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Note Stonate Nei Capolavori (E Presunti Tali)


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93 replies to this topic

#1 Onironaut

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Inviato 22 giugno 2015 - 12:15

Un thread dedicato a quei momenti, quei passaggi, quei finali che secondo voi intaccano (leggermente) la perfezione dei capolavori...

Naturalmente mi riferisco anche a scelte registiche che vi sono parse discutibili, a scene che secondo voi andavano sfoltite e così via...

 

Per esempio, recentemente ho rivisto Il padrino (dopo tantissimi anni) e si riconferma uno dei film più epici, entusiasmanti e densi di tutti i tempi con una regia straordinaria, prove attoriali praticamente intoccabili e un'ottima gestione del ritmo : pochi registi sono riusciti ad alternare momenti "lirici", pacati ed improvvise esplosioni di violenza con la maestria di Coppola.

Senza contare la potenza del montaggio parallelo nella scena del battesimo e, insomma, potrei andare avanti con le lodi di uno quei film che difficilmente usciranno mai dalla mia top 10...

 

Eppure... eppure...

 

Una cosa, un particolare snodo della trama mi ha fatto storcere il naso : quella che mi è parsa una troppo repentina evoluzione del carattere di Michael...

Da giovane tranquillo e totalmente defilato dagli affari di famiglia, quasi un nonviolento (magari questa è eccessiva asd ), dopo la visita al padre in ospedale e la scazzottata col poliziotto pare diventare improvvisamente il mafioso più audace della famiglia, quello pronto a tutto pur di riscattare il nome dei Corleone...

Ecco, la nota stonata, a mio parere, è la mancata preparazione di questa evoluzione.

Che ne dite?

E quali sono per voi le note stonate nei capolavori?

 

(Mi aspetto una tempesta di critiche per non aver colto questo passaggio ma vabbè...)   


  • 6

#2 Onironaut

    La vita o si vive o si scrive.

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Inviato 23 giugno 2015 - 12:57

Insomma, a nessuno fottesega


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#3 The Joker

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Inviato 23 giugno 2015 - 19:51

No invece secondo me è un thread interessante, solo dovrei pensarci un po'. I miei capolavori personali li ritengo tali proprio perchè inattaccabili da qualsiasi punto di vista (almeno secondo la mia ottica), se ripenso a film come Heat o Bladerunner non trovo davvero una virgola, una battuta, un momento fuori luogo. E' tutto come deve essere, come meglio non potrebbe essere. Però se mi viene in mente qualcosa posterò. asd

 

E per la cronaca, il cambiamento di Michael nel Padrino è sempre sembrato troppo repentino anche a me. Il film lo spiega con l'attentato al padre, non c'è molto altro.


  • 1

#4 The Joker

    mainstream Star

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Inviato 23 giugno 2015 - 20:01

Ecco ad esempio, Il Ritorno del Re (saga de Il Signore degli Anelli) è un film assolutamente grandioso, ma quei mille finali interminabili li ho sempre trovati indigesti e superflui. 


  • 1

#5 cinemaniaco

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Inviato 23 giugno 2015 - 20:30

una troppo repentina evoluzione del carattere di Michael

 

si può anche discutere su questo, ma io francamente non lo trovo un difetto o una nota stonata. michael - come dimostra la parte 2 - è il vero perno dell'epopea mafiosa de il padrino. la sua "conversione" è il primo sussulto tragico di questa epica familiare. michael in realtà non evolve, non si converte: michael dà ascolto al sangue dei corleone che gli scorre nelle vene e scopre una parte di sè - che in verità c'era sempre stata - inutilmente marginalizzata. il momento topico è quando don vito riprende conoscenza e chiede dove è michael, visto che è l'unico che manca nella riunione familiare. sonny allora gli spiega che è dovuto fuggire in seguito all'omicidio di sollozzo e gli rivela che è stato michael a compiere l'esecuzione. don vito (che mostro brando: ma c'è bisogno di dirlo?) soffocato dal dolore chiede con un cenno a tutti di uscire. è la consapevolezza ad ucciderlo dentro, la consapevolezza di aver fallito come padre con michael, il figliol prodigo, quello che doveva nobilitare il nome dei corleone magari diventando senatore o un colletto bianco. e invece si ritrova in fuga, braccato come un animale. la sequenza successiva mediante una dissolvenza incrociata ci mostra michael a corleone, in sicilia: il cerchio si è chiuso, si torna dove tutto è iniziato. michael diventa il gangster solitario, spietato e tragico che sarà al centro della parte 2. come una maledizione, la maledizione di corleone, la famiglia, il bene più grande per don vito, andrà a pezzi sotto il regno di michael. michael, il re che non voleva essere re

