Il mio rapporto con lo stadio è dipeso ovviamente dalla zona in cui vivevo e vivo: la Romagna.
Qui non c'è mai stato granché, tolto il Cesena in serie A.
Solo che io, essendo ravennate, odio Cesena e i cesenati e quindi per principio non andavo mai al loro (bellissimo) stadio.
Ho però vissuto allo stadio, fortunatamente, gli anni d'oro del mio Ravenna in serie B.
Anni in cui sono passati personaggi del calibro di Vieri, Toldo, Zauli, Buonocore, SOTGIA, Mero, Gadda, Schwoch, Sogliano, Dell'Anno, Centofanti!!!, Silenzi!!!!!!.
E sciagure del calibro di Novellino e Guidolin (che però a quei tempi portarono risultati).
Da piccolo, non potendo fare troppi km oppure semplicemente per pigrizia, le uniche occasioni per vedere qualche “squadrone” negli stadi della mia zona erano i patetici primi turni di Coppa Italia grazie a cui mi sono goduto un Ravenna-Lazio ma soprattutto un tristissimo Forlì-Milan, con i rossoneri infarciti di primavera o gente mai sentita prima o dopo!
In quegli anni, cercavo di amalgamarmi con i personaggi mitologici che popolavano i distinti e le tribune degli stadi: i bestemmiatori, i pessimisti cronici, ecc..
Ricordo un episodio, per me, tristissimo durante un derby romagnolo Ravenna-Forlì in cui anche io ho voluto contribuire con qualche insulto ma il massimo che sono riuscito a fare fu alzarmi in piedi nel silenzio generale e urlare contro la curva forlivese “NON SAPETE NEANCHE GUIDARE” (sfruttando la classica diceria, che immagino ci sia in ogni rivalità tra paesi o città d'Italia, secondo cui sono sempre gli altri a non sapere guidare).
Una roba tristissima, insomma. E infatti nessuno rise.
Va bè.
Diventando grande, ho cominciato ogni tanto a fare qualche km per il mio Milan. Ho fatto spesso l'abbonamento in Champions.
In particolare ricordo un episodio tragicomico in occasioni di un Milan-Shakhtar (o Milan-Celtic? Boh).
In pratica, c'era un casino infernale per le strade di Milano quindi noi (ma anche tanti altri tifosi) arrivammo con lievissimo ritardo.
Dopo aver parcheggiato, vedevi tutta la gente (noi compresi) correre verso lo stadio visto che la partita stava cominciando e si sentivano già i cori.
Durante la corsa sfrenata, mi giro e noto un tizio con la gamba ingessata e in stampelle che cerca disperatamente di tenere il passo dei suoi amici che però non lo aspettavano Lo vedevi arrancante e sofferente. Ahahahahah poverino! E stronzi gli amici
Ricordo con piacere un Sampdoria-Milan (a Genova).
Andai con un amico doriano nella curva della Samp.
Solo che io, essendo milanista, ogni tanto sovrappensiero facevo dei commenti in prima persona plurale riferiti al Milan, tipo “stiamo soffrendo la loro velocità” o cose simili. Poi mi sono reso conto di essere nella curva sbagliata
Di quella partita ricordo che stava per entrare Zauri e un vecchio che urla convinto “finalmente lancia Zauri che è giovane” (Zauri aveva tipo 34-35 anni ).
Infine ho visto anche la nazionale. L'ultima volta a Parma in amichevole contro la Francia (merda) ho assistito, affianco ad un cazzo di giovanissimo bulletto francese perennemente col sigaro in mano, al debutto di Verratti nonché al primo gol in nazionale di Elsha.
In conclusione: probabilmente la cosa che mi piace di più dello stadio è il tempo che impieghi ad arrivarci e l'attesa. Poi quando sono lì mi diverto ok, ma è più bella l'attesa (come in tante altre cose).