http://www.ondarock....rtospinetta.htm
[Monografia] Luis Alberto Spinetta (Almendra, Pescado Rabioso, Invisible, Spinetta Jade, Socios Del Desierto). Il Padre Del Rock Argentino.
#1
Inviato 28 giugno 2015 - 12:06
POPOLARE
"SOVIET SAM" un blog billizzimo
7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:
Tra due anni torniamo per vincere.
#2
Inviato 28 giugno 2015 - 12:18
Oh, bene, so cosa fare questo pomeriggio
#3
Inviato 28 giugno 2015 - 13:20
Conoscevo già gli Invisible, e manco male, perché rapito dalla magia della storia di Capitan Beto me li sono scandagliati per benino anni fa. Sapevo inoltre che la carriera di Spinetta non si riduce a questa band e qualche altra cosa me la ero già cercata, ma poca roba. Che dire, adesso, grazie al titanico lavoro di Federico, questa volta davvero è il caso di utilizzare questo aggettivo, non ci sono scuse, tocca mettersi sotto e studiare. Presumibilmente partirò dai Pescado Rabioso, incarnazione più heavy di Spinetta mi pare di capire, dei quali ho ascoltato un pezzo postato da Fede su fabebook, una roba magnifica, stordente, con la chitarra che a un certo punto sembra barrire.
#4
Inviato 28 giugno 2015 - 15:29
Mucho interessante, ho ascoltato tre pezzi e già copre un arco musicale e di stili molto vario e ampio. Bisognerà approfondire.
Bella ed esaudiente la mono, ho letto sprazzi qua e là.
P.S.
no be ora che leggo bene più che bella la mono, anche per i riferimenti ed il contesto socio-culturale dell'epoca, che credo poi si mischi ed influenzi la realizzazione dei dischi
#6
Inviato 29 giugno 2015 - 10:48
Grazie mille!
#7
Inviato 29 giugno 2015 - 12:46
Ho ascoltato el jardin de los presentes, molto bello come primo impatto. Morbido e suadente, grandi arrangiamenti tra prog ed elementi jazz (anche qualche sentore fusion).
Melodie raffinate e suonato benissimo con gran classe, pulito e preciso il sound.
Chitarrista fenomenale in alarma entre nos angeles, a la maggot brain anche se con riferimenti e stile completamente diversi. (non so se Spinetta è solo alla ritmica e l'altro agli assolazzi, o si mischiano un po tra i vari fraseggi)
#8
Inviato 29 giugno 2015 - 13:09
#9
Inviato 29 giugno 2015 - 17:18
Ho ascoltato el jardin de los presentes, molto bello come primo impatto. Morbido e suadente, grandi arrangiamenti tra prog ed elementi jazz (anche qualche sentore fusion).
Melodie raffinate e suonato benissimo con gran classe, pulito e preciso il sound.
Chitarrista fenomenale in alarma entre nos angeles, a la maggot brain anche se con riferimenti e stile completamente diversi. (non so se Spinetta è solo alla ritmica e l'altro agli assolazzi, o si mischiano un po tra i vari fraseggi)
Mi hai preceduto pure io ho ascoltato questo, incuriosito dal rimando agli Yes. Stupendo, ma ovviamente devo ascoltarlo ancora un bel po' di volte...
Sono ancora indeciso su cosa ascoltare poi...
#10
Inviato 29 giugno 2015 - 18:40
Proprio quello con meno pezzi firmati da Spinetta (11 su 20) dovevi beccare, che te possino.
Comunque i suoi doppi per quanto belli (e caspita se lo sono, fra "La la la", "Pescado 2" e il primo dei Socios c'è solo l'imbarazzo della scelta) non hanno la compattezza degli album singoli. Ma credo sia fisiologico.
A ogni modo da quel disco fece "Asilo en tu corazon" proprio in duetto con Paez durante lo storico concerto di cinque ore del 4 dicembre 2009. https://www.youtube....TjiGdIk&t=1m30s
Pezzo struggentone e gran versione, uno degli apici di quella serata.
