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Edizioni, Traduzioni, Aneddoti, Curiosità: La Quarta Di Copertina Della Letteratura


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206 replies to this topic

#1 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 26 luglio 2015 - 21:24

Banalmente la discussione vorrebbe risolvere quesiti che attanagliano l'ingrata vita del lettore e che l'internet non riesce a risolvere, tipo:

- Qual è la migliore edizione italiana de la recherche?

- Se volessi diventare un Tolstoj, quali libri dovrei leggermi?

- E Céline quali autori sognava la notte?

Oltre ad aneddoti, come l'avversione di Conrad per Dostoevskij, segnalazioni di nuove uscite e traduzioni aggiornate, compleanni (auguri Aldous!), siti su cui pescare buone cose.

Ci siamo capiti insomma.

Ovviamente si richiede la collaborazione di tutti, ben sapendo che ogni istante impiegato per aiutare un amico o rendere edotto il pubblico, oltre a migliorare sensibilmente la qualità della vita dell'intera popolazione mondiale, ci fa guadagnare posizioni in Paradiso.


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"Скучно на этом свете, господа!"

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#2 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 26 luglio 2015 - 21:31

Dato che oggi è il compleanno di Aldous Huxley, per ben festeggiarlo è appena uscita la nuova edizione, con nuova traduzione (la prima e unica risale al millenovecentotrentatre, grazie Mondadori), di Brave New World, coraggiosamente intitolata Prode Mondo Nuovo, edito da Massari. Qua il link. Peccato per la copertina...


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#3 ArchieFisher

    pacato come il vecchio che ho in avatar da 50 anni

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Inviato 28 luglio 2015 - 08:43

Io avrei una domanda: qual è la migliore edizione de "La montagna incantata"?

E poi, che caratteristiche peculiari ha l'edizione mondadori "La montagna magica".


  • 0
Life was never better than
in nineteen sixty-three

Ogni vita ha peso e dimenticanza calcolabili

"What kind of music do you usually have here?"
"Oh, we got both kinds. We got Country, and Western."

#4 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 28 luglio 2015 - 21:00

Io avrei una domanda: qual è la migliore edizione de "La montagna incantata"?

E poi, che caratteristiche peculiari ha l'edizione mondadori "La montagna magica".

Ecco, qua sotto l'originale tedesco della parte iniziale del primo capitolo

 

Spoiler

 

Qua la stessa parte, ovviamente, nelle tre traduzioni italiane

 

Bice Giachetti-Sorteni, 1932

Spoiler

 

Ervino Pocar, 1965

Spoiler

 

 

Renata Colorni, 2010

Spoiler

 

Ringraziando il sito di germanistica.net per la preziosa collaborazione, ché andare a fare foto in biblioteca è sempre sfiancante, attendiamo il tedesco di turno che ci dia consiglio a riguardo. YBV ci sei?


  • 3

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#5 Reynard

    No OGM

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  • LocationComo

Inviato 28 luglio 2015 - 21:17

Io l'ho letto nell'edizione Corbaccio, ma così dalle prime battute la più recente mi piace di più.


  • 0
La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#6 100000

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Inviato 29 luglio 2015 - 06:56

Io chiedo ulteriore conferma (mi sembrava di averlo già fatto, ma l´età avanza, e non sono sicuro dell´edizione) che questo libro contenga il testo originale (fracese o inglese) a fronte.

 

Grazie.

 

p.s.: bello fare i confronti delle varie traduzioni, per quanto il mio tedesco me lo possa permettere. Grazie Leeeo.


  • 0

#7 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 29 luglio 2015 - 11:40

Io chiedo ulteriore conferma (mi sembrava di averlo già fatto, ma l´età avanza, e non sono sicuro dell´edizione) che questo libro contenga il testo originale (fracese o inglese) a fronte.

 

Grazie.

 

p.s.: bello fare i confronti delle varie traduzioni, per quanto il mio tedesco me lo possa permettere. Grazie Leeeo.

