Ufficialmente aperta l'era della VaporTrump
Inviato 14 novembre 2016 - 23:39
Ufficialmente aperta l'era della VaporTrump
Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)
"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"
"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)
"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"
Inviato 15 novembre 2016 - 11:20
Ufficialmente aperta l'era della VaporTrump
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 15 novembre 2016 - 11:22
sono contentissimo
mi raccomando, non rimaniamo indietro eh, voglio arrivare a Natale ricco di argomenti sulla VaporTrump
Inviato 15 novembre 2016 - 13:22
Inviato 15 novembre 2016 - 13:32
bellissimo
Inviato 15 novembre 2016 - 13:39
Inviato 16 novembre 2016 - 14:16
In tema environmental policies ho fatto un po'di ricerche:
Myron Ebell a capo dell'EPA.
The president-elect has blasted the US Environmental Protection Agency (EPA) and said that he will repeal Obama's climate regulations. And Myron Ebell, a prominent climate sceptic who directs energy and global warming policy at the Competitive Enterprise Institute in Washington DC, is leading Trump’s transition team for the EPA.
1. Qui il commento su Nature, in cui si ribadisce che:
Already, many nations are looking to China for international leadership on climate. The country leads the world in renewable-energy investment because it views clean energy as a necessity and an opportunity
2. Il NYT fa un resoconto della carriera di Ebell, ma l'Huffington post fa di meglio coprendo il passato nelle lobby del tabacco (Philipp Morris ha fondato la CEI sopra citata) durante gli anni '90 e la stretta relazione con Exxon Mobil, Koch industries e le lobby del carbone made in US. Come riportato da quartz:
Ebell worked with oil giant Exxon to develop a communication strategy designed to "undercut the ‘prevailing scientific wisdom’ ” and force uncertainty to “become part of the ‘conventional wisdom.
(I cosidetti Merchants of doubt)
3. Per quanto riguarda il Paris Agreement, gli US non possono ritirarsi prima del 2020, sebbene si stia già studiando come procedere durante i primi 100 gg del mandato Trump per eliminare il Clean Power Plant realizzato da Obama, e quindi cominciare a contrastare in casa gli accordi presi al COP21. Tra le varie citazioni di Myron Ebell, in Climate of Doubt della PBS:
“What we’re fighting is the expansion of government,” (...) and climate change policy, he says, is just one of “many pretexts for expanding government.”
Da cui ci si deduce che il climate denialism all'interno di questi frangenti rappresenta più una presa di posizione politica che scientifica, soprattutto in campo libertariano e repubblicano.
4. Per finire, il commento dell'Atlantic in merito.
Inviato 16 novembre 2016 - 17:34
fivethirtyeight è meno drammatico:
Job creation is a key part of bolstering that capital. Just over 600,000 Americans are employed in industries related to alternative energy — not including the 1.9 million employed in the energy efficiency industry, which is aimed at reducing the amount of energy people have to use for services like transportation, or home heating and cooling. The solar and wind industries account for about 61 percent of those jobs.
[...]
the health of these industries isn’t entirely dependent on the federal subsidies. At this point, there are subsidies and incentives at every level of government — just as there are for fossil-fuel companies. States, counties, municipalities, utility companies and even neighborhood associations all have policies that affect wind and solar, regardless of what happens at the federal level. And where those exist, she said, they aren’t likely to go away.
[...]
If Trump does try to eliminate the federal renewable energy tax credits, he’d be up against the popularity of renewables with the public and the power these industries now have on both sides of the aisle, said Gurcan Gulen, a senior energy economist at the University of Texas. “Many Republican representatives have wind and solar investments in their own states,” he said. Dark-red Texas, for instance, isn’t just the state with the most crude oil production — it also has the most installed wind generation capacity of any state (that’s the amount of energy existing wind turbines could produce under ideal conditions). Both the production and investment credits were created under Republican presidents, George H.W. Bush and George W. Bush, respectively.
This isn’t big, conservative corporate fossil fuels versus mom-and-pop, liberal hobbyist renewables. The lines just aren’t drawn that way. Fossil fuels and renewables are both bipartisan, corporate interests with profits and jobs and tax bases at stake. “When you start looking at these numbers, it becomes difficult to say it’s a marginal industry,” Gulen said. “This is not a Republican or Democrat issue anymore.”
http://fivethirtyeig...ot-matter-much/
Insomma, sembra che i repubblicani abbiano interessi politici ed economici tali che probabilmente faranno ben poco.