 

se devo proprio trovare un difetto ne il padrino - una vergogna non sia miliarizzato - lo trovo giusto in un certo squilibrio della parte I, con un inizio un po' dispersivo (almeno sino all'attentato di don vito) per poi prendere una accelerata spettacolare fino al gigantesco finale (che apre alla parte II, il top del top). ma stiamo comunque parlando di uno dei più grandi film della storia, tutt'oggi il mafia movie più bello di sempre

 

visto poi che è stato citato anche blade runner, che io giudico il più grande film degli ultimi 35 anni, per i miei gusti è troppo ellittica la narrazione. l'unica cosa buona della theatrical version originale, purtroppo non mantenuta nel director's cut e nell'edizione final cut, era la voce over di harrison ford che limava un po' le asprezze dello script


  • 1

#6 Tom

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Inviato 23 giugno 2015 - 20:44

Uhm, Michael Corleone è un reduce di guerra (tema molto seventies). Ha presumibilmente già ucciso persone o comunque è già abituato alla violenza. Dalla difesa della patria passa alla difesa della famiglia, assolto un dovere ne assume un altro. Io l'ho sempre trovato un personaggio inquietante, sostanzialmente vuoto e freddo (parlo del personaggio dei primi due capitoli, quello del tardo terzo capitolo è un personaggio diverso), un demone dostoevskiano che ragiona solo per ideali astratti, a cui è fedele fino ai paradossi più estremi (per difendere la Famiglia la annienta), attratto non si sa quanto coscientemente dall'autodistruzione.


  • 4

#7 Onironaut

    La vita o si vive o si scrive.

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Inviato 23 giugno 2015 - 23:14

Quindi sostanzialmente "giustificate", o meglio trovate coerente, questa repentina evoluzione inserendola in un contesto epico-fatalistico, della serie "era destino che anche lui diventasse così..."

In effetti ciò si accorda bene anche alla statura tragica del personaggio, considerato a posteriori, ovvero in relazione agli sviluppi della mastodontica parte II.
Solo che a mio parere manca proprio quell'evento scatenante, quello che trasformerebbe anche un agnellino in un leone (non so, magari avesse assistito all'uccisione brutale di Sonny senza poter fare nulla l'avrei capito meglio...)
Vedo che non sono solo Joker  :)
 
Quanto a Blade Runner, dovrei rivederlo... Ero troppo piccolo e inesperto e ai tempi mi sono anche annoiato...
Ora digerisco certi mattonazzi, quindi non credo potrei avere problemi con Blade Runner. Dirò la mia sulla narrazione ellittica.
Comunque molto affascinante l'analisi/riflessione di cinemaniaco sul Padrino!

  • 0

#8 Tom

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Inviato 24 giugno 2015 - 08:09

Beh no, non vuole essere una giustificazione, ma la constatazione di quella che per me è una caratterizzazione coerente: Michael Corleone è un un recipiente vuoto che si "riempie" di volta in volta a seconda delle circostanze. Al'inizio è un reduce di guerra avviato all'American Dream più borghese e americano, rientrato nella Famiglia diventa un killer vendicatore, spedito in Sicilia diventa "siciliano", torna in America e assume non solo il ruolo di suo padre, ma anche la sua personalità e (nella scena finale) persino la sua gestualità. E' molto americamente un uomo alla disperata ricerca delle proprie radici culturali (nella parentesi siciliana sembra quasi volersi creare appositamente un passato "mitico"). Dare delle giustificazioni più concrete e narrative alle sue azioni (uno dei tanti errori che fanno nel terzo capitolo) lo avrebbe trasformato in un anti-eroe come tanti, così è un personaggio più misterioso e sinistro.

