113 replies to this topic

[lelebi]

Io la farei finita dopo un mese

be' io l'ho citata perché la laureata la presenta come una impresa quasi impossibile, mentre a me sembra un fatto normale. oltretutto, credo che a casa trovasse un ambiente pronto ad accoglierla e accudirla in modo che lei si potesse concentrare su questo grande - quasi irraggiungibile, e mai raggiunto da nessun altro - obiettivo che era conseguire la laurea triennale.

[Stephen]

Un discorso che ho sentito mille volte. Mi preparo a una vagonata di meno.

In caso di genitori cassaintegrati l'Università ti azzera le tasse. Se dice di fare la pendolare perché lavorava a Verona, aveva un lavoro oltretutto molto molto part-time, che toglie ugualmente tutto il tempo allo studio (visto che facendo i conti mi sembra resti solo il fine settimana) ma come riscontro economico è insignificante. Resta qualcosa oltre la retorica dell'indipendenza (vuota, visto che vive coi genitori e non è economicamente indipendente) e dei grandi sacrifici (inutili)? Non credo.

[Cyclo]

Boh, magari aveva la speranza che quel lavoro molto basic le aprisse le porte ad un'occupazione più importante e meglio retribuita.

Vaiassapé.

[Stephen]

Sì, può darsi, ma in quel caso non è "il lavoro che mi permetteva di fare l'Università".

Cioè, secondo me, lo dico, questi fanno praticamente crumiraggio, facendosi pagare uno stipendio da fame per sentirsi dire: "ohhh, che bravo, sei proprio un esempio per questi giovani che non hanno voglia di lavorare".

[Guest_Resp Into_*]

Sì, può darsi, ma in quel caso non è "il lavoro che mi permetteva di fare l'Università".
Cioè, secondo me, lo dico, questi fanno praticamente crumiraggio, facendosi pagare uno stipendio da fame per sentirsi dire: "ohhh, che bravo, sei proprio un esempio per questi giovani che non hanno voglia di lavorare".

Perché dovresti prenderti meno? È così, cioè almeno la frase tra virgolette. Sullo stipendio da fame non so, perché non la conosco.

Ci aggiungo che non ho mai capito molto tutta la retorica del: "non voglio pesare sui miei genitori".
Credo ci sia una bella differenza tra fare una vita dissoluta con i soldi di papà e farsi pagare gli studi per crearsi un futuro. Poi ovvio che ci sono tante situazioni di vera povertà, però sento questo discorso anche da gente benestante.

[Stephen]

Ci aggiungo che non ho mai capito molto tutta la retorica del: "non voglio pesare sui miei genitori".

Sì, che poi il preconcetto è sempre lo stesso.

Non condivido comunque la tua lettura sul "costruirsi il futuro", perché così non ci si smarca dal discorso comune: anche perché non è necessario ricorrere a tanto (si pesa sui genitori comunque, con un lavoro part/time o sottopagato), ma soprattutto perché l'istruzione come investimento è tra i non plus ultra della retorica odierna. E qui il discorso diventa troppo ampio, ma sia chiaro che non voglio parlare di moralismi o idealismi vari, ma di superare materialisticamente i rapporti di forza che si riproducono in seno alla conoscenza.

[100000]

Devo dire che questa volta credo di averti capito, Stephen, e di condividere il tuo pensiero (credo).

[debaser]

Toc toc, è permessa?

[paloz]

[Guest_Resp Into_*]

Le basic Bitches ascoltano la Playlist Aperitivo Time! di Spotify

 

https://open.spotify...F1DWZLhUfNQOQ1p

[reallytongues]

[simon]

purtroppo non scrivo da qualche giorno. ho avuto una crisi profonda durata il tempo di affogare una cassata siciliana nel mio mandrax ed eccomi. lasciate perdere queste coticone, se la tirano fino a strapparsela, ma sono sicura dopo una ciotolona di discorsi sulla complessa tecnologia del mixare la vita, sotto sotto inizieranno a palparti le palle che tieni strette nei jeans e nel giro di quindici ventidue ore ti trovi con il pescecane e il pesce pilota in una pozza lager di doom equinoziale dalle parti di paranoid. parlano, segmentano, contigue, filosofiche sto cazzo, ma alla fine quando arrivano a tatteggiarti il molosso cristiano si arrendano e fanno l'amore in bocca come tante garibaldine alla corte di andreotti. potrei scrivere un pezzo lunghissimo che supporta la fase amletica su come una struttura che si forma possa condomizzare una opera aperta e retrogradazioni californiane, ma ho il mandrax e la plastilina delle undici della sera e non oso aspettare il barone senza avermi prima lavato la faccia residentsiana. il nuovo prog giapponese che nasce comunque dal clito radicale dei magma ability è quintessenzialmente amore che ama l'amore istesso.

 

nota bene: non correggo nulla, lascio il brodo tiepido che sa di mingitura astrale. tacet

[Guest_Resp Into_*]

La Basic Bitch è convinta di essere sweet but psycho.