Ahahah vabbe diciamo che Artaud e El Jardin mi piacciono allo stesso livello. Devo recuperare Spinetta Jade ancora però..
#11
Inviato 29 giugno 2015 - 18:44
Ho ascoltato el jardin de los presentes, molto bello come primo impatto. Morbido e suadente, grandi arrangiamenti tra prog ed elementi jazz (anche qualche sentore fusion).
Melodie raffinate e suonato benissimo con gran classe, pulito e preciso il sound.
Chitarrista fenomenale in alarma entre nos angeles, a la maggot brain anche se con riferimenti e stile completamente diversi. (non so se Spinetta è solo alla ritmica e l'altro agli assolazzi, o si mischiano un po tra i vari fraseggi)
Mi hai preceduto pure io ho ascoltato questo, incuriosito dal rimando agli Yes. Stupendo, ma ovviamente devo ascoltarlo ancora un bel po' di volte...
Sono ancora indeciso su cosa ascoltare poi...
mi incuriosisce alma de diamante, pescado 2 e anche la la la, che saranno tipo diversissimi
mi sa che andrò con uno di questi
poi come dici el jardin andrebbe riascoltato un po' di volte
#12
Inviato 30 giugno 2015 - 22:37
Al primo ascolto mi sono trovato un po' disorientato e mi sono perso qua e là nelle varie trame e tessiture strumentali.
Devo sbrogliare i fili, ma sembra di assoluto valore.
#13
Inviato 01 luglio 2015 - 18:34
L'ho ascoltato nel viaggio al termine della notte, magari non ero molto lucido
Comunque sì, suonato divinamente come el jardin, qualche piccola analogia tra i due l'ho sentita, forse i richiami alla fusion e jazz del disco degli invisible
#14
Inviato 02 luglio 2015 - 10:30
Alma de diamante parrebbe una bella sfida.
Al primo ascolto mi sono trovato un po' disorientato e mi sono perso qua e là nelle varie trame e tessiture strumentali.
Devo sbrogliare i fili, ma sembra di assoluto valore.
Fu un bel successone all'epoca, anche l'unico pezzo davvero d'impatto è la title track ma il resto non è comunque particolarmente ostico, diciamo che è pieno di textures (come sono forbito :3 ) e quindi bisogna farlo decantare. Le melodie però non vengono mai meno.
Persino lo strumentale iniziale è perfettamente orecchiabile, con quel riffone basso degno di Herbie Hancock.
E poi c'è "Con la sombra de tu aliado" che è tipo uno dei dieci pezzi meglio suonati della storia
https://www.youtube....h?v=noOPyFdUXBE
basso, chitarra e piano elettrico mostruosi.
Intanto mi sono arrivate un paio di email, speravo fosse di gente che aveva scoperto Spinetta tramite la mono, invece sono di argentini stupiti per il fatto che qualcuno in Italia se ne sia interessato. Che per carità mi fa piacere lo stesso alla fine...
Comunque penso che questa mono sia molto verosimilmente il tuo piu' importante contributo al sito (fin ora). Sul podio ci metterei Veloso e Kino.
#15
Inviato 03 luglio 2015 - 14:19
Comunque penso che questa mono sia molto verosimilmente il tuo piu' importante contributo al sito (fin ora). Sul podio ci metterei Veloso e Kino.
Nessuno ha più nominato né i Kino, né gli Indochine, anche gente che aveva detto che avrebbe iniziato a ascoltarli poi non ha sentito il bisogno di far sapere i risultati di quegli ascolti, mentre l'avrebbe sicuramente fatto se si fosse trattato dell'ennesimo dischetto indie del 2015.
Dico solo che in meno degli ultimi tre mesi ho ascoltato più di mille pezzi dei Kinks Se poi si tiene conto di roba arretrata, uscite nuove, impegni vari ecc. è materialmente impossibile stare dietro a tutto.
