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Tame Impala - Currents


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56 replies to this topic

#51 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 16 febbraio 2020 - 19:57

Io ne ho accumulato qualcuno oramai.

 

La produzione è ricca ma anche grassa. Pastosa. Non sono affatto convinto che Borderline ne abbia beneficiato, così come non sono convinto che l'esclusione di Patience sia giustificata, è un pezzo riuscito che avrebbe fatto bene all'album. L'idea che mi ero fatto (a partire proprio da Patience e dalla prima versione di Borderline) di un disco dall'atmosfera estivo-leggiadra à la Fleetwood Mac è stata parzialmente ridimensionata, rivista in qualcosa di simile ma più "pesante".

Le idee sonore sono distribuite generosamente fra le tracce (chessò, il cantato in controtempo sull'arpeggio di synth dell'altrimenti inutile Instant Destiny, un trascurabilissimo episodio che mima il pop radiofonico più generico), ma quello che manca è a mio avviso un lotto di potenziali singoli o comunque di tracce forti a sé à la Feels like..., The Less I Know the Better o New Person, Same Old Mistakes (ma anche di B-side come List of People). Lost in Yesterday è debole se non fastidiosa nel refrain, ok c'è It might be time, ma perfino le due parti di Posthumous sembrano attaccate con lo scotch.

Rimane la produzione, i suoni, l'atmosfera che restituisce e le trovate da gioco costoso dell'introverso trovatosi con riflettori puntati addosso che si prende le proprie libertà. E che in forza della propria rilettura saprà rivendere come modaioli riferimenti datati anche in assenza di killer tracks.

Leggevo l'altro dì negli status di abbandoni alla quarta traccia. Per me, concedendo agli episodi minori una dignità da prosecuzioni d'ambiente più che di tracce mal riuscite, l'ascolto è comunque gradevole nel suo complesso, digerita la voce (che quella rimane) e la self-indulgence da Los Angeles glamour à la Random Access Memories / Tranquillity Base Hotel.

Un po' (più come approccio che musicalmente) mi ha ricordato anche gli ultimi degli Arcade Fire.

 

Tracce nuove preferite per ora: One More Year, la seconda parte di Posthumous, On Track, il bozzetto di Glimmer.

 

 

Qui la rece di OR (che non ho trovato particolarmente centrata, come non lo era quella di Currents).

 

https://www.ondarock...theslowrush.htm


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#52 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 16 febbraio 2020 - 23:38

Io ne ho accumulato qualcuno oramai.

 

La produzione è ricca ma anche grassa. Pastosa. Non sono affatto convinto che Borderline ne abbia beneficiato, così come non sono convinto che l'esclusione di Patience sia giustificata, è un pezzo riuscito che avrebbe fatto bene all'album. L'idea che mi ero fatto (a partire proprio da Patience e dalla prima versione di Borderline) di un disco dall'atmosfera estivo-leggiadra à la Fleetwood Mac è stata parzialmente ridimensionata, rivista in qualcosa di simile ma più "pesante".

 

 

avrei preferito è proprio Borderline con la sua doppia versione mi da la conferma.una produzione pesante che unita alla durata finisce per stancare. 

 

poi comunque ha i suoi momenti di cultura medio-alta 

 


  • 0

Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
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(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

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(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


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#53 sfos

    utente unisalento

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Inviato 17 febbraio 2020 - 08:25

Per me una delusione dopo l'ottimo Currents. L'ho trovato piuttosto appesantito e anche tronfio in alcuni momenti, vedi l'insostenibile brano di chiusura. Gradevole come sottofondo, ma sorbirselo nella sua interezza è un'impresa, con questo suono molto pastoso e la voce ingolfata in melodie non particolarmente brillanti. L'80% dei brani, poi, avrebbe giovato di 1-2 minuti in meno.


  • 1
"The sun was setting by the time we left. We walked across the deserted lot, alone. We were tired, but we managed to smile."

#54 Damy

    pophead

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Inviato 19 febbraio 2020 - 15:11

Mi associo al vago anti-climax generale, ha espresso tutto Solaris in gran dettaglio. Anch'io mi aspettavo un disco più leggiadro, solare ed estivo, invece qui l'aria è spesso chiusa e i suoni sono saturi, opachi e pastosi. Come già detto, a tratti mi riportano agli episodi più "prog" degli Air - e a osservarla meglio adesso, una copertina del genere in effetti non poteva alludere a molto altro... 

 

Non vi trovo comunque delle grossissime differenze di svolgimento con Currents, ok che quello aveva dei pezzi ben più abbordabili, ma come ascolto lungo da inizio a fine era comunque abbastanza prolisso e asfissiante. Penso sia una caratteristica dello stile-Parker ormai, esattamente come quella vocina inespressiva che, per quanto funzionale al genere, purtroppo rimane la sua principale nota di demerito.


  • 1
OR

#55 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 19 febbraio 2020 - 15:56

Per quanto Currents sia un gran disco credo che un Currents II non mi scatenerebbe granché, è un disco che espone una formula di produzione molto circostanziata, non è un concept e nemmeno una raccolta di canzoni in cui ciascuna aggiunga qualcosa di diverso alle altre, quindi la figaggine di un'opera così viene meno se uno la tira avanti per più di un disco.


  • 0

Statisticamente parlando, non lo so.


#56 guast

    Classic Rocker

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Inviato 20 febbraio 2020 - 08:50

a me piacque poco anche Currents, ma qui davvero malissimo, lo trovo un disco orrendo senza appello


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#57 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 21 febbraio 2020 - 12:05

avrei preferito è proprio Borderline con la sua doppia versione mi da la conferma.una produzione pesante che unita alla durata finisce per stancare. 
 
poi comunque ha i suoi momenti di cultura medio-alta 
 

 
 
Questa è 10/10.
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