Inviato 16 novembre 2016 - 17:52
ma che te ne frega dei meno o dei più sei grande ormai, è ora di pensare a una moto di grossa cilindrata.
Inviato 17 novembre 2016 - 13:32
senza dimenticare per Trump DENNIS RODMAN E TILA TEQUILA
Bonus Robert Davi e Gary Busey. <3
E comunque c'è anche un po' di De Niro nella costruzione del Muro.
Inviato 20 novembre 2016 - 12:16
ma questa cosa è vera o è una roba satirica? Diventa sempre più difficile capirlo
http://www.huffingto...b_13077746.html
(scherzo eh)
dai manichei che ti urlano o con noi o traditore libera nos domine
Inviato 21 novembre 2016 - 19:57
all'epoca lo reputavo un peso massimo (più di culto rispetto a oggi ovviamente)
Inviato 23 novembre 2016 - 20:44
Experts Urge Clinton Campaign to Challenge Election Results in 3 Swing States
Più crowdfunding annesso. Risvolto abbastanza severo, ma giusto.
Inviato 23 novembre 2016 - 21:21
eh avevo visto.
vediamo che viene fuori, ma sembrano accuse abb forti; difatti HC non ha ancora espresso nulla, potrebbe essere che trump stesso li chieda.
Inviato 24 novembre 2016 - 08:40
eh avevo visto.
vediamo che viene fuori, ma sembrano accuse abb forti; difatti HC non ha ancora espresso nulla, potrebbe essere che trump stesso li chieda.
Pare che il riconteggio sia stato chiesto dalla Stein:
https://www.bostongl...pWSJ/story.html
Inviato 26 novembre 2016 - 19:12
Rigà, in città dove si vota Clinton usano le macchine a carta, in campagna dove si vota Trump quelle elettroniche. Bastava la contezza di questo fatto per evitare questa cialtronata.
voter negativity
Gozer il Gozeriano 119
reallytongues 112
Inviato 28 novembre 2016 - 13:41
due letture speculative (ai limiti della fantapolitica) sulla futura foreign policy trumpiana:
http://foreignpolicy...campaign=buffer
http://www.the-ameri...ew-world-order/
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 28 novembre 2016 - 19:17
Paura vera.
Inviato 28 novembre 2016 - 21:16
Inviato 29 novembre 2016 - 01:15
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 29 novembre 2016 - 11:54
Io in merito avrei una domanda off-topic (rispondetemi pure anche in un topic medio oriente) abb ignorante: ma perchè gli US ce l'hanno così tanto con l'Iran? Perchè è una forte potenza regionale e metterebbe in discussione il ruolo ed il peso di Israele nella regione? Perchè sono sciiti e non gli piacciono all'Arabia Saudita?
Comunque con un triumvirato Trump, Putin, Le Pen è la volta buona che mi trasferisco ad Auckland o a Santa Catalina (Panama) a coltivare mango e bradipi.
Inviato 29 novembre 2016 - 20:05
Inviato 29 novembre 2016 - 20:14
Inviato 29 novembre 2016 - 20:43
certo che c'entra israele(e gli arabi in secundis)
Inviato 30 novembre 2016 - 11:02
Sì il secondo è abbastanza wild, quando parlavo di fantapolitica mi riferivo a quello, però la trovo una lettura stimolante. Ferguson perde contatto con la realtà e segue le sue chimere intellettuali (e il suo odio atavico per la UE) quando comincia a speculare sul futuro francese. Sull'altro, come ho scritto in passato, Luttwak paga il fatto di parlare spesso di cose che non conosce, e in particolare in Italia di essersi prestato a fare la macchietta in un contesto impossibile come le santorate varie.
Ma la breve analisi è coerente in seno ad un'ottica realista molto ristretta: gli USA sono in imperial overstretch quindi accordo con la Russia per l'Ucraina e la UE si difende da sola; rinsaldamento dell'alleanza con la KSA e Israele vs. Iran; tutto allo scopo di reindirizzare le risorse per un pivot to Asia più muscolare e meno retorico vs la Cina, che è la partita che conta per davvero. EL svacca però quando liquida in due righe le conseguenze di questo nuovo corso con Pechino.
Comunque fino a quando non sarà chiaro chi verrà scelto c'è solo da speculare. Senza dirlo esplicitamente, questi due pezzi si basano sull'assunto che un certo tipo di establishment republicans di stampo realista avranno il controllo della politica estera dell'amministrazione Trump, bisogna vedere.
