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Il Racconto Dei Racconti - Tale Of Tales (Garrone, 2015)


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45 replies to this topic

#1 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 16 maggio 2015 - 14:55

CANNES 68 - Al suo 8° lungometraggio, il regista romano sorprende tutti e si dà al fantasy con un adattamento di 3 racconti tratti da "Lo cunto de li cunti" di Giambattista Basile. Gioia enorme per occhi e cervello, il cuore si scalda un po' meno...

 

racconto_dei_racconti_tale_tales_loc.jpg

 

http://www.ondacinem...tale_tales.html


  • 4
Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#2 William Wilson

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Inviato 16 maggio 2015 - 17:07

Molto convincente questo Garrone-Basile, che mette in scena debolezze di monarcuncoli (ometti) e capricci di donnette: in altri termini, l'infantilismo (spesso tragico) dell'umanità condensato in una fiaba per adulti.


  • 0

#3 Tom

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Inviato 16 maggio 2015 - 19:46

Locandina OSCENA, peggio del trailer, da dtv girato in Bulgaria con Michael Madsen e Eric Roberts.

E dire che all'inizio ne giravano di stupende...

 

locandinapg1.jpg


  • 5

#4 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 16 maggio 2015 - 19:51

Fine lavoro di scontorno da ammirare a buona risoluzione

 

 

Il-Racconto-dei-Racconti-Poster-2.jpg?re

 

 

Ma perché?!


  • 1

#5 debaser

    utente stocazzo

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Inviato 16 maggio 2015 - 21:03

Locandina OSCENA, peggio del trailer, da dtv girato in Bulgaria con Michael Madsen e Eric Roberts.
E dire che all'inizio ne giravano di stupende...

locandinapg1.jpg

Questa io l'ho vista in giro, non so perché non l'abbiano usata anche come locandina ufficiale (se è effettivamente così).
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Codeste ambiguità, ridondanze e deficienze ricordano quelle che il dottor Franz Kuhn attribuisce a un'enciclopedia cinese che s'intitola Emporio celeste di conoscimenti benevoli. Nelle sue remote pagine è scritto che gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
 
non si dice, non si scrive solamente si favoleggia


#6 StuntmanMike

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Inviato 17 maggio 2015 - 02:31

È la locandina italica ufficiale, la usano nelle interviste e come banner OVUNQUE.

 

Quella per i mercati esteri: la versione più evoluta e borghese del fantaghirò bulgaro. asd

 

tale-of-tales-poster-120x160-bd.jpg


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#7 Gozer

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Inviato 17 maggio 2015 - 09:07

Va beh, locandine a parte, il film è davvero incredibile, sono andato a vederlo ieri sera e m'ha lasciato un vortice di sensazioni.

 

E' un rarissimo esempio di film che davvero tratta le fiabe come erano nel loro corpo originale, con tutte le varie assurdità non spiegate, gli apparenti vuoti di senso, il macabro di stampo gotico e antico, ecc. ecc.

 

Svanita ogni traccia di hollywoodizzazione a cui ormai ci avevano abituato nei riguardi della materia, di fatto anestetizzandola.


  • 5
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#8 coby

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Inviato 17 maggio 2015 - 09:15

goz però non scalda cuore, perchè secondo te?

 

hai letto che è in produzione il film d'animazione sulla Gatta Cenerentola dal regista de l'arte della felicità?


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incantato da simon tout court


#9 Gozer

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Inviato 17 maggio 2015 - 09:22

goz però non scalda cuore, perchè secondo te?

 

La pietra è difficile da scaldare. 

 

Ma "La gatta cenerentola" seguendo la storia di Basile? Meglio ancora sarebbe l'adattamento di De Simone, si potrebbe trarne un capolavoro.

"L'arte della felicità" non l'ho visto però e dalle immagini che pesco è un'estetica che non fa esattamente per me, speriamo cambi stile per la nuova opera (a parte che essendo realizzato in Italia immagino che budget avrà avuto a disposizione poveraccio, mica siamo in Francia).

 

(Mi scuso per l'OT)


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#10 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 17 maggio 2015 - 10:55

Uhm Gozzy, mi hai incuriosito. L'avrei visto comunque eh, il buon Garrone é il nostro Kubrick.
  • 0

#11 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 17 maggio 2015 - 11:07

Bella invece la locandina con il labirinto. Già la dedalofilia (kubrickianeggiante?) è infatti un biglietto da visita metaforico invitante, e con me ha funzionato, insieme a tutto il resto. Scelta azzeccata, poiché il labirinto (multicursale) è il simbolo stesso del Barocco.