 

Ecco, grosso del lavoro vorrei che si svolgesse su quel lato, in modo da avere finalmente un riferimento per chi dovesse scegliere un libro tradotto e non sa da che parte guardare. Nel caso metto una lista nel primo messaggio della discussione dove inserire man mano le edizioni migliori scelte dagli scrupolosi lettori di Ondarock.

Se poi hai una settimana di tempo ho visto che il Beckett che cerchi c'è in biblioteca. Posso darci un'occhiata quando passo a fare spesa e poi risponderti.


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#8 100000

    Enciclopedista

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Inviato 29 luglio 2015 - 12:44

Certo che ho tempo, gentilissimo.


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#9 atlas

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Inviato 29 luglio 2015 - 14:16

va beh, non penso dobbiate impazzirci dietro, ché la traduzione perfetta non esiste. l'unico criterio di scelta possibile e accettabile è la bellezza della copertina.
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il faut se radicaliser. 


#10 100000

    Enciclopedista

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Inviato 29 luglio 2015 - 14:33

La traduzione perfetta non esiste, ma ci sono quelle pessime.

 

Avevo già citato quella di Cuore di tenebra che mi era capitata, anzi ne metto qui gli estremi:
Einaudi, collana Gli struzzi 357, traduttore Alberto Rossi.
"Quale orrore, quale orrore" (sic)
 
Ah, aggiungo quella de L´innominabile nell´unica versione italiana che conosco (ormai fuori catalogo), quella della trilogia dell´Einaudi (questa). Qui la cosa è più delicata, ma ricordo alcuni passaggi stonati, compreso il famoso "il faut continuer, je ne peux pas continuer, je vais continuer"


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#11 atlas

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Inviato 29 luglio 2015 - 15:03

un lettore forte, forte abbastanza da lamentarsi della qualità di un testo tradotto ma non abbastanza da fare uno sforzo in più e tentare di attingere dall'originale (inglese, per di più: andiamo), merita tutte le pessime traduzioni di questo mondo.

naturalmente le operazioni di traduzione poi vanno contestualizzate nel contesto storico, culturale e linguistico da cui scaturiscono. sotto il fascismo, poi, apriti cielo: permettere a una lingua straniera di contaminare l'andamento sintattica dell'italiano era assouto tabù, con delle conseguenze: 1) non ti pubblicavano 2) gli intellettuali di regime ti calunniavano 3) la carriera se ne andava. in pochi potevano permettersi di agire diversamente (pavese poi si buscò il confino) e spesso le loro operazioni avevano carattere eversivo.

che poi, ecco, se oggi leggete certe cose la colpa non è di chi le ha scritte a suo tempo, ma semmai di chi ancora le pubblica. in tutto ciò non è che io non legga traduzioni, anzi (la tradizione poi ha un innegabile valore divulgativo). però riconosco il mio fallimento e non mi lamento.

scusate, torno a bomba in topic: la canaglia di vittorini spacciava per proprie traduzioni che gli forniva una tizia. quando le chiedeva una nuova traduzione, si scusava del fatto che nel testo non ci fosse alcuna menzione a collaboratori/aiutanti giustificandosi con un NON HO AVUTO IL TEMPO DI SEGNALARLA ALL'EDITORE; AMICI COME PRIMA? (mentre il tempo per ringraziare mario praz lo trovava).

p.s. di tutti mi lamenterei meno che di tagliaferri (ottima anche l'introduzione, a proposito).
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il faut se radicaliser. 


#12 100000

    Enciclopedista

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Inviato 29 luglio 2015 - 15:06

Ok, faccio mea culpa, è che magari mi capita (come nel caso di Cuore di tenebra) di trovarlo a 1 euro in bancarella o nella libreria dei miei. E poi di leggerlo.

Per quanto riguarda Beckett invece, la mia conoscenza del francese è nulla, quindi niente, baso le mie (parziali) lamentele su singole frasi o sulla traduzione in inglese che dovrebbe essere curata (o fatta del tutto?) dallo stesso Beckett. Però anche lí, insomma, non nego che a volte per pigrizia/comodità/rapidità (in realtá non è il caso di Beckett, ma) preferisco l´italiano.

E non me ne lamento quasi mai, tranne nei casi eclatanti*.