 

Anche Don Vito da giovane, nel secondo film, viene descritto come un personaggio privo di una vera personalità, un uomo che vive di pura reazione a ciò che lo circonda, all'inizio persino onesto, che diventa criminale per un istinto di sopravvivenza quasi animale. Rispetto al padre quello che frega a tutti i livelli Michael è di avere fin da subito una coscienza da mettere a tacere, il che lo dilanierà rendendolo paradossalmente più spietato del padre.

 

La parte "gialla" di Blade Runner è un colabrodo pieno di scorciatoie narrative da quattro soldi. Ma è una parte che non conta nulla, quindi va bene così. Però sì, molto meglio e più armoniosa la versione con la voce fuori campo di Harrison Ford.  


  • 1

#9 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 24 giugno 2015 - 08:17

Io il vero e proprio evento scatenante, oltre ovviamente all'attentato al padre, ho sempre pensato fosse il pugno che gli rifila McClusky.

E' lì che viene fuori il sangue dei Corleone, Michael come il padre non contempla che ci sia nessuno al di sopra di sé e per questo pretende vendetta per l'affronto subito che nella sua ottica è assolutamente non perdonabile.

Poi secondo me quando Don Vito viene a saperlo esprime non solo la tristezza del fallimento ma anche la consapevolezza e secondo me pure un certo orgoglio per ineluttabilità del destino del figlio.

Tutte cose che Brando riesce incredibilmente a far emergere in un semplice primo piano.

Come diceva Jack Nicholson "fa sembrare il resto di noi come un branco di fottuti dilettanti".


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#10 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 24 giugno 2015 - 08:20

Poi io ho letto più volte il libro di Puzo eh, quindi probabilmente do per scontato il retroterra dei vari personaggi che magari dalla semplice visione del film non emerge così chiaramente.


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#11 Infinite dest

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Inviato 24 giugno 2015 - 08:39

No invece secondo me è un thread interessante, solo dovrei pensarci un po'. I miei capolavori personali li ritengo tali proprio perchè inattaccabili da qualsiasi punto di vista (almeno secondo la mia ottica), se ripenso a film come Heat o Bladerunner non trovo davvero una virgola, una battuta, un momento fuori luogo. E' tutto come deve essere, come meglio non potrebbe essere. Però se mi viene in mente qualcosa posterò. asd

 

Eh, invece la scena clou di Heat - che rimane un maledetto capolavoro comunque - in cui Pacino e De Niro si incrociano in un diner e dialogano tra di loro per me è lunga oltremisura, gli scambi un po' telefonati e pretestuosi (didascalici, direbbe piersa). Il climax del film ne risente un po', la macchina da guerra poderosa e pulsante rallenta, il ritmo si sfilaccia per poi riprendersi nel clamoroso finale.

Niente di tragico, l'imperiosa grandezza del film ne risente in maniera molto ma molto marginale.


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#12 The Joker

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Inviato 24 giugno 2015 - 08:57

Bè non è l'unico momento di stasi dall'azione, è un film che si basa molto sullo scavare nelle vicende private dei personaggi, anche i più marginali (i due neri, la figlioccia che addirittura tenta il suicidio nel finale). La sua grandezza sta (anche) in questo, poi ci sta che una scena così attesa e "simbolica" possa non soddisfare le aspettative. Di Heat più che altro ho sentito spesso criticare il finale, che invece per me è assolutamente perfetto.


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#13 Infinite dest

    dolente o nolente

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Inviato 24 giugno 2015 - 09:02

Un film così ambizioso ha giocoforza degli inciampi - come Apocalypse now - ma nell'economia complessiva tendono a diluirsi e a sparire, lasciando una emozione di fondo duratura, immutabile, grandiosa. Quel dialogo in sè non è gran cosa, specie in rapporto alla tensione che si accumula via via precedentemente e che "preannuncia" l'incontro tra i due antagonisti. E' probabilmente questo - l'aspettativa - che poi genera una micro delusione, ma va bene uguale; i dialoghi tra Pacino e la moglie, ad esempio, sono perfetti.