  • 0

#12 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 17 maggio 2015 - 20:56

Bellissimo. Una sorpresa notevole, una serie di scene magnifiche che ti tengono col fiato sospeso. L'Italia ritratta come un paese fatato e maledetto, un fantasy horror ma senza armi. I labirinti si scavalcano, i principi non ti salvano, nella foresta incontri la magia, non il senso.
Una fiaba dove il sesso e l'amore fraterno spazzano via l'amore romantico. Un racconto dove i poveri e i re si toccano cosi' come il castello e il borgo circostante.
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apri apri, apri tutto!

#13 neuro

    king (beyond the wall)

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Inviato 18 maggio 2015 - 06:38

Leccata, lacerata, bruciata, incollata, accarezzata, bianca, pulita, sporca, vecchia. Forata dalle pulci, odorata dalle madri e dagli orchi. Un film sulla pelle.
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#14 Infinite dest

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Inviato 18 maggio 2015 - 08:48

Uhm Gozzy, mi hai incuriosito. L'avrei visto comunque eh, il buon Garrone é il nostro Kubrick.

Sopravvalutato? asd

Scherzi a parte, non mi sorprende che Garrone abbia fatto questa operazione, la dimensione favolistica insita nel suo magico iperrealismo era già presente ed evidente in Reality, ancorchè sottotraccia - l'ho rivisto due giorni fa, i contrappunti musicali, la fotografia e gli sguardi stralunati e sbilenchi del protagonista gli donano una dimensione quasi Disneyana.

Farò di tutto per vederlo, ve lo giuro


  • 0

 mi ricorda un po' Moro.

 

 

 

 

Con trepidazione vivo solo le partite dell'Inter.

 

 

 

Io non rispondo a fondo perchè non voglio farmi bannare, però una cosa voglio dirla: voi grillini siete il punto più basso mai raggiunto dal genere umano. Di stupidi ne abbiamo avuti, non siete i primi. Di criminali anche. Voi siete la più bassa sintesi tra violenza e stupidità. Dovete semplicemente cessare di esistere, come partito (e qui non ci si metterà molto) e come topi di fogna (e qui sarà un po' più lunga, ma cristo se la pagherete cara).

 

 


#15 William Wilson

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Inviato 18 maggio 2015 - 09:09

Ok, film promosso. Ci sono anzi scelte registiche davvero ottime, come quella, a inizio film, in cui il Negromante, inquadrato di schiena, avanzando disvela la scena un po' come il Gesù di Pasolini...  :monk:

 

Certo però che alcuni effetti speciali, le scene d'azione (piuttosto statiche per i gusti dello spettatore di oggi) e persino il doppiaggio di Vincent Cassel lasciano un po' a desiderare... Ma in fondo chi se ne frega, è pur sempre un film italiano, con un budget italiano. La cosa bella è che qualcuno (grazie Garrone!) abbia tentato, anche in Italia, una strada alternativa, di genere... E non il solito "ragazzo che cresce, ragazza che cresce, coppia in crisi, genitori, vacanze per minorati mentali" (cit. Tarantino). Il risultato è comunque di una sorprendente qualità.  :metal:  Spero sia un nuovo inizio per il cinema di genere all'italiana. 


  • 0

#16 William Blake

    Titolista ufficiale

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Inviato 19 maggio 2015 - 12:05

Leccata, lacerata, bruciata, incollata, accarezzata, bianca, pulita, sporca, vecchia. Forata dalle pulci, odorata dalle madri e dagli orchi. Un film sulla pelle.

 

è anche un film sui legami di sangue, sulla genitorialità, una riflessione sull'equilibrio (in)naturale del mondo e sul vuoto ma ossessivo esercizio del potere. riesce a catturare la densità pluritematica della fiaba (che per statuto è una miniatura allegorica e morale), in una struttura tripartita e labirintica. è insomma un film dall'animo barocco, un'operazione ammirevole sotto tutti i punti di vista, anche per l'idea di non compiacere il pubblico: le storie sono molto rispettose della fonte letteraria, con la mescolanza di orrido e meraviglioso, e la narrazione che si svolge per incastri e sovrapposizioni con un climax ben distribuito e non montato "alla Nolan" (funziona in pratica allo stesso modo di "Gomorra"). Garrone è realmente il nostro maggior talento: qui costruisce il film basandosi stilisticamente sulla potenza visiva, su un lavoro sontuoso in fase di fotografia e scenografia, con molteplici riferimenti pittorici (la pittura veneziana e i paesaggisti in particolare), così palesi e fini da ricordarmi il miglior Pasolini.