#16
Inviato 03 luglio 2015 - 14:45
Potresti fare così: trascura i dischetti indie qui sul forum per 2-3 anni e punta solo sui colossi internazionali, magari la mentalità del forumista potrà cambiare...
#17
Inviato 03 luglio 2015 - 15:05
Gozer, se posso: secondo me non è questione di discriminazione. Secondo me è questione di tempo. Devi pazientare.
Io, per esempio, non conosco le varie scene sudamericane perciò se mi metto ad ascoltare Veloso o Spinetta o chiunque altro, credo di non avere le basi per dare opinioni concrete che vadano al di là di "bello/brutto".
Perlomeno: non subito. Ci vorranno mesi.
Magari se si azzarda un commento un po' meno superficiale, senza averne competenza/conoscenza, poi si rischia di essere "ripresi" o criticati. Allora piuttosto alcuni stanno zitti.
Non so, l'ho buttata lì eh..
Mentre invece l'attuale scena indie, per quanto variegata, è conosciuta maggiormente dagli utenti che popolano il forum. Ne conoscono background, storia, dischi, ecc..perciò l'utente medio ha più coraggio di mettersi in gioco e commentarle.
Non so se mi sono spiegato.
Non dico sia giusto l'uno o l'altro modo. Dico che la vedo così.
#18
Inviato 03 luglio 2015 - 15:35
Cominciare ad approfondire un artista è semplice.
Parlarne con cognizione, se non appartiene a determinate scene o contesti conosciuti, è già più difficile.
È per questo, secondo me, che molti non commentano mono/pietre relative a personaggi più distanti dei soliti anglofoni (indie o mainstream che siano).
Parlare e dare pareri con competenza, per me, significa anche poter fare paragoni con artisti coevi o similari, conoscere la scena, conoscere la zona o i fatti storici (cosa molto importante, ad esempio, per addentrarsi nei Kino o negli EKV o nei Republika).
Quindi, per concludere, come dicevo prima..credo che molti utenti preferiscano non esporsi su un qualcosa che (ancora) non hanno fatto proprio. Ci vorrà del tempo.
(Anche per non incappare nell'Ortodosso di turno che ti rammenta che devi parlare solo se conosci l'argomento)
Se non commenteranno neanche nei prossimi mesi..allora sono stronzi
#19
Inviato 03 luglio 2015 - 15:38
Sulla questione del tempo sono d'accordo con Trespass. Anch'io ogni giorno mi trovo col volere o avere l'opportunità di ascoltare un mucchio di roba, perchè scopro costantemente nuove cose (come il qui presente Spinetta) o altre che ho lasciato indietro. Poi tra impegni vari qualcosa accantoni, oppure vorresti ascoltare tutto e non sai da dove iniziare (parlo sempre per me). Col tempo poi ti focalizzi su qualcosa, quello che interessa di più e lo approfondisci.
Per esempio Yamashita l'ho scoperto grazie al topic che hai aperto Gozer sul funk bianco mi sembra. L'ho subito apprezzato ed adesso sta entrando nei miei ascolti abituali e cercherò di approfondirlo. Magari succederà anche con Spinetta, ci vorrà più tempo non so.
Comunquemente ho dato un ascolto a Pescado 2, discreta bombetta. Le canzoni che chiudono i due dischi grandiose, Peteribì come avete giustamente detto ricorda le jam acide ed infuocate dei Crazy Horse con Young. Cristalida forse la sua più bella che ho ascoltato (va bè ho sentito solo 3 dischi)
#20
Inviato 03 luglio 2015 - 16:14
va beh, ai Kinks ci saresti arrivato a prescindere. Poi per carità, non ho detto di stare dietro a tutto.
In realtà su Kino, Spinetta e Veloso ero già arrivato prima ancora delle mono. Sul resto concordo con Trespass: io e già tanto se conosco le sette note musicali, se poi devo fare un commento esteso su roba che solitamente non ascolto, non è certo così automatico e il rischio di cappellare non è così basso.
