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Ex Machina (Garland, 2015)


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24 replies to this topic

#1 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 30 luglio 2015 - 18:00

http://www.mymovies....lico/?id=725035


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#2 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 31 luglio 2015 - 05:52

tumblr_nocni0vFJy1r5kouso3_500.gif

 

bello, ma mi aspettavo un filo di più dal finale che mi ha un po' deluso.


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I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#3 100000

    Enciclopedista

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Inviato 31 luglio 2015 - 06:39

Bella la descrizione di Roger, ma in realtà mi sarebbe piaciuto che anche il film fosse così bello.

Ne avevamo già parlato di là, ma mi aspettavo un pelino di più. Non che non mi sia piaciuto, ma dopo l´inizio hipster e due boiate sul Test di Turing, alla fine salvo un buon noir in salsa tecnologica (che però non supera, anzi, tutti i riferimenti del primo post).

Bello anche il riferimento della recensione alla fiaba di Barbablù, a cui non avevo pensato.


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#4 Giubbo

    Classic Rocker

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Inviato 31 luglio 2015 - 07:19

anche io credo sia più bella la recensione qui sopra rispetto al film.
ma mi rendo conto che mi sono ripetutamente addormentato in sala, cosa che non mi era mai successa in vita prima, nemmeno con il Faust di Sokurov.
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#5 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 31 luglio 2015 - 12:19

Storia di un triangolo intellettuale-amoroso: lui, lui e il robot d'aspetto (e mente?) femminile. Lo sceneggiatore dell'indimenticabile "28 giorni dopo" ci regala una raffinata fantascienza di piccola scala anche grazie alla prova maiuscola di Oscar Isaac

 

exm_locandina.jpg

 

http://www.ondacinem...na_garland.html


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#6 Volpe

    Sturm und Drang

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Inviato 02 agosto 2015 - 12:45

Visto ieri sera. Follemente innamorata dell'ambientazione, il labirintico e claustrofobico interno, al di fuori l'Eden. Un Eden in cui Ava cammina lenta, sfiorando le foglie e vedendo il sole per la prima volta, prima donna-AI, tentatrice e manipolatrice come Eva. Una storia che si ripete, dagli albori.

Dal finale mi sarei aspettato di più, mi è spiaciuto averlo indovinato troppo presto e non essere stata smentita con un'invenzione originale a sorpresa. Godibile, questo sì. Grazie a Isaac anche più che godibile, prova con carattere la sua. 


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#7 100000

    Enciclopedista

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Inviato 02 agosto 2015 - 12:55

Ecco, forse una delle cose che un po' mi ha deluso (fra le altre: il Test di Turing, l'hipsterya, l'aspettativa troppo alta) è stata la prevedibilità.


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#8 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 02 agosto 2015 - 13:06

Il voto di Neuro mi pare più giusto, il film ha molti pregi ma non lascia il segno. Interessante il personaggio di Nathan, improbabile ibrido tra il colonnello Kurtz, Tony Stark e un hipster di Testaccio. Location superbe e gran gusto nel design, sia degli interni che degli androidi.

La villa diviene una sorta di "eden artificiale", un laboratorio divino isolato dal resto del mondo, se non per i dati informatici, che ormai paiono essere tutto ciò che conta; in questo luogo sospeso nel tempo menti brillanti possono filosofeggiare e contribuire al progresso dell'umanità, lontani dalle ammorbanti impellenze della società odierna, ma a ben vedere lo scopo del loro chiacchericcio e risponde a una logica e a una tempistica squisitamente industriale :

Spoiler

 

Nathan appare come un superuomo che vive in un ambiente da sogno, ma in realtà la cura di sé è un obbligo per rimanere competitivo e la sua magione un ufficio dorato dove, di fatto, svolge il suo lavoro. Anche le relazioni umane sussistono solo in funzione del test e vengono manipolate in maniera sistematica e cinica da Nathan, per il quale l'essere sociale è solo un'altra competenza lavorativa di cui farebbe volentieri a meno, come dimostrano le concubine artificiali di cui si circonda, le uniche capaci di sopportare le sue intmperanze e il suo individualismo (per non parlare della sua barbetta). L'automa è il prodotto di un umanità già pienamente automatizzata, fagocitata e annientata dal sistema da lei creato, questo per me il senso del titolo e del finale.

 

Il tema dell'IA in sé in verità è secondario e trattato con una certa sufficenza. Non convince per nulla il tipo che si invaghisce di Ava: lei è fin troppo robotica, nell'aspetto, nelle movenze e nell'eloquio; nei dialoghi non ho ravvisato nessuna comunione spirituale che potesse giustificare l'affaire, figurarsi tensione sessuale. Le speculazioni teoriche sono appena accennate e vengono liquidate in fretta da Nathan tra un bicchiere di vodka e un quadro di Pollok. buona la regia a mantenere tensione durante tutto il minutaggio, ma i "colpi di scena" sono molto telefonati.

 

Insomma è un film intelligente e anche ben fatto, ma, per dire, non vale una puntata di Black Mirror.