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Ho un aspetto tremendo, e non bado a vestirmi bene o a essere attraente, perché non voglio che mi capiti di piacere a qualcuno. Minimizzo le mie qualità e metto in risalto i miei difetti. Eppure c'è lo stesso qualcuno a cui interesso: ne faccio tesoro e mi chiedo: "Che cosa avrò sbagliato?"

#17 vegeta851

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Inviato 20 maggio 2015 - 12:35

Ok, film promosso. Ci sono anzi scelte registiche davvero ottime, come quella, a inizio film, in cui il Negromante, inquadrato di schiena, avanzando disvela la scena un po' come il Gesù di Pasolini...  :monk:

 

Certo però che alcuni effetti speciali, le scene d'azione (piuttosto statiche per i gusti dello spettatore di oggi) e persino il doppiaggio di Vincent Cassel lasciano un po' a desiderare...

ok sul doppiaggio, ma le sequenze "action", come quella sottomarina dell'uccisione del drago secondo me sono immense...


  • 1

#18 StuntmanMike

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Inviato 20 maggio 2015 - 16:01



non scalda cuore

 

Ditelo al drago.

 

19-tale-of-tales.w1200.h630.jpg

 

D'accordo con chi considera Garrone il cineasta contemporaneo più talentuoso e visivamente insinuante, pittorico, della penisola: pochi autori europei potevano permettersi un fantasy barocco di carne e sangue, quindi credibile e materico, su Basile senza sprofondare in una rappresentazione del fantastico solitamente pleonastica e impersonale, a rischio emulazione di tanta filmografia anglosassone. D'altronde l'uso del linguaggio metaforico-fiabesco è da sempre un'ossessione ricorrente nel cinema del regista romano, penso agli incubi e alle visioni astratte che già intossicavano -oltre all'evidente dimensione favolistica del citato Reality- la zoofilia horror del capodopera L'imbalsamatore, il tema del corpo femminile scarnificato-martoriato di Primo amore e il pianeta Gomorra con i suoi Pisellino\Pollicino killer. E finalmente c'è qualcuno che prova a restituire un senso inedito al significato di "meraviglioso" anche grazie a straordinarie, immaginifiche location italiche (fra le quali Donnafugata in Sicilia, Roccascalegna in Abruzzo, Palazzo Reale a Napoli e Castel del Monte in Puglia). Memorabile Toby Jones e il suo malinconico monarca di Altomonte.  


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#19 tiresia

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Inviato 22 maggio 2015 - 09:08

Visivamente potentissimo, concreto, aspro, buio, luminoso, sporco e laccato come solo l’animo umano può essere. Stupendo tutto l’impianto, dalla cornice circense che ci fa capire come Reality fosse un gigantesco prologo di questo film, alla convergenza non casuale dei protagonisti delle tre storie che vivono nello stessa terra, nello stesso momento perché le loro menti sono prese dalle stesse ossessioni, con quel movimento tipico ariostesco per cui i luoghi comprimono, contengono, esasperano, rappresentano e fanno deflagrare i desideri incontenibili degli uomini.

Cosa muova il mondo è chiaro, il desiderio, ma il desiderio è il corpo, è sangue (dal cuore mangiato, alla testa mozzata, alla pelle staccata), è metamorfosi e disumanamento, un campo di battaglia da piegare, modellare, sacrificare. I racconti sono scelti attorno all’idea del possesso, il desiderio di maternità che è desiderio di avere una vita dentro e di possedere il figlio poi, ma che per magia si sdoppia; il desiderio carnale legato al possesso di un corpo giovane che si lega, a sua insaputa, a un desiderio di giovinezza e bellezza ottenuto attraverso una rinascita e un legame materno (l’allattamento non a caso) e che è anch’esso doppio; il desiderio di non staccarsi da una figlia che, ormai cresciuta, viene ignorata per un suo doppio più docile, e che poi verrà privata del suo futuro.

Nell’intersecarsi delle storie qualcosa sfugge, il personaggio di Cassel è davvero in ombra, la chiusa della prima storia della Regina è frettolosa, ma nel complesso la forza compositiva e cromatica è puro incanto.