#21
Inviato 03 luglio 2015 - 17:05
Potresti fare così: trascura i dischetti indie qui sul forum per 2-3 anni e punta solo sui colossi internazionali, magari la mentalità del forumista potrà cambiare...
Non sono qui per cambiare la mentalità del forumista.
Dai, sii sincero, non ti dispiacerebbe affatto se riuscissi a cambiare un certo approccio generalizzato che critichi sempre. Poi, sì, non sei qui per questo, però sicuramente sei uno di quelli che si danno più da fare per cercare di cambiare certe abitudini, e rispetto alla considerazione del britpop qui dentro, ad esempio, ci sei pienamente riuscito.
Riguardo al trascurare dischetti indie: non ne vedo il motivo, parlo di tutto ciò che ritengo valido. Di spazio ai colossi internazionali mi sembra di averlo dato in abbondanza, basta che guardi le monografie che ho scritto.
Se poi queste monografie suscitano interesse solo nei primi sette giorni dopo l'apertura, posso farci poco se non lamentarmi.
Insomma non mi sembra il più saggio dei consigli il tuo: mi sto lamentando che una certa categoria di musica viene "discriminata" e dovrei reagire discriminandone un'altra a mia volta?
E' ovvio che il mio era solo un paradosso o una boutade (che ho visto risultare anche indigesta a qualcuno, che forse ha frainteso). Il punto è che le modalità dell'informazione e della persuasione generale sono molto cambiate, un tempo credo ci fosse più facilità nel mettersi al cospetto di un monolite e iniziare a sviscerarlo per bene (scaricando tutti i suoi dischi, si sarebbe detto un tempo). Oggi ho l'impressione che prevalga un metodo comunicativo molto più spiccio e diretto - il che penalizza anche noi di OndaRock, come tutti coloro che cercano di fare approfondimento. La morale è che se consigli un disco degli Horrors in tre righe o metti in classifica gli Heartbreaks, è molto facile che ti venga dietro un sacco di gente, se ti metti ad aprire un intero capitolo di storia musicale argentina, è un po' più complicato.
Quindi, la butto là - forumisticamente parlando - forse bisognerebbe spostare un po' il metodo verso quegli altri obiettivi, con qualche consiglio più secco, classifica o segnalazione diretta. Per dire, a me incuriosisce la scena wave polacca o jugoslava, però non saprei da che parte iniziare, mentre se un giorno postassi una classifica con i migliori 20 dischi wave dell'Est europeo, di sicuro mi ci fionderei subito.
Per il sito, invece, è ovvio che è molto più preziosa la collezione di monografie che stai realizzando, alcune delle quali sono davvero quasi uniche nel web intero.
#22
Inviato 03 luglio 2015 - 17:08
. Per dire, a me incuriosisce la scena wave polacca o jugoslava, però non saprei da che parte iniziare, mentre se un giorno postassi una classifica con i migliori 20 dischi wave dell'Est europeo, di sicuro mi ci fionderei subito.
In pratica gli stai dicendo che il suo blog è inutile?
#23
Inviato 03 luglio 2015 - 17:11
. Per dire, a me incuriosisce la scena wave polacca o jugoslava, però non saprei da che parte iniziare, mentre se un giorno postassi una classifica con i migliori 20 dischi wave dell'Est europeo, di sicuro mi ci fionderei subito.
In pratica gli stai dicendo che il suo blog è inutile?
Sarà sicuramente utile, io parlo del forum e delle modalità più dirette (e forse più efficaci) per consigliare musica qui dentro.
#24
Inviato 03 luglio 2015 - 17:17
Premesso che hai ragione sulla complicatezza di cui parli (e se hai letto i miei 2 interventi precedenti, lo vedi) però ad esempio nel suo blog c'è quel che chiedi tu: di ogni artista circa 10 righe, 2 paragoni e un video di presentazione.In pratica gli stai dicendo che il suo blog è inutile?. Per dire, a me incuriosisce la scena wave polacca o jugoslava, però non saprei da che parte iniziare, mentre se un giorno postassi una classifica con i migliori 20 dischi wave dell'Est europeo, di sicuro mi ci fionderei subito.