 

*che come hai detto spesso hanno ragioni storiche, ma cani gli editori che le ripubblicano 100 anni dopo e/o a volte non ne esistono proprio traduzioni recenti.


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#13 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 29 luglio 2015 - 15:23

ma dai, che la traduzione sia pessima si può capire anche non avendo una padronanza della lingua da poter leggere (agevolemente) l'originale.


  • 1

Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#14 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 29 luglio 2015 - 15:40

un lettore forte, forte abbastanza da lamentarsi della qualità di un testo tradotto ma non abbastanza da fare uno sforzo in più e tentare di attingere dall'originale (inglese, per di più: andiamo), merita tutte le pessime traduzioni di questo mondo.

Mah, non sono d'accordo. Quando mi siedo e leggo un libro l'ultima cosa che vorrei fare è dover prendere ad ogni riga il quattro chili di dizionario e andarmi a trovare la parola, perdendo ritmo, gusto, piacere.

Ovviamente si perde qualcosa, ma per assaporare chessò Joyce uno dovrebbe essere irlandese, meglio dublinese, letterato, nato alla fine dell'Ottocento, saperne di religione, latino, poesia e via avanti. La traduzione credo sia quindi l'ultima cosa.

E non credo nemmeno che una traduzione valga l'altra: ti becchi di quelle cose da atti osceni in luogo pubblico, con gente che ti infila avverbi, virgole, aggettivi in ogni dove, manco si dovesse rendere in bell'italiano aulico qualsiasi dialogo da bar.

 

Cuore di tenebra, ovviamente, lo facciamo prima o poi...


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#15 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 29 luglio 2015 - 16:35

Qualcuno può darmi raggugli sulla migliore traduzione di Alice nel paese delle meraviglie? In mano ho la versione di Milli Graffi, ma qualche giorno fa ho sentito Aldo Busi che leggeva la sua alla radio, e non sembrava male. O meglio buttarsi direttamente sull'originale?


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#16 100000

    Enciclopedista

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Inviato 29 luglio 2015 - 20:30

Non so il tuo livello di inglese, ma Alice mi sembra uno di quei casi in cui l'originale merita molto (le filastrocche, anche l'impatto visivo) e allo stesso tempo è abbastanza facile.


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#17 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 29 luglio 2015 - 22:33

Non so il tuo livello di inglese, ma Alice mi sembra uno di quei casi in cui l'originale merita molto (le filastrocche, anche l'impatto visivo) e allo stesso tempo è abbastanza facile.

 

 

Livello medio\buono, tipo leggo tranquillamente il Times, ma quando ho provato con romanzi ottocenteschi non ce l'ho fatta :(


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#18 100000

    Enciclopedista

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Inviato 30 luglio 2015 - 07:05

Se hai dubbi, questo ha il testo inglese a fronte (per me, quando possibile è la soluzione ottimale: leggo in lingua e controllo l´italiano solo quando necessario, al posto di un vocabolario o altro; tra l´altro mi permette anche di controllare estemporaneamente certe scelte di traduzione particolari di cui magari sono curioso).


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#19 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 30 luglio 2015 - 07:24

Un Kindle che ha dizionario incorporato? :P
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
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#20 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 30 luglio 2015 - 07:53

Lo stato dell'editoria italiana ridotta agli stracci fa sì che spesso è già tanto averle le traduzioni...

Le cose andrebbero fatte in una certa maniera: cioè traduzione, poi revisione di un corettore/traduttore, poi revisione almeno a doppio giro in italiano. Non si fa mai: so di casi di guide turistiche famosissime dove la fogliazione del totale delle pagine inglese doveva essere uguale a quella dell'italiano e, per far tornare il totale pagine, spesso si tagliavano a secco pezzi di traduzione. Inoltre non si faceva alcun riscontro, manco degli indici. Potete immaginare la gioia di quando uno nell'indice finale si trova tutte, dico tutte, le indicazioni di pagina errate.

 

Insomma: se tagli tutto e paghi una miseria il risultato è poi estremamente misero.