Le geometrie dei luoghi, compreso il labirinto (moltiplicato) che è la reificazione delle ossessioni mentali/viscerali della protagonista, la violenza dei colori, l’ipnotico ritmo delle musiche sono magnetiche, ti prendono e ti conducono per mano in un mondo parallelo e altro, in cui comanda il possibile se desiderato nelle sue estreme conseguenze, in cui la rappresentazione è obbligo, in cui le gesta hanno conseguenze che vengono pagate con lacrime e sangue senza alibi, perché le responsabilità sono chiare.

Violenza? No, vita.

E l’equilibrio del mondo è la convivenza di morte e nascita, di riso e pianto, di alto e basso. E’ il mondo della fiaba, nessuno sconto. E in queste storie ci sono due figli che lottano fino in fondo per la propria autonomia dai desideri altrui, escono dagli agi dei loro palazzi e entrano nei labirinti del mondo, uccidono, senza pietà alcuna, per riappropriarsi del proprio futuro. Un equilibrio instabile, come una fune tesa in fiamme, pronto a scomporre e ricomporre il mondo in nuove storie.

Direi molto, molto bello

 

Apprezzo molto anche le variazioni fatte rispetto alle storie di partenza, declinate più al femminile, he attualizzano i temi trattati e che esasperano la potenza della generazione e della mutazione


  • 3

#20 Moontesquieu

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Inviato 22 maggio 2015 - 09:58

Ottimo film anche a questo giro, anche se forse bisognerà ancora aspettare per il film "definitivo" di Garrone, ma questa è una mia opinione personale. Credo che Garrone sia un regista di talento straordinario pronto per un grande progetto ed una grandissima produzione e che lo sta dimostrando in tutti i modi possibili. Forse manca solo qualcuno che ci creda. Insomma, mi piacerebbe molto che il suo nome assumesse ancor più respiro internazionale e vedere quel che combina con tanti soldi e ottimi sceneggiatori. Forse è il nostro che lo merita di più,

 

Mi piace molto la chiusura della Mono di  :OR:  di Garrone quando sottolinea che i suoi sono film che non si dimenticano. Ed in effetti anche in questo film ci saranno scene difficili da rimuovere dalla testa, a parte quella del pranzo a base di cuore di drago già postata:

Spoiler

- E poi certo, tutte le scene dei paesaggi e dei luoghi fiabeschi sono clamorose.

 

Anche le location giocano un ruolo importantissimo, splendide tutte le riprese dei luoghi. Direi che il rischio di "Fantasy per adulti" (che per me è Games of Thrones) è del tutto scongiurato, questo film è qualcosa di totalmente diverso. A pensarci bene non è neanche un Fantasy, è proprio un film sulle fiabe medievali, sull' Italia, sul magico come scusa per indagare con onestà la natura umana, e mai fine a sé stesso. In effetti i temi delle tre fiabe sono praticamente gli stessi e sono già stati riassunti in precedenza quindi evito di ripeterli. Ottimo Garrone con il triplo intreccio già usato in Gomorra che porta avanti tre racconti diversi per dire la stessa cosa. Ormai è uno schema con cui ha una certa confidenza. Certo che, come già hai tempi dell' imbalsamatore e di Primo Amore, questo triangolo Possessione/Gelosia/Tragedia è una specie di fissazione nel racconto dell' umano asd. Staccarsene un po' non sarebbe malissimo.

 

Il ritmo del film è strano, e per questo mi piace. A tratti sembra un film lento (dopo i primi 20 min per me ha un momento di stanca ma poi si riprende) ma in realtà succedono tantissime cose. Fa bene il regista a non spingere troppo sull' acceleratore, anche se, come dice Tiresia, alla fine qualche chiusura che meritava del tempo in più c' è e Vincent Cassel meritava oltre ad un miglior doppiatore anche un maggiore approfondimento sul personaggio.

 

Non penso che possa ricevere premi a Cannes (contento di sbagliarmi, ovviamente), ma Garrone porta a casa un' altra pellicola molto molto valida.


  • 2

#21 William Wilson

    Doppelgänger

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Inviato 22 maggio 2015 - 17:26

Il labirinto di pietra, a ripensarci, - questo simbolo del "viaggio dell'eroe", anzi del racconto stesso - in questo film è onnipresente.

I castelli, le pareti rocciose, la tana senza uscita, i muri con gli arabeschi,...