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#14 The Joker

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Inviato 24 giugno 2015 - 09:15

Tanto per restare su Michael Mann, Collaretal è senza dubbio un bellissimo film (per molti un capolavoro, per me resta bellissimo film), ma la scena dalla madre di Jamie Foxx, ecco, anche no. Pure alcuni dialoghi li trovo poco riusciti, tipo quando vanno dal boss interpretato da Javier Bardem. Quelli di Heat sono assai più diretti ed essenziali, meno "costruiti". E per questo superiori (senza voler iniziare qui una diatriba sul miglior film di Mann).


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#15 Earl Bassett

    se ci dice bene finiamo nella merda

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Inviato 24 giugno 2015 - 09:17

In Schindler's list la partenza finale di Liam Neeson in lacrime l'ho sempre trovata totalmente fuori luogo in un film per il resto encomiabile per stile e misura.


  • 1

#16 cinemaniaco

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Inviato 24 giugno 2015 - 09:34

per chiudere la parentesi sul padrino, dico ancora che ovviamente condivido quanto ha scritto tom nei suoi post su michael corleone, che io però trovo in fondo un personaggio molto triste, un vero e proprio sconfitto dalla vita. questa contrapposizione tra il "grande" dell'epica, della saga italo-americana, e il "piccolo" delle tristi e mediocri vite di ciascuno, secondo me è la grandezza di questo film, ciò che lo rende un'opera intensamente personale ed unica anche all'interno del panorama gangster

questa contrapposizione si rinnova in michael, che da un lato troneggia sugli altri come un gigante, un titano del male (in una versione più sinistra del padre), dall'altra nelle parentesi introspettive lo rivela come uno sconfitto, un piccolo uomo che ha creato il vuoto attorno a sè, che ha distrutto la propria vita e quella dei suoi cari (dalla sorella a cui ha ucciso il marito, alla moglie che finisce per ripudiare e allontanarla dai suoi stessi figli, per non parlare dell'uccisione del fratello, il peccato mortale di michael, quello che lo allontana definitivamente dal padre). nel finale della parte II c'è il flashback della festa di compleanno di don vito, con i fratelli corleone che attendono che il padre rincasi per festeggiarlo. michael rivela ai fratelli di aver abbandonato il college e di essersi arruolato, scatenando le ire di sonny e la disapprovazione di tom (paradossalmente l'unico che si congratula con lui è fredo). tom gli dice una cosa del tipo "io e tuo padre abbiamo parlato spesso del tuo futuro, lui aveva grandi progetti per te". michael lo guarda e gli dice: "il mio futuro, tom. avete parlato del mio futuro". poi qualcuno annuncia l'arrivo di don vito e tutti corrono verso la porta lasciando mike da solo nella sala da pranzo. secondo me dice tantissimo quest'ultima scena dell'uomo michael corleone: nessuno gli ha mai chiesto che cosa volesse fare della sua vita, in un modo o nell'altro qualcun'altro aveva deciso il suo futuro per lui. come un erede al trono che volente o nolente deve accettare la corona dal padre, ma forse qua più come l'uomo qualunque che da giovane fa grandi sogni e grandi progetti e poi si sa come va la vita, la vita ti piega, la vita ti cambia, e non si può far nulla per combattere quella misteriosa ineluttabilità che segna tutti quanti. c'è una nota esistenzialista fortissima in questo personaggio che secondo me lo rende umano nonostante sia uno spaventoso e spietato assassino. qua ripeto sta la grandezza incredibile di coppola che ha talmente amato i suoi personaggi da renderli umani. l'ultima scena è questa bellissima carrellata in avanti su michael seduto da solo nel cortile della sua villa in un grigio autunno. il re è nudo


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#17 Limenitis

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:00

Uhm, Michael Corleone è un reduce di guerra (tema molto seventies). Ha presumibilmente già ucciso persone o comunque è già abituato alla violenza. Dalla difesa della patria passa alla difesa della famiglia, assolto un dovere ne assume un altro. Io l'ho sempre trovato un personaggio inquietante, sostanzialmente vuoto e freddo (parlo del personaggio dei primi due capitoli, quello del tardo terzo capitolo è un personaggio diverso), un demone dostoevskiano che ragiona solo per ideali astratti, a cui è fedele fino ai paradossi più estremi (per difendere la Famiglia la annienta), attratto non si sa quanto coscientemente dall'autodistruzione.