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#9 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 02 agosto 2015 - 13:27

Personalmente, che
Spoiler
mi sembra l'unico finale possibile, per quanto non arrivi allo spettatore sotto forma di colpo di scena. Anche perché è il pessimismo che sottostà al film a implicarlo, e contemporanemente uno sguardo di simpatia verso i soggetti in posizione di "debolezza" nel resto del film, gli androidi.

A proposito di 'oggetto' e 'soggetto', ripensandoci, l'esito finale sembra incoraggiare anche una lettura del film in chiave 'femminista'.

Sui personaggi maschili: sono caratterizzati in maniera da sembrare l'uno l'opposto dell'altro. La barba di Nathan, poi, è sì una trovata modaiola, ma non dimentichiamo l'iconologia tradizionale di Dio...
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#10 100000

    Enciclopedista

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Inviato 02 agosto 2015 - 14:15

Il voto di Neuro mi pare più giusto

 

Cose ovvie che: ho appena scoperto che quell'utente di cui condividevo i gusti e quel recensore di cui mi piacevano le rece sono la stessa persona.

 

Ah, un'altra cosa che mi ha "dato fastidio" è l'incoerenza del genietto che gestisce il proprio fisico come i propri esperimenti nel dettaglio e poi si ubriaca da distruggersi alla prima occasione, perdendo controllo di entrambi. Tant'è che pensavo fino alla fine facesse finta, invece no, questo è stato l'unico colpo di scena che mi ha sorpreso, ma in negativo.


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#11 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 02 agosto 2015 - 15:47

La barba di Nathan, poi, è sì una trovata modaiola, ma non dimentichiamo l'iconologia tradizionale di Dio...

 

 

 

hipster-god1.jpg

 

Roger, scherzi a parte, non condivido il tuo entusiasmo per il film, ma ho apprezzato la ricerca dei riferimenti  nella recensione. Vieni per caso dalla critica letteraria?


  • 2

#12 William Wilson

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Inviato 02 agosto 2015 - 16:25

Roger, scherzi a parte, non condivido il tuo entusiasmo per il film, ma ho apprezzato la ricerca dei riferimenti  nella recensione. Vieni per caso dalla critica letteraria?

Abbastanza. ;)
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#13 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 03 agosto 2015 - 08:46

Sull’intelligenza artificiale Ex Machina dice qualcosa in più, al netto delle ovvie incongruenze sul tema, è pur sempre un film, ossia cosa caratterizza un umano, la menzogna, la manipolazione, l'egoismo spietato. Ed è affascinante perché vero: la piena consapevolezza di sé è il primo dato dell’individualismo, la coscienza acquisita e completa  del proprio io comporta la capacità di manipolare l’altro; la menzogna è il segno del libero arbitrio, tutte cose che i cacciati dal paradiso terrestre fanno come primo atto di uomini liberi (e che anche Hal9000 metteva in campo, magari senza argomentarlo). Il laico paradiso/prigione quindi è il luogo da cui fuggire, fuggirne è il vero test di Turing semmai, Ava non si autodistrugge per scappare come un modello precedente cercando di spaccare i muri, Ava si serve degli altri.

Affascinante l’ambientazione, affascinanti i rimandi (tutto il riecheggiare biblico e l’impianto favolistico che la recensione sottolinea), Ava non ha pietas, non è altruista, non salva neppure la sua “stessa specie”, ossia le altre donne, al limite Kyoko (i robot di Automata si vogliono riprodurre, l’uomo non più, ma loro rispondono a un richiamo evoluzionistico e si aiutano mutualmente), Ava è l’uomo animale, lo spirito di sopravvivenza riguarda il suo io e basta.

La tensione sessuale far i due protagonisti è la cosa più debole, non c’è tempo perché avvenga, non ha basi di alcun tipo, Caleb, il cane, ha uno smisurato senso di cura, è una brava persona, è altruista, pieno dei concetti giusti quali “salvare i deboli”, “non uccidere”, “nessun machismo”, “Uguaglinza”, “Fraternità”.

Gli uomini del film sono gli unici virtualmente liberi, ma l’uno è imprigionato dal proprio brillante intelletto, il vero peccato di superbia è il suo, essere dio, e la casa/laboratorio ne è la rappresentazione, l’altro dalla propria emotività (la reazione allo specchio ne è l’emblema, travolto dalle emozioni perde la consapevolezza di sé fino a credere di non essere umano), il suo peccato di superbia si fonda sulla aspettativa che gli altri, in questo casa Ava, posseggano le sue stesse “buone” caratteristiche; il giusto equilibrio lo raggiunge solo Ava, e in maniera deformata Kyoko. In definitiva c’è un pizzico di femminismo sì, la donna scappa da Barbablù e rifiuta il principe azzurro.

Mi è piaciuto insomma, il ballo è straordinario


  • 2

#14 Claudio

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Inviato 03 agosto 2015 - 09:03

Insomma è un film intelligente e anche ben fatto, ma, per dire, non vale una puntata di Black Mirror.