 

  :wub:


  • 0

#22 vuvu

    الرجل المكرسة لقضية المرأة ويقع في

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Inviato 28 maggio 2015 - 13:13

Tutto molto bello e in linea con le mie aspettative. Garrone è dovuto scendere a patti con tecniche di ripresa molto più precise, e la "libertà" data in passato ai movimenti degli attori (con lui che seguiva costantemente le movenze degli interpreti) è ora vincolata a schemi molto più concisi e retti, dovuti ovviamente alla produzione fotografica, scenica e chi ne ha più ne metta decisamente più ricca e di ben altra tipologia. Bramosia e individualismo seguono la medesima scia in un affresco magnifico e desolante al contempo, tra algidi scenari e introspezioni appena abbozzate. Non dimentichiamo che sono tre "fiabe" di difficile trasposizione cinematografica. Ergo in partenza il rischio di perdersi era veramente grosso. Ma il regista romano è riuscito a trovare quell'equilibrio perfetto tra incanto fiabesco e il definitivo messaggio umano. Perfetto in tal senso anche l'utilizzo degli effetti speciali, mai invadenti e mai da riempitivo. Interpretazioni ottime, con una leggera preferenza per Toby Jones e Shirley Henderson, entrambi magistrali. Insomma, sono veramente soddisfatto.


  • 2

"L'intensità del rumore provoca ostilità, sfinimento, narcisismo, panico e una strana narcosi." (Adam Knieste, cit.)

 

"Deve rimanere solo l'amore per l'arte, questo aprire le gambe e farsi immergere dal soffio celeste dello Spirito." (Simon, cit.)

 

La vita è bella solo a Ibiza (quando non c'è nessuno).


#23 Wattimo Fuggente

    chi semina vento raccoglie scureggia

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Inviato 28 maggio 2015 - 18:17

davvero notevole, partivo da aspettative molto alte ma questo film è eccezionalmente differente dagli altri suoi visti (reality, gomorra, l ' imbalsamatore), laddove con Sorrentino ad esempio ho sempre l'impressione di vedere lo stesso film (con i dovuti distinguo).

l'atmosfera sospesa tra fiaba e realtà quasi trasfigura nei paesaggi e nelle architetture, l'eleganza nel realizzare le parti più "difficili" (l'uccisione del drago che ricorda il cinema degli albori o l'inseguimento dei gemelli nella cava) ne fanno un film unico, sopratutto in tempi in cui il genere ha preso derive molto canoniche (il blockbuster per famiglie o la versione adulta seriale di GoT, che pure apprezzo)


  • 0

#24 superfico

    aspirante indie

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Inviato 29 maggio 2015 - 15:47

Son convinto che le fiabe sia meglio leggerle e immaginarle anzichè vederle adattate al cinema. Non ci sarebbe tutta questa pulizia visiva (che va a cozzare con tutti i relativi aspetti sordidi, violenti e squallidi che Garrone voleva mettere in risalto) e non ci sarebbero Cassel o la Hayek in costume con quella recitazione impostata (approccio Pasolini ci vorrebbe, altrochè).
L'empatia fisiologicamente assente e una narrazione lenta e poco coinvolgente sicuramente non aiutano. E il canovaccio fiabesco troppo semplicistico dei tre episodi frena gli spunti di riflessione.
Rimangono alcune immagini visivamente potenti e suggestive (tra tutte, la caccia al drago marino) e almeno un sequenza ben costruita (la strage dell'orco e la biondina apparentemente rassegnata che lo sgozza nel suo unico momento di tenerezza).
Non lascia il segno e non me lo sarei mai aspettato dal regista di "Primo amore" e "Gomorra". Deludente.


  • 0

#25 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 29 maggio 2015 - 16:56

La scena del ritorno della figlia concessa all'orco in cambio della pulce è potentissima.