 

 

Si lo sto rivedendo anch'io su Sky sti giorni, seppure a spezzoni. Personaggio grandioso per quanto tragico, dall'espressione perennemente triste. Un'altra chiave di lettura "psicologica" potrebbe essere una insicurezza di fondo (palesata dal dialogo con la vecchia madre) per nascondere la quale lui arriva sempre a prendere la decisione più drastica. La parte II è una discesa all'inferno senza ritorno.


  • 0

Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#18 The Joker

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:02

Django Unchained: la scena dei fori sbagliati nei cappucci è talmente tirata per le lunghe da risultare imbarazzante. L'idea era geniale, ma Tarantino ci insiste sopra così tanto da rovinarla completamente.


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#19 Limenitis

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:07

trovo in fondo un personaggio molto triste, un vero e proprio sconfitto dalla vita. questa contrapposizione tra il "grande" dell'epica, della saga italo-americana, e il "piccolo" delle tristi e mediocri vite di ciascuno, secondo me è la grandezza di questo film

 

 

 

Una vita di merda che non si augura nemmeno al peggior nemico. Del resto il mafioso proprietario magari di intere città, alberghi di lusso e quant'altro, che vive nascosto in una cantina di qualche paesino di montagna in Calabria, che vita conduce?


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Stefano

 

 

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#20 cinemaniaco

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:07

Django Unchained: la scena dei fori sbagliati nei cappucci è talmente tirata per le lunghe da risultare imbarazzante. L'idea era geniale, ma Tarantino ci insiste sopra così tanto da rovinarla completamente.

 

ma no dai. per me è praticamente l'unica scena dove emerge il genio tarantiniano puro, quello delle origini ashd


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#21 cool as kim deal

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:13

 

trovo in fondo un personaggio molto triste, un vero e proprio sconfitto dalla vita. questa contrapposizione tra il "grande" dell'epica, della saga italo-americana, e il "piccolo" delle tristi e mediocri vite di ciascuno, secondo me è la grandezza di questo film

 

 

 

Una vita di merda che non si augura nemmeno al peggior nemico. Del resto il mafioso proprietario magari di intere città, alberghi di lusso e quant'altro, che vive nascosto in una cantina di qualche paesino di montagna in Calabria, che vita conduce?

 

 

Sicuramente migliore della mia


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#22 Limenitis

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:16

asd 

 

 

Ritornando IT: "La Grande Bellezza", la scena coi fenicotteri digitali è da  :facepalm: in un film molto bello per temetiche, ambientazione e recitazione. Sarebbe stata più espressiva una telecamera fissa della durata della scena.


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Stefano

 

 

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:19

Django Unchained: la scena dei fori sbagliati nei cappucci è talmente tirata per le lunghe da risultare imbarazzante. L'idea era geniale, ma Tarantino ci insiste sopra così tanto da rovinarla completamente.


Per me quella scena non ci sta a dire proprio nulla col resto del film, secondo me è un finto umorismo tarantiniano, è più ai livelli delle parodie tipo Scary Movie.
Con tutto che poi Django per me non è affatto un capolavoro.
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Inviato 24 giugno 2015 - 10:21

Tutta la parentesi sentimentale in Faust di Murnau.


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#25 Limenitis

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:28

 

Django Unchained: la scena dei fori sbagliati nei cappucci è talmente tirata per le lunghe da risultare imbarazzante. L'idea era geniale, ma Tarantino ci insiste sopra così tanto da rovinarla completamente.


Per me quella scena non ci sta a dire proprio nulla col resto del film, secondo me è un finto umorismo tarantiniano, è più ai livelli delle parodie tipo Scary Movie.
Con tutto che poi Django per me non è affatto un capolavoro.

 

 

 

 

Ma va è fighissima, e il film è un capolavoro.


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Stefano

 

 

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#26 cool as kim deal

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Inviato 24 giugno 2015 - 10:34

In indagine al di sopra di ogni sospetto non mi piace la scena in cui Volontè piagnucola insultato dall'amante.

 

E poi praticamente tutti i finali dei film di Miyazaki, tranne quello di Si alza il vento


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#27 neuro

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Inviato 24 giugno 2015 - 12:50

 

Django Unchained: la scena dei fori sbagliati nei cappucci è talmente tirata per le lunghe da risultare imbarazzante. L'idea era geniale, ma Tarantino ci insiste sopra così tanto da rovinarla completamente.