Sarà sicuramente utile, io parlo del forum e delle modalità più dirette (e forse più efficaci) per consigliare musica qui dentro.
Abbastanza diretto direi!
Ora però mi eclisso, non sono avvocato di nessuno
#25
Inviato 03 luglio 2015 - 17:39
Io per ora di tutto quel popò di dischi che ha fatto Spinetta ho ascoltato solo El Jardin De Los Presentos. La mia preferita al momento è probabilmente il funambolico strumentale di cui si tessono giustamente le lodi nella monografia, ovvero:
Il chitarrista è fenomenale, uno Steve Howe ancora più devoto alla chitarra spagnoleggiante.
Album comunque non facilissimo, lo devo ancora assimilare, abbastanza irregolare, melodicamente soprattutto.
#26
Inviato 05 luglio 2015 - 21:15
La la la miglior scoperta ottantiana insieme al Boku no naka no shounen del Tatsuro
#27
Inviato 06 luglio 2015 - 20:36
mi interessava quella dei kino, però devo ancora leggerla, prima o poi ci arriverò se no studi pù
comunque mi sembra proprio che tu li abbia segnalati bene per quello che ho ascoltato ora, ci si fa bene un'idea sul Luis
#28
Inviato 16 luglio 2015 - 11:29
Potresti fare così: trascura i dischetti indie qui sul forum per 2-3 anni e punta solo sui colossi internazionali, magari la mentalità del forumista potrà cambiare...
Sembra che ci sia tipo il terrore di commentare qualsiasi cosa provenga dalla provincia dell'impero. Mi rifiuto di pensare che una persona con una cultura musicale media non percepisca che Spinetta, Indochine o Veloso sono dei colossi rispetto all'Animal Collective di turno.
Dunque se lo percepisce, perché del secondo sente il bisogno impellente di dire la sua a tutti i costi, mentre sui primi non scrive niente perché "vorrei un commento più articolato anziché le solite due righe" (commento più articolato che nove volte su dieci non arriva)?
Allora. So che stai parlando (anche) di me, e non hai tutti i torti. Però davvero mi secca scrivere, come qualcuno ha già fatto notare, dell'ignoto con due righe lapidarie mentre mi è più semplice farlo con chi è parte di una scena che si conosce a menadito (nel mio caso non gli Animal Collective ma, per dire, gli Everything Everything ad esempio).
E poi, in casi del genere, io ho necessità di comprendere il disco appieno, e ho dei tempi più lunghi rispetto ai dischetti indie.
Quindi parlo di Almendra, l'album d'esordio dell'omonima band di Spinetta, da cui ho cominciato ad esplorare la discografia di Spinetta stesso. Ho deciso di seguire un ordine cronologico, anche perché gli Almendra sono molto vicini ai miei gusti personali e sapevo di andare sul sicuro.
L'album è ormai tra i miei preferitissimi. Color Humano è l'ovvia punta di diamante, ma fatico a trovargli punti deboli. Forse Laura Va la digerisco meno, ma si tratta di quisquilie. A estos hombres tristes è un altro capolavoro, con quei cambi improvvisi e la miglior performance vocale a mio parere di Spinetta (come sottolineato da Federico nella mono).
Adesso proseguo con Almendra II, ma ho intenzione di provare anche l'esordio degli Invisible.
#29
Inviato 16 luglio 2015 - 13:01
L'album è ormai tra i miei preferitissimi. Color Humano è l'ovvia punta di diamante, ma fatico a trovargli punti deboli. Forse Laura Va la digerisco meno, ma si tratta di quisquilie. A estos hombres tristes è un altro capolavoro, con quei cambi improvvisi e la miglior performance vocale a mio parere di Spinetta (come sottolineato da Federico nella mono).
veramente ottimo, c'è anche un bel feeling Jefferson Airplane ( declinato secondo una sensibilità tutta latina)
ho scaricato i Pescado, incuriosito dalle assonanze crazyhorsiane dei brani postati qui
#30
Inviato 16 luglio 2015 - 19:37
Potresti fare così: trascura i dischetti indie qui sul forum per 2-3 anni e punta solo sui colossi internazionali, magari la mentalità del forumista potrà cambiare...
