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Desperate Journalist (2015)


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12 replies to this topic

#1 corrigan

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Inviato 18 aprile 2015 - 11:37

albumcoversmall.jpg

 

il moniker è una citazione di un insulto di Robert Smith al giornalista Paul Morley.

 

Loro sono questi:

desperatejournalist-370x215.jpg

in particolare lei (che ho scoperto esser donna solo dal video del singolo Control, pensavo fosse un maschio dalla voce super androgina).

10898259_10153066116296098_9118127878036

 

la musica viene pigramente descritta come post punk dalla critica, ma il disco suona diverso dalla solita minestra: completamente guitar-driven, no synth, niente imitazioni di Peter Hook al basso, c'è del jangle pop ma veloce e rude. E poi appunto c'è la voce androgina di Jo Blevan, che disegna melodie che mi ricordano il britpop più incazzato piuttosto che Burgess o Curtis. Per me l'unico grosso difetto del disco è che è estremamente uniforme-che poi è anche un relativo punto di forza se piacciono certi suoni.

 

le recensioni super positive di Quietus e DiS:

http://thequietus.co...urnalist-review

http://drownedinsoun...reviews/4148635

 

il singolo dal video toy-oso:

https://www.youtube....h?v=xNwQTRLHTE8

 

E' il primo disco che mi piace senza se/ma del 2015.


  • 3

I distrust orthodoxies, especially orthodoxies of dissent
「その時僕はミサト さんから逃げる事しかできなかった。 他には何もできない、 他も云えない… 子供なんだと ... 僕はわかった

 


#2 bosforo

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Inviato 18 aprile 2015 - 12:15

me li segno (non posso ascoltare ora)

 

media infima su RYM - buon punto di partenza


  • -1

#3 Garp Buzzy Power

    Inelegantly Wasted In Papa's Penthouse Pad In Belgravia

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Inviato 18 aprile 2015 - 22:55

Carucce anche se sembrano le Organ risivitate ma con chitarre più belle

Nel mentre scrivevo mi sono accorto di ascoltare un loro pezzo chiamato "ORGAN"  asd 
"Coincidenze? Io non credo"

(cit.)


  • 0
"Garp sei un pochino troppo monotematico coi gusti secondo me."
 
"Io sono tutto ciò che vale. Non sono uno come Garp che ascolta solo un genere."
 
"Che imabarazzante battuta e due cretini ti hanno dato pure i più riparatori. Sei sempre fortunato, prima o poi ti arriverà una mazzata in testa riparatrice spero."
 
"Echheccazzo gdo cresciuto che nin sei altro."
 
"Coglione"
 
"Ma basta sto tipo di musica da sfattone finto dai"
 
"vabbeh garp te oltre alla barriera linguistica c'hai pure la barriera monogenere"
 

 


#4 bosforo

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Inviato 18 aprile 2015 - 23:19

Anche io ho pensato alle Organ ma mentre queste ultime si fermavano aglial anni 80 come influenza, i Desperate Journalist mi sembrano abbracciare senza problemi gli anni 90 e il jangle pop.
  • 0

#5 pooneil

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Inviato 19 aprile 2015 - 05:55

Ho ascoltato alcuni pezzi su YT e sono tutti belli.


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#6 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 19 aprile 2015 - 09:15

già se ne è parlato qui nei commenti

http://www.ondarock....ejournalist.htm


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#7 corrigan

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Inviato 19 aprile 2015 - 09:30

già se ne è parlato qui nei commenti

http://www.ondarock....ejournalist.htm

scusami non leggo quasi mai il sito, non pensavo fosse stato recensito. però non concordo con la tua recensione, che appunto mi sembra un po' pigra nel parlare di post-punk revival. tra i gruppi date citati (Cure, Smiths, Icicle Works, Sugarcubes (????), New Order/Joy Division, Siouxsie & The Banshees), gli unici che mi sembrano pertinenti sono gli Smiths. anche perché si dice "post punk" ma poi mi sembra che manchino gli elementi distintivi

per me questo rimane essenzialmente un disco di britpop, contemporaneo come può esserlo un disco del '15 dopo il post punk revival degli '00, ma non mi sembra affatto un'operazione nostalgia. 

 

PS mai capito il culto per le Organ su questi lidi, mi risulta ancor più inspiegabile di quello per gli orrendi Uochi Toki.