Per me quella scena non ci sta a dire proprio nulla col resto del film, secondo me è un finto umorismo tarantiniano, è più ai livelli delle parodie tipo Scary Movie.
Con tutto che poi Django per me non è affatto un capolavoro.

 

 

è chiaro a tutti che è un'attacco a Nascita di una nazione, sì?


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#28 paloz

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Inviato 24 giugno 2015 - 12:54

Ritornando IT: "La Grande Bellezza", la scena coi fenicotteri digitali è da  :facepalm: in un film molto bello per temetiche, ambientazione e recitazione. Sarebbe stata più espressiva una telecamera fissa della durata della scena.


Sì, anche lo scambio che termina con "Perché le radici sono importanti" è francamente imbarazzante, per fortuna non è quello il finale.
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#29 Onironaut

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:03

Quindi "La grande bellezza" è un capolavoro?

 

Per quanto riguarda Django Unchained io la scena del Ku Kux Klan l'ho trovata riuscitissima, un siparietto comico abbastanza inaspettato e gradevole che fa da contraltare alla seriosità di altri momenti...

Fermo restando che, per me, i capolavori di Tarantino sono altri (e io sono uno di quelli che considera il primo volume di Kill Bill l'acme)


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#30 Limenitis

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:24

Tarantino ha fatto solo capolavori su, è inutile. Sti giorni stanno passando i Kill Bill che ho sempre un po' snobbato e invece sono spettacolari pure quelli. 


  • 0

Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#31 Infinite dest

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:28

Se non ti volessi bene come a un fratello minore, ancorchè laziale, ti menerei


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#32 Onironaut

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:31

Tarantino ha fatto solo capolavori su, è inutile. Sti giorni stanno passando i Kill Bill che ho sempre un po' snobbato e invece sono spettacolari pure quelli. 

 

Quasi

 

Dai... "A prova di morte" è un capolavoro?

"Bastardi senza gloria" (per quanto fantastico) un capolavoro?


  • 0

#33 The Joker

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:32

L'obiettivo è chiaro, la presa in giro divertente ed efficace (sulle prime). Poi però va avanti per un tempo che sembra infinito e subentra la noia, se non l'imbarazzo. Peccato.

 

A proposito di Tarantino...Pulp Fiction è riconosciuto all'unanimità o quasi come il suo capolavoro, no? Ecco, devo confessare che a me tutta la parte con Bruce Willis e fidanzatina e poi quando lo rinchiudono assieme a Marcellus Wallace ha sempre fatto abbastanza schifo. Uccidetemi pure. asd


  • 0

#34 Onironaut

    La vita o si vive o si scrive.

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:33

Tutta la parentesi sentimentale in Faust di Murnau.

 

Stucchevole da morire ma... va contestualizzata all'epoca dell'opera...


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#35 Limenitis

    sputasentenze

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:49

Se non ti volessi bene come a un fratello minore, ancorchè laziale, ti menerei

 

 

Ogni volta che li passano me li guardo con piacere, tutti tranne forse Bastardi senza gloria  (@ Orionauta a proposito) che mi annoia un poco. Per me un film che ogni volta che becco mi viene voglia di guardare è un capolavoro. 


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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#36 Infinite dest

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:52

Non ho il coraggio di aprire l'ennesima polemica su Tarantino asd


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#37 Limenitis

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Inviato 24 giugno 2015 - 13:56

asd aprila aprila*

 

 

(a me non frega un cazzo figurati, ho i miei parametri empirici mi sta bene così)

 

 

* se litigate vi leggo volentieri però


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Stefano

 

 

Sono stato ad un loro concerto in prima fila, impiedi. Ubriaco fracico ed erano convinte fossi un fan sfegatato, mi dedicavano le canzoni mentre io per quasi due ore urlavo: troieee!

 


#38 Infinite dest

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Inviato 24 giugno 2015 - 14:00

si eh, casomai la apre piersa che è moderatore (ed è pazzo)


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#39 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 24 giugno 2015 - 14:08

dice il ©(p)azzo:

 

ma 8 pagine trascritte sulle questioni che si potrebbero risolvere con "La Sceneggiatura"?