 

Detto questo: fare il traduttore è compito arduo, in particolare sulla narrativa, ancora peggio nella poesia. Devi sapere la lingua, avere vasta cultura personale, sull'autore, conoscere un po' di letture critiche ecc. Se ti pagano una miseria a cartella è ovvio che tu tagli a mozzo. Detto questo è anche vero che spessissimo si trovano degli orrori che si capiscono essere tali pure in italiano*...

 

Sul fronte lettore: non c'è alcun dubbio che l'ideale sarebbe la lingua originale, cosa indispensabile nella poesia dove le edizioni senza testo a fronte non andrebbero nemmeno considerate. Nella narrativa contano tutti i dubbi sopra esposti dagli altri: non solo il livello di personale conoscenza delle lingue (per quanto mi riguarda mediocre, purtroppo) ma anche la tipologia della lingua di partenza, lo stile dell'autore, i differenti registri, la lingua di 2-3 secoli prima ecc. sono tutte cose che spessissimo rendono estremamente arduo leggere nella lingua "non tua".

 

* Non è un orrore ma quando lo trovo mi fa sempre sorridere. Io che sono (ex) rugbysta mi ritrovo in ogni romanzo americano tra inizio Novecento e fine anni Settanta il football tradotto con rugby o peggio ancora "calcio". Spesso ci sono paginate comiche in questo senso...


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Ora l'inverno del nostro scontento è reso estate gloriosa da questo sole di York, e tutte le nuvole che incombevano minacciose sulla nostra casa sono sepolte nel petto profondo dell'oceano.


#21 100000

    Enciclopedista

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Inviato 30 luglio 2015 - 08:13

Quoto (come si diceva una volta) tutto quel che dice Joseph K.

 

@deba: sí, Kindle comodo, ma: solo in inglese (per me), e il testo a fronte è comunque meglio.


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#22 Thælly

    mascellona da bukkake

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Inviato 30 luglio 2015 - 08:24

Sul fronte lettore: non c'è alcun dubbio che l'ideale sarebbe la lingua originale, cosa indispensabile nella poesia dove le edizioni senza testo a fronte non andrebbero nemmeno considerate.

Quindi se io volessi leggere* poesie scritte originariamente in lingue che non conosco (siano in tedesco, russo, persiano cinese o navajo), come faccio?

*è un assunto teorico, non è nei miei piani asd
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Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.


#23 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 30 luglio 2015 - 08:30

 

Sul fronte lettore: non c'è alcun dubbio che l'ideale sarebbe la lingua originale, cosa indispensabile nella poesia dove le edizioni senza testo a fronte non andrebbero nemmeno considerate.

Quindi se io volessi leggere* poesie scritte originariamente in lingue che non conosco (siano in tedesco, russo, persiano cinese o navajo), come faccio?

*è un assunto teorico, non è nei miei piani asd

 

 

Vabbuò dai, penso che si capisse il senso di cosa dicevo.

 

Leggere Dante solo nella traduzione ha senso? Poi ovvio che se può essere ostico per noi pensa per un persiano/russo/cinese che si farà una vaghissima idea dell'opera dalla traduzione...

 

Inoltre: non so se sia molto utile e sensato leggersi la poesia tradotta dal cinese, lo puoi fare per avere un idea di cosa sta "dicendo" ma siamo al 20-30-40% della comprensione globale? Non so se a questo punto ha pure un gran senso farlo. Poi chiaramente facciamolo, leggiamo quel che ci pare e come ci pare.

Il "problema" nella narrativa è un po' meno determinante: Mo Yan me lo sono gustato con gran piacere, per dire.


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#24 Thælly

    mascellona da bukkake

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Inviato 30 luglio 2015 - 22:31

Boh non so, mi sembra un discorso limitante. Siccome non posso capire il 100%, allora tanto vale non leggerlo neanche: dalle mie parti si dice invece che piutôst che gnînta, l'ē méj piutôst :)

 

 

(piuttosto che niente, è meglio piuttosto)


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Una tua action figure che quando la schiacci ti parla degli accordi.


#25 100000

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Inviato 31 luglio 2015 - 06:47

Sei romagnolo Thelly?

 

Comunque condivido il proverbio, ma anche che sia molto limitante leggere poesie tradotte.