Vorrei capire quanto questa sia una visione di politica estera pre-esistente, o quanto sia l'adattarsi di una visione di politica estera alle boutade elettorali di Trump. Tra l'altro, vorrei vedere se questa ritirata strategica americana reggerebbe ad eventi chiave, tipo a mire espansionistiche sempre più esplicite da parte russa o turca, o attacchi terroristici. Fino a che punto Trump o chi per lui saranno disposto a mettere sotto stress l'alleanza con l'Europa? Una sorta di dottrina del tipo nuovo-isolazionismo americano, non era anche nelle ipotesi iniziali della presidenza Bush jr? Poi le cose andarono diversamente, anzi si arrivò all'eccesso contrario.
Inviato 30 novembre 2016 - 14:55
@repetto
Pre-esistente, il dibattito esiste da anni, solo che emerge nell'opinione pubblica e sui media generalisti solo in questi casi. Non credo che Trump abbia alcuna visione o grand strategy. Forse perché incapace di articolarla, molto probabilmente perché non gli interessa. Quel poco che ha detto durante la campagna elettorale in materia di politica estera mi sembra lo abbia detto esclusivamente allo scopo di rafforzare il messaggio elettorale ("siamo diventati molli, gli altri vincono e ci prendono per il culo non pagandoci, non vinciamo piu"). Immagino che darà delle indicazioni molto "ampie" che si ridurranno ad un "datemi un reset con Putin, andateci pesante con l'ISIS, fate la voce grossa con la Cina, aumentiamo il budget per la difesa".
All'interno di questo "mandato" un certo mondo di stampo repubblicano che si occupa di politica estera in America vede l'opportunità per razionalizzare-rafforzare la posizione USA nel mondo, partendo dai due (percepiti) grandi fallimenti di Obama: il pivot to Asia e il disimpegno dal Medio Oriente (piu nelle modalità in cui è stato attuato, che per se).
@farzan
In parte è un problema iraniano di regime legitimacy, per certi versi più agli occhi di certi power brokers locali (tipo i Basij) piuttosto che agli occhi della popolazione: è tremendamente difficile per la Repubblica Islamica assumere una posizione postura non-antagonista contro USA e Israele. Ciò ha una serie di ripercussioni a livello di percezioni-fiducia nell'Iran come partner internazionale.
Ma il problema maggiore rimane la grand strategy iraniana di creare una mezzaluna o addirittura un accerchiamento sciita vs i sauditi: in Iraq, la cooptazione del regime di al-Maliki (per me la causa immediata e più importante della nascita dell'ISIS); in Siria, Assad; in Libano, Hezbollah; in Yemen gli Houthi, in Bahrain il sostegno alla maggioranza sciita vs la monarchia sunnita. Il regime saudita è alquanto disgustoso, di certo meno democratico di quello iraniano, ma mettendosi un attimo nei loro panni si può capire il perché Teheran è una minaccia immediata (anche per l'esistenza stessa della monarchia, vedi minoranze sciite in KSA). Poi si può argomentare che è lo stesso isolamento iraniano post-rivoluzione a produrre una strategia così smaccatamente anti-saudita/americana (ed in parte certamente lo è) ma si ritorna di nuovo al peccato primordiale di essere uno stato "rivoluzionario" che non ha pienamente "istituzionalizzato" la propria rivoluzione (come ha fatto ad esempio la Cina post-79). E tutto ciò porta agli Stati Uniti: in quanto status-quo power, la scelta più "comoda" e meno rischiosa continua ad essere un atteggiamento antagonista vs l'Iran, perché ciò dà più garanzie ad Israele e più garanzie a livello geopolitico (nel vero senso del termine) con KSA.
#papiro
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 01 dicembre 2016 - 11:04
Inviato 09 dicembre 2016 - 05:16
che la battaglia al cambiamento climatico con gli accordi di Parigi sia che la battaglia che più l'abbia presa nel culo con l'elezione di Trump è indubbio.
mentre i vari congresso, dipartimento, pentagono, intelligence e co. sicuramente fermeranno le varie stronzate di Trump, nessuno di questi organi avrà un cazzo da dire sul clima.
Dunque tutto merda, purtroppo.
Inviato 12 dicembre 2016 - 15:42
Inviato 13 dicembre 2016 - 15:27
Kanye gonfio come un pallone di psicofarmaci ed altra merda va a visitare Trump nella sua Tower, spero per togliere il posto di Segretario di Stato a Rex TIllerson
edit c'è stato pure l'abbraccio in mondovisione
siamo dalle parti di Cosmopolis, forse già oltre
I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった。」
Inviato 13 dicembre 2016 - 17:56
speriamo
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