che sembra sottostare alla selezione di Wilson è a mio avviso fin troppo disgregante e onnicomprensiva: come scrivevo sopra, mi sembra che i cardini per lui siano la disposizione ad adottare forme espanse, l'attenzione alle atmosfere e alla loro eventuale evoluzione, una certa ambiziosità di fondo; magari anche il porsi "oltre" o "a cavallo" dei generi. Sono tutti elementi effettivamente riscontrabili nel progressive e in tutto ciò che, successivo agli anni Settanta, contiunerei ad associare al termine.

 

Però credo ci siano altri aspetti importanti, "facoltativi" forse ma in qualche modo identificatori dello stile che è un ineluttabile riferimento per l'uso del termine. La cura delle atmosfere è importante, ma molto del progressive più riconoscibile si caratterizza per il loro inserimento in strutture che ne enfatizzano la dinamica: non è il clima ambient in sé o il passaggio tiratissimo a rendere "progressivo" un pezzo — è l'avere l'uno e l'altro, avvicendati in una costruzione che li mette in collegamento espressivo. La forma "espansa" rispetto agli schemi della canzone strofa-ritornello è cruciale, ma se sconfina nella negazione radicale dell'accessibilità pop (e/o sinfonica) si allontana da quell'equilibrio che, più riuscito o meno riuscito, rappresenta un trait d'union delle principali esperienze "prog" settantiane. Un altro aspetto che a me è molto caro e che probabilmente va visto più come un "tratto ricorrente" che come un pilastro fondante è quello che chiamo "escapismo": spesso manifestato attraverso riferimenti letterari, cinematografici o in generale ispirazioni fantastico/storico/ucronico/fantascientifiche, è una volontà di esplorare degli "altrove" che non sono puramente il qui e ora della società in cui si vive, né l'universalità cuore-amore che non viene accompagnata da ulteriori caratterizzazioni.
Infine, credo che comunque sia un interesse lo rivestano anche le continuità esplicite in senso di membri, scene, influenze, ispirazioni ideali e "ideologiche" (è Colin Newman stesso a definire "progressive" la musica dei Wire da Chairs Missing in poi!).

 

In base a questo, la selezione che avrei fatto sarebbe stata diversa. Su alcuni nomi però (noti e meno noti, ovvi e meno ovvi: Magazine e Stranglers, Simple Minds e This Heat, Japan e Kate Bush, Dif Juz e O Yuki Conjugate) anche io mi sarei sbilanciato in modo analogo. Il punto poi non è tanto il dire "sono prog" o no (chi se ne frega), ma l'osservare che vi siano dei punti comuni che vanno oltre a quelli presenti in circa ogni altra formazione post-punk del periodo. Che l'"eredità" del progressive rock negli anni Ottanta non si restringa al solo neoprog mi sembra un'analisi importante da portare avanti sia per chi è appassionato al filone sia per chi si pone ai suoi antipodi.


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#93 corrigan

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Inviato 06 novembre 2022 - 10:53

 molto del progressive più riconoscibile si caratterizza per il loro inserimento in strutture che ne enfatizzano la dinamica: non è il clima ambient in sé o il passaggio tiratissimo a rendere "progressivo" un pezzo — è l'avere l'uno e l'altro, avvicendati in una costruzione che li mette in collegamento espressivo. La forma "espansa" rispetto agli schemi della canzone strofa-ritornello

ecco a costo di ripetermi, questo per me è il modo piu utile di usare il termine. crea un perimetro, ma allo stesso tempo permette di creare  un campo largo che permette paragoni interessanti e significativi, quali il legame "sotterraneo" tra prog settantiano e post-punk britannico.


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#94 bachelor kisses

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Inviato 06 novembre 2022 - 11:37

Il fatto che tu ricordi meglio di me le cose che io ho scritto un po' mi preoccupa (per me, per te vedi tu :P)


È perché, in questo periodo superprogressive della mia vita, sto setacciando il forum usando le apposite parole chiave. Tranquillo, non te lo voglio buttare in culo.
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#95 Gozer

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Inviato 06 novembre 2022 - 13:08

wago:
la presunta "cesura" del 77

Annunziamo che al riguardo, abbastanza a breve, uscirà un malloppone atto a spazzare via quella vera e propria bufala. Trema, Simon Reynolds!
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#96 The Careless Whisper

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Inviato 06 novembre 2022 - 13:21

Contento per l'inserimento di Peter Hammill nel box di Wilson assieme a quei nomi (anche se sarebbe stato più corretto scrivere "Peter Hammill & The K Group" come accreditato all'epoca anche sui tre dischi del 1982-1985).