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#26 strafanich

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Inviato 31 luglio 2015 - 06:48

Piuttosto che niente, meglio più toast.


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#27 joseph K.

    Tout est pardonné

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Inviato 31 luglio 2015 - 07:35

Boh non so, mi sembra un discorso limitante. Siccome non posso capire il 100%, allora tanto vale non leggerlo neanche: dalle mie parti si dice invece che piutôst che gnînta, l'ē méj piutôst :)

 

 

(piuttosto che niente, è meglio piuttosto)

 

Ma leggile pure, ci mancherebbe, il fatto è che però leggi un'altra cosa, che ti fai un'idea esclusivamente del contenuto. Cioè che ti gusti una parte, spesso piccola o molto piccola, del tutto e spesso enormemente dipendente da come il traduttore si è mosso.

 

Il mio discorso sul testo a fronte ovviamente aveva come riferimento le "lingue note o almeno leggibili", prendere in questi casi solo la traduzione è insensato.

Se uno poi vuole leggersi una poesia tradotta dal mandarino liberissimo, chiaramente sa cosa sta leggendo e cosa non può cogliere e sceglierà se è sufficiente farsi un'idea della poesia piuttosto che niente. Io, in genere, tendo ad evitare.


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#28 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 04 agosto 2015 - 13:04

Io chiedo ulteriore conferma (mi sembrava di averlo già fatto, ma l´età avanza, e non sono sicuro dell´edizione) che questo libro contenga il testo originale (fracese o inglese) a fronte.

 

Grazie.

Visto ieri in biblioteca. Ha i testi originali a fronte, sia inglesi che francesi. 


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#29 100000

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Inviato 04 agosto 2015 - 14:38

Grandissimo Leo, ordino subito!
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#30 100000

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Inviato 18 aprile 2016 - 19:01

Domanda: qual'è la traduzione migliore per Memorie dal sottosuolo? Ho visto che ce ne sono tante in vendita.


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#31 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 18 aprile 2016 - 19:38

Domanda: qual'è la traduzione migliore per Memorie dal sottosuolo? Ho visto che ce ne sono tante in vendita.

 

Io ho sia quella di Landolfi (Adelphi) sia quella di Paolo Nori (Voland): secondo me vanno bene entrambi, anche se propendo per la seconda.

Poi se c'è qualche slavista si faccia avanti.


  • 0

#32 atlas

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Inviato 19 aprile 2016 - 08:32

Poi se c'è qualche slavista si faccia avanti.


per fucilare nori, dici?
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il faut se radicaliser. 


#33 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 19 aprile 2016 - 10:33

 

Poi se c'è qualche slavista si faccia avanti.


per fucilare nori, dici?

 

 

Boh! anche, volendo.

A me non dispiace come scrittore, lo trovo leggero ma intelligente.

La sua traduzione di Dostoevskij, da profano, mi è parsa buona; però ecco, se c'è qualcuno che ha da ridire, lo faccia.


  • 0

#34 100000

    Enciclopedista

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Inviato 19 aprile 2016 - 10:50

Quindi, Nori sì o Nori no? Slavisti del forum fatevi avanti.
(come scrittore mi piace, ma come traduttore mai provato)


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#35 piersa

    Megalo-Man

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  • Location14-16 Fabrizi Nicola e Aldo

Inviato 19 aprile 2016 - 10:52

Meglio i vecchi, più aderenti al testo
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#36 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 19 aprile 2016 - 10:54

La quistione della traduzione è un po' ridicola, non ha senso svecchiare un testo, è stato scritto cosí
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#37 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 19 aprile 2016 - 11:12

La quistione della traduzione è un po' ridicola, non ha senso svecchiare un testo, è stato scritto cosí

 

Non hai torto, però dipende dalla lingua che si traduce; parlo per quelle che conosco, ovviamente.