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Abortisti non si nasce, si diventa. Se ti fanno nascere. (Clericetti)

#26 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 30 maggio 2015 - 10:55

Caro padre, possiamo pure allargarci e dire che dei tre ė l'episodio più bello?
Già solo per il destino della rorwacher si merita 10 asd
Film molto bello contro tutte le aspettative in un genere di altissimo budget che Garrone ha risolto brillante con fotografia e location, film per sequel che invece struttura in tre episodi indipendenti, film di genere che ritrova la sua cattiveria innata e voglio vedere cosa ne diranno in USA per esempio.
Film che è solo un film, un tassello di una carriera che a differenza di sorrentino si sta svolgendo al riparo dai clamori mediatici, in una idea di cinema che non si sporca con gli argomenti della critica militante che fa i raffronti delle "giovinezze" trattate dai due genietti del cinema che abbiamo.
Sucate
  • 2

#27 William Wilson

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Inviato 30 maggio 2015 - 12:29

Rimangono alcune immagini visivamente potenti e suggestive (tra tutte, la caccia al drago marino) e almeno un sequenza ben costruita (la strage dell'orco e la biondina apparentemente rassegnata che lo sgozza nel suo unico momento di tenerezza).
Non lascia il segno e non me lo sarei mai aspettato dal regista di "Primo amore" e "Gomorra". Deludente.

 

Se <<rimangono alcune immagini visivamente potenti e suggestive>>, mi spieghi come fa a <<non lascia[re] il segno>>? 


  • 0

#28 fra Roberto

    Roadie

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Inviato 30 maggio 2015 - 18:10

Aggiungo solo che, se la figlia fosse stata più grintosa nella sua performance, imitando la migliore PJ Harvey, il padre avrebbe fatto più fatica ad alienarsi.

L'episodio della colla è un colpo al cuore alla chirurgia estetica.


  • 3
Abortisti non si nasce, si diventa. Se ti fanno nascere. (Clericetti)

#29 Moreno Saporito

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Inviato 30 maggio 2015 - 18:45

Aggiungo solo che, se la figlia fosse stata più grintosa nella sua performance, imitando la migliore PJ Harvey, il padre avrebbe fatto più fatica ad alienarsi.

L'episodio della colla è un colpo al cuore alla chirurgia estetica.

 

 

grandissimo Padre!


  • 0

 


#30 TAFKAno2003

    Groupie

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Inviato 30 maggio 2015 - 23:43

Il padre di Alessandro Rak, Michele, è l'autore di un'ottima traduzione de Lo Cunto de li Cunti


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#31 Jack DiSpade

    Critico proto-punk

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Inviato 31 maggio 2015 - 00:05

Gran prova di Garrone, un fantasy verace che stupisce per freschezza ed efficacia, girato con eleganza e maniera. Durante la visione pensavo: "guarda, sta dimostrando che si possono ottenere ottimi risultati anche senza tanta grafica computerizz...", poi vedo la pulce in CGI. Perché Garrone, perché? E vabbé, bello lo stesso.


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#32 An Absent Friend

    We're happening

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Inviato 31 maggio 2015 - 01:46

Gran prova di Garrone, un fantasy verace che stupisce per freschezza ed efficacia, girato con eleganza e maniera. Durante la visione pensavo: "guarda, sta dimostrando che si possono ottenere ottimi risultati anche senza tanta grafica computerizz...", poi vedo la pulce in CGI. Perché Garrone, perché? E vabbé, bello lo stesso.

 

Che schifo, tra l'altro. Ho dovuto chiudere gli occhi ogni volta che compariva.


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Talmente brutto che e' da considerare 90

 

 
In pratica vogliono il magical negro senza i poteri magici, sai che palle.

 

 

I voti sono sull'attività svolta e sulle iniziative dichiarate o parzialmente avviate

 


#33 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 31 maggio 2015 - 08:06


Gran prova di Garrone, un fantasy verace che stupisce per freschezza ed efficacia, girato con eleganza e maniera. Durante la visione pensavo: "guarda, sta dimostrando che si possono ottenere ottimi risultati anche senza tanta grafica computerizz...", poi vedo la pulce in CGI. Perché Garrone, perché? E vabbé, bello lo stesso.


Cghe schifo, tra òl'altro. Ho dovuto chiudere gli occhi ogni volta che compariva.

Ma se era supertenera!
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#34 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 31 maggio 2015 - 08:47

Immagino pensi la stessa cosa quando passi l' aspirapolvere nel camper...
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#35 signora di una certa età

    old signorona

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Inviato 31 maggio 2015 - 09:12

Ma ti pare che ho le pulci in camper? Al massimo qualche ragnetto da compagnia
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In realtà secondo me John Lurie non aveva tante cose da dire... ma molto belle


#36 superfico

    aspirante indie

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Inviato 31 maggio 2015 - 14:07

 

Rimangono alcune immagini visivamente potenti e suggestive (tra tutte, la caccia al drago marino) e almeno un sequenza ben costruita (la strage dell'orco e la biondina apparentemente rassegnata che lo sgozza nel suo unico momento di tenerezza).
Non lascia il segno e non me lo sarei mai aspettato dal regista di "Primo amore" e "Gomorra". Deludente.

