Io, prima di studiare quel po' musica, non mi sono interessato molto al jazz. Sono stato spinto ad ascoltare alcuni brani, dopodiché, scoprendo anche le storie di alcuni artisti, mi sono appassionato ad alcuni album e mi sono fatto una vaga idea di cosa vi succedesse dietro e attorno.
Più degli altri generi, proprio come genere, il jazz mi sembra legato alle innovazioni armoniche e melodiche, alle codifiche teoriche che le precedono o le sospingono.
Non sono sicuro che adesso meno ragazzi studino la musica, penso però che ora come ora più giovani abbiano accesso a diverse "nicchie", all'interno delle quali è meno presente, o meno individuabile, una distinzione o un'innovazione di quel carattere.
Ho come l'impressione (ma badate che la vedo molto da fuori) che:
a) il jazz in generale richieda sovente una conoscenza "accademica" della musica che non è acquisibile semplicemente leggendo recensioni/approfondimenti e ascoltando, conoscenza senza la quale può essere difficile proprio capire differenze di approcci, interessarsi etc
b) il jazz stesso da molto tempo abbia esaurito le potenzialità originali, riguardo questo carattere teorico-accademico, e si differenzi e sviluppi proprio per altre vie, per gli strumenti utilizzati, i flirt con altri generi, almeno per quanto potrebbe riguardare il suo mainstream.
Non so, appunto pur apprezzando diversi artisti del passato ("avendo sentito Duke Elington", per intenderci con Duke) io stesso non seguo molto quelli che potrebbero essere miei coetanei, soprattutto quando suonano cose analoghe a quelle del passato (per inutilità secondo me), mentre sono banalmente ignorante quando suonano cose nuove (es. BADBADNOTGOOD, non ne so tanti altri).
Quindi non solo vittima del web odierno (in cui si sprecano forum e webzine dove sembra semplice diventare intenditori, tutti di dignità parimenti superiore a quella di mtv), ma di oggi in generale.
Come sempre le poche cose che dico le scrivo in duemila anni e vengono postate in forma migliore prima ancora ch'io concluda
A proposito del Maurizio Costanzo show, a me l'ospitata del Joker al programma del personaggio di De Niro ha ricordato una di Aldo Busi, ma proprio uguale, compreso il balletto con cui si presenta al pubblico. Dubito che Phoenix si sia ispirato a quella, ma in certe parti, quando si mette a checcheggiare, la somiglianza era impressionante.
il primo maggiorenne che vedrò vestito da joker a carnevale, halloween o similia lo prendo per il culo di brutto
minimo un A STRONZOOOO, ANCORA STU JOKER? STRONZOOOO, vieni a casa mia che ho bisogno di una mano a sgomberare la mansarda, STRONZOOOO
There is a duality between thought and language reminiscent of that which I have described between dreaming and play
Man the sum of his climatic experiences Father said. Man the sum of what have you