 

Ad esempio, se uno legge il Quijote tradotto da Giannini (edizione Rizzoli), si trova davanti a un testo con una lingua talmente vecchia e pesante, per nulla corrispondente allo spagnolo di Cervantes; che non è come lo spagnolo attuale, ovvio, ma non è neanche così distante da questo come può esserlo l'italiano tra della fine del Cinquecento-primo Seicento. Per questo, in quel caso, è sbagliato tradurre con un italiano vetusto, visto che la lingua che si va a tradurre ha tutt'altra freschezza e vivacità. E in questo senso, rimane ottima la traduzione di Bodini (Einaudi), che è del 1957 ma rimane tuttora insuperata, stando anche a quanto dicono autorevoli ispanisti.

 

Si potrebbero fare decine di esempi. Mi viene in mente Zola, per dire: provate a leggerlo in francese, se sapete la lingua. Poi prendete una traduzione italiana fatta tra gli anni Quaranta e gli anni Settanta: in gran parte dei casi, vi sembrerà di leggere un romanzo molto più "antico" di quello letto nella lingua di partenza. Anche qui, le traduzioni di Pellini e di Bogliolo sono da applausi, poiché restituiscono al lettore italiano contemporaneo lo Zola originale, quello che stupiva il lettore francesce del secondo Ottocento, con le parolacce, le bestemmie, ecc ("nom de Dieu", che in francese è una bestemmia come lo è un "porco dio" da noi, veniva tradotto con espressioni tipo "per l'amore di dio" o letteralmente "in nome di dio!": roba da bastonare i traduttori che, oltre a sbagliare, censuravano il testo).

 

Non so se mi sono spiegato, ma il tempo è poco e le bestemmie sono troppe.


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#38 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 19 aprile 2016 - 11:18

asd l'unico nom de dieu tradotto bene è quello di Celine (viva la Francia porco Dio! Viva la Francia)
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#39 100000

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Inviato 19 aprile 2016 - 12:00

Anch'io concettualmente sarei con piersa, ma nei fatti con Gonzalo.

Senza andare nei dettagli e nei nomi, che non ho studiato, potrei portare qualche esempio di classici tradotti a inizio novecento in maniera improbabile.

"Quale orrore! Quale orrore!"


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#40 Gonzalo Pirobutirro

    Tony Nelli

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Inviato 19 aprile 2016 - 12:01

asd l'unico nom de dieu tradotto bene è quello di Celine (viva la Francia porco Dio! Viva la Francia)

 

Davvero, merito del mitico Ernesto Ferrero ("Chi griderà più forte, avrà la medaglia e il confetto del buon Gesù! Porco dio!").

La versione precedente, quella di Luigi Alessio, la trovai in una bancarella, la stavo per prendere perché costava quanto due caffè; poi ho aperto la prima pagina, trovai subito un errore nell'incipit e la rimisi dov'era.

Poi magari il resto era pure fatto bene; so che c'è qualche fissato che la preferisce a quella attuale, ma mi sembra una follia.

Il viaggio me lo sono letto a piccolissimi passi anche in francese, e devo dire che Ferrero difficilmente avrebbe potuto fare un lavoro migliore. Poi, va be', si sa... sull'internet son tutti grandi filologi, linguisti, francesisti e allenatori del Fucecchio.

 

Si potrebbe discutere, invece, su quella di Caproni, che comunque non è malvagia; anche Pellini, quando ce lo avevo come professore e che di solito parlava male di qualsiasi traduzione, la riteneva accettabile. Il fatto, però, è che esiste dall'89, accidenti al clero, la traduzione di Giuseppe Guglielmi (che ha tradotto la Trilogia del Nord, infatti), che per motivi editoriali o cose così rimane ancora inedita. Qui ce n'è un pezzo: http://lf-celine.blo...-guglielmi.html


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#41 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 19 aprile 2016 - 15:14

Paolo Nori NO

 

Paolo Nori e i classici russi dell’Ottocento (o della visibilità del traduttore)
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#42 Leeeo

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Inviato 19 aprile 2016 - 15:41

E a proposito di Conrad, dato che ho fatto un lavoro da stronzo che però non ho mai avuto lo sbattimento di pubblicare: qual è la miglior traduzione di Heart of Darkness?

