Scene spettacolari centellinate, un po' di russi, cinesi e negri sparsi qua e là per parcondicio.
A dire il vero c'è un tedesco e ci sono i cinesi che danno una mano.
I russi dopo essere stati i nemici per antonomasia nei blockbuster anni 80 e essere assurti ad alleati di supporto un po' sospetti e un po' ritardati in quelli dei 90 e duemila ora con Putin sono evidentemente di nuovo caduti in disgrazia.
In ogni caso veramente non se ne può più di questi cast politically correct con tutti i ruoli divisi equamente per sesso e razza.
Quella dei cinesi è proprio una marchetta indecorosa. Sarebbe bello se film del genere, ambientati nel futuro, esulassero dalla situazione contingente e mostrassero situazioni che oggi sarebbero assolutamente inconcepibili, tipo che a collaborare per la missione di salvataggio fossero americani e iraniani. Mi sa che l’effetto sarebbe dirompente
Comunque brutto, anzi pessimo, anche per me. Leggendo alcuni commenti più sopra mi ero fatto l’idea di un filmetto leggero ma innocuo, invece è proprio una stronzatona galattica (per rimanere in tema), lunga come la quaresima e pesante come un macigno, con l’aggravante dell’insopportabile e perniciosa retorica yankee. Troppe battutine cazzare alla
Guardiani della galassia (non sia mai che in un blockbuster americano ci si possa prendere sul serio…), troppe bandierine a stelle e strisce, troppe 'montage-sequences' (inevitabile ovviamente
Starman di Bowie), profondità dei personaggi inesistente e dialoghi da latte alle ginocchia
In questo disastro la cosa peggiore è pensare che Ridley Scott una certa mano come regista ce l’avrebbe ancora e con una buona sceneggiatura (come quella di
The Conselour - questa di Drew Goddard invece è scritta proprio con il culo) la sua figura riuscirebbe ancora a farla… anche se certo il fatto che trenta e più anni addietro i suoi film di fantascienza fossero
Alien e
Blade Runner e ora invece una merda simile mi pare proprio la cartina di tornasole di quanto il cinema americano, anche quello puramente di genere, si sia impoverito e infantilizzato (non solo come tematiche, ma proprio a livello di capacità d'intrattenimento, di immaginazione, di intelligenza…)