Sembra che ci sia tipo il terrore di commentare qualsiasi cosa provenga dalla provincia dell'impero. Mi rifiuto di pensare che una persona con una cultura musicale media non percepisca che Spinetta, Indochine o Veloso sono dei colossi rispetto all'Animal Collective di turno.
Dunque se lo percepisce, perché del secondo sente il bisogno impellente di dire la sua a tutti i costi, mentre sui primi non scrive niente perché "vorrei un commento più articolato anziché le solite due righe" (commento più articolato che nove volte su dieci non arriva)?
Allora. So che stai parlando (anche) di me, e non hai tutti i torti. Però davvero mi secca scrivere, come qualcuno ha già fatto notare, dell'ignoto con due righe lapidarie mentre mi è più semplice farlo con chi è parte di una scena che si conosce a menadito (nel mio caso non gli Animal Collective ma, per dire, gli Everything Everything ad esempio).
E poi, in casi del genere, io ho necessità di comprendere il disco appieno, e ho dei tempi più lunghi rispetto ai dischetti indie.
Quindi parlo di Almendra, l'album d'esordio dell'omonima band di Spinetta, da cui ho cominciato ad esplorare la discografia di Spinetta stesso. Ho deciso di seguire un ordine cronologico, anche perché gli Almendra sono molto vicini ai miei gusti personali e sapevo di andare sul sicuro.
L'album è ormai tra i miei preferitissimi. Color Humano è l'ovvia punta di diamante, ma fatico a trovargli punti deboli. Forse Laura Va la digerisco meno, ma si tratta di quisquilie. A estos hombres tristes è un altro capolavoro, con quei cambi improvvisi e la miglior performance vocale a mio parere di Spinetta (come sottolineato da Federico nella mono).
Adesso proseguo con Almendra II, ma ho intenzione di provare anche l'esordio degli Invisible.
Comunque, non dico specificatamente a te ma un po' in generale, gli Invisible, almeno con Jardin de los presentes ( appena ho un attimo mi ascolto gli altri) , non sono cosi' distanti dai gusti occidentali. Cioe', basta aver ascoltato un po' di prog (Yes) e jazz per avere i riferimenti di base.
#31
Inviato 16 luglio 2015 - 23:00
#32
Inviato 17 luglio 2015 - 08:43
Io posso solo dire che invidio e tanto, quelli che hanno tutto questo tempo per arrivare ad approfondire certe scene musicali ed ascoltare palate di dischi
Vi ammiro...sul serio
#33
Inviato 17 luglio 2015 - 10:00
Una canzone come "Color umano"(spero di averlo scritto bene), fa le scarpe a molti pezzi coevi ritenuti imprescindibili.
L'unico difetto del disco è che ci sono 2-3 pezzi che skippo, poco male comunque.
#35
Inviato 17 luglio 2015 - 16:45
Gli Invisible sono quelli da cui vi consiglierei di iniziare, in particolare il terzo album "El jardin de los presentes", uno dei più belli di sempre.
Su El Jardin de los Presentes chi fa gli assoli di chitarra, Spinetta o Gubitsch? Su Alarma Entre Los Angeles ce n'è uno mostruoso.
EDIT: ho pescato nella monografia, è Gubitsch, grandissimo.
Statisticamente parlando, non lo so.
#36
Inviato 18 luglio 2015 - 12:59
L'unico difetto del disco è che ci sono 2-3 pezzi che skippo, poco male comunque.
Quali?
Laura va e Plegaria ecc, Non son brutte eh, però le skippo
Ho ascoltato il primo degli Almendra, devo dire molto bello.
Una canzone come "Color umano"(spero di averlo scritto bene)
Manca una h.