Prendiamo due passi:

l'incipit:

Spoiler

e la morte di Kurtz:

Spoiler

 

Prima traduzione: Luisa Saraval, Garzanti, 1990

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Seconda traduzione: Flaminio Di Biagi, Newton Compton, 1992
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Terza traduzione: Rossella Bernascone, Mondadori, 2000.
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Quarta traduzione: Marco Longhi Paripurna, Giunti, 2006.
Spoiler
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A parer mio: escludendo la prima e la terza per quei due "che orrore!" da far trasalire l'anima, io opto per quella Newton Compton di Di Biagi, la seconda, che mi pare molto più aderente al testo e precisa rispetto a quella Giunti.


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#43 Greed

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Inviato 19 aprile 2016 - 22:57

 

Non è la prima volta che leggo articoli di traduttori di professione (vs scrittori-traduttori) che vagheggiano questa fedeltà. Umberto Eco traducendo gli Esercizi di stile di Queneau diceva di aver introdotto dei sonetti, al posto di altre forme poetiche più tipicamente francesi: una trasposizione, ma lì il carattere giocoso del testo aiuta e giustifica le deviazioni. Ci sono libri e libri, lingue e lingue, non puoi tradurre London come traduci Faulkner. Insomma, questa crociata per la fedeltà e la ricerca di trasparenza, di per sé lodevole, mi sembra in questo tipo di articoli spesso pretestuosa. Celati invece - citato nell'articolo - dice bene, così come la nota di Primo Levi alla traduzione del Processo: ci sono alcuni parti non citate in cui PL spiega come sia stato costretto talvolta a tradire la letteralità data la diversità sintattica di tedesco e italiano.

 

Nori non lo conosco, comunque effettivamente non fa una gran figura, ma è anche molto facile smontare qualcuno in questo modo. Meglio leggere dieci pagine prima d'acquistare che fidarsi di questi articoli, per me. Spesso si capisce benissimo anche senza testo a fronte.

Sono curioso di leggere qualche versione di Landolfi, e francamente non mi importa se è landolfiana e quindi non trasparente.


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#44 Leeeo

    nazi-core

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Inviato 20 aprile 2016 - 12:31

 

 

Non è la prima volta che leggo articoli di traduttori di professione (vs scrittori-traduttori) che vagheggiano questa fedeltà. Umberto Eco traducendo gli Esercizi di stile di Queneau diceva di aver introdotto dei sonetti, al posto di altre forme poetiche più tipicamente francesi: una trasposizione, ma lì il carattere giocoso del testo aiuta e giustifica le deviazioni. Ci sono libri e libri, lingue e lingue, non puoi tradurre London come traduci Faulkner. Insomma, questa crociata per la fedeltà e la ricerca di trasparenza, di per sé lodevole, mi sembra in questo tipo di articoli spesso pretestuosa. Celati invece - citato nell'articolo - dice bene, così come la nota di Primo Levi alla traduzione del Processo: ci sono alcuni parti non citate in cui PL spiega come sia stato costretto talvolta a tradire la letteralità data la diversità sintattica di tedesco e italiano.

 

Nori non lo conosco, comunque effettivamente non fa una gran figura, ma è anche molto facile smontare qualcuno in questo modo. Meglio leggere dieci pagine prima d'acquistare che fidarsi di questi articoli, per me. Spesso si capisce benissimo anche senza testo a fronte.

Sono curioso di leggere qualche versione di Landolfi, e francamente non mi importa se è landolfiana e quindi non trasparente.

Se faccio un buon lavoro, traduco Faulkner in modo che sappia di Faulkner, e London in modo che si senta parlare London.

Da quelle due-tre frasi - non paragrafi, non pagine - di Nori che traduce i russi, posso già ben delineare il tipo: un riscrittore che, con la scusa di aggiornare il linguaggio e tante belle scemate simili (e per aggiornare il linguaggio basta inserire qualche bella cit. e due o tre parolacce), infila la sua bella figura, urlatrice e scomoda, tra te e il romanziere di origine, per farti capire quello che lui ha capito, provare quello che lui ha provato, sentito quello che lui ha sentito. Tanto vale leggersi il riassunto su Wikipedia, a 'sto punto.