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Inviato 06 novembre 2022 - 13:23

infine, credo che comunque sia un interesse lo rivestano anche le continuità esplicite in senso di membri, scene, influenze, ispirazioni ideali e "ideologiche" (è Colin Newman stesso a definire "progressive" la musica dei Wire da Chairs Missing in poi!).

In base a questo, la selezione che avrei fatto sarebbe stata diversa. Su alcuni nomi però (noti e meno noti, ovvi e meno ovvi: Magazine e Stranglers, Simple Minds e This Heat, Japan e Kate Bush, Dif Juz e O Yuki Conjugate) anche io mi sarei sbilanciato in modo analogo. Il punto poi non è tanto il dire "sono prog" o no (chi se ne frega), ma l'osservare che vi siano dei punti comuni che vanno oltre a quelli presenti in circa ogni altra formazione post-punk del periodo. Che l'"eredità" del progressive rock negli anni Ottanta non si restringa al solo neoprog mi sembra un'analisi importante da portare avanti sia per chi è appassionato al filone sia per chi si pone ai suoi antipodi.

Dopo leggo bene e sento, concordo su quelli wave, anche sui Wire dal terzo in poi ma cosa senti di "spirito prog", rimango proprio largo come definizione, negli O Yuki Conjugate? Ovviamente non è nemmeno wave. Forse mi sono perso dei dischi ma lo vedo come un progetto di ambient sperimentale, come può saltare fuori il prog da album tipo Peyote? Il loro manifesto. Tirandoli per i capelli posso al massimo vedere l'elettronica progressiva dei Tangerine Dream ma davvero in lontananza; uno o due pezzi in una discografia non fanno un genere. Mettendo gli O Yuki, la lista può allargarsi a tutti i loro compagni. Forse, per rimediare alla leggenda del 1977 come anno antiprog, che è vera solo per il punk che nell'elenco manca rinforzando così il pensiero dei critici di allora a cui ti opponi, si sta cercando di creare un calderone per cui tra 10 anni sarà tutto prog. Ripeto, la baggianata non riguarda la wave ma il punk, dovresti partire da lì, se riesci; altrimenti alimenti un falso storico per distruggerne un altro che, secondo me, è, in buona parte un mito, soprattutto quando esce dal territorio punk, già le prime band hardcore tipo i Black Flag non avevano problemi ad accettare l'influenza prog in un disco tipo My War. Si sta creando un'altra leggenda per la gioia di Reynolds che, tra 10 anni, ci scriverà un altro libro.
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#98 Gozer

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Inviato 06 novembre 2022 - 13:56

 Si sta creando un'altra leggenda per la gioia di Reynolds che, tra 10 anni, ci scriverà un altro libro.

 

Ma che stai a dì? Chi è che oggi sosterrebbe che la new wave è stata influenzata dal prog a livello di critica maggiore? Io e Wago ci siamo presi insulti per quindici anni per aver sostenuto 'sta cosa, se fosse una roba condivisa non credo che l'averla sostenuta avrebbe generato opinioni polarizzzanti.


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Inviato 06 novembre 2022 - 14:01

Si sta creando un'altra leggenda per la gioia di Reynolds che, tra 10 anni, ci scriverà un altro libro.


Ma che stai a dì? Chi è che oggi sosterrebbe che la new wave è stata influenzata dal prog a livello di critica maggiore? Io e Wago ci siamo presi insulti per quindici anni per aver sostenuto 'sta cosa, se fosse una roba condivisa non credo che l'averla sostenuta avrebbe generato opinioni polarizzzanti.
Critica maggiore chi intendi?
Gli equivalenti di Ondarock nel 1977 parlavano di punk e già nel 1980 erano rimasti delusi dal successo planetario dei Ramones. Se invece parli di Luzzato, ok. Io su OR sento questa storiella da utenti che non hanno mai ascoltano punk, esempio Claudio che magari ora mi sorprende e mi fa vedere la maglietta dei Crass asd

La storiella è da rivedere e dubito che lo possa fare un indie estremo, per quanto bravo, tipo Reynolds. Sono da tirare fuori le recensioni dell'epoca, non le favole che rimbalzano sul web

Edit: Claudio, ti ho già chiesto scusa nella pagina successiva,non credevo conoscessi il punk
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#100 Gozer

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Inviato 06 novembre 2022 - 14:07

Claudio veramente è stato il primo a riportare nella monografia dei Foreigner la storiella del punk che arriva e spazza via tutto, salvo poi fare parziale rettifica.

 

Ripeto quando qui secoli fa si scriveva che la chitarra in "Rio" dei Duran Duran o quella di Steve Stevens in una discreta porzione dei pezzi di Billy Idol sembra suonata da Fripp in persona, erano improperi su improperi. Floriano ci si infuriava per esempio. asd

Non esattamente le reazioni che una teoria condivisa provocherebbe, non diciamo fesserie dai.  


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7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.





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