  • 1

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#8 Gozer

    Grande eletto non anglofonista Kadosch

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Inviato 19 aprile 2015 - 17:47

Beh, l'elemento wave c'è e pure bello pesante, poi sì c'è anche quello indie-pop. Strumentalmente mi hanno ricordato un pochino i British Sea Power. 

Purtroppo la sua voce è veramente piatta e inquadrata nella media del genere, non la distinguerei da mille altre, sembra costruita col manualino della brava cantante post-punk. E pure le melodie, a dispetto della potenza con cui i pezzi vengono eseguiti, mi sembrano anonime...

per una volta tenderei a concordare con XTC, il che mi fa preoccupare anziché no. ashd


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RYM ___ i contenuti

"SOVIET SAM" un blog billizzimo


7 ottobre 2020, il più grande esperto di tennis del forum su Sinner al Roland Garros:

Tra due anni torniamo per vincere.


#9 xtc

    Gianfranco Marmoro

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Inviato 19 aprile 2015 - 18:13

X Corrigan, comprendo il tuo entusiasmo perché l'album suona fresco e questo perché citando la rece: i Desperate Journalist tengono abilmente fuori tutta quella pretenziosità che ha negato a molte band post-punk del nuovo millennio di suonare convincenti,.....

ma per le influenze citate mi sembra veramente difficile non riconoscer le inflessioni vocali della giovane bjork(ascolta Cristina ) e i cure sono onnipresenti nelle tessiture di basso, a meno che ascoltandoli su Mp3 si perde molto del sound (l'appiattisce), le melodie sono innocue ...

X Gozer non ti preoccupare c'è di peggio..... :) 


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#10 bosforo

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Inviato 19 aprile 2015 - 23:00

Ho ascoltato l'album una volta + i singoli

 

Mi piace per vari motivi:

 

- e' essenzialmente jangle pop ma suonato coi denti

- c'e' la 12 corde che fa un bordello e piazza storture varie

- ultimamente sono in fissa con dischi asciutti, potenti e brevi (sto riascoltando un sacco gli Adverts ad esempio)

- il bassista e' un evidente discepolo di Nicky Wire

- la voce femminile non e' da fatina/cantautrice che sussurra/riot grrrl, gli archetipi indie che detesto


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#11 corrigan

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Inviato 20 aprile 2015 - 09:48

 veramente difficile non riconoscer le inflessioni vocali della giovane bjork(ascolta Cristina ) 

ripeto: "???"

sì sono entrambe donne e ci sono le chitarre, mi sembra l'unica cosa in comune coi Sugarcubes 

 

 

 e i cure sono onnipresenti nelle tessiture di basso, a meno che ascoltandoli su Mp3 si perde molto del sound (l'appiattisce)

 

l'mp3 appiattirà i suoni ok (io sono l'opposto totale dell'audiofilo non ho quelle capacità nel distinguere i suoni), ma il basso stai tranquillo che si sente bene in cuffia e di nuovo tra tutti i possibili paragoni, i Cure per il basso mi sembrano un po' campati in aria.

per precisare, non contesto il fatto che il disco piaccia o meno, dico solo che per me l'elemento ottantino/post-punk (di nuovo che c'entrano JD/NO?) non è così preponderante come molti pensano.


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#12 Seattle Sound

    Non sono pigro,è che non me ne frega un cazzo.

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Inviato 29 aprile 2015 - 15:22

disco compatto e veloce di epica malinconia primaverile 

 

detto questo

 

Control pezzo della vita da cantare fortissimo


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Alfonso Signorini: "Hai mai aperto una cozza?"
Emanuele Filiberto: "Sì, guarda, tante. Ma tante..."
(La Notte degli Chef, Canale 5)

 

"simpatico comunque eh" (Fily, Forum Ondarock)

 

"passere lynchane che finiscono scopate dai rammstein"

"Io ho sofferto moltissimo per questo tipo di dipendenza e credo di poterlo aiutare. Se qualcuno lo conosce e sente questo appello mi faccia fare una telefonata da lui, io posso aiutarlo"
(Rocco Siffredi, videomessaggio sul web)


"Ah, dei campi da tennis. Come diceva Battiato nella sua canzone La Cura"


#13 pooneil

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Inviato 19 maggio 2015 - 16:45

Il disco è molto bello, la cosa migliore trovo che sia la voce, una Morrissey al femminile.

 

Poi boh, sul genere, ok che non è metal e magari mi mancano riferimenti new wave, ma per me è semplicemente un disco rock 2010s (con del nervosismo anni ottanta molto marcato ok).

 

Pezzo prefe per ora è Remainder.


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