Se volete qua c'è il podcast delle Memorie. Io mi sono fermato a 00:00:22: "non capisco una mazza della mia malattia"...


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#45 piersa

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Inviato 20 aprile 2016 - 12:49

asd, dai, il mondo sta finendo per fortuna
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#46 Greed

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Inviato 20 aprile 2016 - 19:26

Stavo criticando la saccenteria poco lucida di questi articoli, più che difendere Nori (le cui trovate sembrano piuttosto discutibili. Il dialetto in Russia, quale orrore! (cit.) asd).

Questo perché le note e i commenti dei bravi traduttori (Celati con Gulliver, Levi col Processo, Eco con Queneau...fino a Moshe Kahn vs Horcynus Orca), al contrario, spesso sono quanto di più bello si possa leggere riguardo alla letteratura. Commenti di chi con pazienza cerca di entrare in un universo creato da un altro; e con molta più modestia e perplessità di fronte alla grandezza.

 

Comunque sia chiaro che sto facendo chiacchiere da bar elevate alla seconda. In ogni caso sono discussioni che mi piacciono, come mi piace che ci sia qualcuno che confronta quattro traduzioni di Conrad per consigliare quella più valida.


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#47 atlas

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Inviato 20 aprile 2016 - 20:19

comunque è davvero un falso problema quello di conrad, visto che lo vendono tutti col testo a fronte. nel dubbio, leggi a sinistra.


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il faut se radicaliser. 


#48 100000

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Inviato 20 aprile 2016 - 21:08

A proposito di Nori, mi è venuto in mente che proprio lui criticava una traduzione di Landolfi proprio di Memorie dal sottosuolo.

Ora non vorrei sbagliarmi, ma domani magari riporto meglio.

In ogni caso non m'avete ancora detto qual è l'edizione/traduzione migliore.


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#49 Leeeo

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Inviato 20 aprile 2016 - 22:52

Ma io Atlas non leggo in originale, sono un ragazzo un po' scazzato.

 

Stavo criticando la saccenteria poco lucida di questi articoli, più che difendere Nori (le cui trovate sembrano piuttosto discutibili. Il dialetto in Russia, quale orrore! (cit.) asd).

Questo perché le note e i commenti dei bravi traduttori (Celati con Gulliver, Levi col Processo, Eco con Queneau...fino a Moshe Kahn vs Horcynus Orca), al contrario, spesso sono quanto di più bello si possa leggere riguardo alla letteratura. Commenti di chi con pazienza cerca di entrare in un universo creato da un altro; e con molta più modestia e perplessità di fronte alla grandezza.

 

Comunque sia chiaro che sto facendo chiacchiere da bar elevate alla seconda. In ogni caso sono discussioni che mi piacciono, come mi piace che ci sia qualcuno che confronta quattro traduzioni di Conrad per consigliare quella più valida.

Perché poco lucida? Si prende una frase in originale, la si confronta con la corrispondente traduzione, si vede cosa va e cosa non va. Se c'è troppo che non va, vuol dire che il traduttore si è infilato un po' troppo. Se poi tu, nel tradurre, trovi corrispondenze, aneddoti, parallelismi, richiami, benissimo, mi fai un bell'asterisco (se proprio vuoi, non è necessario palesare tutto tutto, un po' di piacere della scoperta devi pur lasciarmelo) e mi scrivi una notarella a piè pagina. Niente di più facile, se sei un bravo traduttore: che, a parer mio, è più un lavoro da artigiano che da intellettuale.

 

 

A proposito di Nori, mi è venuto in mente che proprio lui criticava una traduzione di Landolfi proprio di Memorie dal sottosuolo.

Ora non vorrei sbagliarmi, ma domani magari riporto meglio.

In ogni caso non m'avete ancora detto qual è l'edizione/traduzione migliore.

Sulla fiducia - e solo su quella, non sapendo il russo - ti consiglierei il mio caro Polledro, della Einaudi. 


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#50 Guest_Michele Murolo_*

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Inviato 21 aprile 2016 - 07:03

Con tutto il tempo che avete speso a confrontare quattro versioni diiferenti potevate leggerlo in lingua, imparando la lingua da zero eh asd


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