Comunque sì è il miglior pezzo dell'album e è l'unico caso nella sua carriera in cui un gregario piazza il punto forte del disco (la canzone è scritta e cantata da Molinari e pure il solo è suo, anche se una delle cose che amo maggiormente del pezzo è la chitarra ritmica scheletrica e modernissima di Spinetta).
Con cosa devo continuare secondo te ora? (considera i miei gusti prog, brit e glam)
#37
Inviato 21 luglio 2015 - 08:50
El Jardin de los Presentes Madonna che cazzo di disco è? Capolavoro assolutissimo, mi sta cambiando in meglio tutta l'estate.
Statisticamente parlando, non lo so.
#38
Inviato 21 luglio 2015 - 09:03
Non ho mai sentito nulla del genere, è incredibile la diversità di questo disco rispetto ad esempio a tutto lo scenario progressive inglese, le chitarre sono spesso anche lontanissime dal rock, hanno un suono completo, fresco ma pungente, soave e crudele allo stesso tempo, ci sono progressioni armoniche audaci ai maggiori livelli del jazz (ma non c'entrano col jazz), è un disco che è progressive riuscendo a bypassare tutta la tradizione rock, non ci sono i bending gratuiti, le pentatoniche messe a cazzo, minori e maggiori vengono sempre doppiati con accordi aperti verso l'infinito, è musica totale.
Stupenda anche la batteria tra l'altro ed in linea con quanto detto sopra, lo stile riesce a sfuggire a tutte le catalogazioni.
Statisticamente parlando, non lo so.
#39
Inviato 21 luglio 2015 - 21:28
Mi è cresciuto tanto anche alma de diamante, una volta districate le varie trame ti imbrigliano a loro volta e ti lasci cullare ed ammaliare.
Dovrei ascoltare qualcosa dello Spinetta solista (il disco con Paez è stupendo) ed ascoltare meglio i Pescado Rabioso che sono ancora un po' nella fase boh
#40
Inviato 25 luglio 2015 - 14:07
Non riesco a trovare il debutto degli Invisible... Anyone?
#41
Inviato 25 luglio 2015 - 16:13
Si ma ho qualche problema, sembra mi faccia saltare il modem ogni volta che lo accendo. Adesso riprovo.
#42
Inviato 26 luglio 2015 - 09:48
Ti direi di farti tutti gli Invisible a questo punto: il primo album con tanto di bonus tracks (che sono fra le cose migliori della band) e sinceramente anche il secondo album.
Penso che lo farò come per il resto delle cose fatte da Spinetta, devo solo superare questo terribile periodo in cui mi ascolto El Jardin intero più o meno 4 volte al giorno. Diciamo che El Jardin l'ho scoperto mentre facevo un po' di zapping in giro tra i suoi vari progetti e dischi perché c'ho subito sentito qualcosa che mi sembrava svettare rispetto a tutto il resto. O forse è solo il disco che risalta più facilmente ai primi ascolti, probabile anche quello.
Statisticamente parlando, non lo so.
#43
Inviato 29 luglio 2015 - 11:53
"color humano" dal vivo, acidissima <3
#44
Inviato 02 novembre 2015 - 09:39
Da mesi cerco di andare avanti cronologicamente e sono ancora fermo agli Invisible. A volte mi sveglio e mi rendo conto che ho in testa un frammento di Encatenado al Anima, la opening track di Durazno Sangrando, super discone sublime messo un po' in secondo piano dalla mono, ma che vi piacerà molto.
I Pescado Rabioso poi, sono tornato adolescente a quando scoprivo i dischi della mia vita. Cantata de los puentes amarillos si è piazzata lì e non si leva più.
#45
Inviato 25 gennaio 2016 - 17:10
ottima monografia su un artista unico. E' bello vedere che si inizia ad uscire un po più spesso in scene nazionali per cosi dire "minori". La scena argentina è una delle mie preferite, ci sono davvero tanti disci e band da scoprire.
Sarebbe bella anche una monografia sull'altro grande del rock argentino Charlie Garcia.
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