Mi riferisco a Michael Corleone, come evolve, non evolve, cercando rimandi nel film dopo (in cui, evidentemente, si cerca di rafforzare un filo non troppo spesso). La sceneggiatura (o la trama del romanzo) è proprio questo: una tela di cui si tende a non far vedere la trama e l'ordito. se lo vedi dopo 10 volte grazie al cazzo; se te ne accorgi da subito g.a.c. lo stesso, la migliore sceneggiatura, di cui non vedi il lavoro, ti suonerebbe falsissima per come è perfetta. Detto questo, non è che questo sdogana ogni cazzone che scrive le robe ad minchiam ma Michael che diventa Michael ci sta; più dura da digerire sarebbe stato Fredo che diventa Michael, proprio per un paradosso di tipo psicologico impossibile da digerire...


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#40 paloz

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Inviato 24 giugno 2015 - 14:12

Per me "Bastardi senza gloria" è un capolavoro, non ha niente fuori posto, script impeccabile e tensione altissima. In questo topic quindi non c'entra.
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esoteros

 

I have spoken softly, gone my ways softly, all my days, as behoves one who has nothing to say, nowhere to go, and so nothing to gain by being seen or heard.

 

(Samuel Beckett, Malone Dies)


#41 piersa

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Inviato 24 giugno 2015 - 14:13

sopravvalutato, quello e djiango (che ha un finale di 80 minuti). 


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#42 lazlotoz

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Inviato 24 giugno 2015 - 14:18

Ma qui sul forum si è già discusso di cosa è un capolavoro? 

Quali sono i parametri da rispettare per definire un film un capolavoro?

Così per dire eh...

Che poi sennò diventa come genio e geniale, che ormai uno è un genio se fa le scoregge a testa in giù. E i capolavori sono i film che ci piacciono.

E va pure bene eh, solamente mi domandavo se c'è una definizione, almeno condivisa sul forum...


  • 0

#43 Onironaut

    La vita o si vive o si scrive.

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Inviato 24 giugno 2015 - 14:48

Diciamo che l'idea sarebbe di partire da quelle opere che unanimemente sono considerate capolavori...

Per dire, non solo capolavori che sono entrati nel nostro cuoricino ma anche quei film intoccabili (secondo la critica e non solo) che rispettiamo e di cui riconosciamo la maestria, l'impeccabilità, l'estrema cura formale ma non ci hanno colpito del tutto.

Però è più interessante ai fini del thread, imo, cercare il pelo nell'uovo nei film unanimemente considerati capolavori e che allo stesso tempo ci hanno segnato in quanto cinefili, ecco. 

 

Posto che molto probabilmente nessun film è mai un CAPOLAVORO IN SENSO ASSOLUTO, GUAI A TE SE ME LO SMONTI, chi di noi si azzarderebbe a dire che "Ladri di biciclette" o il "Il gabinetto del dr. Caligari" o "Psycho" sono delle ciofeche?

La sfida è cercare la nota stonata in questi titoloni, scoprire le imperfezioni in ciò che ci è parso perfetto (Caligari per me è tutto fuorchè perfetto, anche se fantastico).

In sostanza... la sfida è complicarci la vita  asd


  • 0

#44 piersa

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Inviato 24 giugno 2015 - 15:14

Ale (quello di Torino): vabbè che è san Giovanni e ci stiamo rompendo i coglioni ma trovare una definizione di capolavoro è IMPOSSIBILE. Anche a stabilire i parametri, proprio questi sarebbero messi in discussione perché alla fine della fiera il sentimento (e non il gusto che è una forzatura del soggettivismo) ti fa sostenere anche l'insostenibile o, al limite, il più grande dei pregi diventa il peggiore dei difetti (vedi Kubrick quasi impossibile da confutare tecnicamente ma poi lo confuti lo stesso: è freddo, è troppo perfetto eccetera).