 

Se <<rimangono alcune immagini visivamente potenti e suggestive>>, mi spieghi come fa a <<non lascia[re] il segno>>? 

 

 

Perchè "alcune immagini visivamente potenti e suggestive" non è traducibile con "film potente e suggestivo"!


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#37 {`tmtd`}

    Enciclopedista

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Inviato 03 giugno 2015 - 13:40

Finalmente un film fantasy senza colonne sonore pompose, mostri da cui esce sangue a fiumi e combattimenti infiniti. Garrone, con la sua poesia e toccante sobrietà, mette in scena una parabola sui vizi umani assolutamente geniale.


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#38 tiresia

    Sue Ellen

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Inviato 15 giugno 2015 - 09:45

Visto una seconda volta. E’ davvero bello, c’è poco da fare, imperfetto e bello. In tutte e tre le storie la narrazione drammatica inizia sempre con “Sono il tuo re/sono la tua regina”. Queste parole scandiscono la vita dei protagonisti, azionano l’innesco orrorifico e svelano la visione del mondo governata dal potere: dove i rapporti di sangue, le regole di affettività, i legami parentali, le seduzioni corruttive, il plagio dei sentimenti, non possono gestire e soprattutto ricattare le persone ecco che si impone il potere sociale/politico come fine della libertà. 

 

Sono molto sorpresa del mancato successo commerciale


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#39 solaris

    Simmetriade.

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Inviato 02 novembre 2015 - 17:31

Sono molto sorpresa del mancato successo commerciale

 

Io per nulla, non fa molto per compiacere lo spettatore odierno. Un fantasy fiabesco e crudo, bizzarro, senza alcun tipo di costruzione epica.

Visivamente eccezionale, magnifico il lavoro sulle scenografie e sulla fotografia, peccato giusto per un paio di episodi in cui la cgi si nota più del necessario.

Il film mi è piaciuto, ma soprattutto m'è piaciuto Garrone che decide di buttarsi in una follia del genere, anzi di genere, dopo cose commercialmente sicure e prevedibili come Gomorra. 


  • 1

#40 wago

    FURTHERMORE

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Inviato 02 novembre 2015 - 18:27

Non avevo commentato: non sono uno che guarda tanti film, la mia cultura cinemetografica è lacunosissima per usare un eufemismo. Ma questo film ci tenevo a vederlo e l'ho visto: due volte. Penso lo rivedrò una terza e una quarta.

Oltre ai commenti già fatti da altri, che trovo spesso pertinenti, aggiungo la cosa che più mi ha colpito: la magia, cazzo. E' magia vera, non ha spiegazioni. Succede, e basta. Dopo anni di Fantasy terradimezzizzati, ce ne eravamo dimenticati.


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"It's a strange world." "Let's keep it that way."

#41 nobody

    Groupie

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Inviato 02 novembre 2015 - 21:20

Bello, bello, bello, ha una potenza visiva veramente notevole.


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#42 Tom

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Inviato 06 gennaio 2016 - 09:05

Bello, mi è piaciuto.

 

Ma a leggere in giro mi aspettavo qualcosina di più spigliato e meno ragionato.

Soprattutto speravo in qualcosa di più sorprendente, invece è esattamente il film che mi aspettavo dal giorno in cui ho saputo che un autore italiano avrebbe diretto un "fantasy".

 

E' una fiaba, non è un fantasy. Delle fiabe antiche conserva il tono acre, il gusto per il grottesco, la distanza straniante dai personaggi, e un certo insistito gusto per le situazioni sgradevoli. La via del fantastico italiano resta quindi roba da Cultura e da film d'Autore, con tutte la maiuscole del caso. Garrone non si "arrende" mai al genere e al semplice raccontare una storia. Non si viene mai risucchiati un altro mondo, non ci si dimentica mai che è l'illustrazione, a tratti affascinantissima, sempre interessante, di un libro antico. E' che con la storia, ogni tanto, sembra di vedere messe in pellicola anche le note a piè di pagina.

Un po' di trilogia di Pasolini, un pochino di Paradjanov, un pizzico di Fantaghirò (no, non è una battuta e nemmeno una critica), non abbastanza di Brancaleone.


