fichi i lavori di kim keever immortalati su copertina e video: http://kimkeever.com/landscapes-3/
fatti con un vecchio acquario.
Inviato 27 novembre 2015 - 12:06
fichi i lavori di kim keever immortalati su copertina e video: http://kimkeever.com/landscapes-3/
fatti con un vecchio acquario.
Inviato 27 novembre 2015 - 14:17
Comunque a questa ragazza c' è solo da fare i complimenti, dopo due disconi clamorosi come YS e Have One (poi ad ognuno il suo preferito) se ne esce con un altro disco bello, bellissimo. Ed ancora una volta lo stile rimane lo stesso, il suo, personale, riconoscibile, ma allo stesso tempo fa sempre qualcosa di diverso rispetto ai lavori precedenti.
A me questo disco sembra forse il suo più elegante, misurato, equilibrato. Davvero c' è un' armonia tra le varie componenti dei pezzi (ritmo, melodia, arrangiamenti ...) imbarazzante nel modo in cui riesce ad essere equilibrata, pur nella loro compessità. Come è già stato rilevato nonostante i rischi che si prende ad ogni episodio non è mai sovrabbondante. In questo è sempre più brava.
Poi si, c' è il capitolo voce. Credo che rimarrà sempre una questione personale. Non voglio essere blasfemo, ma è un po' come chi ama i dischi di Pappalardo-Panella e chi invece non riesce a mandare giù quel vocione arruginito. Ovviamente per me non c' è niente di più lontano dalla sensazione di fastidio nel suo modo di cantare, semplicemente, come la sua musica, lei vibra. E le vibrazioni arrivano lontano.
A me sto disco continua a fare impazzire. Nulla fuori posto, è la perfezione assoluta.
Inviato 27 novembre 2015 - 14:59
eh, sì... sembrerebbe che la Giovannona abbia fatto ancora centro...
TYPE O NEGATIVE. SLOW, DEEP AND HARD. Parole, musica e gesta di PETER STEELE
C A P T A I N M A S K R E P L I C A. Vita e arte di Don Van Vliet, CAPTAIN BEEFHEART
MEET AROUND THE ROCK - BEST OF ROCK (con Claudio Dosa & Federico Frusciante)
三生石
Inviato 11 giugno 2016 - 16:07
Riascoltavo l'altro giorno alcuni pezzi dai suoi ultimi due dischi e lo stile di Divers, in cui recupera alcune wyrdità del 2006 inserendole però in forme canzone più concise, lo trovo più interessante e appagante della "classicità" di Have One on Me.
Inviato 11 giugno 2016 - 17:34
Riascoltavo l'altro giorno alcuni pezzi dai suoi ultimi due dischi e lo stile di Divers, in cui recupera alcune wyrdità del 2006 inserendole però in forme canzone più concise, lo trovo più interessante e appagante della "classicità" di Have One on Me.
Divers è il suo capolavoro.
Ma anche Have One On Me è il suo capolavoro.
Ma anche Ys è il suo capolavoro.
Inviato 13 novembre 2016 - 10:46
Qui Kate Bush a manetta imho. Ovviamente bella canzone.
The core principle of freedom
Is the only notion to obey
Inviato 26 marzo 2023 - 09:15
La testimonianza diretta di questo invasato apre finalmente uno spiraglio dopo otto anni di silenzio. Lo scorso 22 marzo Joanna ha partecipato come ospite a sorpresa a un concerto a Los Angeles, organizzato da Robin Pecknold dei Fleet Foxes.
Cinque nuove canzoni: il materiale c'è, quindi il disco prima o poi arriverà - e se ha deciso di presentarlo in anteprima, forse vuol dire che non bisognerà aspettare ancora troppo.
Abbiamo anche un audio, prevedibilmente pietoso, ma chi resiste?
The five new songs were largely piano-based. Primarily known as a harpist, Newsom’s piano playing bordered on virtuosic. She moved about the instrument like it was made of train carriages, with each section representing a different voice and character. I thought of Randy Newman, Joni Mitchell, and other great American storytellers. She played a 15-minute song [*] about a canary trapped in a coal mine. It was amazing.
In the past eight years, Newsom became a mother. Perhaps that’s why the songs she debuted felt as though they were spread on a bed of new life. A fear of death had once made Newsom choose her words carefully, preciously, fearfully. She attempted to capture huge concepts—life, death, gender, nature—in mathematically precise rhymes. It was a desperate, hubristic and beautifully futile attempt to ward away the inevitable.
* in verità sono tipo 10 minuti, ma ok.
I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.
(Samuel Beckett, “Malone Dies”)
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