 

volevo poi aggiungere due robe su Tarantino prima che l'altro Ale (Dio ti conservi) mi faccia passare per robe tipo snob, cinefilo da dizionario eccetera: tarantino, insieme a Fellini, è quello che più mi ha entusiasmato dopo aver visto un loro film (Pulp Fiction e Amarcord). Questo è innegabile e non lo nego infatti (di fellini sono ancor più critico). resta il fatto che del Quentin, avendo vissuto in diretta la sua evoluzione, non mi piacciono per niente né il film dove il politicamente scorretto va a ruota del politicamente corretto (BSG) né quello che dopo una splendida tirata e una stupenda fotografia ci infila OTTANTA minuti di sparatoria che non ho ancora capito a che cazzo servano. Giusto per la precisione asd


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#45 lazlotoz

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Inviato 24 giugno 2015 - 15:31

(e io a San Giovanni sto pure a lavorà, ma cerco di distrarmi in ogni modo, vacca boia)
Vero, ho detto una cazzata.

Ma se ogni film di Tarantino (per dirne uno eh) è un capolavoro allora Paolo il mio macellaio è un genio. 


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#46 Infinite dest

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Inviato 24 giugno 2015 - 15:34

ovviamente non è così, avete scelto il regista sbagliato; avrei capito Billy Wilder, ma Tarantino asd

 

Piersa non mi menare, lo sai che sono un fan di Jackie Brown (e basta)


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 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#47 piersa

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Inviato 24 giugno 2015 - 15:35

@lazlo D'altra parte bisogna provarci; se uno ha un appeal tale da imporre un paradigma poi gli altri ti seguono ma in una democrazia cosa vuoi fare? Chiacchiere asd


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#48 Reynard

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Inviato 24 giugno 2015 - 15:46

Diciamo che l'idea sarebbe di partire da quelle opere che unanimemente sono considerate capolavori...

Per dire, non solo capolavori che sono entrati nel nostro cuoricino ma anche quei film intoccabili (secondo la critica e non solo) che rispettiamo e di cui riconosciamo la maestria, l'impeccabilità, l'estrema cura formale ma non ci hanno colpito del tutto.

Però è più interessante ai fini del thread, imo, cercare il pelo nell'uovo nei film unanimemente considerati capolavori e che allo stesso tempo ci hanno segnato in quanto cinefili, ecco. 

 

Posto che molto probabilmente nessun film è mai un CAPOLAVORO IN SENSO ASSOLUTO, GUAI A TE SE ME LO SMONTI, chi di noi si azzarderebbe a dire che "Ladri di biciclette" o il "Il gabinetto del dr. Caligari" o "Psycho" sono delle ciofeche?

La sfida è cercare la nota stonata in questi titoloni, scoprire le imperfezioni in ciò che ci è parso perfetto (Caligari per me è tutto fuorchè perfetto, anche se fantastico).

In sostanza... la sfida è complicarci la vita  asd

 

 

Nella parola capolavoro ci si vuole fare entrare questioni di 'fortuna critica' ("unanimemente") e qualità intrinseche (il suo contrario sarebbe "ciofeca").

Forse è per questo che non ci si intende su quali siano i capolavori.

Magari separando le questioni...


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La firma perfetta dev'essere interessante, divertente, caustica, profonda, personale, di un personaggio famoso, di un personaggio che significa qualcosa per noi, riconoscibile, non scontata, condivisibile, politicamente corretta, controcorrente, ironica, mostrare fragilità, mostrare durezza, di Woody Allen, di chiunque tranne Woody Allen, corposa, agile, ambiziosa, esperienzata, fluente in inglese tedesco e spagnolo, dotata di attitudini imprenditoriali, orientata alla crescita professionale, militassolta, automunita, astenersi perditempo.

#49 Onironaut

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Inviato 24 giugno 2015 - 15:53

Mmm... ma la "fortuna critica" non è spesso determinata dalle qualità intrinseche?
O boh, forse non colgo.

Vi scrivo nelle pause tra una ripetizione e l'altra, visto che domani ho proprio esame di "storia e critica del cinema" (e come al solito, e solitamente immotivatamente, mi sento abbastanza nella merda)  :fear:

 

(in poche parole mi metto il ferro dietro la porta se scrivo cagate o se non sono sufficientemente chiaro... il tutto è giustificato dall'instabilità psicologica del momento  :firuli: )


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#50 piersa

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Inviato 24 giugno 2015 - 15:54

dài, che cosa vuoi sapere? Qui dentro c'è la scienza


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