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#43 piersa

    Megalo-Man

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Inviato 06 gennaio 2016 - 11:55

Infatti. Ma come inserire Brancaleone se tra i saltimbanchi c'è la rorwacher?
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#44 Giovanni Drogo

    Non lo so

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Inviato 15 febbraio 2017 - 23:00

Alcuni preparativi e scene del film riprese dal backstage:

 

 

 

E' da una settimana che sono in fissa con questo film.


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Statisticamente parlando, non lo so.


#45 Greed

    round control to major troll

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Inviato 02 gennaio 2018 - 10:44

In colpevole ritardo.

Uno degli aspetti più interessanti è la scelta delle tre fiabe che si intersecano attraverso il montaggio e tematicamente. Il barocco emerge nel continuo rimbalzo dei temi. Per dirne alcuni:

il doppio (i due gemelli e le due sorelle)

la gelosia/il controllo nei confronti del figlio (la Hayek e Toby Jones): se vogliamo è un'altra declinazione di "Primo amore"

il desiderio e le sue conseguenze (Hayek e Cassel, la vecchia che si fa scorticare per tornar giovane)

apparenza e forza dell'immaginazione (Cassel che si innamora della voce e al buio se la tromba, Imma che si innamora dell'amore con i romanzi cortesi)

...

 

Conoscendo già due delle tre fiabe nella versione di Basile si nota facilmente come Garrone abbia lavorato per raggiungere questa unitarietà. La scena del concerto e della pulce è un'invenzione, così come le fasi della crescita e la morte della pulce, un animale...domestico che rimanda a sua volta al rapporto padre-figlia. Così come la presentazione del re-Cassel in veste di lussurioso che finisce per annoiarsi delle sue abbuffate. L'innamorarsi "da lontano" (attraverso una voce, o più di consueto con un ritratto) era proprio di quella letteratura cortese che Garrone inserisce anche nell'episodio di Imma.

L'infrazione più vistosa è quella sul racconto di re-Toby e Imma. Nell'originale la principessa viene salvata dai sette fratelli e dalle loro abilità magiche. Qui invece non le viene nessun aiuto risolutivo dall'esterno. E' costretta a fare i conti col terrore e a uccidere, recitando la parte dell'innamorata, come forse aveva imparato dai romanzi di Lancillotto. Come notato da altri sopra, questa impennata conduce all'apice emotivo del film

 

Spoiler

 

Basile si crogiola in monologhi sovrabbondanti per teatralizzare l'animo dei personaggi*; Garrone dosa le parole e, più che col teatro, ci inchioda con la forza della pittura.

 

*

Spoiler

 

PS: Come ci avvisa Ondacinema, domani sera alle 21.00 il film sarà trasmesso su rai4.


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#46 Greed

    round control to major troll

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Inviato 03 gennaio 2018 - 11:37

Dimenticavo: riguardo alla favola delle due vecchie, vi consiglio vivamente di ascoltare la "versione" raccontata da Peppe, che nello spirito è molto più fedele a Basile (senza essere così difficile da capire)

https://www.youtube....1sokveKs&t=191s

 

Ieri ho letto pure "La cerva fatata", che sarebbe il racconto da cui è tratta la storia dei due gemelli, e anche per questa Garrone fa scelte sue molto precise:

- far cacciare il drago direttamente dal re, e farlo morire nell'impresa. Rende importante la regina, che è un po' la molla che fa scattare tutti gli altri personaggi

- non spiegare che i vapori della cottura del cuore ingravidano chiunque li respiri. Nel racconto persino i mobili della cucina si riproducono asd Questo è uno dei tratti ironici/parodici molto presenti in Basile e molto assenti in G.

- Jonah anche nel racconto è costretto a lasciare Elias; ma poi vince una giostra e sposa una principessa. Viene così a mancare quella disparità sociale del film

- Alla fine Jonah si trova nel bosco, ingannato da un orco che si trasforma in cerva. Elias lo salva con l'astuzia. Qui cambiano un po' i fattori ma il risultato è il medesimo.

 

Insomma, ancora bravo Garrone per la sua personale rilettura, molto creativa.

 

Comunque questo episodio del film è un po' troncato rispetto agli altri, no? La regina si rivolge allo stregone per far tornare Elias, e lo stregone la mette in guardia riguardo alle contropartite dei desideri che si avverano. Da quel dialogo mi aspettavo una fine diversa..


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