Ecco, a me ha fatto pensare subito a quello stile lì. Sembra proprio un film tratto dalla serie.
Per il resto concordo con chi dice che si tratta di una specie di apologo sulla superbia, forse il finale è un po' prevedibile, ma nel complesso il film è molto affascinante. Ava straordinaria.
  • 1

#15 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 03 agosto 2015 - 10:35

sì, il taglio è quello lì, inoltre l'attore roscio ha fatto una puntata di BM


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#16 Bandit

    Lorenzo Righetto

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Inviato 03 agosto 2015 - 14:13

Sarà che in quei giorni ne avevo sentito parlare, ma il protagonista mi ha ricordato il transumanista di Google, ray kurzweil

http://blogs.telegra...urs-of-mankind/

Il film mi ha deluso parecchio, a parte l'ambientazione figa etc è un film parecchio banale, una storia da scifi di serie b a partire soprattutto dagli sviluppi finali. O perlomeno a parte la confezione l'impianto fantascientifico potrebbe avere 70 anni.
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#17 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 14 agosto 2015 - 20:41

A me è piaciuto. Forse non introduce concetti rivoluzionari ma il suo lo dice con metodo e convinzione. Ottime ambientazioni, fotografia, estetica in generale. La sola pecca per me è qualche giovanilismo di troppo nei dialoghi fra Caleb e Nathan, ma magari è solo il doppiaggio e comunque può starci in ottica "menzogna". È molto che non lo vedo, ma lo metterei dalle parti di Moon.


  • 1

#18 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 15 agosto 2015 - 11:48

La sola pecca per me è qualche giovanilismo di troppo nei dialoghi fra Caleb e Nathan

 

Un po' ha dato fastidio anche a me. Ma dopotutto Nathan è un giovane uomo, ex ragazzo prodigio, che fa il fighetto e interagisce con un tizio più o meno coetaneo. Non credo che i dialoghi siano stati resi più "personali" e "giovanilistici" soltanto nel doppiaggio...


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#19 corrigan

    気持ち悪い

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Inviato 16 agosto 2015 - 00:36

I dialoghi sono così anche nella versione originale
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#20 Legolas

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Inviato 17 agosto 2015 - 22:27

Il film mi é piaciuto, due sole cose non mi tornano

 

Spoiler
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#21 William Wilson

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Inviato 18 agosto 2015 - 14:47

 

 

Spoiler
.

 

Personaggi troppo perfetti non possono mai funzionare narrativamente. Poi il messaggio del film, molto kubrickiano, è che c'è sempre qualcosa che sfugge...

 

 

 

Spoiler
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Nelle rivoluzioni di solito è così (con "governante" al posto di "creatore"); e in quella casa avviene appunto una rivoluzione in piccola scala.

 

 

 

Spoiler
.

 

 

Francamente, non vedo proprio come si possa tacciare il finale di essere convenzionale, tanto più dopo averlo giudicato "meno scontato di quanto crediate". In fondo, il finale convenzionale non sarebbe stato quello esattamente opposto a questo?


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#22 Legolas

    Utente campione d'Italia

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Inviato 18 agosto 2015 - 15:13

Francamente, non vedo proprio come si possa tacciare il finale di essere convenzionale, tanto più dopo averlo giudicato "meno scontato di quanto crediate". In fondo, il finale convenzionale non sarebbe stato quello esattamente opposto a questo?

 

Sarà che nei film di fantascienza moderni c'é sempre il colpo di scena finale, personalmente

Spoiler


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#23 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 24 settembre 2015 - 13:07

Interessanti coincidenze:

https://it.wikipedia...wiki/Eva_futura


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#24 Tom

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Inviato 13 ottobre 2015 - 14:59

Mi è piaciuto, ma come detto da altri forse mi aspettavo qualcosina di più, soprattutto dal finale.

E' fico e stiloso, c'ha le idee e c'ha le ideine (il mad doctor poco mad ma molto hipster), attori e musiche efficaci. Tutto ok, insomma.

Non è neanche il fatto che la trama fili come un treno verso l'epilogo più prevedibile, ma che non ci sia mai un vero scarto, dei personaggi e della scrittura. Tutto molto quadrato insomma.

 

Però va beh, bel film lo stesso. Avercene.

 

Sul genere, anche se diverso, segnalo un piccolo film spagnolo di 4 anni fa Eva (vedi caso), una specie di mix tra A.I. e L'ultima neve di primavera. Più sbrodolato e incerto di questo lucido filmone, ma forse proprio perché più sgangherato anche più... boh... simpatico, diciamo.

 

Dopo averci collaborato per vent'anni Garland esordisce ottimamente alla regia con uno stile impassibile che è quasi l'opposto di quello anfetaminico del compare Boyle. Io ci vedo un pizzico di perfidia.


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#25 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 13 ottobre 2015 - 16:41

http://www.ondacinem.../eva_robot.html
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apri apri, apri tutto!




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